Il Presidente del X Municipio di Roma, Sandro Medici, scrive riguardo alla bella iniziativa:
Giovedì 28 giugno, alle 10.30, il giardino di piazza San Giovanni Bosco verrà intitolato a Piergiorgio Welby. Saremmo contenti di vederti partecipe all’iniziativa per onorare insieme la memoria di un uomo che con la sua generosità ha permesso a noi tutti e all’intera società italiana di compiere un salto di consapevolezza. Grazie a lui disponiamo ora di una sensibilità più intensa sulla vita e la morte e sui confini tra esse. E soprattutto abbiamo compreso l’importanza di essere parte attiva di una battaglia su diritti civili che rispettino la coscienza individuale e l’autodeterminazione di sé, anche nei casi più estremi, anche laddove si configurino scelte irrimediabili.
La decisione di Welby di terminare la propria esistenza, dopo anni e anni di sopravvivenza artificiale, tra dolori inauditi e speranze via via smarrite, ha avviato un processo culturale e politico che finalmente ha trovato un primo approdo legislativo, attualmente all’esame del Parlamento. Al di là di come verrà definita la legge che regolamenterà il limite giuridico dell’esistenza nei casi di malattie irrimediabilmente incurabili, avremo finalmente restituito al sentimento umano, che è l’unica dimensione a cui spetta la scelta finale, ciò che oggi è spesso oggetto e non soggetto di accanimenti terapeutici. E potremo inoltre sottrarci a quella convenzione spirituale che pretende, in base a un presunto imperativo ultraterreno, di stabilire le nostre frontiere biologiche.
Né la scienza né la religione possono determinare se e quando la nostra vita trova la sua conclusione; a prevalere devono essere le nostre ragioni, i nostri sentimenti.
Piergiorgio Welby era un uomo eccezionale da vivo e lo è diventato ancor più scegliendo di morire. Noi del X Municipio l’abbiamo conosciuto e anche aiutato con i nostri servizi sociali, con il sostegno costante dei nostri operatori. Accogliendo la volontà politica del Consiglio municipale e del Consiglio comunale, ci sentiamo di regalargli simbolicamente il giardino di piazza San Giovanni Bosco, il luogo dove sei mesi fa l’abbiamo salutato: per ricordare e anche riabbracciare una persona che riusciva a sorridere anche nel dolore.
Per arrivare a piazza San Giovanni Bosco.
(Grazie a Mina Welby per averci informato e grazie per tutto il resto. E grazie anche a Sandro Medici).
Articolo di Chiara Lalli pubblicato sul blog Bioetica
Pur elogiando e condividendo in toto la scelta del X Municipio romano, reputo che sarebbe ancora più encomiabile se a Piergiorgio Welby venisse intitolata l’intera Piazza che contiene il giardino. scardinando così almeno un poco il dominio di chi ha deliberatamente tolto la dignità a tutto il territorio di questa grama nazione…..
Lasciamo così i preti e i cosiddetti santi a marcire esclusivamente dentro le aree di territorrio che hanno rubato all’ intero paese: dentro cioè a quelle inutili strutture che chiamano chiese………
non posso che condividere l’niziativa che ricorda una persona così forte e coraggiosa come welby, che ha auitato a sviluppare e a rendere visibili il tema così importante del diritto all’autodeterminazione
si sice che la vita debba essere vissuta degnamente…..e la morte? – ci deve essere dignità anche nel morire e welby,secondo me, ha lasciato un messaggio molto importante, il rispetto verso se stessi.
Povero Welby, ha sofferto per la sua malattia e anche per la follia clericale. Spero che una legge renda possibile la vendita del kit per l’eutanasia al più presto anche qui in Italia. Per ora è in vendita in belgio e olanda, nel caso che il medico concordi con la decisione di un malato terminale che decida di farla finita. Costa 60 euro in farmacia e viene prescritto dal medico di base. Sarebbe bastato poco perchè welby avesse una morte più serena e dignitosa, quella scelta da lui, e non fra il clamore delle polemiche e dei media.
abbasso i corvi.
una bella notizia finalmente….
ehm…. nel giardino non c’è una statua di san giovanni bosco? no? ok
bellissimo!
altro che intitolare la stazione al capo dei puffi
una buona cosa per ricordare Welby (ho preso giusto oggi il suo libro “lasciatemi morire”) sarebbe anche fare una legge per permettere l’eutanasia.
speriamo che non ci sia bisogno di un altro welby o di un altro coscioni per riprendere a parlare dell’argomento
Sicuramente questo è un fatto positivo, e il dedicare il giardino a Piergiorgio Welby aiuterà a riaprire il dibattito sull’eutanasia. Ma mi domando quanto sia legittimo che un politico usi il proprio potere per portare avanti le sue convinzioni.
Voglio dire, se la piazza fosse stata dedicata, per es. a padre amorth., si sarebbe detto che il presidente del municipio aveva abusato della sua autorità per dedicare la piazza ad una persona stimata solo da una parte della popolazione, che il resto ritiene un ciarlatano.
Ma anche Welby è ritenuto un folle da una parte della popolazione, e anche dedicando la piazza a lui si è fatto torto ad essa portando avanti le idee di una minoranza.
Spero di essermi spiegato bene.