Restano al loro posto gli ‘Angeli custodi’ del presidente della Cei Angelo Bagnasco: la scorta che lo accompagna ormai in ogni occasione pubblica e anche sull’altare a Messa dalle prime minacce nei suoi confronti. Il Prefetto di Genova Giuseppe Romano spiega che l’identificazione dell’autore delle minacce che nulla ha a che vedere con il terrorismo non modifica in nessun modo la protezione dell’Arcivescovo di Genova, capo dei Vescovi italiani. “Non ho intenzione -spiega Romano al Corriere della Sera – di sottoporre al prossimo Comitato per la Sicurezza nessun cambiamento nelle misure di protezione per l’Arcivescovo. C’è naturalmente soddisfazione per il primo risultato, anche perchè si conferma la prima lettura che avevamo dato: dopo la comparsa delle prime scritte, ci sono stati fenomeni di emulazione, di mitomani. Non vogliamo enfatizzare questa situazione ma non sottovalutiamo niente. Anche i mitomani possono essere pericolosi”.
Bagnasco, resta la scorta
19 commenti
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Perché? Ce lo spiega, Romano?
Non c’è niente di più urgente e importante da far fare ai ragazzi della scorta?
Suggerisco che, come si doveva fin dall’inizio, la scorta se la paghi il Vaticano, non è più giusto? In alternativa, se è vero che il rischio non c’è più, la offra di tasca sua lo zelante prefetto, invece di buttare al vento i soldi di tutti noi.
Scommetto che se il tizio arrestato è cattolico, come probabile, nessuno lo scriverà. Se invece è ateo, via con fiumi d’inchiostro sulla cattiveria dell’ateismo e degli atei..
sindaci, magistrati, tutti minacciati un giorno si e uno no dalla criminalità organizzata o dalle br o da qualche altra organizzazione, ma per ottenere la scorta ci vogliono mesi e mesi, per bagnasco ci sono voluti dai due ai quattro giorni.
“Bagnasco, resta la scorta”
Perché vi erano dubbi?!
Lo sappiamo fin troppo bene come vanno le cose in italia
E a Marco Biagi? Lui aveva chiesto la scorta, perché ha ricevuto delle minacce molto più serie: a lui non è stata concessa la scorta ed è stato ucciso dalle nuove BR.
Penso che una scorta si debba usare in casi estremi: ora che si sa chi è il responsabile delle lettere minatorie, forse si potrebbe lasciar perdere.
Penso che Marco Biagi si sia rivoltato nella tomba.
tanto la paghiamo noi…
uno così bisogna scortarlo comunque, per proteggere le persone che incontra…
coraggio ragazzi, sappiamo come vanno le cose dalle nostre parti…l’oscenità è che le “prime minacce” ricevute fossero state le scritte “Bagnasco Vergogna” su di un muro….e che per quelle si è iniziato a parlare di scorta…
tanto per non farci cambiare idea sul fatto che viviamo in un paese di merda.
Se penso che al giudice Ida Bocassini venne revocata la scorta durante il processo Sme a milano… Che tristezza. Questi son tutti segni inequivocabili che la nostra democrazia è sempre rimasta fragilissima.
Se volete il mio parere la scorta se la deve pagare da solo. A questo punto è uno scandalo. Ridatemi le tasse che ho pagato e vergognatevi.
Se dovessero dare la scora a chiunque viene mandato a cagare, il mestiere più praticato sarebbe il poliziotto!
a questo punto se avessi l’autorità davvero proporrei di non pagare piu’ tasse e poi dicono che mancano i soldi… per un motivo o un altro la chiesa è sempre piu’ parassita e i politici a genuflettersi… ci vuole lo sciopero dei tassati….
Ma, forse, ho letto un commento che approvo (Claudio). A Bagnasco devono lasciare la scorta, ma non più per proteggere lui dagli altri, ma gli altri da lui. E, siccome gli altri sono più di uno, dovrebbero addirittura aumentargliela. 🙂
Scusate, errore. Il commento a cui mi riferivo era quello di Nibbio.
@ Daniele S.
una scorta non protegge gli altri, basterebbe un tappo in bocca bloccato con un catenaccio e buttare le chiavi… e sarei anche favorevole ad usare denaro pubblico per il catenaccio… offendono a destra e a manca e poi devono essere anche difesi… e a noi chi ci difende? E’ bastato scrivere vergogna sulle porte del duomo perchè gli dessero la scorta e a me che sono omosessuale e mi offendono da anni ? da anni devo sorbirmi i loro discorsi ipocriti di carità cristiana e non poter neanche entrare in ospedale per salutare il mio compagno? oppure quando dicono che il mio è un amore deviato in quanto essendo omosessuale non ho sviluppato il perfezionamento dell’eterosessualità? Spero solo che i nostri politici si sveglino e rialzino le spalle altrimenti la vedo brutta… ma tanto brutta… le comunità laiche sono stanche e incazzate piu’ che mai… se vogliono guerra aperta… bene, l’avranno
CHE SCHIFO!
Magistrati come Falcone e Borsellino hanno perso la vita, e molti altri che lottano contro la mafia quotidianamente rischiano.
E a chi danno la scorta? A un tizio di un altro Stato!
Ma insomma, il Vaticano è nostro o no? Si decidessero perché o paghiamo ma incassiamo anche l’ICI, l’IVA e tutto il resto, oppure ognuno per fatti suoi, in attesa della cacciata da Roma 😀
… e io pago…..
paradossale:
la lettera con le pallottole per il generale Bagnasco proviene da un carabiniere congedato, ovvero da un ex appartenente alle stesse “forze dell’ordine” che scortano il generale (non so quante stellette) Bagnasco.
andrebbero intervistati i sigg citati nel link, viste le “lucide” analisi a suo tempo esternate…
http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/25-giug/25-giug.html?ref=hprub
@ Rossotoscano
Scusa, ma non hai visto la faccina? E’ chiaro che il mio commento era ironico (anzi, sarcastico). E’ ovvio che la scorta non doveva essere neanche data la prima volta. Purtroppo a te che sei omosessuale non verrà mai data nessuna scorta, dovrai sempre difenderti da solo contro pregiudizi, frasi fatte e la cosa peggiore (peggio di tutto quanto detto finora): la commiserazione di chi di dirà: “Poverino! Sei solamente un povero malato. Devi curarti, guarire e trovarti una donnetta che si prenda cura di te per il futuro!” Già al: “Poverino!” dovresti sputare in faccia a chi te lo dice. Per il resto del discorso non ti rimane che mandare queste persone dove meritano. Ah! Non sperare mai nei politicanti, quelli (centrodestra o centrosinistra) fanno sempre gli interessi di chi assicura poltrone, tangenti, potere. Nonostante un Gay Pride molto affollato, i gay non assicurano ancora queste cose e così sono al di fuori di ogni loro simpatia. Meglio un fascista maschio e virile e che porta tante belle poltroncine che un gay che non porta niente.