Questo è il secondo episodio di una serie dedicata al dibattito pubblico tra Sam Harris e Chris Hedges, organizzato dalla rivista online Truthdig, intitolato “Religione, politica e la fine del mondo”. Il filmato e l’audio in inglese sono disponibili qui.
Incipit di Sam Harris (seguito)
Ho parlato dei problemi di sostenere la verità della religione e dei problemi di sostenere l’utilità della religione. L’ultimo modo di difendere la religione è essenzialmente attaccare l’ateismo come un’altra religione: è intollerante, è dogmatico, è arrogante.
Ok, diciamolo chiaramente: gli ebrei, i cristiani e musulmani affermano che i loro libri sacri sono così profondi che devono essere stati scritti sotto la direzione di una divinità onnisciente. Un ateo è semplicemente qualcuno che ha preso in considerazione questa affermazione, ha letto i libri in questione, ed ha concluso che l’affermazione è ridicola. [Il pubblico ride].
[L’ateo non è dogmatico, perché essere dogmatici significa assumere qualcosa senza evidenza sufficiente]. E non c’è niente che debba essere assunto senza evidenza sufficiente, per poter respingere l’idea del Dio biblico. Forse che noi abbracciamo un dogma quando liquidiamo Zeus, Poseidone e Apollo come delle assurdità? Siamo forse dogmatici quando ignoriamo tutte le migliaia di Dei morti, che oggi giacciono sepolti in quella pagliacciata che chiamiamo mitologia? E’ forse dogmatico dubitare che l’Iliade e l’Odissea siano stati scritti dal creatore dell’universo? Questo non è dogmatismo. Come disse Carl Sagan, “le affermazioni straordinarie richiedono evidenza straordinaria”. Ed è tutto ciò che serve per essere atei. Tutto qui.
C’è un’altra tendenza correlata a dire che l’ateismo è arrogante, o che la scienza in generale è arrogante, nel liquidare la religione. Questo argomento riverbera incessantemente nell’ecosistema dei discorsi religiosi in America. Questo è davvero ironico. E’ profondamente ironico vedere delle persone religiose, che decantano continuamente la propria umiltà [il pubblico ride], e contemporaneamente con incredibile sicumera fanno affermazioni sulla cosmologia, sulla fisica, sull’astronomia, sulla geologia, sulla biologia e sulla paleontologia, che nessuno scienziato si permetterebbe mai di fare. [Quanto è UMILE questo atteggiamento? Quanto è umile affermare di sapere con certezza cose contrarie all’evidenza? NdM].
Il 53% degli americani a quanto pare prende alla lettera il resoconto della creazione che si trova nella genesi. Ma anche solo se gli desse una minima dignità, come se fosse in qualche modo informativo… [il pubblico ride]… Ogni persona che fa questo sta essenzialmente dicendo a persone come Stephen Hawking qualcosa tipo “Piccolo Stephen, sei una personcina intelligente… [il pubblico ride]… Vedo che hai tante belle equazioni sul tuo quadernino [il pubblico ride]… ma non sai abbastanza di cosmologia, perché, sai, QUI C’E’ SCRITTO che Dio ha fatto tutto questo in sei giorni, e si è riposato il settimo. È vero, potrebbe essere una metafora, ma è a me non sembra che tu ti stia concentrando abbastanza sulla sua sottigliezza”. Essenzialmente stanno dicendo a gente come Richard Dawkins, o Robert Trivers, o qualunque biologo evoluzionista, “Parli sempre di questo Dna, dei fossili, della datazione al carbonio radioattivo, ma… come posso dire… QUI C’E’ SCRITTO [il pubblico ride] che l’uomo è stato creato in un atto di creazione separata. Dovresti veramente rifletterci su. Riflettici. [Il pubblico ride]”
Questo genere di arroganza compassata sarebbe anche divertente, se non avesse un effetto così disastroso, e non stesse impedendo l’insegnamento della scienza in questo paese. Il 30% dei biologi non menzionano neppure l’evoluzione, per la paura di dover avere a che fare con gli isterismi religiosi degli studenti e dei loro genitori. Questo significa davvero impedire la ricerca medica. Significa davvero erodere il prestigio degli Stati Uniti agli occhi del resto del mondo. Avete visto tutti il recente dibattito tra i candidati repubblicani alla presidenza. Quando fu chiesto loro “quanti di voi rifiutano l’evoluzione?”, si sono alzate tre braccia. [Il pubblico ride]. Voglio dire, questo è sconcertante. Queste persone sono candidate alla carica più alta nel nostro paese. Stanno per avere più potere e responsabilità di quanta ne abbia mai avuta qualunque persona nella storia dell’umanità. [Il pubblico smette di colpo di ridere.]
Per ricapitolare, lasciatemi dire solo che niente di ciò che ho detto dovrebbe essere considerato una negazione dell’importanza dell’etica nella nostra vita, e neppure dell’importanza dell’esperienza spirituale. Puoi essere una persona profondamente dedicata a trasformare la tua percezione temporale del mondo, ed usare tecniche come la meditazione e il digiuno; puoi andare a vivere in una caverna per un anno ed essere un mistico, se vuoi. Niente di tutto questo richiede che tu creda qualcosa senza evidenza sufficiente. E niente di tutto questo richiede che mentiamo a noi stessi, o ai nostri figli, circa lo stato della nostra conoscenza nel mondo.
E il problema principale che io ho con la religione è che qualunque tipo di religione, non importa se moderata o fondamentalista, si pone come un continuo ostacolo alla possibilità di sviluppare una discussione davvero razionale, moderna, dall’esito non predeterminato, sulla natura della nostra soggettività, e sulla possibilità dell’etica e della spiritualità. Ogni persona religiosa che resta attaccata al cristianesimo, all’ebraismo o al buddhismo, sta essenzialmente dando un tacito sostegno alle divisioni religiose nel nostro mondo, e sta dicendo essenzialmente che noi abbiamo _bisogno_di una certa quantità di mitologia, che abbiamo bisogno di una certa quantità di favole, che abbiamo bisogno di fingere di sapere cose che non sappiamo. È questo è semplicemente falso. Credo sia abbastanza per cominciare. Grazie. [applausi]
Articolo di Maurizio Colucci pubblicato sul blog Novissimo Blog
da dove veniamo?quale è lo scopo della nostra vita? come possiamo vivere in pace felicemente?UN IPOTESI:forse non è eticamente lecito che noi disponiamo le prove di un esistenza dell aldilà(Questa l ho letta in un libro)concludo con un pensiero che non è mio ma che mi piace molto:è arrivato il momento di capire che non cè niente da capire e di cominciare a vivere
E il problema principale che io ho con la religione è che qualunque tipo di religione, non importa se moderata o fondamentalista, si pone come un continuo ostacolo alla possibilità di sviluppare una discussione davvero razionale, moderna, dall’esito non predeterminato, sulla natura della nostra soggettività, e sulla possibilità dell’etica e della spiritualità. Ogni persona religiosa che resta attaccata al cristianesimo, all’ebraismo o al buddhismo, sta essenzialmente dando un tacito sostegno alle divisioni religiose nel nostro mondo, e sta dicendo essenzialmente che noi abbiamo _bisogno_di una certa quantità di mitologia, che abbiamo bisogno di una certa quantità di favole, che abbiamo bisogno di fingere di sapere cose che non sappiamo. È questo è semplicemente falso. Credo sia abbastanza per cominciare.
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Visto. Approvato. Sottoscritto.
hessì, coglie nel segno…vero, la penso come lui…fondamentalmente, poi qualche sfumatura la evidenzio..ma commenterò magari dopo…
Bellissimo discorso!!!
Quello del presunto dogmatismo degli atei è un discorso che ho sentito fare fino alla nausea. Un credente che accusa un ateo di dogmatismo è un po’ come sentire Charles Manson accusare qualcuno di essere un assassino. *Loro* credono in un libro che racconta cose che potrebbero benissimo essere leggende senza alcuna prova, e *noi* siamo schiavi dei dogmi! Il capolavoro dell’assurdo, come si fa a imbastire una discussione su queste premesse?
“Gli atei sono intolleranti, arroganti e dogmatici”. Cosa? Senza parole.
E’ come vedere le cose sotto sopra.
Ma ke è una nuova moda?
Me lo dice anke il mio ex-parroco con il quale intavoliamo a volte dei discorsi ke da parte sua rasentano il surreale.
Ma ke ignoranza !!! Anzi, meglio, ma che vigliacchi!!
Quanta ragione avete! Basta leggere i vostri commenti e si vede subito che non avete idee preconcette su niente e nessuno, che siete sempre disposti a mettere in discussione ciò in cui (non )credete e le idee che avete, che siete anche pronti a morire per difendere le idee degli altri che non condividete!
“far di tutta un’erba un fascio”(come si suol dire) è sempre sintomo si stupidità e ottusità, perchè non rispetta, nè tantomeno rispecchia, il singolo e la sua individualità; cancella 1000sfaccettature per dare una sola faccia senza espressioni….
@ Gennaro
Nessuno morirebbe per idee che non condivide, a meno che non sia un idiota!Al massimo si può combattere per la libertà universale di pensiero e d’espressione.
“Basta leggere i vostri commenti e si vede subito che non avete idee preconcette su niente e nessuno, che siete sempre disposti a mettere in discussione ciò in cui (non )credete e le idee che avete”
Tu che scrivi ciò, invece sì?!?!?!
>Nessuno morirebbe per idee che non condivide, a meno che non sia un idiota!
AHAHAHHA
…e’ esilarante leggere i commenti di uno che non sa piu’ dove attaccarsi, mentre scivola giu in preda alla rabbia.
Rosica, rosica, credulota. Non ti basta il tuo dio, eh ?
…
“morire per difendere le idee degli altri che non condividete!”
Un vero studioso di Voltaire… ahahahhahHAHHAHAH
mi sembra che harris ha spiegato in modo semplice e lineare dei concetti incisivi in cui mi ritrovo completamente.
*gennaro
guarda che ‘quanto siamo stronzi noi cattolici’ ve lo dite da soli.. e la firma è in calce al concordato
Gennaro:
/siete anche pronti a morire per difendere le idee degli altri che non condividete!/
ma non c`e` bisogno di questo sacrifico: ci pensano le religioni ad uccidere chi la pensa diversamente 🙂
…com’è bello usar citazioni…vero?
si da l’idea di sapere il perchè di quella frase..mentre poi non si sa nulla….
Caspita. Una ateo adesso è “dogmatico e intollerante”.
Ma dove siamo? Nel mondo alla rovescia??? 😀
L’autore, xxxxxxxxxxxxxx, ha trovato un insieme semplice e accattivante, di argomentazioni, per esporre le sue tesi. Scrivo, semplici, per il fatto che questi non ha fatto un passo in avanti rispetto agli argomenti esposti dagli illuministi. Senza fare nessuno sforzo intellettuale, si è limitato a rimasticare le vetuste, sorpassate, risapute, tesi atee del ‘700 francese. Ha sostenuto, in sintesi, che 1+1=2, e ha trattato i suoi plaudenti ascoltatori, come alunni della prima elementare. Con un materialismo così, i baciapile avranno sempre partita vinta. Già, perché qui la partita non è tra filosofi, ma è lotta politica pura. Infatti, questo dilettante, si chiede perché mai, personaggi politici con grandi responsabilità non prendono posizione, per esempio, sulle questioni che vedono fede e scienza in contrasto. Un ateo devoto crede che un politico debba dare una risposta…Bisogna essere di una ingenuità imbarazzante, da dilettante della politica appunto, per credere che il problema sia scegliere tra scienza e fede, per un politico di professione. Il politico direbbe, che se la scienza è scienza, si dimostra da se, e non serve negare i dati di fatto. E che la fede, essendo fede, non ha bisogno di dimostrazione, della scienza. Ma, schiamazzerà scandalizzato l’ateo devoto, che i creazionisti vogliono insegnare nelle scuole la Creazione, e pure che l’evoluzione è una menzogna: non è ammissibile! Allora, dirà il politico, ci sono molti scienziati che credono in Dio, ma fanno dell’ottima scienza: infatti noi americani abbiamo, come in tutto l’occidente, armi tecnologicamente avanzate, ordigni nucleari, che possono distruggere varie migliaia di volte la Terra, frutto di una scienza che è tanto atea quanto credente. Quello che conta è il risultato, e se credere che il mondo è stato fatto in sei giorni non cambia la qualità della ricerca scientifica, liberi di farlo! L’ateo devoto, ha l’asso nella manica, un argomento che distruggerà l’opportunismo del politicante: no, chi ha fede non può fare scienza in un modo razionale, sarà sempre viziato dal suo senso religioso! Viziato…qui di viziato c’è solo questo argomento da liceale, caro ateo devoto: la fede in credenze assurde, non toglie che come scienziato debba, non solo a se stesso, dimostrare ciò che sostiene. La fede è un fatto personale, mentre la scienza moderna, è un lavoro di gruppo che deve dare risultati pratici. Infatti, noi americani, siamo preoccupati dell’Iran, perché non è certo il Corano che ha ispirato gli scienziati di quel paese, né sarà Allah a costruire centrali atomiche e bombe. Quello che conta, non è quello che si pensa, ma quello che si fa: voi atei cosa fate? Sì, la teoria dell’evoluzione è una teoria scientifica, ma a chi importa la certezza che noi uomini abbiamo un antenato comune con le scimmie antropomorfe? A nessuno, perché solo degli intellettuali fuori dal mondo possono credere che siano le questioni scientifiche o l’ateismo, la causa della lotta politica. Oggi, in tutto il mondo viviamo l’ateismo pratico, e il clericalismo di ogni risma, non è altro che una delle tante ipocrisie politiche. Lo dimostra l’uso ideologico del family day o del gay pride: si è scesi in piazza per i soldi, non per altro, perché è per quello che oggi si riesce a vivere. Lo dimostra il fatto, che non ci sono leggi clericali che reggano alla globalizzazione: se in Italia fosse proibito l’aborto o l’eutanasia, come una somma adeguata, si andrebbe in quei paesi dov’è possibile. E poi, voi atei che vi stracciate le vesti per la sacra scienza, non capite che pure la politica è scienza. La quale, come marxismo, non ha bisogno di dimostrare la teoria dell’evoluzione a chi non può credervi per fede: la lotta politica quotidiana, più di qualsiasi sermone scientista, dimostra la natura materialistica dell’esistenza umana e di questa società. In politica, ha ragione e vince, chi ha la forza per imporre le proprie ragioni. Ragioni materiali, le ragioni politiche di milioni di uomini che si muovono. Non si muoveranno per un generico ateismo o per difendere la scienza, che s’impone da se, ma per la lotta di classe. Per il comunismo.
Un saluto internazionalista.
So che qualcuno mi dirà che ho sbagliato forum, ma non importa, voglio lo stesso dire che io sono uno di quelli che ci crede. Nel senso che se tutto finisse con la morte, la vita stessa non avrebbe senso. Ma non è solo questo. Molte volte, all’uscita dal lavoro, di sera, vado in Chiesa quando non c’è nessuno o quasi. Mi siedo nella penombra e mi immergo nei miei pensieri fino a sentir calare in me una bellissima sensazione di pace, nella quale mi sento circondato da “presenze” che non so definire altrimenti e che sento benefiche, sensazione che forse mi viene dalla contemplazione delle immagini della Madonna, dolorosa orfana di suo Figlio, e di Cristo in Croce. Sento che da questi mi posso aspettare aiuto e protezione.
Purtroppo sono reduce da poco da un luttuoso evento familiare e non so cosa sarebbe stato di me se non avessi trovato rifugio e conforto i Dio. Non so esattamente come spiegare tutto questo, nè ci provo, per non provocare stupide battute da caserma, posso solo dire che non riuscire a provare sensazioni del genere è un vero peccato!
Grazie omonimo,
anche se sono ateo, a questo punto so che ti devo rispetto
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