Il velo islamico fa male alla salute. Questa è la conclusione alla quale è giunto un gruppo di ricercatori mediorientali che, in uno studio pubblicato nell’ultimo numero dell’American Journal of Clinical Nutrition, ha osservato come il burqa provochi una deficienza di vitamina D nelle donne che lo indossano. Con gravi conseguenze.
“Quando l’esposizione al sole, la maggior fonte di vitamina D per gli esseri umani, è limitata, sono necessarie dosi molto più alte di supplementi vitaminici, soprattutto nelle donne che allattano”, ha spiegato Hussein Saadi, lo specialista di medicina interna che ha curato la ricerca con i colleghi della United Arab Emirates University in collaborazione con il Cincinnati Children’s Medical Center.
Studiando i livelli di vitamina D in 90 donne durante l’allattamento e in 88 che non avevano mai partorito un bambino, Saadi ha notato che solo due soggetti in ciascun gruppo non erano risultati al di sotto dei livelli di vitamina D raccomandati.
La conclusione degli scienziati è stata perentorea: o si riduce il tasso di fondamentalismo, consentendo alle donne di abbandonare il velo per qualche decina di minuti al giorno, oppure esse saranno sempre più soggette al rischio di fratture da osteoporosi. La malattia metabolica delle ossa, dovuta al deficit di vitamina D, è chiamata rachitismo nei bambini e osteomalacia negli adulti. L’osteomalacia materna può causare nei neonati delle alterazioni metafisarie e la tetania.
“Il velo islamico fa male alla salute”
77 commenti
Commenti chiusi.
il loro concetto di “donna capretta” non contempla cose stupide e blasfeme come le vitamine, notoriamente strumenti del diavolo…
Molto, molto piu’ che alle ossa, il velo islamico fa male al cervello….
Queste ricerche sono sempre interessanti e mi fanno pensare alla circoncisione che secondo diversi studi ridurrebbe il contagio da mst. Comunque d’estate il velo dev’essere un incubo. L’altra volta alla spiaggia c’era una coppia di islamici, lui in costume che sguazzava nell’acqua, lei velo integrale e integralmente vestita con aloni di sudore dappertutto.
Brutti ateacci blasfemi ! Pensate quanto sarebbe bello un bel burqa arrotolato stretto ed incollato sulla laringe della Binetti !
non è il velo che fà male… sono le religioni che ammazzano… e non solo fisicamente…
Cerco soci per aprire azienda d’abbigliamento specializzata nella produzione di burqa con tasche dedicate per le pasticche di vitamina D e completi di orologio-sveglia digitale che avvisa con litanie religiose sintetizzate elettronicamente quando è il momento di ingerire le pasticche.
esclusi perditempo e/o atei, miscredenti, blasfemi, apostati, infedeli, ecc. ecc.
“perentorea”
non si dice “perentoria”?
Una cosa che potrebbero fare se fossero persone intelligenti sarebbe creare delle zone per sole donne dove loro possano stare in bikini per qualche ora al giorno a prendere il sole.
@dandus
se fossero intelligenti non sarebbero islamici…
@Dandus
nei paesi dove vige il fondamentalismo islamico le donne non possono girare da sole ci vuole almeno un maschio( anche se ha 10 anni) che le accompagni e poi mi immagino: un metro di spiaggia recintato e con tanto di filo spinato con migliaia di uomini a spiarle e a toccarsi e se qualcuna ricambia un’occhiata viene anche lapidata…
Non credo che ai fondamentalisti religiosi stia a quore la salute fisica delle loro donne…
se non altro sono meno a rischio di tumori della pelle.
@Ernesto
Non si prendono nemmeno insolazioni, se è per questo.
Forse dovremmo metterlo obbligatorio anche in occidente, specialmente a tutti quelli che dan segno di straparlare.
Se fa davvero male, i popoli che lo usano si estingueranno.
@dandus
Una cosa che potrebbero fare se fossero persone intelligenti sarebbe creare delle zone per sole donne dove loro possano stare in bikini per qualche ora al giorno a prendere il sole.
………….
…………il tuo discorso mi ricorda la barzelletta dei carabinieri che per metter la lampadina iniziano a girare la stanza…..
Scusami eh…ma una cosa che potrebbero fare fossero intelligenti è non obbligare all’uso del velo….
E’ sempre il solito discorso. Le religioni sono sempre una questione di potere. Si tratta sempre di gruppi ristretti di persone che vogliono imporre il loro parere su tutti per il proprio tornaconto. In questo non c’è alcuna differenza fra malafede islamica o malafede cattolica. Tutte e due le sette. Perchè di sette si tratta, fanno dei danni incalcolabili al genere umano. Per quanto riguarda l’islam non possiamo fare niente. Qui per lo meno potremmo abolire il concordato e levare la sedia da sotto il culo ai corvi.
Secondo il corano la donna può mostrare la sua “nudità” soltanto la proprio marito, cioè neanche ad un’altra donna, poiché quest’ultima potrebbe riferire ciò che ha visto ad un altro uomo.
Più paranoia di cosi?
@dandus
“Una cosa che potrebbero fare se fossero persone intelligenti sarebbe creare delle zone per sole donne dove loro possano stare in bikini per qualche ora al giorno a prendere il sole.”
Peccato che l’abbiano già fatto in riviera romagnola. Una zona circondata da un separé. Non so se poi l’iniziativa è proseguita…
L’articolo mi sembra un po’ confuso: il velo (Hijab) non e’ il burkha, che non e’ islamico, ma tipico delle tribu’ afgane.
Comunque gli abiti slamici dovrebbero essere molto freschi, nonostante le apparenze, e adatti alle temperature alte. Ma non avendone mai indossato uno non so s e eì vero 🙂
RICORDIAMOCI COMUNQUE CHE:
Anche da noi ci sono donne velate: sono le suore cattoliche 🙂
..quelle nemmeno escono mai se suore di clausura….e poi sono trafitte dalla spada della passione di Dio….e certo… 🙂
@ TAVRVS
A parte il fatto che io vedo raramente in giro suore, mentre di donne velate islamiche ne vedo eccome, il velo per le suore è imposto per chi entra nella chiesa mentre in certi paesi islamici è obbligatorio per tutte le donne. Comunque è da notare che quando si discute di questi argomenti salta sempre qualche benpensante politicamente corretto per moralizzare la discussione cosa che non succede invece quando si discute di chiesa cattolica. Per me andare alla spiaggia con il velo e non potersi bagnare è come essere chiuso in una pasicceria con le mani legate e la bocca imbavagliata. Ma se ti piace tanto il velo perché non provi tu quest’estate? Mettilo vai alla spiaggia, ma non fare il bagno.
A proposito qualcuno si ricorda di aver visto in giro suore giovani? Io le uniche che mi ricordo di aver visto negli ultimi anni erano anziane. A parte qualche fuori di testa chi si fa suora oggi. Il fatto che TAVRUS abbia bisogno di ricordarlo è emblematico talmente siano in minoranza rispetto alle islamiche velate.
Il problema è, secondo me , come si possa aggredire culturalmente certi usi tribali, senza essere fatti oggetto, poi, di critiche di “razzismo” o di “discriminazione” verso le culture “altre”.
@ Monsignèr
Intendevo infatti sottolineare come non solo seguano dei dogmi inutili e stupidi, ma non abbiano nemmeno a cuore la salute delle loro mogli/madri/figlie/sorelle 😉
@ Bardhi: I miei hanno avuto una donna islamica come colf per un po’ di tempo, fino a che cioè quelli della moschea non la hanno convinta che era immorale perfino che portasse a tavola il bicchiere in cui andava servito il vino o il coltello con cui sarebbe stato tagliato il maiale e mia madre la ha cacciata, e mi hanno raccontato che lei stava senza velo tutto il giorno, ma quando tornava mio padre doveva metterselo.
Tra donne è possibile stare senza velo/burqa ecc.
solo filippine…
@ Damiano
Io sinceramente neanche quelle, anzi sarebbe interessante sapere qual’è l’età media delle suore in Italia.
e africane…
Ma se e’ per questo anche i preti sono in diminuzione.
@lik:
hai ragione il confronto non si pone ne in termini quantitativi ne qualitativi. Tuttavia io ho una zia suora che è stata mandata in convento quando aveva meno di 10 anni, adesso forse non succede più, ma non è poi così lontano il tempo in cui le vocazioni venivano imposte.
Inoltre secondo me esiste una stretta correlazione tra l’origine del velo delle suore e il velo islamico, la motivazione di fondo è la stessa, quindi TAVRUS ha fatto bene a sottolineare l’analogia. Personalmente mi è capitato di sentire commenti irrisori nei confronti di alcuni africani a causa del loro modo di vestire, con la tunica tutta colorata… chissà perchè poi quando vedono un uomo con la tunica nera nessuno sembra farci caso…
“sarebbe interessante sapere qual’è l’età media delle suore in Italia.”
eh già…
@lik e Damiano
http://www.ilmessaggero.it/view.php?data=20070414&ediz=01_NAZIONALE&npag=1&file=LOMBARDI_31.xml&type=STANDARD
Più puntuale di un’erpes … 🙂
# dandus scrive:
27 Giugno 2007 alle 15:36
@ Monsignèr
Intendevo infatti sottolineare come non solo seguano dei dogmi inutili e stupidi, ma non abbiano nemmeno a cuore la salute delle loro mogli/madri/figlie/sorelle 😉
…scusa…l’avevo presa come seria….bravo…bella battutina…
@ Lamb
“In tre anni appena, dal 1998 al 2001, le sorelle italiane sono passate da 84.276 a 80.656, il che vuol dire 3.620 suore in meno. Una flessione che in tempo breve sarà ancora più evidente perché l’età media delle religiose del nostro paese è molto alta, 60 anni circa”
Appunto lo sospettavo…
bene bene…
Io vorrei tanto sapere una cosa.
Come sono messe queste suore straniere rispetto alla legge Bossi Fini???
Non e’ che a chi viene qui, legalmente, per lavorare si mettano i bastoni tra le ruote, mentre a chi viene a mangiar pane a tradimento si faccian ponti d’oro???
Alle donne si fa di tutto! Abbiamo dimenticato l’infibulazione?
Il peggio è che a volte il lavaggio del cervello è fatto così bene, che son proprio le donne a non volerselo togliere.
@soqquadro
Lo penso anch’io. La maggioranza delle donne islamiche VUOLE portare il velo e non concepirebbero mai di girare senza, neanche se gliene si desse la possibilità. E’ un costume talmente radicato che ci vorranno decenni prima di estirparlo, almeno in Europa. Dalle loro parti, invece, ci vorranno secoli.
E’ un po’ come il crocifisso appeso ai muri in Italia: non è concepibile un’aula scolastica o di tribunale senza crocifisso, fa parte dello sciagurato bagaglio culturale di questo paese.
Stasera al tg han fatto vedere la sala dove si riunisce la Corte dei Conti (istituzione della repubblica italiana). Alla presenza dei giudici di detta corte e del presidente del Senato, campeggiava un crocifisso di proporzioni gigantesche, da far invidia a una cattedrale.
Per questo motivo, in termini di arretratezza civile e culturale, non vedo quasi nessuna differenza tra un velo islamico obbligatorio e un crocifisso anch’esso di fatto obbligatorio appeso in un ufficio pubblico.
Saluti
Scusate, non posso permettere che si dicano scioccherìe sulle donne islamiche. E’ assolutamente falso che il velo faccia male: la scusa dell’esposizione mancata alla luce e della vitamina D carente che indebolirebbero le ossa sono trastullagini di noi occidentali. E’ risaputo che a rompere le ossa delle islamiche è – più che l’osteoporosi precoce – la mano a pugno chiuso del marito. Lo so per testimonianza diretta di una interessata.
@ nando
“Per questo motivo, in termini di arretratezza civile e culturale, non vedo quasi nessuna differenza tra un velo islamico obbligatorio e un crocifisso anch’esso di fatto obbligatorio appeso in un ufficio pubblico.”
Scusa prova ad andare in giro per un’anno con il velo e poi te ne accorgi della differenza. Io invece le differenze le vedo eccome, vedo anche che in Spagna dove il crocifisso è nelle aule di tribunali e nelle scuole c’è il matrimonio gay, mentre in Iran dove il velo è obbligatorio c’è la pena di morte per i gay. Io sono contrario al crocifisso negli uffici pubblici, ma poi sinceramente non ci faccio neanche caso, non è una cosa che mi dia particolarmente fastidio. Mi sembra che vi siano cose più importanti per cui battersi e mi fa anche un po’ paura quando diventa un’ossessione tale da non rendersi conto della differenza con il velo obbligatorio per le donne, dimostra anche un certo disprezzo per i diritti delle donne. Del resto in Francia dove non c’è il crocifisso le associazioni laiche più radicali sono spesso un po’ misogine e poco inclini ai diritti dei gay.
Tanto per fare un esempio il Comité Laïcité République ha organizzato un colloquio sulla laicità invitando Henri Pena Ruiz, ma ha anche invitato un certo François Devoucoux du Buysson che oltre ad aver scritto i “Khmer rosa” definendo in questo modo la presunta lobby gay lesbica ha definito le rivendicazioni sul matrimonio gay e l’adozione gay come contrarie alla laicità senza contare che da anni critica ossessivamente il sindaco di parigi al quale ha dedicato diversi libri. Eppure negli uffici pubblici francesi il crocifisso non c’è…
Con questo non vuol dire che dobbiamo tenercelo!!! ma sinceramente non credo sia una questione prioritaria.
la maggioranza delle donne islamiche non vuole portare il velo, ma si trova costretta da una cultura che costringe le donne a comportarsi così. il credo in una religione porta a ritenere normale anche l’osservanza di regole assurde che offendono la dignità delle donne.
questo vale per tutte le religioni, non solo quella islamica. Quando si leggono commenti, come è avvenuto su questo sito, che giustificano lo stupro di una bambina, solo perché questa si mostrava più adulta e provocante, beh credo che effettivamente la presenza dei crocifissi, anche se deprecabile, non sia un problema fondamentale.
@ Bakunin
Effettivamente dopo aver letto i commenti di taurus e di giuliano l’apostata confermo che vi siano cose molto più gravi del crocifisso nelle scuole.
voglio sperare che i commenti di taurus e giuliano l’apostata, siano stati provocatori. Perché altrimenti il solo pensiero mi fa vomitare. Sono contrario alla giustizia privata, ma se avessi sottomano quell’individuo, gli farei lavare i vetri in altro modo!
Chiariamo che NON E’ VERO che le donne islamiche vogliono il velo, tanto è vero che, in Afghanistan, appena cacciati i talebani da Kabul, le donne hanno immediatamente tolto il burka e sono state costrette a rimetterlo perchè gli uomini gettavano loro in faccia l’acido corrosivo.
Analoghe segnalazioni sono state fatte da Amnesty International e altre associazioni per i diritti umani riguardo la situazione delle donne in Pakistan, Yemen, Kuwait, Arabia Saudita e Iran. In questi paesi se una donna fa uscire dal velo una ciocca di capelli viene frustata a sangue, figuriamoci se lo toglie. Molto spesso viene sfigurata o uccisa.
Del resto, nei paesi in cui il velo non è obbligatorio, es: Turchia, Barhein, Marocco, Egitto le donne che lo portano sono molto rare e anche queste si limitano ad un foulard.
E’ vero che la stampa, soprattutto italiana, riporta dichiarazioni di esaltate che dicono che il velo le protegge dalla bestialità della sessualità maschile (ma non sarebbe meglio che i maschi, se sono così bestiali, tentassero di contenersi?), ma dipende, come ha segnalato, tra le altre, anche pochi mesi fa l’unione donne marocchine, dal fatto che i media, quamdo vogliono sentire il parere di un islamico/a si rivolgono principalmente all’UCOII, nota per le sue posizioni fondamentaliste, che ha sua volta reperisce le persone da mandare in televisione.
E se anche le donne desiderassero portare il simbolo della loro oppressione, non dimentichiamo che analogamente vi erano schiavi che erano lieti della loro condizione di schiavitù, ma questo non ci esime dal combattere la schiavitù e l’oppressione.
Non credo Bakunin i commenti di Tavrvs sono spesso maschilisti e omofobi quindi rientrano nella logica del “l’hai cercata è stata lei a provocarlo”.
(ma non sarebbe meglio che i maschi, se sono così bestiali, tentassero di contenersi?)
non credo che l’autocontenimento funzioni. Io credo che gli “uomini veri” non dovrebbero permettere che sia possibile l’umiliazione delle donne, la sottomissione o qualsiasi altra violenza nei loro confronti. Io da uomo non avrei nessuno stimolo verso una donna che non mi volesse, l’essere maschio non giustifica nessun tipo di provocazione.
@ Bakunin
Ma io sono perfettamente d’accordo con te solo che se leggi i commenti di Tavrvs anche su altri argomenti ti renderai conto che sono in linea con il suo pensiero fallocentrico eppure anche lui è ateo.
@ lik
certo essere atei non ci salva da tutto.
Beh, se non riescono a contenersi da soli, c’e’ pur sempre la casttrazione….
@”Secondo il corano la donna può mostrare la sua “nudità” soltanto la proprio marito, cioè neanche ad un’altra donna, poiché quest’ultima potrebbe riferire ciò che ha visto ad un altro uomo.
Più paranoia di cosi?”
il punto è che a parlare di una religione che non è la propria è più facile finire per dire delle stupidaggini.
questa ad esempio lo è, sfido chiunque a dirmi in quale punto il corano direbbe questa sciocchezza.
cordialità
ghuluww
il corano non dice che la donna debba assolutamente portare il velo…solo se si reca ad una moschea per pregare (sura XXIV)….la colpa è dell’uomo che interpreta a modo suo e come vuole………..comunque meglio senza velo rischiano la caduta prima del tempo.
che lo dica o no il loro libro della smorfia, e’ una cazzata come quasi tutto il resto che e’ scritto in quei libri, di TUTTE le varie superstizioni e varianti della Menzogna Globale, che son buoni solo per accendere il caminetto con le copertine, e per pulirsi il sedere con i fogli interni.
oops… Mi e’ scappato un “quasi”…. Errore di battitura, TUTTO quello che e’ scritto su quei libercoli immondi e’ una cazzata, dalla prima all’ultima sillaba!!!!
mah… questa scienza ristretta ai casi particolari…
è vero che una questione di Igiene (come scienza)…ma mi sa tanto di difendere usi e costumi!
sapete che la circoncisione (visto che molti ebrei e statunitensi lo sono) potrebbe diminuire il rischio di contrarre l’Hiv?
“Infine, è stato riportato che l’assenza di circoncisione, in certe coorti è fortemente associata ad un più alto rischio di infezione da Hiv.Questa differenza può essere dovuta ad un più alto rischio di ulcerazioni genitali negli uomini non circoncisi, così come ad altri fattori quali microtraumi. Inoltre, l’ambiente umido sotto il prepuzio può facilitare la presenza o persistenza di flora microbica che, attraverso modificazioni infiammatorie, può portare ad una più alta concentrazione di cellue bersaglio pre l’Hiv in quella regione anatomica”. (Harrison, 15 ed, cap 309, aa. vv.)
Visto che lo dicono gli statunitensi che sono (quasi) tutti circoncisi…
Meglio l’ABC
Absinence, Be faithful, Condom! in ordine sparso, va bene a tutti, nessuno escluso!!! 😉
Saluti
Una societa’ pre- democratica un giorno saranno in grado di fondare un iluminismo slamico?.il pensiero va all’Islam?
Mah… Quella riportata dall’Harrison, mi pare proprio una bufala, grossa da Caserta a Napoli…
Il prepuzio protegge il glande, come puo’ la sua assenza diminuire la possibilita’ di traumi ed ulcerazioni? Al massimo, l’aumenta!!!!
Pero, non la da per oro colato, dice solo “e’ stato riportato” senza citare dove, ne’ come, ne da chi.
E’ anche “stato riportato” che la Terra e’ piatta…. (www.flatearth.com)
islam e’ una religione col sapore politico, perfetta conbinazione per BUMMMM!!!!
Sono sempre interessanti queste discussioni perchè mostrano come “la memoria sia corta”
Qualcuno ricorda come erano vestite le donne un secolo fa in Europa? Certo avevano il viso scoperto ma non molto di più! Non credo che stessero tanto bene a Vitamina D (che per la cronaca non è una vitamina ma un ormone!!!!).
Ma in compenso, a causa dei corsetti stretti stretti se la passavano malissimo in quanto a tubercolosi…….
L’ignoranza, la consuetudine ecc.. spesso fanno male alla salute delle donne. Ma non è certo solo questo il problema: la mancanza di libertà e l’essere considerata invididui di seconda o terza categoria (a volte neppure esseri umani perchè privi di anima, quando l’anima contava….) è il vero problema.
E l’origine di questo atteggiamento discriminatorio verso le donne è NELL’UOMO ed il vestirlo di regole religiose o altro è solo un “vestirlo”. Non è necessario essere religiosi per trattare le donne come “pezzi di m…”
In quanto al fatto, poi, che la vista di un corpo femminile faccia eccitare sessualmente i maschi ……… non è certo colpa delle femmine ma del fatto che la Vita si basa anche sulla RIPRODUZIONE. E per quelli che credono in un dio creatore o in un disegno intelligente ……….. il meccanismo è divino!!!!!
Dovrebbero ringraziare e assecondare il disegno divino anzichè mortificarlo.
Sempre per quelli che non lo conoscono, suggerisco la lettura del mio libro “Dal big bang a dio. Il lungo viaggio della vita” liberamente e gratuitamente scaricabile su http://www.geocities.com/biochimicaditutti
a proposito di problemi di salute, per chi vuole farsi due risate… ma a denti stretti, legga quest’articolo:
http://www.gaynews.it/view.php?ID=72463
poi fatemi sapere… il velo lo portano anche il italia ma intorno al cervello…
@Bruna Tadolini
Intanto cominciamo a non consentire le discriminazioni violente e palesi, almeno nei paesi democratici. Secondo poi, dire che
ci prota in un vicolo cieco, visto che sempre ci saranno maschi e femmine nella società.
Inoltre, almeno nelle società democratiche, il ruolo della donna come educatrice, anche di maschi, non può essere sottovalutato, come non può essere sottovalutata l’influenza che l’ambiente in cui un bambino vive ha su di lui.
Il problema delle islamiche è principalmente un problema di isolamento all’interno di una microsocietà a loro ostile.
Possiamo fare poco o nulla per cambiare le cose nelle teocrazie islamiche, ma DOBBIAMO impedire che analoghe condizioni si verifichino nelle nostre democrazie.
Parlare del passato, che peraltro non ha mai raggiunto in occidente lo zenit di violenza e orrore che certe donne, solo perchè donne, subiscono in alcune teocrazie, dicendo vestivamo così o colà (e allora le tette esuberanti dell’abbigliamento settecentesco, ad esempio?), oppure tirando in ballo le suore (che non centrano NULLA), significa diluire un discorso di SEMPLICI diritti umani in un calderone antropoteologicostorico che ci fa perdere di vista quello che conta.
Un pò di sano buon senso non guasta…
Concordo, poi, che non è neccessario essere religiosi per comportarsi da pezzi di m… con le donne, ma la religione fornisce un’aura di nobiltà agli atti più turpi, al punto che una violenza esecrata o quantomeno condannata in una società secolarizzata, diventa doverosa in una società inquinata da valori religiosi.
@Michele Bakunin
Io sono sicura che ti sarà capitato di incrociare una ragazza che hai reputato bella almeno una volta nella vita. Io sono sicura che non le sei saltato addosso perchè aveva magari una maglietta anzichè il pastrano, nè che hai passato notti insonni macerandoti nell’onta dell’offesa ad un dio perchè hai visto un centimetro di pelle nuda. Ecco, come uomo occidentale (Occidente inteso non in senso topografico, ma come luogo dei diritti), TI SEI CONTENUTO.
Sarà bene che gli islamici imparino a farlo anche loro, perchè le loro fisime ed inibizioni sono di danno per tutti.
Spero tu ti rifersca all’UOMO non in senso biologico ma piuttosto culturale…
@Damiano
Spero di no, comunque c’è da chiedersi certe persone quanti uomini conoscano, perchè a sentirle parlare sembra che le donne, questi esseri di angelica purezza, vivano immerse in una società di bruti ghignanti e depravati, con la bava alla bocca e l’uccello di fuori.
Io sono convinta che non sia così nemmeno per moltissimi islamici, che subiscono regimi di durissima oppressione, figuriamoci per gli altri.
Beh non mi pare sia il caso di Bruna…
Ridurre la complessità dei rapporti umani a meri istinti biologici è parte di questo discorso.
Naturalmente le posizioni di questo genere sono più varie e numerose, ma chiunque le può notare.
Che poi siano in buona fede, non significa nulla.
Bruna, esco un po’ (un po’ tanto!) fuori argomento.
Se volessi leggere qualcosa di S.J. Gould, cosa mi consiglieresti?
X Francesca
Che nella maggior parte delle società umane la donna abbia una posizione subordinata e sia soggetta a regole imposte dagli uomini non credo me lo sia inventato io! Che poi il meccanismo della società (o così o così) imponga anche alle donne di adeguarsi anche nell’educazione dei figli che in quella società vivranno ….. pure!
Di violenza sulle donne anche nella nostra società e fra atei ce n’è più di quanto tu pensi……
Che ci siano società più oppressive di altre è ovvio ed evidente ma…… lo scopo del mio intervento era di allargare il punto di vista da una parte (di cose che fanno male alla salute delle donne ce ne sono tante e non imposte dalla religione ma da altre regole e “miti” [prendersi polmoniti per mostrare le tette esuberanti…]!) e di focalizzarlo dall’altra (è normale che le femmine suscitino attrazione sessuale e non è il caso di colpevolizzarle moralmente o di limitarne la libertà).
Che questo non debba essere accettato e che si debba operare per modifiacre la situazione è pure ovvio. A questo punto di cosa parliamo? Vogliamo dirci che esistino oltre che ai travi le pagliuzze? che … pure le pagliuzze fanno male? Vogliano migliorare anche in casa nostra oltre che in casa altrui?
x Jean Meslier
non ha mai letto nulla di Gould come di tantissimi altri ma sto cercando di risalire la china! Hai qualche suggerimento?
Ma io l’ho chiesto a te!
Leggo in giro che “Il Pollice del Panda” e’ uno dei suoi libri piu’ apprezzati (naturalmente parlo di testi accessibili a un pubblico non addetto ai lavori).
In libreria ci sono diverse raccolte di saggi (“Il sorriso del fenicottero”, “Bravo brontosauro”, “Risplendi grande lucciola”, “Quando i cavalli avevano le dita”) ma non saprei su cosa basarmi per scegliere, oltre ai commenti su IBS.
E poi c’e’ quello spaventoso tomo di 1732 pagine intitolato “La struttura della teoria dell’evoluzione” dal quale mi tengo a debita distanza…
X Jean Meslier
Ecco ” La struttura della teoria dell’evoluzione” sarà schivato anche da me: NON SOPPORTO CHI MENA IL CAN PER L’AIA!!!
io vorrei che mi insegnassero delle cose, non che mi intrattenessero….. e imparo rapidamente senza bisogno che mi ripetano la stessa cosa 50 volte! ed i dettagli, oltre ad un certo livello, diventano “confondenti” ….
Se trovi qualcosa adatto a me …..
Eri tu che mi avevi chiesto qualcosa su quel libro sull’Evo-Devo? (scusa ma ho poca memoria!!)
In genere quando un autore che mi interessa ha scritto parecchi libri io compro quello “di mezzo” (avrà acquisito un po’ di esperienza e non mi mancherà troppo back ground….)
Si’. Ero io che ti avevo chiesto del libro di Sean Carroll, che tra l’altro sto leggendo.
Anch’io vorrei che mi insegnassero delle cose, possibilmente tenendo conto che, pur non essendo un analfabeta, ho studiato Fisica e non Biologia.
E per questo mi pare un po’ difficile che io possa trovare un libro sull’evoluzione da consigliare a un professore universitario di Biochimica… e che possa insegnarle qualcosa che non sa!
Effettivamente il rischio di incappare in testi troppo tecnici non si corre, semmai puo’ capitare il contrario, di leggere libri che volgarizzano troppo la loro materia e la divulgano male. E questo vale sia quando si parla di fisica che di biologia che di matematica che di altro…
Il libro di Sean Carroll da questo punto di vista credo che possa dire poco di nuovo a chi abbia studiato biologia, almeno per quel che riguarda l’embriologia come branca a se’, non correlata allo studio dei meccanismi evolutivi. Probabilmente questo aspetto viene sviluppato nella seconda parte.
Ti sapro’ dire.
E la smetto di chiederti consigli di lettura 🙂
Ho letto il libro di Carroll che mi è piaciuto. E’ sempre un po’ “lungo” per i miei gusti ma da tantissime informazioni molto interessanti.
La biologia è una materia (sic) talmente vasta e che cresce talmente velocemente che anche un prof ne sa sempre meno…..di quello che dovrebbe sapere. Ci si specializza ed il resto …. al proprio buon cuore ed alla propria curiosità!
@ Bruna Tadolini
In quanto al fatto, poi, che la vista di un corpo femminile faccia eccitare sessualmente i maschi ………
Col maschio giusto, neppure noi donne siamo esenti
😆
I miei commenti “fallocentrici” e non so cos’altro volevano attirare l’attenzione sull’analogia tra gli abbigliamenti femminili delle donne cristiane e musulmane (fino a 50 anni fa una donna doveva coprirsi il capo per entrare in chiesa e qualche vecchietta meridionale porta ancora il fazzoletto in testa quando esce di casa; il cristianesimo venera una donna velata, la Madonna; e le suore portano il velo).
Il che’ significa che gli integralisti cattolici non dovrebbero lamentarsi o disgustarsi di vedere i tanti veli islamici.
Aggiungo che il velo islamico rende il viso tondo e molto bello, che ci sono veli vezzosissimi e coloratissimi; che l’abbigliamento islamico spesso lascia intravedere le forme in maniera molto sexy…. insomma, a me la donna velata attizza 🙂
SALAM ALEQ a tutti 🙂