Don Siro Invernizzi resterà prete

Continuerà a fare il prete ed a celebrare messa. Ma, quasi certamente, dovrà svolgere le sue funzioni di sacerdote in un’altra diocesi. E’ questa la decisione assunta dalle autorità religiose nei confronti di don Siro Invernizzi, l’ex parroco di Cergnago che il 6 settembre 2006 venne arrestato a Milano (vicino al cimitero maggiore) perchè trovato in atteggiamenti intimi con un 13enne romeno. In dicembre era poi seguito il processo. Don Invernizzi aveva patteggiato due anni con la condizionale ed il risarcimento di 10mila euro alla famiglia del minorenne.
Per questo caso di pedofilia, il pubblico ministero aveva chiesto al giudice una pena non inferiore ai sei anni. Fabio Santopietro, l’avvocato di don Invernizzi, aveva proposto invece il patteggiamento, sostenendo che il rapporto non era stato consumato: si era trattato di un episodio occasionale e non c’erano state minacce e violenze. Accusa e difesa si erano così accordate sui 24 mesi, con pena sospesa ed immediata libertà per il prete (che aveva trascorso gli arresti domiciliari nella casa della sorella a Gropello Cairoli, nella zona di Cielo Alto). Chiusa la vicenda giudiziaria, la questione è poi passata sotto la competenza della chiesa. La diocesi di Vigevano, attraverso il vescovo Claudio Baggini, ha svolto accertamenti sul caso ed ha inviato un fascicolo sulla vicenda a Roma, alla Congregazione per la dottrina della fede: è l’organismo che ha il compito di decidere se per un sacerdote sottoposto ad un procedimento penale sia necessario un processo canonico (che, teoricamente, può portare anche ad una pena severa come la sospensione o, addirittura, la riduzione allo stato laicale). Ma questa ipotesi è stata subito scartata dagli esperti del Vaticano, che hanno affidato a monsignor Baggini il compito di prendere una decisione sul futuro di don Siro. E il vescovo di Vigevano, da quanto si è saputo, non sembra intenzionato ad adottare provvedimenti punitivi nei confronti del prete. Dalla diocesi non filtrano notizie e commenti. Tuttavia l’ipotesi più probabile è che don Invernizzi continuerà anche in futuro a svolgere la sua attività sacerdotale. Per il momento resterà in Lomellina, a disposizione della curia vigevanese.
Ma è probabile che nei prossimi mesi venga trasferito in un’altra diocesi dell’Italia settentrionale, dove verrà inserito in una parrocchia e potrà riprendere a svolgere il suo ministero religioso.

Segnalazione pervenuta a ultimissime e tratto da La Provincia Pavese del 28 giugno 2007

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23 commenti

Steve

Segnalo un caso analogo riportato qualche giorno fa dalla stampa locale e di cui nessuno ha mai parlato:

Dal Corriere di Caserta del 20 giugno 2007, pag. 18

IL CASO DON SCAROLA
Il religioso già condannato a due mesi per pedofilia ha detto durante l’udienza civile: “Telefonavo anche di notte in quell’abitazione”

DON SCAROLA: ERO INTERESSATO ALLA MADRE
Confessione nell’aula del tribunale del parroco della chiesa di S. Pietro Apostolo

CAPUA (Tina Palomba) – “Telefonavo anche di notte in quell’abitazione però mi interessavo della mamma e non della figlia”.

Ieri una nuova puntata sulla storia di don Pasquale Scarola da Capua. Attualmente dice ancora messa nonostante una condanna a due mesi per pedofilia in via definitiva ai danni di una bambina di di nove anni.

E’ stato proprio lui a confessare in aula in sede civile (la famiglia della piccola ha chiesto il risarcimento danni e si è costituita parte civile con l’avvocato Pietro Romano), dinanzi al giudice Mazzuoccolo, la sua dedebolezza verso le donne.

Ma facciamo un passo indietro per capire che cosa è successo tempo fa in questa parrocchia a San Pietro Apostolo a Capua. Don Pasquale Scarola, 64 anni (originario di Curti) parroco della chiesa San Pietro Apostolo di Capua venne incriminato per aver molestato con più di 200 telefonate la ragazzina: “Vorrei toglierti le mutandine. dove vai a scuola? Prima o poi ti vengo a prendere”. Ecco le frasi oscene che ripeteva alla bimba. Il prete, nonostante la condanna, si è rifiutato aanche di pagare la multa di 4 milioni di lire prevista nel verdetto del giudice.

Al termine delle indagini sul conto di don Pasquale sono emersi altri fatti allucinanti. Dal sito della chiesa San Pietro Apostolo si collegava sulle hotline e chiamava la pornostar Gessica rizzo. C’è una telefonata intercettata dove lui dice: “Ciao sono Pasquale” e poi tutto il resto. Insomma “roba” da Santi Uffizzi. Anche la mamma della vittima quando lo denunciò perché capi che la figlia riceveva troppe telefonate, segnalò che il prete quando vedeva la piccola la stringeva troppo in modo morboso facendo capire quasi le sue strane manie. Don Pasquale celebra regolarmente messa nella chiesa S. Pietro Apostolo, dopo una condanna definitiva. Dopo una lunga vicenda giudiziaria, il parroco non è stato trasferito e resta al suo posto nella chiesa di S. Pietro Apostolo. Polemiche dopo la sentenza del tribunale e qualche timore che gli atti del parroco possano essere ripetuti. Insomma la situazione non è del tutto rientrata dopo l’episodio contestato.

GMF

Questa notizia andrebbe letta assieme a quella di Volontè dell’UDC che vuole mettere al bando il videogioco “operazione pretofilia”.Giusto per far capire quali sono le priorità e le scale dei valori dei difensori della famiglia.Chissà come commenterebbe Monsignor Santoro! Quello che sosteneva che i casi con protagonisti preti erano casi singoli che non erano indicativi di un atteggiamento generale della chiesa cattolica.
Non mi meraviglia il comportamento della pretaglia,il vescovo nello specifico, ma quello della magistratura.Questo è un paese dove dei genitori, falsamente accusati di avere abusato dei figli, sono stati sbattuti in carcere sulla base di ridicoli indizi risultati poi inconsistenti e hanno avuto la vita distrutta.A un tizio colto in flagrante viene concesso il rito abbreviato e se la cava con una pena che, se non porti una tonaca, te la danno per divieto di sosta! Che schifo !

dv64

Considero un dovere civico e morale, una volta individuata la destinazione di questo prete pedofilo, Siro Invernizzi, allertare capillarmente la popolazione locale riguardo i rischi che corrono i loro bambini.
O vogliamo fare gli italiani per l’eternità, vale a dire attivarsi sempre “dopo” e soltanto per cercare giustificazioni?

emel

Tuttavia l’ipotesi più probabile è che don Invernizzi continuerà anche in futuro a svolgere la sua attività sacerdotale.
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Ovvio… come sa star vicino ai giovani Don Invernizzi non e’ capace nessun altro. 😐

emel

La cosa veramente triste e’ che tutto cio’ accade perche’ il lercio andava con bambini dell’est.
Troppo deboli per potersi difendere da questi parassiti, Abbastanza figli di nessuno, perche’ nessuno si offenda se li violenta un prete.

Alla faccia della falsa bonta’ d’animo dei paraculi farisei che fanno il family day.

rossotoscano

il lercio è che noi e i nostri politici ancora permettiamo alla chiesa cattolica di parlare di pace, di amore , di povertà quale unica e sola detentrice di tali valori e di ingerire nella nostra vita sociale e politica… tutto il marciume deve essere reso di dominio pubblico e questo è il vero problema, per trovare un articolo del genere bisogna spulciare tutti i quotidiani e molti non vengono pubblicati…
Mi permetto un luogo comune: se i nostri politici avessero le palle( e intendo anche le donne in politica, vedi la bindi nazionale) tutto questo non succederebbe ma sembra che ne abbia piu’ io anche essendo omosessuale e di certo non offro il fondoschiena tanto facilmente come fanno loro…

Stefano

Già che c’erano potevano dargli pure un soggiorno premio in Thailandia così si andava a divertire un altro po’!! Chissà com’è i preti, anche se hanno commesso tante violenze sui bambini, si fanno nel peggiore dei casi una pena simile a quella di un ladro di galline!

Arcturus

Cari interlocutori,
tutto ciò che dite è sensato, ma adotterei maggior rigore logico. Premesso che siamo tutti giustamente in disaccordo con l’attuale mitezza delle pene per certi reati, tale signor Invernizzi ha comunque formalmente “pagato” il suo debito con la società, ed ha perciò diritto a rientrare nel consesso civile. Ovviamente la corporazione di cui fa parte, mafiosa e omertosa, si sta adoperando per riaccogliere in seno e proteggere la sua pecorella smarrita. Cazzi loro, come si dice in francese. Se ci sarà qualche imbecille cattolico che riterrà, in futuro, di dover prestar credito morale a un tale individuo, peggio per lui. Ciò che mi aspetto dall’ordinamento giuridico del mio Paese è che, dovunque vada a nascondersi il signor Invernizzi, arrivi sempre (per un certo numero di anni) un esplicito, sereno, avvertimento per la popolazione locale, in modo che essa sappia tenere ben d’occhio i suoi bambini. Uomo avvisato mezzo salvato. Se ciò non avviene, ritengo che, in presenza di iterazione del reato, lo Stato sia pienamente responsabile in connivenza col Vaticano.

darkzero

Solito comportamento filo-delinquenziale della chiesa.

OT:
Non so a voi, ma a me la frase “riduzione allo stato laicale” fa venire in mente Super Mario quando lo toccano i funghi cattivi e ridiventa piccolo… 😆

Monsignèr

….non che io voglia entrare negli affari ecclesiastici, però mi permetto di fare un piccola osservazione…prendiamo in esame il solo caso specifico, lui nella nuova diocesi che mansioni avrà, sarà in una parrocchia? Se si, sono stati interpellati psicologi? Se no, dove va? Sono risposte importanti…credo….magari che non mi riguardano personalmente, ma che comunque dovrebbero esser date alla cittadinanza….
A disposizione della curia significa che per ora starà alla casa del clero?

rossotoscano

@ Monsigner
oltre alle domande legittime che ti poni ce ne sono di tante altre: può un prete affermare serenamente che è interessato sessualmente ad una donna? può entrare nella vita privata di una famiglia martellando una ragazzina con telefonate ? Io ci vedo una profonda mancanza di rispetto per le vittime, da parte di questo pretofilo e di tutta la macchina che gli sta dietro… continuerà a delinquere visto che ha l’immunità non datagli dal suo dio ma dal suo vicario in terra… per me non ha pagato il suo debito con la società: a questo punto proporrei a mastella di far uscire tutti i carcerati dalle patrie galere col solo impegno di recitare un pater, un’ave e un gloria ogni giorno….

Il Conte di Saint Germain

Questo è veramente il paese dei balocchi per i preti, non c’è niente da fare. Molesti un ragazzino tredicenne? Bravo! E non ti fai nemmeno un giorno di galera in più continui ad esercitare il tuo santo ministero (ma con che faccia da culo farà i suoi sermoni in chiesa?). Per fortuna quell’altra bambina non è stata violentata…ma quanto scommettete che ci saranno nuove vittime di cui non si parlerà e che si sarebbero potute evitare?
Mandate i bambini in parrocchia mi raccomando, cattoimbecilli.

bilaho64

Impunità per reati gravissimi, priviliegi sulle tasse (vedi esenzione ici ), clero e politici ….non ricorda qualcosa che c’era prima del 1789 in Francia? Aspettiamo con fiducia la tassa sul macinato.

cartman666

E meno male che quella faccia da retro di Fisichella aveva il coraggio di sproloquiare sulla tolleranza zero della chiesa per i preti pedofili. Abbiamo due casi con delle condanne, ridicole fin che si vuole, ma condanne definitive, e non li riducono allo stato laicale, sono infami e omertosi peggio dei mafiosi.

IlFustigatoreDiGalliate

ci sarebe da scoprire in che parrocchia andra questo simpatico personaggio e fare una campagnia informativa.

diffondere sentenze passate in giudicato puo’ comnportare reato?

michele

In Italia c’è una mentalità mafiosa (non per niente Provenzano adoperava la Bibbia come codice per i pizzini) per cui il prete è sacro, fors’anche più della stessa tradizione cristiana. Ciò è dovuto alla mancanza di una cultura civica e al secolare predominio della Chiesa Cattolica, che ha diffuso un deleterio perdonismo per cui la legge è relativa e tutto si può sopire in nome del quieto vivere. Il dissenso è sempre stato combattuto (Giovanni Franzoni, Lorenzo Milani) e le indagini su prelati inquisiti non hanno mai trovato collaborazione nel Vaticano, che ha addirittura lanciato la scomunica su chi tradisce il segreto collaborando con i magistrati (e ciò vale per chierici e laici).

Michele

ignazio

Cari genitori Cattolici: mandereste vostra figlia o vostro figlio a lezioni di catechismo tenute da Don Sirio Invernizzi?

rossotoscano

Per i genitori cattolici , ATTENZIONE A :
– Don Sirio Invernizzi
– Don Pasquale Scarola
– Don Cantini
– Don Felice Cini
– Ad Arezzo un prete che gestisce un centro per minori e’ finito sotto inchiesta. La squadra mobile aretina ha perquisito la sagrestia e il centro che accoglie ragazzi in difficolta’ gestito dal sacerdote assieme alla madre, anche lei indagata per maltrattamento e abuso di metodi correzionali

– La Polizia civile (carabinieri ) di Carmo da Mata (Cittadina Brasiliana ) ha indiziato, questo mercoledì, il sacerdote Cleber Domingos Gonçalves, 35 anni , per il crimine di stupro

– ROMA, 31 MAG – Dal 2001 sono giunte alla Congregazione per la dottrina della fede un migliaio di segnalazioni su presunti abusi sessuali compiuti dal clero.Lo dice un’inchiesta su Chiesa e pedofilia pubblicata su ’Panorama’ di domani, secondo cui i processi avviati in questi sei anni sono solo poco piu’ di una decina. ’Panorama’ evidenzia il totale riserbo sui processi e sulle sentenze e pubblica la lettera riservata che l’allora prefetto dell’ex Sant’Uffizio Ratzinger invio’ a tutti gli episcopati del mondo

– Grazie a lei signor Direttore de il Dialogo,
ho letto l’intervista di Bruno Zonin autore del libro “Nessuno dovrà saperlo”. Sono una signora svizzera-italiana madre di un ex seminarista che vive ora una vita disperata e solitaria in Italia (è alcolista ) a Roma dove ha voluto emigrare credendo di liberarsi del suo passato e cercare una soluzione alla sua sessualità traviata dai preti

– Si è conclusa con una “transazione”, un accordo fra le parti, la vicenda che aveva visto contrapporsi Marco Marchese e il vescovo di Agrigento mons. Carmelo Ferraro (vedi nn. 54/04, 35, 73 e 81/06). Il vescovo aveva chiesto a Marchese, vittima di un prete pedofilo che aveva già patteggiato la condanna a 2 anni e 6 mesi, un risarcimento di 200mila euro per danni all’“immagine” e al “prestigio” della Chiesa di Agrigento presso l’“opinione pubblica”. La “colpa” di Marchese era stata quella di denunciare pubblicamente non solo gli abusi subiti, ma anche le responsabilità e i silenzi del vescovo nel corso dell’intera vicenda

– Aveva circa 1.400 fotografie pedopornografiche sul suo personal computer, don Marco Dessì, il sacerdote finito in carcere a Parma con l’accusa di abusi sessuali su minori ospiti della sua missione in Nicaragua. All’imputazione di violenza sessuale si aggiunge, dunque, quella di detenzione di queste immagini scaricate da Internet. Il religioso aveva tentato di cancellarle, ma gli esperti informatici della Procura sono riusciti a recuperarle.
Si aggrava, dunque, la posizione di don Dessì, che era stato arrestato il 4 dicembre scorso a Cagliari

– Il segretario di Wojtyla accusato di aver coperto preti molestatori

– Foggia, 12 mag. (Adnkronos/Ign) – Molestie sessuali e palpeggiamenti nei confronti di alcune bambine di 10 anni che dovevano fare la prima comunione: è l’accusa nei confronti di un sacerdote di 74 anni di una parrocchia di Foggia, arrestato da agenti della Squadra mobile della Questura che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip del Tribunale del capoluogo dauno, Rita Curci, su richiesta del pm della Procura, Vincenzo Maria Bafundi

– CESENATICO – Il pm Fabio Di Vizio ha chiesto il rinvio a giudizio per don Giuseppe Giacomoni, il sacerdote di Cesenatico arrestato lo scorso 10 ottobre dagli agenti della Squadra Mobile di Forlì con l’accusa di pedofilia e sfruttamento della prostituzione. Il sacerdote si trova agli arresti domiciliari dopo essere finito in carcere anche per inquinamento di prove

– Reggio Calabria, 16 gen. (Adnkronos/Ign) – Con l’accusa di atti sessuali con una minore di 13 anni e di atti osceni in luogo pubblico, un sacerdote è stato arrestato dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Reggio Calabria e sottoposto ai domiciliari

Mi scuso per il lungo post ma ho solo fatto una piccola ricerca, di materiale ce c’è ancora tanto… tirate voi le somme….

Ren

Si, è vero sono qualche migliaio di casi singoli, che c’è di strano …….

Antonio

Mi lasciano perplessi articoli di giornale che cominciano con:

“Continuerà a fare il prete ed a celebrare messa. Ma, quasi certamente, dovrà svolgere le sue funzioni di sacerdote in un’altra diocesi. E’ questa la decisione assunta dalle autorità religiose nei confronti di don Siro Invernizzi,”

e finiscono con …

“Tuttavia l’ipotesi più probabile è che don Invernizzi continuerà anche in futuro a svolgere la sua attività sacerdotale. Per il momento resterà in Lomellina, a disposizione della curia vigevanese.
Per il momento resterà in Lomellina, a disposizione della curia vigevanese.
Ma è probabile che nei prossimi mesi venga trasferito in un’altra diocesi dell’Italia settentrionale, dove verrà inserito in una parrocchia e potrà riprendere a svolgere il suo ministero religioso.”

Allora la decisione è stata presa o no?? prima si dice che il vescovo ha scelto e poi si dice “è probabile che …” e “l’ipotesi più probabile è”. Mi sa tanto di notizia aizza popolo.
Quando il pretaccio farà il parroco altrove rivediamoci per criticare, adesso si parla sul nulla.

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