Erri De Luca: “atei o noncredenti?”

Non condivido quasi per nulla l’articolo di Erri De Luca pubblicato oggi sul Mattino, che peraltro parte da una definizione abbastanza rozza di ‘ateo’. Ma ritengo sia doveroso segnalarlo ai navigatori del sito UAAR, quale spunto per una discussione che (ci si augura) sia stimolante.

Questo il suo incipit:
Nelle conversazioni intorno alla fede e a chi non la possiede propongo una distinzione tra ateo e non credente. L’ateo ha risolto la faccenda una volta e poi basta. Esclude la divinità e non ha stima di chi la riconosce. Per l’ateo la persona di fede è un sano che ricorre a una protesi, uno che inganna se stesso. L’ateo non ha un sentimento di superiorità, ma attribuisce a chi ha fede una volontaria condizione di inferiorità. Il suo piano è per forza sopraelevato rispetto a quello di chi si abbassa e si umilia di fronte alla divinità. Il noncredente è uno che invece obbedisce al participio presente del verbo: tutti i giorni si misura con la domanda e si risponde no, neanche per oggi credo. […]

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69 commenti

Damiano

Mi pare una questione di lana caprina… non è vero che l’ateo abbia risolto una volta per tutte la questione, esattamente come non è vero che il “non credente” si ponga quotidianamente “il quesito” e sia sempre in procinto di cambiare idea.

Daniele Gallesio

Ormai a questa domanda rispondo sempre citando il famoso editoriale di Maria Turchetto: sono razionalista, quindi sono agnostico, quindi sono ateo.

Se ne potrebbe discutere per ore, ma ormai io ne ho discusso per anni e mi è venuto a noia l’argomento…

nibbio

propongo di allargare la discussione sui concetti di “non-teo” e di “a-credenti”

Stefano Chiaudano

Disquisizioni senza senso. Si traterebbe di trovare un etichetta che descriverebbe soltanto l’apice di una gaussiana.

claude

chi ha scritto l’articolo attribuisce a chi ha fede una volontaria condizione di inferiorità… dovrebbe essere il contrario rispetto all’ateo che non credendo in niente deve sbrigarsela da solo ed affidarsi solo ed esclusivamente a se stesso…..invece il credente che fa? prima di andare a letto, confida tutti i suoi problemi a dio, così lui dorme e l’altro no….solo chi è superiore può avere certi privilegi.

Eliana Vianello

Chiedo formalmente che l’iscrizione all’UAAR passi da annuale a giornaliera. Non voglio essere considerata una talebana! Voglio potermi chiedere, ad ogni risveglio, se credo in Dio, e, solo in caso di risposta negativa, versare i miei 7 centesimi quotidiani all’UAAR (non prima di mezzogiorno però!). Non è possibile che io debba continuare a iscrivermi talebanamente per un anno, quando gia` domani potrei svegliarmi e scoprire che Dio mi ha dato il dono della fede! Hmm…cosa c’è che non va ? 😛

Iaele

Io sono fortemente convinto della non esistenza di dio. Ma se mi dovessi sbagliare non ci vorrei avere niente a che fare lo stesso con uno che si vuole osannato e glorificato. Fanculo le religioni oppio dei popoli.

kilowatt

Il noncredente è uno che invece obbedisce al participio presente del verbo …

Ma si sente bene, ‘sto tipo?

giuva

Mister Di Luca sbaglia! io sono il credente! quello rifiuto A credere alla madonna di sette dolori. Dimeticavo: non mai creduto nel “LIMBO! HAHAHAHA!!

maxalber

Quando un giornalista di una tv locale parlò della nostra vicenda del crocifisso, ci etichettò come “laicisti talebani”.
E’ chiaro il tentativo di delegittimarci trattandoci da terroristi.
E’ vero che questa è gente che ha tempo da perdere, ma se cominciano a battere il chiodo dell’ateo/laicista = talebano, bisogna reagire immediatamente.
Se qualcuno avesse tempo e voglia non sarebbe male una concisa ma ferma lettera al diffamatore De Luca.

luxio

Io ho provato a leggere un libro di de luca una volta, ma ho lasciato. adesso mi è ritornato il
motivo per cui avevo lasciato: mena il can per l’aia per pagine e pagine e non arriva mai al dunque.

GMF

Se qualcuno avesse tempo e voglia non sarebbe male una concisa ma ferma lettera al diffamatore De Luca.

Non dico che sarebbe male ma, se fosse possibile, scriverei a madre natura perchè mi spiegasse com’è che circola ancora certa gente.”Erri” da dove viene questo nome? Da errore? Di natura, ovviamente

cartman666

Personalmente non disprezzo chi crede in qualunque entita’ soprannaturale, anzi non me ne frega proprio niente di sapere se chi mi sta di fronte sia credente o meno, ma disprezzo profondamente chiunque voglia impormi di rispettare i suoi dogmi. Alla fine l’esistenza dell’Uaar e’ dovuta proprio al tentativo di combattere questo tipo di persone.

mario rosario celotto

Scusa Erri chi ti dice che L’Ateo non ha stima per chi crede nella divinita’ ?
Io sono ateo, ma rispetto chi ha fede. Forse è esattemente il contrario: Chi ha fede è obbligato dalla Sua VERITA’ ha non stimare l’ateo, o mi sbaglio!

mario rosario celotto

Scusa Erri chi ti dice che L’Ateo non ha stima per chi crede nella divinita’ ?
Io sono ateo, ma rispetto chi ha fede. Forse è esattemente il contrario: Chi ha fede è obbligato dalla Sua VERITA’ a non stimare l’ateo, o mi sbaglio!

Gianfranco

” L’ateo non ha un sentimento di superiorità, ma attribuisce a chi ha fede una volontaria condizione di inferiorità”

Semmai l’ateo riscontra continuamente nel credente una volontaria condizione di superiorità e soprattutto di sopraffazione…

Stefano II

Erri De Luca gioca con le parole e dà la sua interpretazione religiosa. Retoricume che lascia il tempo che trova, come un bimbo che vuole prendere per il culo con le parole. Avvilisce la ricerca e l’impegno profondo dell’ateo e dell’agnostico.
Dalle sue parole si ricava che l’ateo è uno che non si pone più domande e che vive nella dogmatica della negazione, ottuso e sordo. Il non credente si salva, invece, perché… non si sa mai che domani riesca a sentire Dio! E notate l’ingarbuglio logico, tipico dei religiosi:

“L’ateo non ha un sentimento di superiorità, ma attribuisce a chi ha fede una volontaria condizione di inferiorità.”

Se l’ateo crede che chi ha fede è inferiore, allora lui è superiore, per logica. La cosa divertente è che questo è esattamente quello che pensano i religiosi.

Stefano

HCE

de luca descrive una parte degli atei. bella comunque la sottigliezza “non si sente superiore ma pensa che i credenti si pongano volontariamente in condizione di inferiorità”. a questa definizione sono tentato di associarmi.

Francesca

Non so se DeLuca ne è a conoscenza, ma il numero degli atei è di circa 1 miliardo e 200 milioni di persone (stima per difetto e non inclusiva dei seguaci delle religioni immanenti).

Tra questi, ALCUNI si sentono superiori ai credenti,
altri no, altri ancora addirittura si sentono INFERIORI ai credenti.

Inoltre vi sono atei che pensano a Dio tutti i giorni, altri una volta ogni tanto, altri mai.

Strano a dirsi, ma gli atei sono un mondo variegato.

Di sicuro, però, si sentono superiori a De Luca.

Jeeezuz

@francesca
non sono gli atei che si sentono superiori a de luca.

è de luca che dice cazzate, ponendosi automaticamente al di sotto di chiunque altro.

“a volte è meglio stare zitti e sembrare stupidi, piuttosto che aprir bocca e togliere ogni dubbio”. ecco, questo è il caso di de luca.

Flavio

Il ragionamento di De Luca è completamente errato: parte dall’assunto che un ateo ha deciso che dio non c’è e combatte per distruggere i credenti. Ma dove vive, sullo stesso pianeta di Pera e Ferrara?
Se un/alcuni dio/dei si appalesasse/ro domani in modo evidente, ok, vedremo il da farsi. Mi sembra che anche senza credere si possa essere una persona buona (come fu per migliaia di anni prima del mito cristiano).
Insomma per me ateo = non credente. Preferisco il termine ateo perché più chiaro e diretto.

Alex

>L’ateo ha risolto la faccenda una volta e poi basta.

Ne sei così sicuro? Non stai peccando di presunzione? Conosci tutti gli atei del pianeta terra per poterlo affermare?

>L’ateo non ha un sentimento di superiorità, ma attribuisce a chi ha fede una volontaria >condizione di inferiorità.

Il credente fa di peggio. Non solo si sente superiore, ma pure in diritto di imporre ad altri la propria morale e limitare le libertà personali.

>Il noncredente tutti i giorni si misura con la domanda e si risponde no, neanche per oggi >credo.

Davvero commovente. Ho le lacrime agli occhi! Mi auguro che tu possa trovare la fede, così almeno non scriverai più queste scemenze.

non possumus

personalmente non ritengo i credenti inferiori a me e molti (che meritano) li stimo non in quanto credenti ma in quanto persone di valore, una cosa comunque è certa l’ateo fa paura in quanto tendenzialmente libero pensatore (escludendo gli atei forzati dell’unione sovietica) e il libero pensiero fa paura al potere, di qualunque tipo, non a caso Socrate fu accusato di essere ateo, ma non era quella la sua colpa, la sua colpa era cercare di liberare il pensiero dei suoi concittadini

Daniela

distinzione davvero assurda, l’ateo e il non credente sono la stessa cosa, non riesco a capire come si possano pensare cose di questo tipo.

Soqquadro

Ma il credente ha mai iniziato un discorso con il solito polpettone nauseante ed obbligatorio “Rispetto chi non crede, ma…” ?No.

Soqquadro

Ma il credente ha mai iniziato un discorso con il solito polpettone nauseante ed obbligatorio “Rispetto chi non crede, ma…” No.

Liberale Liberista Libertario

Mi domando perchè la gente si ponga così spesso domande sull’esistenza di Dio e non su quella delle monadi.

Il discorso di questo giornalista è quantomai superficiale. In genere “ateo” è semplicemnte chi non crede in una o più divinità. Non neccessariamente ne ha la certezza, così come il non credente agnostico non ritiene per forza la questione “aperta”. Anzi,molto la reputa una peritda di tempo,in quanto senza risposta.

Ma prima di rispondere a queste domande non sarebbe meglio definire in modo preciso cosa significhi “Dio”? Prima di pensare alla sua esistenza bisognerebbe porsi domande sulla sua consistenza…

Orazio

Quella di De Luca è la classica “sega mentale”. Bellissima l’ironia di Eliana Vianello.

AFRUS

Il termine ateo non mi è mai piaciuto; la a privativa mi fa sembrare che mi manchi qualcosa! A me non manca proprio niente se mai sono i credenti che hanno del dipiù!

Sono un ricercatore , ho sempre preferito sapere che credere anche se costa più fatica e considero normale non avere certezze e rispondere spesso ” non so”.

Erri De Luca chi è ?

Flavio

Afrus, la terminologia non dovrebbe condizionarci: se fai il test dell’HIV sarai più contento di un risultato negativo, no? Scettico, o agnostico, dà l’idea comune di essere possibilista, o peggio alla ricerca della fede. Finché vivremo in una società clericale sarà così.
Secondo me è proprio ateo il termine che ti permette di dire che non hai interesse per l’argomento. Anche tu dici di “non avere certezze” e “non so”, cioè ti definisci in negativo.

ric

Qualche giorno fa ho conosciuto un ragazzo che si professa ateo in maniera dogmatica, in senso idealista fino al midollo. Mentre parlava mi sembrava un prete, faceva discorsi che avevo sentito solo a catechismo. Il suo essere ateo era dogmatico come essere credenti.
A me interessa il libero pensiero, la ricerca scientifica, una morale razionale, la libertà dell’individuo, il rifiuto di tutte le violenze confessionali, l’affermazione di valori condivisi sul rispetto della libertà dell’altro e dei diritti umani. Essere atei non significa per nulla garantire tutto questo. è molto probabile che uno che si dice ateo condivida queste idee piuttosto che un cattolico integralista, ma di per se essere atei non significa questo…come ho costatato con mano purtroppo….

ALESSIO DI MICHELE

Io esisto (almeno mi pare), eppure non sono oggetto di venerazione ed i clienti me li devo andare a cercare e sudare tutti i giorni; e così un laicista (grazie peppino di questo stupendo termine !) e’ qualcuno per cui semplicemente i rapporti umani dovrebbero essere improntati a regole sganciate dalla divinita’, dalla cui esistenza non potrebbe essere meno interessato. Contento caro De Luca ?

emel

@ric

>Qualche giorno fa ho conosciuto un ragazzo che si professa ateo in maniera dogmatica,
>in senso idealista fino al midollo.Mentre parlava mi sembrava un prete, faceva
>discorsi che avevo sentito solo a catechismo.
>

Non esiste simmetria comportamentale tra ateismo politico e fondamentalismo religioso.
Il primo nasce dal secondo. Il viceversa NON E’ VERO, fino a prova contraria (portare la dimostrazione compiuta casomai).
Io che mi difendo da chi mi vuole sottomettere perche’ glielo impone la sua entita’ soprannaturale non ha la stessa valenza del talebano arrabbiato perche’ io oppongo resistenza alla sua violenza.

Non puo’ esistere il talebanismo ateo. E’ un non senso.

Se ti ha colpito il sentire qualcuno incazzato con i preti allora vuol dire che non hai mai dovuto subire la loro pazzia, che il loro delirio non ti ha mai danneggiato profondamente nella carne e nell’animo.
Perche’ l’anticlericalismo nasce da li’. E il contrario non e’ storicamente vero.

gaetano

>L’ateo non ha un sentimento di superiorità, ma attribuisce a chi ha fede una volontaria >condizione di inferiorità.
Non è l’ateo che attribuisce a chi ha fede una volontaria condizione di inferiorità, chi ha fede …E’ INFERIORE!!!
Comunque parlando seriamente chi ha fede non inganna se stesso ma subisce un inganno. Inoltre Erri De Luca si definisce un “non credente”, quindi il suo articolo è una critica all’atteggiamento dell’ateo rispetto al credente. Leggete qui: http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=90

tadeo

no conndano nessuno, ma i kamikaze rappresentano e’ sostengono di agire in nome delle loro religione e’ si considerano martiri, uccidono come prima l’inquisizione catolica.

Alex

>Non puo’ esistere il talebanismo ateo.

E’ quello che penso anche io. L’anticlericalismo è una reazione all’invadenza del clero nelle vite degli altrui. Invadenza che si manifesta con l’imposizione di leggi, obblighi, limitazioni alle libertà personali, censura…Mi chiedo allora a chi si riferisse Veltroni quando nel suo discorso ha parlato di voler prendere le distanza dal laicismo esasperato. Ma un laico non impone il proprio credo a gli altri!

Bardhi

Vorrei sfatare questo mito del ateismo di stato. In un stato ateo era proibito le manifestazioni religiose di ogni tipo; pregare in pubblico, il proselitismo di ogni forma ect ect,ma ovviamente nessuno ti faceva il terzo grado per sapere se tu come individuo credevi oppure no e nessuno ti proibiva di professare la fede nel privato il mio nono paterno lo faceva 5 volte al giorno è questo la sapevano tutti.
Io non ho ricevuto dai mie genitori una educazione religiosa perché; la mia mamma è credente ma non se la mai sentita di impartire lezioni di fede, mio papa era ed e rimasto ateo. Il mio nono materno credeva in dio è io spesso dibattevo con lui su questi argomenti. I mie zii paterni credevano tutti e uno di loro iscritto al partito comunista.
In scuola ovviamente ti insegnavano il materialismo dialettico e non il corano o la bibbia.
Ma alla fine noi come atei razionalisti non vorremo forse che in tutto il mondo la fede si professa in privata, che i bambini non fossero indottrinati, e che nella scuola si tolga la ora di religione?

emel

@Libertario (nel senso che si prende la liberta’ di sbattere in bocca agli altri quello che gli comoda)

>Se sbatti in galera qualcuno perchè crede in Dio, o perchè dice che gli atei andranno
>all’inferno, non sei diverso dai talebani.
>

hai dei problemi di comprensione dell’italiano scritto o digiti a caso parole estratte da un’urna che che fai girare a manovella ?
Io ho parlato di galera ? Ma che vai cianciando ?

Marco.g

Uno stato laico non dovrebbe fare distinzioni neppure tra atei e credenti, non parliamo delle varie distinzioni che i credenti fanno tra di loro, i cristiani tra di loro, i musulmani tra di loro e, a questo punto perché no, gli atei tra di loro.

emel

@Bardhi

>Ma alla fine noi come atei razionalisti non vorremo forse che in tutto il mondo la fede si
>professa in privata, che i bambini non fossero indottrinati, e che nella scuola si tolga la
>ora di religione?
>

Esatto e aggiungo anche che parlare di ateismo di stato in Italia dove in realta’ vige (cioe’ e’ in vigore e rinforzato dalle autorita’) il “fariseismo di stato” rende conto solo di disonesta’ intellettuale o di una grave forma di deficit di ragionamento.

Damiano

Qui non si tratta di mettere in carcere nessuno ne di condannarlo, questi “poveri di spirito” che si danno la briga di distinguere tra “atei” e “non credenti” (come se la cosa fosse rilevante) lo fanno solo per distogliere l’attenzione nell amigliore delle ipotesi, o per la brama di ridurre l’ateismo ad un atto di fede al pari della religione. In questo ha ragione De Luca, molti credenti hanno un complesso di inferiorità dal momento che, per difendersi da obiezioni razionali, hanno bisogno di “riportare” l’avversario sul loro stesso piano.

rossotoscano

libertà di espressione non vuol dire buttare aria fuori dalla bocca o scrivere giusto perchè hai una penna sottomano… ci vogliono criteri ma prima di tutto un cervello funzionante e purtroppo in questo caso e in tanti altri nemmeno i famosi due neuroni rimasti funzionano… troppi a blaterare, etichettare, ghettizzare senza nemmeno sapere o capire quel che dicono…

michele

La distinzione di Erri De Luca è un sofisma senza senso. L’ateo (che non è diverso dal non credente!) è l’uomo che trova in se stesso e negli altri uomini la forza per andare avanti, cosciente che l’idea di dio è un problema filosofico della nostra coscienza, i problemi sociali sono le vere questioni da affrontare e risolvere (Karl Marx, Manoscritti economico-filosofici del 1844).

Michele

Daniela

ateo non può essere dogmatico, il dogma è quel principio che si assume per vero e per giusto senza esame critico e iscussione, ora poichè non c’è nessuna prova dell’esistenza di dio, di babbo natale, di zeus e dei titani, una persona ragionevole e razionale afferma che quelle sono favole e credenze e nulla più, e non basa la sua vita e le sue scelte e, sopratutto non le impone agli altri, su queste favole, questo si che è assurdo.

ghuluww

forse può interessare sapere che in cina l’ateismo è disciplinato come zaongyao, cioè a dire come una delle cinque religioni ammesse dalla repubblica popolare: cristianesimo, islamismo, buddismo, confucianesimo e ateismo.

cordialità
ghuluww

Damiano

forse può interessare sapere che in cina l’ateismo è disciplinato come zaongyao, cioè a dire come una delle cinque religioni ammesse dalla repubblica popolare: cristianesimo, islamismo, buddismo, confucianesimo e ateismo.

Mi pare diverso, questa è una questione burocratica, se devi classificare i cittadini di uno stato per “confessione religiosa” devi prevedere anche la casellina “ateo” che è equivalente a “nessuna religione”.
Ovviamente io sono liberale, non mi piacerebbe affatto vivere in un paese in cui le confesisoni religiose “praticabili” siano tabulate secondo uno schema fisso, tuttavia visto i disastri che hanno combinato i fanatismi religiosi, devo dire che un po’ li capisco.
(come capisco il fatto che il governo cinese favorisca un cattolicesimo staccato da quello di Roma… oh come li capisco…)

rado

a me Erri De Luca pareva un po’ più acuto, sarà il caldo?
etichettarsi volontariamente come ateo perché? perché la gente ha bisogno di stupide etichette, come se il fatto di essere un credente (etim. cretino) cattolico garantisse qualcosa oltre all’ottusa ipocrisia. per difendersi ben vengano associazioni e blog come questo, almeno una speranza che il mondo non sia totalmente idiota c’è.
bei commenti.

statolaico

In pratica il non credente sarebbe un agnostico che ogni giorno dice: azz… ancora niente… ma se capita il miracolone mi ricredo eccome. E questa scemenza tutti i giorni. Ho capito bene?

Liberale Liberista Libertario

@ emel

No,io l’italiano lo capisco benissimo, come capisco beissimo la frase “Non puo’ esistere il talebanismo ateo”, su cui ho fatto un commento,limitandomi a contestare il fatto che la repressione della libertà religiosa non è meno spregievole se fatto da un anticlericale rispetto ad un clericale. Una riga e mezzo di commento. Ti è sembrato così ermetico da comprendere?

“[..] e aggiungo anche che parlare di ateismo di stato in Italia dove in realta’ vige (cioe’ e’ in vigore e rinforzato dalle autorita’) il “fariseismo di stato” rende conto solo di disonesta’ intellettuale o di una grave forma di deficit di ragionamento.”

E io ribadisco che parlare dell’esecuzioni capitali di omosessuali nei paesi arabi in un paese a maggioranza cattolica dove non vi sono pene per atti omosessuali rende conto solo di disonesta’ intellettuale o di una grave forma di deficit di ragionamento.
Il tuo non è un problema di deficit di ragionamento,semmai lo è la sua totale assenza.

Tu sei il genere di ateo bigotto contro cui parlava ric.

@Bardhi

“Vorrei sfatare questo mito del ateismo di stato. In un stato ateo era proibito le manifestazioni religiose di ogni tipo; pregare in pubblico, il proselitismo di ogni forma ect ect,ma ovviamente nessuno ti faceva il terzo grado per sapere se tu come individuo credevi oppure no e nessuno ti proibiva di professare la fede nel privato ”

Caspita, adesso sì che mi hai aperto gli occhi. Secondo tè quindi vietare alla gente di esprimere il proprio pensiero non è una limitazione delle libertà. Io vorrei tanto sapere che cosa gli ipocriti come tè scriverebbero se Ruini parlasse di vietare la propaganda antireligiosa e ridurre l’ateismo alla sfera privata.

“In scuola ovviamente ti insegnavano il materialismo dialettico e non il corano o la bibbia.
Ma alla fine noi come atei razionalisti non vorremo forse che in tutto il mondo la fede si professa in privata, che i bambini non fossero indottrinati, e che nella scuola si tolga la ora di religione?”

Io no,visto che sono liberale e anticomunista. Siccome invece tu sei marxista, evidentemente non giudichi l’insegnamento forzato di meterialismo dialettico come indottrinamento. Non è giusto che i preti indottrinino i bambini. Quello è compito dei comunisti. Ma che esempio di tolleranza proletaria!

Liberale Liberista Libertario

@Damiano

“Ovviamente io sono liberale, non mi piacerebbe affatto vivere in un paese in cui le confesisoni religiose “praticabili” siano tabulate secondo uno schema fisso, tuttavia visto i disastri che hanno combinato i fanatismi religiosi, devo dire che un po’ li capisco.”

L’ateismo di stato non è meno disgustoso della confessionalismo di stato. Quante persecuzioni i cinesi hanno subito dai monaci buddisti tibetani? la verità è che di religioni uno stato liberale manco dovrebbe parlarne.

Magar

Dunque, è esistito ed esiste l’ateismo di stato. Non credo che possa essere qualificato come ateismo “razionalista”. L’indottrinamento ideologico dei bambini ordinato dallo stato è spregevole quanto quello religioso. Naturalmente tutto ciò non ha a che fare con l’Italia nè tantomeno con l’UAAR. Chi si batte per la laicità dello stato è ovviamente favorevole alla libertà di espressione e di pensiero.

@emel: credo che LLL volesse mettere le parole in bocca a Enver Hoxha (o qualcuno di simile), non a te. Qui potrebbe anche finire questo inutile flame.

Quanto a Erri De Luca: non credo di aver bisogno di ri-interrogarmi ogni giorno sulla questione dell’esistenza di Dio, semplicemente perché non vengono portate ogni giorno nuove presunte prove dell’esistenza di Dio. La questione è molto antica, e la situazione è ormai consolidata: non ci sono prove valide che Dio esista, e puoi credere il contrario solo per atto di fede, cioè irrazionalmente, cioè censurando mentalmente i dubbi che inevitabilmente ti sorgono. Questo è evidentemente un atteggiamento intellettualmente disonesto, che può essere adottato solo da chi sente di non farcela ad affrontare la realtà, ossia che l’ipotesi più credibile è che Dio non esista.
Ma De Luca si interroga ogni giorno sul fatto che Parigi si trova in Francia?

Magar

Credo che De Luca pensi che siano intelligenti solo quelli che dicono qualcosa del genere: “Sono ateo, ma sono continuamente alla ricerca.” Come se la Fede, in se stessa, non fosse già la morte di ogni ricerca intellettuale, il soffocamento preventivo dei dubbi.

Liberale Liberista Libertario

No emel…. diversamente da tè Magar ha capito cosa intendessi dire (magari neppure lui sà l’italiano..)
Nel mio commento, con il “tu” non mi stavo riferendo a tè. La seconda persona non era da intendersi nella tua,ma a livello esemplicativo, mi limitavo a notare che se tu vietassi alla gente di esprimere la propria religiosità come meglio crede non saresti migliore di un integralista religioso.
Ti è chiara la spiegazione?

[…] in realta’ e’ poco liberrrrtario e molto perbenista (peccato mortale per uno che si dice libertario)
Libertario è da intendersi nel senso anglosassone libertarian. La frase sopra è dimostrazione solo del fatto che ne ignori il significato. Se poi esprimersi a favore della libertà religiosa è da perbenisti io sono perbenista.

lik

“Il noncredente è uno che invece obbedisce al participio presente del verbo: tutti i giorni si misura con la domanda e si risponde no, neanche per oggi credo.”

Un noncredente che tutti i giorni si pone la domanda se dio esiste o meno è una persona che ha dei grossi problemi da risolvere in fretta. Essere non credenti (e gli atei sono una categoria di non credenti) singnifica trovare la forza in se stessi, nel mondo e non in una religione finta o in un dio politicamente corretto che ti aiuta quando fai gli esami alla maturità. Poi non essedovi un corpus ideologico per i non credenti il rapporto che ognuno ha con la possibile esistenza di dio è strettamente personale. Dal mio punto di vista in certi momenti posso chiedermi come reagirei di fronte ad una malattia grave (in quei momenti magari mi attaccherei a tutto) ma senz’altro non tutti i giorni. Ho altre cose a cui pensare sinceramente. Quanto al fatto di sentirsi superiori, ancora è un’atteggiamento strettamente personale e poi superiori nei confronti di chi? Di quale credente? Sono discorsi troppo teorici, troppo spersonalizzati. Io conosco delle persone che si fanno leggere le carte, io non ci credo, ma non per questo mi sento superiore.

lik

Comunque questo è un articolo razzista, se Erri de Luca avesse scritto sui musulmani un terzo di quello che ha scritto su di noi, sarebbero scattate petizioni di ogni genere, mentre invece quando si stigamatizzano gli atei:
Silenzio stampa.

Johnny Golgotha

L’ateo (…) Esclude la divinità e non ha stima di chi la riconosce.

Questo è ciò che piacerebbe ai credenti, così da poterci rivolgere le accuse di superbia ed intolleranza; la calunnia è la tecnica denigratoria più antica, se un avversario non ha difetti gli se ne appioppano alcuni del tutto inventati, campati in aria, confidando che l’ignoranza, sempre diffusa nell’opinione pubblica, porti la gente a giudicare gli accusati secondo tali menzogne

L’ateo non ha un sentimento di superiorità, ma attribuisce a chi ha fede una volontaria condizione di inferiorità.

Finora solo i fedeli delle varie religioni si accusano a vicenda, in maniera esplicita, di essere inferiori, “razza inferiore” e “razza superiore” sono frasi che non ho mai sentito dire a nessun ateo, anche se qualcuno che le ha pronunciate, poi, è stato bollato come ateo, ovviamente dagli adepti di qualche culto.
Per quanto mi riguarda, chi crede nell’esistenza di angeli, demoni, mostri o fantasmi non è inferiore, ha solo molta fantasia, se questo, poi, pretende di darmi ordini convinto che le sue fantasie lo rendano superiore, e bé, più che inferiore, lo reputo solo un gran pezzo di merda

lik

Ma infatti si dovrebbe scrivere per protestare perché questo è incitamento all’odio nei confronti degli atei. Ci sono atei filocristiani, atei filoislamici, come si fa a scrivere delle stupidaggini del genere.

emel

@Libertario

>Nel mio commento, con il “tu” non mi stavo riferendo a tè.
>mi limitavo a notare che se tu vietassi alla gente di esprimere la propria religiosità come
>meglio crede non saresti migliore di un integralista religioso.
>Ti è chiara la spiegazione?

Si, si, ora mi e’ chiaro tutto. Peccato che tu non abbia proprio un minimo di idea della basi della comunicazione in forma scritta.
Se permetti te la do’ anch’io una spiegazione… partendo dal presupposto che la semantica e’ argomento ben piu’ nobile e fondante dei rapporti tra gli umani della semplice e sterile grammatica.

Se, come hai fatto, apri un intervento (qui ma anche in vivo) con —> @emel

emel

@Libertario

>Nel mio commento, con il “tu” non mi stavo riferendo a tè.
>mi limitavo a notare che se tu vietassi alla gente di esprimere la propria religiosità come
>meglio crede non saresti migliore di un integralista religioso.
>Ti è chiara la spiegazione?

Si, si, ora mi e’ chiaro tutto. Peccato che tu non abbia proprio un minimo di idea della basi della comunicazione in forma scritta.
Se permetti te la do’ anch’io una spiegazione… partendo dal presupposto che la semantica e’ argomento ben piu’ nobile e fondante dei rapporti tra gli umani della semplice e sterile grammatica.

Se, come hai fatto, apri un intervento (qui ma anche in vivo) con —:: @emel ::— tu ti stai rivolgendo A EMEL e a nessun altro puoi rivolgerti. Fin qui siam d’accordo, no ?
Attento perche’ ora arrivano le cose difficili…
Se poi continui in seconda persona e NON SPECIFICHI CHIARAMENTE che stai esemplificando, quello che hai coniugato in seconda persona va ad essere ascritto come azione al soggetto “emel”.

Anch’io ci ero arrivata da sola a capire che *in teoria* potevi esemplificare, ma siccome TI RIVOLGI A ME, siccome te ne esci con un’affermazione che non ha senso compiuto se inserita nel contesto NON SOLO di quello che ho detto io, MA ANCHE E SOPRATTUTTO di quello che hanno detto gli altri ne deduco che stai dando i numeri SIA che tu ti stia rivolgendo a me, SIA che tu stia esemplificando.

E NON LO FAI SOLO UNA VOLTA ! LO RIFAI PURE, CAZZO !!!

Libertario 29/06 19:44
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E io ribadisco che parlare dell’esecuzioni capitali di omosessuali nei paesi arabi in un paese a maggioranza cattolica dove non vi sono pene per atti omosessuali rende conto solo di disonesta’ intellettuale o di una grave forma di deficit di ragionamento.
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Io non ho mai parlato di esecuzioni capitali di omosessuali, ne in questo 3d ne in altro 3d… per questo parla con lik 🙂 e’ lui l’esperto… ma in altri thread comunque.

E son due ! …ne io avevo parlato di mettere in galera chi professa una religione…. ne io ho parlato di lapidazioni o impiccaggioni in Iran o chissadove.

Eppure te arrivi… @emel, Se TU parli di esecuzioni… @emel, se TU vuoi mettere in galera…
OHHHHHH… ma che cazzo vuoi ? impara a scrivere !
Ti riesce difficile quotare qualcosa di quello che ho detto io se ti rivolgi a me ? …IO, non altri !

Nondimeno ci tengo a sottilineare che nessuno ha parlato del tutto di queste cose in questo contesto.
Quindi faccio una fatica bestia a capire le piroette (andrebbero chiamate in altro modo) mentali
con cui commenti.
Perche’ se il messaggio che intendi trasmettere e’ :

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Eh beh… io Libertario intervengo alla cazzo con ragionamenti completamente sfasati nel tempo e nello spazio rispetto a quanto si commenta, parlo si in seconda persona ma in realta’ intendo esemplificare con delle iperboli forzate che mi vengono cosi’ quasi senza saperlo e non centrano nulla con l’argomento del discorrere…
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Bene… allora e’ bene saperlo. Ci si regola.

Per ora ti lascio con un paio di pilloline che ti dovrebbero far riflettere sulla tua capacita’ critica, se ne hai una.
Vediamo un po’….

Libertario 29/06 19:44
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la verità è che di religioni uno stato liberale manco dovrebbe parlarne.
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Libertario 29/06 22:20
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Se poi esprimersi a favore della libertà religiosa è da perbenisti io sono perbenista.
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Pensaci Libertario e mi raccomando non scusarti… che colpo per il tuo ego sarebbe !

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