Un rosario contro la Biennale

Un gruppetto di irriducibili armati di stendardi mariani sotto la pioggia che cadeva al rovescio, recitando il santo rosario al megafono, ha picchettato ieri sera l’ingresso dell’Arsenale di Venezia dove, sotto uno striscione che recitava «Padre perdonali perché non sanno quello che fanno», nel Teatro alle Tese è andato in scena Messiah Game lo spettacolo di Felix Ruckert che nessuno dei contestatori ha visto ma che cattolici, leghisti e altre forze di destra hanno fieramente avversato perché lo spettacolo di danza del coreografo tedesco rappresenta la passione di Cristo in chiave sadomaso come uno scontro di rapporti fra dominio e sottomissione. Qualche nudo maschile, un’Ultima cena come un’orgia, ma astratta e noiosa, undici danzatori di cui nessuno riconoscibile come personaggio biblico. E alla fine dello spettacolo lo scandalo si sgonfia: «Un sadomaso da educande, nulla di scandaloso o blasfemo» è stato il commento del sindaco di Venezia Massimo Cacciari. «A me – ha continuato – non è piaciuto per nulla, se si chiamava Pippo Game nessuno si accorgeva di niente». «Troppo cattolico, ma visibilissimo anche da neonati», ha aggiunto il regista Tinto Brass.
Il gran giorno di Messiah Game era incominciato in modo animato. Contro il balletto i primi strali erano venuti dal Patriarcato di Venezia. Monsignor Angelo Scola aveva chiesto alla Biennale danza di annullare lo spettacolo perché blasfemo. Da parte sua il cda della rassegna aveva risposto che Messiah Game sarebbe andato comunque in scena. «Povera arte, povera cultura, povera società senza un nudo dipinto da Caravaggio o da Michelangelo – ha esclamato il direttore Ismael Ivo -. Anche Jesus Christ Superstar è stato osteggiato 30 anni fa perché si diceva che non si può portare la figura di Cristo a Hollywood: oggi è un classico, bloccare le idee porta a bruciare i libri, ed è il cammino per bruciare le persone». «Le libertà sono insopprimibili, ma la libertà ha dei limiti – ha ribattuto Raffaele Speranzon (An), uno dei consiglieri che ha firmato la mozione per l’annullamento – crediamo che quest’opera offenda le coscienze». Rivolto al coreografo Felix Ruckert: «Ritiene che la sua opera sia offensiva?» «Sì – ha risposto il coreografo – per qualcuno sì. Anch’io sono stato educato da cattolico, un tempo ero un ragazzo molto religioso, ma alcuni anni fa, in una stanza d’albergo, ho riletto il Nuovo Testamento e mi ha colpito la sensualità delle immagini attraverso le quali lo conosciamo: il vino, il pane, il sangue». […]

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13 commenti

Carlo

Ma dove sta lo scandalo? Sarebbe stato uno scandalo se non fosse stato messo in scena per motivazioni “di coscienza”. Personalmente offende la mia coscienza e la mia intelligenza vedere una manica di rimbecilliti pendere dalle labbra del papa ogni domenica, non per questo vieterei l’Angelus.

Poi puo’ darsi che lo spettacolo faccia schifo, non e’ che qualunque critica/provocazione nei confronti della religione sia ugualmente accettabile o intelligente, anzi.

Stefano

La libertà di espressione non può essere messa in discussione e vale sia per le manifestazioni vere e proprie che per le relative critiche, ma non si dovrà mai al mondo censurare a priori un qualcosa per via di una critica anch’essa anticipata e fatta da pochi a scapito di tutti!

emel

>Un gruppetto di irriducibili armati di stendardi mariani

Legatevi un’ancora al collo e buttatevi in laguna.
Tanto e’ gia piena di merda. qualche quintale in piu’ non cambia nulla

Lamb of God

Mi vengono in mente quelle suore che manifestavano davanti al Louvre durante le riprese del Codice Da Vinci, per me è tutta pubblicità gratuita.

Ren

gli squilibrati mentali esistono ovunque, non bisogna dargli troppo peso.

Leo55

Un gruppetto di irriducibili armati di stendardi mariani sotto la pioggia che cadeva al rovescio, recitando il santo rosario al megafono, ha picchettato ieri sera l’ingresso dell’Arsenale di Venezia

Ecco a cosa conduce lo sniffare incenso e l’assumere ostie tagliate male…….:)

Il Conte di Saint Germain

Nessuno fa pubblicità meglio dei cattolici inviperiti.

Francesco

cercano in tutti i modi di soffocare ogni voce che possa spingere le menti a riflettere, hanno una paura fottuta di quello che sta succedendo : la diffusione libera di informazioni e la libertà di pensiero mette a nudo tutte le loro vergogne e contraddizioni.
L’ organizzazione chiesa sta arrivando al capolinea e non riesce ad accettarlo.

Monsignèr

Nessuno fa pubblicità meglio dei cattolici inviperiti.

…..ci sarebbe da far soldi eh…

ALESSIO DI MICHELE

Caro Ismael Ivo, ognuno si fa venire in mente i nudi che piu’ gli piacciono, se glielo chiedono a bruciapelo (ah ! ah !, bruciapelo), pero’ a me, chissa’ perche’, cosi’ al volo viene in mente “L’ origine del mondo” di Courbet. Tra l’ altro ho l’ impressione che urti i bizzochi molto piu’ dei nudi di Michelangelo o di Caravaggio.

tadeo

povera biennale venexiana, povera arte, povera cultura, povera societa,il linguaggio culturale e’ povero offre visioni ingannevole che noi diamo al mondo.

Ipazia

…andare a lavorare no, eh? Ma questa gente non ha niente di meglio da fare nella vita???

ciceracchio 2la vendetta

marduk mai un fulminaccio addosso ai bischeri mai ???
ovvia dai uno solo.

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