Il concreto Bagnasco

Nell’intervista rilasciata a Marco Politi, e pubblicata oggi sul quotidiano “Repubblica”, mons. Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha per l’ennesima volta rivendicato le buone intenzioni dei vescovi italiani (che del solito “scherzo da prete” si trattasse, l’ha confermato la nota dei vescovi rilasciata solo qualche ora dopo). Nel corso dell’intervista le risposte di Bagnasco concedono un solo brivido: quando, richiesto di dare un giudizio sul nuovo movimento cattolico organizzato da Pezzotta, “un soggetto para-politico”, risponde che “bisogna chiarire il termine. La Chiesa riflette e considera cose concrete”. Fosse vero, la Chiesa dovrebbe licenziare tutti i suoi teologi. Ma forse il pensiero di Bagnasco andava all’otto per mille…

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41 commenti

Francesco

perchè allora non prende in considerazione l’idea di smettere concretamente di interferire con lo stato italiano occupandosi solo dello stato vaticano, smettendo di voler imporre a tutti, incluso chi a non ne ha nessun interesse, il suo dio così poco credibile?

Daniele Gallesio

La Chiesa riflette e considera cose concrete”. Fosse vero, la Chiesa dovrebbe licenziare tutti i suoi teologi. Ma forse il pensiero di Bagnasco andava all’otto per mille…

😀 Parole sante!

Alberto Quercetti

Fosse per me mi farei rivendicare da un tipo come Michele Serra: ogni volta che apre bocca la Cei dovrebbe esserci la replica del nostro. Anche noi non credenti abbiamo le nostre ottime ragioni!

michele

Il punto non è badare ad ogni esternazione della Chiesa; il punto è organizzare iniziative concrete per contrastarne il potere, a partire da un referendum abrogativo del Concordato che intesti ogni potere di accordo religioso allo Stato, abolisca l’8% sostituendolo con una tassazione semplice e limiti il potere dei consultori abolendo l’obiezione di coscienza dei medici.

Michele

lik

Ho letto l’intervista, in particolare le stronzate che dice sull’ora di religione cattolica che sarebbe una condicio sine qua non per comprendere la cultura italiana. Sinceramente i miei compagni di classe nell’ora di religione cattolica non facevano una sega.

Magar

Beh, LLL, non sono d’accordo sui medici: nessuno li obbliga a fare i medici, se la loro coscienza religiosa vieta loro di eseguire un aborto. In particolare è impensabile questo tipo di obiezione di coscienza nelle strutture del servizio sanitario nazionale. È come se io volessi fare il vigile urbano ma la mia coscienza pastafariana – che ne so? – mi vietasse di elevare contravvenzioni. Oppure volessi fare il professore di storia ma chiedessi l’esenzione dall’insegnamento della rivoluzione industriale perché la mia religione me lo vieta. In tutti questi casi chiederei alla pubblica amministrazione di pagarmi pur esentandomi da una parte dei miei doveri contrattuali: perché dovrebbe concedermelo? (Soprattutto quando ciò mette a serio rischio la possibilità per tutti i cittadini di accedere a quel dato servizio pubblico.)

lik

Io invece dormivo un ora in più o uscivo un ora prima perché il mio liceo era ultralaico, mai una messa nelle ore di lezione, e gli orari di religione sempre in momenti tattici 🙂
Un liceo comunista, ma non comunista nel senso di sciarpa dell’intifada o sinistra radical-borghese (tipo il manifesto tanto per intenderci), comunista stile unione sovietica, nell’ora di ginnastica con i prof comunisti sembra di essere a militare. C’era un esercizio all’inizio dell’anno in cui dovevi eseguire una verticale sul cavallo e riuscire ad arrivare in piedi sul materasso. Io che avevo fatto ginastica artistica alle medie sono entrato in rondata sulla pedana per fare lo splendio. Da quel momento mi hanno assillato tanto con il gruppo sportivo del liceo da farmi odiare lo sport. Comunque sempre meglio del terzomondismo di oggi 🙂

Francesca

@Liberale Liberista Libertario

L’obiezione di coscienza aveva un senso per quei medici che esercitavano quando la normativa sull’aborto è andata in vigore. Chi arriva a fare il ginecologo oggi sa che può trovarsi di fronte ad una donna che vuole abortire, per cui se ha problemi va a fare un’altro mestiere. NON INTERROMPI IL PUBBLICO SERVIZIO.

lik

@ michele

Un referendum abrogativo del concordato sarebbe molto probabilmente una sonora sconfitta. Del resto non credo neppure sia giurdicamente possibile perché significherebbe un referendum abrogativo di un articolo della Costituzione. Il problema è poltico, come trovare alleanza laiche all’interno del parlamento, come far nascere un partito socialdemocratico laico e non quell’aborto (visto che siamo in tema) del partito democratico.

Magar

@LLL
Concordo con Francesca, in effetti intendevo anch’io i medici che hanno iniziato ad esercitare dopo l’entrata in vigore della 194.

Ren

Nell’intervista su la repubblica Bagnasco nega ancora di avere avuto posizioni omofobiche. Ce ne vuole di faccia di cartone per negare un evidenza così lampante. A causa dell’ incitamento all’odio da parte del vaticano molti analfabeti ripetono a papagallo tutte le stesse stupidaggini, pensando di aver acquisito finalmente delle certezze nella propria vita persa, senza nemmeno darsi la pena di capire quello che stanno dicendo. Basta che l’abbiano detto i sant’uomini e diventa verità ‘non negoziabili’. E così va avanti la metà dell’ italia, fra un programma idiota in tv e la propaganda reazionaria.

rossotoscano

L’unico modo per contrastare il partito chiesa cattolica e il suo programma (ormai non è piu’ ingerenza ma vera e propria politica) è tagliare tutti i privilegi che lo stato gli concede( e dio solo sa, forse, quanti sono): dall’8×1000 al pagamento dell’ici su immobili ad uso cultuale e privato, al pagamento delle tasse per il commercio di articoli religiosi e di qualsiasi altro tipo di commercio, via i preti e le suore dalle scuole e dagli ospedali e da qualsiasi struttura pubblica dello stato italiano,giù le mani dal denaro pubblico per i viaggi del papa e seguito, niente finanziamenti dello stato per celebrazioni e spese attinenti alle strutture appartenenti al vaticano e tante altre cose e non ultimo: se un prete delinque nello stato italiano, allora la giustizia italiana deve essere libera di fare il suo corso e non essere sottoposta a ricatti morali o peggio all’immunità di cui godono i preti e giù le mani dalla stampa: voglio libertà di informazione e di pensiero….
Come vedete di cose da fare ce ne sono tante e penso che solo le persone laiche e i movimenti lgbt oggi possano alzare la voce per rendere pubblico questo marciume e zavorra che ci portiamo addosso… ci vuole un movimento di massa….

rossotoscano

LOS ANGELES – Tre ex leader del maggior movimento religioso che propaganda cammini riparatori volti a far uscire i gay dall’omosessualità, Exodus International, in una conferenza hanno pubblicamente preso le distanze da tale organizzazione e chiesto pubblicamente scusa per il danno causato a molti gay e lesbiche durante gli anni della loro militanza.

Exodus è un’organizzazione che, tanto per citare un loro slogan, spinge a “liberarvi dall’omosessualità attraverso il potere di Dio”. Naturalmente chiunque vi si avvicina viene bombardato da tutta una serie di messaggi – pur educati e non platealmente offensivi – altamente negativi e degradanti nei confronti di gay e lesbiche, attingendo a piene mani da una lettura rigidamente letterale delle ‘Sacre Scritture’, condita qua e la da qualche ciancia pseudo-psicologica. Tuttavia, al contrario di altre organizzazioni che gravitano nella stessa orbita ‘biblica’, Exodus non si spaccia per un’associazione scientifica, ma è alla costante ricerca di pastori che si aggreghino alla loro Task Force per liberare il mondo da gay e lesbiche.

Proprio mentre Exodus tiene, in questi giorni, la propria conferenza annuale di “guariti” tre ex-leader hanno pubblicamente preso le distanze da tale organizzazione. In un comunicato Michael Bussee (uno dei co-fondatori di Exodus, nella foto), Darlene Bogle e Jeremy Marks (ex presidente della branca europea di Exodus) chiedono scusa “a quegli individui e a quelle famiglie che hanno creduto al messaggio che c’è qualcosa di intrinsecamente sbagliato nell’essere gay, lesbica, bisessuale e transgender. Alcuni che hanno udito il nostro messaggio sono stati spinti a cercare di cambiare una parte integrante di loro stessi, causando danno a se stessi e alle proprie famiglie. Sebbene agissimo in buona fede abbiamo da allora visto l’isolamento, la vergogna, la paura e la perdita di fede che questi messaggi creano.” I tre hanno chiesto perdono per le “false verità” che hanno diffuso in passato e hanno chiesto anche ad altri che hanno abbandonato tale organizzazione di unire il loro nome all’appello, affinché i pastori ancora coinvolti in questi programmi “considerino gli effetti a lungo termino del loro ministero”.

http://www.gay.it/channels/view.php?id=23114
Un altro duro colpo alla scientificità delle loro teorie e al potere di manipolare le coscienze….

Ren

Concreto? Mi pare che più fumoso e ambiguo di lui non esista nessuno …

lik

@ rossotoscano

“L’unico modo per contrastare il partito chiesa cattolica e il suo programma (ormai non è piu’ ingerenza ma vera e propria politica) è tagliare tutti i privilegi che lo stato gli concede”

Ma per farlo ci vuole una maggioranza in parlamento, quindi come arrivare a questa maggioranza è il problema.
PS Grazie per la notizia su exodus. Magari tra qualche hanno quel ragazzo born again etero che è andato da cantalamessa chiederà scusa anche lui.

rossotoscano

@ Lik
noi abbiamo un’arma forte che è il referendum però ci vuole una mobilitazione di massa per non lasciarsi strumentalizzare come avvenne l’ultima volta….

lik

@ rossotoscano

Non credo tu possa far un referendum su queste questioni, per la consulta sarebbe anticostituzionale. Solo il parlamento puo’ procedere ad una revisione costituzionale.

lik

“Non può essere proposto un referendum per l’abolizione del concordato o delle leggi collegate ad esso perché non sono ammessi, nel nostro ordinamento, referendum riguardanti i trattati internazionali. Anche una proposta di legge popolare per l’abolizione del concordato è ugualmente inammissibile perché la legge ricade in una dei casi previsti dall’articolo 80 della Costituzione”

rossotoscano

@ Lik
voglio informarmi meglio però mi sembra che in passato si siano già fatti dei referendum per cambiare qualcosa nella costituzione… proporre un nuovo soggetto politico apartitico e trasversale mi sembra da suicidi…

rossotoscano

@ Ren
credo che il concreto sia una forma inglese per dire ” de’ coccio”….

lik

Il referendum è regolato all’Art.138 della costituzione e non puo’ essere chiesto dai singoli cittadini tramite raccolta di firme. Chiundi ritorniamo al punto di partenza il PARLAMENTO.

rossotoscano

allora le alternative sono 2: o rimarciamo su roma o delegittimiamo i politici che non riescono a pensare all’italia come uno stato sovrano…

Monsignèr

Il concordato è trattato internazionale e il referendum, quale sia, non può intervenire su trattati internaziona.

Umberto

L’unica arma che ci resta è disertare in massa le urne, portare l’assenteismo al 51% alle prossime elezioni politiche, lo so è difficile convincere la gente, ma visto il trend delle ultime amministrative non impossibile. Intanto cominciamo a tagliargli i viveri, da due amìnni il mio 8 per mille va ai valdesi.

Liberale Liberista Libertario

@Magar

Sono esempi fuorivianti, se io voglio fare il medico senza eseguire aborti ho diritto di farlo, perchè posso svolgere la mia funzione di ginecologo lo stesso, se faccio il vigile invece sono obbligato a fare multe, è una cosa fondamentale, stesso vale per l’esempio dell’insegnate. Ma uno può svolgere il proprio lavoro di medico senza necessariamente eseguire dei determinati tipi di interventi.
Secondo il ragionamento che fate i pro-choice non potrebbero fare i medici, mi sembra alquanto autoritario. Se una donna desidera abortire ha diritto di farlo,ma non ha diritto di obbligare i medici ad eseguirglielo,e se non ne trova o ne trova uno a 1000 km di distanza è un problema suo, non dei medici.
Sul servizio pubblico poi ,per mè non dovrebbe esistere. Ma dal momento che c’è mi sembra comunque giusto non obbligare i medici ad eseguire aborti.

Ren

@ rossotoscano

Hai ragione. Fra l’altro concrete in inglese significa cemento, forse è ‘cementizio’ nella determinazione a impedire anche agli altri esseri umani di vivere ed esprimersi. Ma le cose non andranno sempre così. Tutte le dittature hanno una fine.

Il Conte di Saint Germain

Liberale Liberista Libertario perdonami ma non sono assolutamente d’accordo.
Innanzitutto l’obiezione di coscienza è solo un modo squallido e opportunista per fare carriera e ti inviterei a fare una ricerca su quanti sono i medici obiettori nelle strutture ospedaliere pubbliche. Bene, se farai questa ricerchina ti renderai conto che i medici obiettori (per carriera e non per convinzione, ripeto) sono la maggioranza, il che vuol dire che il grosso delle IVG è lasciate ai medici non obiettori che lo fanno veramente con spirito di sacrificio visto che sono oberati di lavoro. E molto spesso accade che le liste d’attesa per l’interruzione di gravidanza siano così lunghe che una donna è costretta ad andarsene o all’estero o a tenersi un bambino che non ha mai voluto con tutti i disagi che questo comporta o, ipotesi peggiore, ad affidarsi a metodi clandestini.
Io trovo che l’obiezione di coscienza in campo medico sia un’enorme buffonata che va contro i diritti del malato e contro il codice deontologico dei medici, non solo, va contro la legge. Se uno sceglie di fare il medico e offre un servizio pubblico sa che in questo paese l’aborto è legale, quindi se questi medici sono contrari all’aborto evitassero ginecologia oppure evitassero di praticare l’aborto su di sè o le loro compagne ma non imponessero il loro credo alle pazienti.

angeloribelle

Anch’io ho destinato l’8 x mille ai valdesi e quello di non destinarli alla chiesa cattolica e’ l’unica cosa che possiamo fare.Anche se si riuscisse ad abolirlo con un referendum pensate che la chiesa non riuscirebbe a trovare una fonte laternativa da cui attingere?Su Bagnasco non mi pronuncio senno’ mi arrestano per blasfemia.

GIANNI

sono esterefatto!! quì si paragona l’obiezione di coscienza di un medico ad eseguire un aborto con quella di un vigile a non fare contravenzioni, piuttosto di quella di un insegnante a non insegnare storia ecc… ma ragazzi , non vi rendete conto che un medico quando rifiuta di fare un aborto, rifiuta di interrompere una vita che sta nascendo? è ben altra cosa che comminare una contravenzione stradale mi sembra.

emel

Se fai il medico pubblico, lo fai per tutti.

Se non vuoi fare aborti (assolutamente legittimo secondo me) non li fai, ma allora non lavori nel pubblico. Lavori nel privato cattolico, perche’ il pubblico e’ di tutti !
Sia di quelli che si sentono schiavi cattolici (bonta’ loro) che di quelli che non hanno nulla da chiedere alla chiesa per regolarsi in materia di scelte di vita.
I cattolici invece hanno la tara mentale di pensare che e’ tutto loro. Non esistono “gli altri”, per loro tutti pensano allo stesso modo… quello dei preti.

PS
Libertario hai capito ora come si usa la seconda persona in chiave esemplificativa ? …senza
rivolgersi a nessuno in particolare. mi raccomando.

emel

@Gianni

>ma ragazzi , non vi rendete conto che un medico quando rifiuta di fare un aborto, rifiuta di
>interrompere una vita che sta nascendo? è ben altra cosa che comminare una contravenzione
>stradale mi sembra.
>

Hai assolutamente ragione, Gianni. E’ una vita che sta nascendo, ma non e’ ancora *una vita*.

Anche con il coitus interruptus si interrompe una vita che sta nascendo.
Quindi La stessa domanda si puo’ girare a te… te ne rendi conto ? …che c’e’ un prima e un dopo ?
Il dopo e’ costituito dalla formazione del sistema nervoso, e che tra l’altro il passaggio da niente a qualcosa non e’ certo sottile come il bianco e il nero ma e’ una sfumatura ?

Questo i dottori lo devono sapere se sono dottori, altrimenti sono altro, possono essere delle brave persone lo stesso, ma non possono dirsi dottori perche’ sono ignoranti e si fanno insegnare la medicina dai preti.
Ecco… io da uno cosi’ non mi voglio far curare, pago le tasse allo stato, pretendo di essere curata da un medico, non da un credente.

Giol

@ Gianni

Ma ti sei accorto che un feto di poche settimane non è e non può essere considerato una Persona?

E ti sei accorto che un medico che si rifiuta di far abortire una donna è un medico che si rifiuta di fare bene il proprio mestiere, ovvero di far abortire in condizioni di sicurezza ed igiene una donna che COMUNQUE abortirebbe, con o senza medico?

Giol

@ emel

Io direi, molto più semplicemente: se la tua ideologia ti impedisce di far abortire, eviti di fare il medico.
Anche perchè non saresti comunque un buon medico.

Lady Godiva

Forse il pensiero del concreto Bagnasco andava al cerchiobottismo dei comunisti?
😉
o alla supplica pubblicata sull’Unità?

Cara Unità,
per una volta – tanto per cambiare – facciamo noi un po’ di ingerenza nello Stato vaticano e chiediamo formalmente a Joseph Ratzinger che desista dal suo tentativo di ripristinare la messa in latino. Avevamo già colto nel nuovo papa la propensione a ritornare indietro nel tempo, dalla sua scelta di orpelli come il camauro e la mozzetta… Ma quella di imbrogliare i suoi seguaci ricorrendo a una lingua che essi non conoscono (vieppiù rivolgendo loro la schiena, come previsto dalla messa tridentina), è una mossa troppo scorretta! Se non torna sui suoi passi saremo costretti a evocare lo spirito di Martin Lutero, che ritraduca a beneficio di tutti i fedeli e in tutte le lingue la parola del Signore. Il loro Signore.

Lettera di Paolo Izzo su l’Unità, 30 giugno 2007, e pervenuta a ultimissime

Magar

@GIANNI
No, non vedo la differenza.

@LLL
A parte gli esempi, allora io posso dire che è un problema dell’anti-abortista se la sua coscienza gli impedisce di svolgere una parte assolutamente qualificante del lavoro di un medico. Non è un diritto svolgere la professione che più ci piacerebbe, se fosse impostata diversamente. È invece un diritto il diritto alla salute e alla gestione del proprio corpo. Perciò il servizio sanitario nazionale deve esistere, e deve garantire alle donne la possibilità di abortire senza trasferirsi in Nuova Zelanda. Sinceramente, se la sua religione costringe l’aspirante medico cattolicista a cambiare mestiere non me ne frega niente. Fare il medico è una scelta sua, avere un utero invece non è una scelta della donna.
Che ne dici se pretendo di fare il vigile del fuoco ma di non avere a che fare con il fuoco, perché me lo vieta la religione, oppure perché la mia personale indole non ne ha voglia?

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