Lo strappo di Mika

Oggi c’è lo sciopero della categoria e noi giornalisti potremo meditare con calma sul gesto di Mika Brzezinski, la conduttrice di un tg americano che si è rifiutata di leggere la notizia della scarcerazione di Miss Nulla, al secolo Paris Hilton. La Brzezinski ha strappato in diretta il dispaccio di agenzia, dichiarando che nel giorno in cui decine di persone erano morte in Iraq, lei si rifiutava di aprire il telegiornale con un’idiozia. Il giornalista seduto al suo fianco l’ha presa in giro, perché così finirà il mondo, con una donna che annuncia il pericolo e un maschio, o una femmina maschilizzata, che la deride sfogliando una rivista di fregnacce.

Naturalmente può darsi che Mika abbia ostentato il suo disappunto per diventare famosa come Paris Hilton. Ma una volta tanto lasciatemi fare il veltroniano e pensare positivo. Nelle settimane scorse quel ragazzo annegato in Sicilia per salvare cinque incoscienti a mollo nonostante la bandiera rossa meritò due righe in cronaca e una notiziola nei telegiornali. Mentre le squallide peripezie di persone senza talento come le sciampiste televisive fotografate dagli sgherri di Corona invadono di continuo pagine e palinsesti. Non è vero che la gente vuole solo distrarsi con lordure scintillanti. Ed è una forma di pigrizia credere che l’unica alternativa alla fuffa siano la seriosità e l’orrore. Le persone belle fanno vendere, ma non devono più sottrarre spazio alle belle persone. Mica per «educare» il pubblico, un verbo che fa paura, chissà perché. Ma per completezza informativa: oltre Paris Hilton e Nina Moric, al mondo esistono altre forme di vita. Meritano anch’esse un po’ di attenzione e di emulazione.

Articolo di Massimo Gramellini pubblicato su LaStampa

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19 commenti

Stefano

L’ho vista in un filmato su internet, è stata bravissima, sarebbe bello che anche qualche giornalista italiano predesse lo stesso tipo di posizione, il problema è che hanno tutti paura che quella posizione sia a 90° e che qualche direttore e qualche politico possa approfittarne…

Gnofle

Già, ci vorrebbe che qualche conduttore italiano facesse lo stesso quando deve annunciare il servizio sul Pastore Tedesco che tuona contro qualche “..ismo” a sua scelta…

rossotoscano

3 milioni di partecipanti all’europride di madrid… ma questo non si deve far sapere alla nazione italica….

cartman666

davvero non se ne puo’ piu’ di questo gossip merdoso, e soprattutto della gente mediocre che lo guarda, il problema e’ proprio questo, che in italia c’e’ troppa gente mediocre, che esprime poi mediocri politici e altrettanto mediocri giornalisti. Tra i giornalisti mediocri, anche se definirla giornalista e’ una parola grossa, ci metto quella baciapile di marina ricci, che quando commenta sul tg5 le prodi gesta del Razzinga, sembra che abbia un orgasmo!

dandus

Secondo me era tutto orchestrato, ma in ogni caso ha consegnato un grande messaggio,

Magari qualcuno orchestrasse una cosa del genere anche da noi…

Ren

anche io ho visto il filmato, proprio brava ‘sta Mika 🙂 Da noi invece a studio aperte dicono bugie al posto delle notizie dall’inizio alla fine e tutto va bene ……………………………….

Requiem per l’informazione a mediaset

Il Conte di Saint Germain

Studio Aperto neanche perde tempo nel dare notizie interessanti, il primo servizio lo dedica al culo della Bellucci, il secondo alle tette delle veline, il terzo alla tizia che fa la lap dance nella metro (che se non la cacava studio aperto ne avremmo fatto volentieri a meno), poi ci mettono qualche povero cane disastrato e infine qualche fenomeno da baraccone tipo Don Elvis.

marcolfo

a me sembrava preparato e costruito solo per colpire pubblico, insomma un’ altra faccia della societa’ dello spettacolo

salpetti

isalto del dovuto; a volte, come dice Marco Travaglio, per coprire fatti più importanti che si vuol tacere o nascondere ai più. Per fortuna che c’è la Rete dove certe notizie trovano lo spazio dovuto.

Visto che il messaggio lanciato dalla Brzezinskisi è fin troppo chiaro, non aggiungo nessun altro commento. Mi limito solo a postre il video sperando che questo filmato diventi l’emblema del giornalismo in Italia, Paese che secondo la classifica di Freedom House sulla libertà di informazione, stà al 79esimo posto (a parimerito con la Repubblica del Botswana!) ed è indicata come partly free!!!

Francesca

Di solito Gramellini non mi dispiace, ma questa frase:

Il giornalista seduto al suo fianco l’ha presa in giro, perché così finirà il mondo, con una donna che annuncia il pericolo e un maschio, o una femmina maschilizzata, che la deride sfogliando una rivista di fregnacce

non la capisco, perchè quest’accenno alla differenza di genere?
Si è trattato di una persona con un senso di deontologia professionale, la Brzezinski, e di una persona al minimo superficiale. I ruoli avrebbero potuto benissimo essere invertiti, il sesso delle persone coinvolte non c’entra per nulla.

Ren

Si, condivido, Conte di Saint Germain, in effetti la scaletta di Studio Aperto è sempre la stessa, una prima notizia o due di pseudo-politica con notizie del tutto distorte, il resto nell’ordine le vacanze in sardegna di briatore e della gregoraci, il meteo con i cambiamenti climatici che minacciano il pianeta e infine i cuccioli abbandonati. Bella roba.

Ernesto

# rossotoscano scrive:
1 Luglio 2007 alle 09:27

3 milioni di partecipanti all’europride di madrid… ma questo non si deve far sapere alla nazione italica….
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C’è stato un pride a Madrid?? E’ la prima volta che lo sento…!

Il Conte di Saint Germain

C’è stato anche l’anno scorso e fece due milioni di persone, altro che i quattro gatti andati dal papa a Valencia! Ma nessuno ovviamente ne parlò, esaltando solo l’ennesimo viaggio flop del pastore tedesco. E’ questa l’informazione che abbiamo purtroppo…

Aldo

Francesca: “[…] non la capisco, perchè quest’accenno alla differenza di genere?”

Be’, Francesca, almeno non sono stato l’unico ad accorgermene. Hai fatto bene a rilevarlo, perché è con “accenni” così, lasciati cadere con noncuranza, che si costruisce il “luogo comune”, ovvero quell’insieme di atteggiamenti e punti di vista “automatici” sui quali si basa il consenso di squadra, acefalo come nel tifo calcistico.

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