Piove sul Bagnasco/2

“Queste intimidazioni a mons. Bagnasco sono la spia di un’intolleranza profonda e di una presenza di frange violente e anticattoliche. E proprio per questo non bisogna abbassare la guardia” (Pierferdinando Casini, leader Udc, Ansa, 10 giugno 2007)

“Con le affermazioni dei ‘rifondaroli’ bolognesi sulle minacce a monsignor Bagnasco si chiude il cerchio. La nuova strategia di collegamento con i ‘movimenti’ impone la lotta, l’insulto, la giustificazione di ogni minaccia alla Chiesa. Questo è l’unico filo rosso per tenere aperta un dialogo gettare benzina sul fuoco dove buttare Ruini, Bagnasco e il Papa. Dopo aver deluso le aspettative impossibili di un pacifismo smidollato, dopo aver abbandonato le furie antiamericane e aver dovuto cancellare l’equivicinanza con Israele e Hezbollah, ai comunisti nostrani rimane la ‘connivenzà politica con chi minaccia la Chiesa. Nemmeno Dario Fo, nel suo livore anticattolico, era giunto a tanto: nemmeno nel ‘manifesto dei laicismo intollerante verso i cattolici’, la lettera appello di Girello, Odifreddi e Lo Giudice, si giunge a livelli tali. Non basta ‘aprire fascicoli’. Bisogna procedere urgentemente, individuare i colpevoli e denunciare gli ispiratori: il governo intervenga subito e poi venga a riferire in Parlamento” (Luca Volontè, capogruppo Udc alla Camera, Ansa, 12 aprile 2007).

“Il ministro degli Interni dia finalmente il via libera alla cattura degli anarchici ben identificati da tempo che a Genova stanno minacciando l’Arcivescovo Bagnasco. Venti giorni fa alla Camera il sottosegretario Minniti descrisse le indagini a buon punto e la loro prosecuzione era dovuta alla indentificazione dei collegamenti con i folli anarchici spagnoli. In questi giorni, i pericoli dovuti alle minacce aumentano, quindi al ministro pro-tempore degli Interni non resta che consentire la cattura che sinora ha impedito. Il pericolo è ben superiore a ogni ragione investigativa sui collegamenti internazionali. La codardia istituzionale non vale la vita di un cittadino, nemmeno del cittadino Bagnasco, al quale va tutta la nostra solidarietà e amicizia” (Luca Volontè, capogruppo Udc alla Camera, Ansa, 12 aprile 2007).

“Giunga al presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ancora una volta preso a bersaglio da folli intolleranti anticristiani, la solidarietà dell’intero gruppo parlamentare europeo di Forza Italia. Alla solidarietà deve aggiungersi da parte di tutti l’impegno a garantire il rispetto per le idee altrui evitando campagne mediatiche e politiche di criminalizzazione. I cattivi maestri riflettano sempre prima di lanciare campagne di odio nei confronti di chi ha il dovere di difendere un modello di società imperniato sulla famiglia” (Antonio Tajani, capogruppo FI al Parlamento europeo, Ansa, 10 giugno 2007).

“E’ un ex carabiniere, E. C., 43 anni, espulso dall’Arma nel marzo di quest’anno per motivi disciplinari dopo una condanna penale, l’uomo denunciato dalla Digos di Genova con l’accusa di avere mandato il 9 giugno scorso la lettera con tre proiettili all’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, mons. Angelo Bagnasco. La vicenda che fa da retroscena, e da movente, nasce in Alta Val Tanaro, a Garessio, 3.500 abitanti, ultimo luogo di lavoro del militare che avrebbe agito per vendetta nei confronti della donna con cui ha avuto una relazione alcuni mesi fa, poco prima di essere espulso. Poi, quando lei gli ha detto che la storia era conclusa, E. C. non si è rassegnato e ha cominciato a perseguitarla con atteggiamenti intimidatori utilizzando il fatto che era un militare dell’Arma dei carabinieri” (Ansa, 23 giugno 2007).

Articolo di Marco Travaglio sulla rubrica Carta Canta de laRepubblica 

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8 commenti

Franco Siccardi

Toh!!! Un ex carabiniere anarchico!!!!

Almeno secondo Luca Volonte’…. che, come al solito, aprendo bocca, ha perso un’ottima occasione per starsene zitto….

ciceracchio 2la vendetta

ma chi vuoi che lo minacci ma lavete visto bene in faccia sto bagnasco
sembra il sottosegretario di torquemada.
vada a lavorare gli farebbe bene a lui e a codesto volonte’ un piccone altro che storie.

Ren

Insomma puntualmente viene fuori che tutte le cose sbagliate vengono da destra.

Marco

Chi manda le lettere minatorie è un cretino, per il semplice fatto che si getta fango anche su chi come noi la battaglia la porta avanti a suon di argomentazioni.

Tommaso

E poi scusa.. viene sempre fuori che i cattolici Italiani sono quelli che ci rimettono…sembrano gli agnellini in mezzo ai lupi…..questa gente non riuscirà mai ad aprire gli occhi

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