Dicevano: «Modificheremo la legge sulla procreazione»

Veri e propri voltafaccia, con buona pace della coerenza e pure dell’etica. Il giorno dopo gli agghiaccianti dati dell’Istituto superiore di sanità sull’applicazione della legge 40 del 2004 sulla procreazione medicalmente assistita – meno gravidanze, più aborti spontanei e morti intrauterine, impennata dei parti plurigemellari – tornano alla mente i toni usati durante la campagna per il referendum che chiedeva l’abrogazione di quattro punti della legge. Come è noto, non si raggiunse il quorum. Ma furono molti i parlamentari del fronte astensionista ad assicurare che la legge sarebbe stata comunque rivista. Oggi, l’aria è cambiata: la legge 40 viene difesa a spada tratta, giusto per il gusto di mettere in difficoltà la maggioranza in Senato. Prendiamo la deputata di Forza Italia Isabella Bertolini . Subito dopo la pubblicazione dei dati dell’Istituto di sanità ha rilasciato dichiarazioni infuocate: «Se il ministro della Salute vuole far credere che la legge è sbagliata e da cambiare sappia che si scontrerà con la nostra ferma opposizione in Parlamento. Non possono tradire, per l’ennesima volta, la volontà del popolo italiano». Tradire la volontà del popolo italiano? Ma era lei che che il 13 maggio del 2005, a un mese dal referendum, spiegava: «E’ stato giusto approvare la legge 40 che ha posto fine al far west sulla procreazione, ma credo che tutte le leggi, e questa in particolare, siano perfettibili, per cui se ci fosse la volontà politica di rimetterci le mani in Parlamento per cambiarla sarei d’accordo». D’altronde Bertolini è in ottima compagnia. Luca Volontè , capogruppo dell’Udc alla Camera diceva ieri: «L'”armata antivita” condotta dai ministri Turco e Pollastrini, oltre che dall’ex parlamentare comunista Maura Cossutta, sta tentando in tutti i modi di portare a termine l’assalto alla legge 40, che invece finora ha funzionato bene». Eppure è lo stesso – che a capo del comitato «Non votare!» – spiegava il 16 maggio del 2005: «Io mi astengo anche perché questa legge va ripresa in mano per migliorarla e la sede deputata a questo è il parlamento». Ma ce n’è per tutti. Il laico Sandro Bondi , coordinatore di Forza Italia, dopo il flop del referendum non cantava baldanzosamente vittoria ma ammetteva: «Occorre prevedere un periodo di sperimentazione della legge 40, per valutarne appieno gli effetti e le conseguenze. In seguito potranno essere analizzati gli eventuali difetti o i punti che possono essere migliorati». Ora che i dati ci sono, però, non vanno bene, come ha dichiarato l’altro ieri: «Riteniamo che la relazione del ministro Turco sia incompleta, unilaterale e viziata da una visione ideologica preconcetta che impedisce un dibattito corretto e rinfocola inutili polemiche». Ma sì, perché fare polemica. Ma ci sono anche altri personaggi che durante la campagna referendaria assicuravano che, comunque fosse andata, ci sarebbe stato spazio per un dialogo. Voci che, una volta ottenuti i primi riscontri sulla applicazione della legge, stranamente tacciono. Va ricordato a questo proposito Mauro Fabris dell’Udeur che allora, dall’opposizione, fu forte sostenitore dell’astensionismo poiché, spiegava: «In parlamento l’Udeur, unico partito del centro sinistra, ha presentato una proposta di modifica della legge 40. Siamo legittimati,a vendo fatto la nostra parte, a invocare oggi il minor male che può venire con l’astensione dal voto, in modo da consentire alle camere quelle modifiche alla legge 40 che in molti riteniamo necessarie». Era sulla stessa linea Dorina Bianchi , nella difficile veste prima di relatrice del testo della legge 40 alla Camera per l’Udc e poi passata nelle file della Margherita spiegava nel maggio di due anni fa: «Sono d’accordo che ci sia un’iniziativa per una revisione di alcune parti della legge ». A favore di una revisione della legge, e proprio per questo sostenitore dell’astensionismo. anche il senatore a vita Giulio Andreotti . E fuori dal referendum, ecco come si esprimeva il deputato Francesco Adornato nelle votazioni finali sulla legge 40 a nome del suo partito: «Forza Italia indica, quali punti da sottoporre a verifica, quello riguardante la possibilità di ricerca e di intervento in ordine alle eventuali malformazioni dell’embrione e quello relativo alla revoca, soprattutto in ordine a possibili rischi per la salute della donna».

Fonte: ilManifesto.it

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18 commenti

Riccardo

Va bene, i parlamentari della destra che all’ epoca erano astensionisti e si dichiaravano disposti a vedere la legge in parlamento ora hanno cambiato idea, ma il problema non sono loro, perchè adesso al governo c’è la sinistra (più o meno…), quindi è la sinistra che può e deve cambiare la legge, se vuole. Mi sembra un articolo che voglia scaricare le responsabilità. Che ne dice, ad esempio, Veltroni, prossimo capo del Pd?

Zorobabele

Mi dispiace per quelle persone che credono nelle buone intenzioni , ma le buoni intenzioni non fa parte del vocobolo politica

Perchè la politica deve vedere interessi lobby ecc

Ciao da Zorobabele

Arcturus

Beh, un po’ ce la siamo voluta… Si è lungamente combattuto, nell’Italia postrisorgimentale e poi liberale, per estendere il diritto di studio e il diritto di voto a tutti. Una bella e lunga e intensa campagna di democraticizzazione! Si è pensato che fosse un bene permettere a tutti di emanciparsi socialmente e politicamente. Astrazioni. Filosofeggiamenti. Bene, questo è il risultato: in parlamento abbiamo gente come quella citata nell’articolo di cui sopra. Gente a cui è stata data l’opportunità di impiegare per la cosa pubblica le malizie e le piccole furbizie del bottegaio o del contadino (con tutto il rispetto parlando). Alla faccia dell’emancipazione femminile, in politica incontriamo massaie che ragionano come se dovessero contrattare carciofi al mercato: donnette che per atavico condizionamento maschilista odiano le altre donne; incontriamo zappaterra che inveiscono contro ogni altra forma di esistenza umana: cafoni refrattari alla civiltà e al decoro; incontriamo pretonzoli falliti e laidi, quelli classici con la tonaca bisunta e lercia, che sproloquiano di doveri peccati e crocifissi; incontriamo pezzenti ladri che guardano solo al loro piccolo tornaconto economico. Un po’ ce la siamo voluta. Paradossalmente, questa è la vera vittoria di quel popolo di cui parlava Marx. Avanti, parvenu, alla riscossa… Perciò, paradosso per paradosso, viva (in astratto) il re!

claudio ateo politireligioso

c’era da aspettarselo da questi “sinistri”

shock

Una piccola Chicca
Lo sapevate che la Fivet l’ha inventata proprio un prete?

Esattamente l’abate Lazzaro Spallanzani, prof. di storia naturale all’ Univ. di Pavia nel 1777 realizzò la prima inseminazione in laboratorio, prima sui rospi e poi sui cani.
Certo, ebbe qualche problema con la chiesa. Non volle ad es. rendere pubblici gli studi effettuati sul seme umano e nel 1785 chiese un anno di congedo per andare a Costantinopoli, dove sperava di poter condurre più liberamente le sue ricerche sulla riproduzione dei mammiferi.
Don Spallanzani si meritò le lodi di un anticlericale come Voltaire.

Comunque la prima condanna cattolica dell’inseminazione artificiale risale al 1897. Nel 1949 papa Pio XII riprese dicendo:

La fecondazione artificiale, fuori del matrimonio, è da condannare puramente e semplicemente come immorale… nessuna divergenza di opinioni è possibile tra cattolici.

Tuttavia il papa per gli sposi legittimi non vieta
l’uso di taluni mezzi artificiali destinati a facilitare l’atto naturale

Giovanni Paolo II nel 1987 nella Donum vitae afferma che:

le tecniche di fecondazione in vitro possono aprire la possibilità ad altre forme di manipolazione biologica o genetica degli embrioni

più in là riprende quotando il suo predecessore per quanto riguarda l’utilizzo dei mezzi artificiali per i coniugi sposatia patto che non sostituiscano l’atto coniugale (dunque insistete finche non sentite un crack 😀 ).

In definitiva sta chiesa non è che ha lasciato tutte le porte chiuse, è solo che gode sadicamente … a questo punto non ho altre spiegazioni… a frenare il progresso umano (sempre a cagarci l’uc***o dalla mattina alla sera) e per cosa?
Per semplice morale e paura.
di cosa poi …..non è dato sapere.

ah sì, paura di perdere la minestra!!!!

emel

Non sapevo che Spallanzani fosse prete.
…forse non lo sapeva neanche lui 😉

Graziano

Ma certo, Riccardo, questo articolo è pazzesco, questa Cinzia Gubbini del “Manifesto” gira le carte come una credente 🙂

Markus

Mi viene sempre in mente che la coerenza non fa parte delle virtù cristiane…

Ren

@ Arcturus

Purtroppo hai ragione tu. Se il governo fosse stato in mano a una elite di saggi non saremmo in queste condizioni. In effetti questa folla di dilettanti della politica viene proprio da quel mondo. Io ho rispetto per tutti i mestieri e per il lavoro in senso assoluto ma non è pensabile che una nazione moderna possa essere governata da uno stuolo di venditori di aspirapolveri e commesse e cameriere solo perchè hanno più stomaco e sfrontatezza degli altri. Il governo dovrebbe essere in mano ai filosofi. Punto e basta.

Steve

Ma il Manifesta perché non se la prende con questa maggioranza invece che con l’opposizzione? Dovrebbe essere questa maggioranza a proporre modifiche alla legge 40/2004. E invece non hanno un minimo di dignità.

lik

@ Steve

Forse per non dire troppo che un partito come rifondazione alleato con la binetti è un orrore logico in qualsiasi paese democratico.

Giol

ALLORA, QUESTA INFAME LEGGE SULLA PROCREAZIONE ASSISTITA LA ABOLIAMO SI’ O NO???

Ren

Si, perchè tutte le altre leggi vergogna per salvare i corruttori a chi le lasciamo?

gianni

@ arcturus

insomma l’unico grande illuminato che ha capito tutto della vita, depositario della verità assoluta, affrancato da retaggi del passato, che saprà darci le motivazioni necessarie per rendere la vita degna di essere vissuta….cioè te, non è approdato in Parlamento. cercheremo di farcene una ragione!!

FrancescoCoco

Ren:
`Il governo dovrebbe essere in mano ai filosofi. Punto e basta.`

Tipo Cacciari !!??

Salvo Zappala'

Penso che il governo non modifichera’ la legge sulla fecondazione assistita. Molto probabilmente i disegni di legge sul testamento biologico non andranno in porto. Il governo e’ piu’ debole che mai. Se riuscira’ a varare la riforma della pensioni sara’ un miracolo.

Ren

@ FRancesco Coco

Beh se è per questo anche Buttiglione si fregia del titolo di filosofo ma io intendo persone serie.

oz

Sono decisamente in ritardo sulla discussione, ma tant’è…

@Ren:
e chi sono le persone serie lo stabilisci tu? Anch’io ho in mente una tirannia splendida, in cui il tiranno sono io…

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