India: sepolta viva dal nonno e dalla madre, sopravvive una neonata

La famiglia ha già troppe femmine e il 5 luglio i nonni seppelliscono viva una neonata di due giorni, in un campo circa un chilometro fuori dal villaggio Otkur, distretto di Mahbubnagar (Andhra Pradesh). Ma un contadino che ara il campo con un trattore vede due manine che si protendono dalla terra e la salva.
Venkatachary, il pediatra dell’ospedale distrettuale, è sorpreso che la piccola sia sopravvissuta per almeno 3 o 4 ore nella fossa, forse grazie a un buco d’aria, e dice che appare normale, anche se “un poco intontita. Sul corpo ha numerose ferite causate da sabbia e pietre, ma sta migliorando. Pesa soltanto 1,7 chilogrammi”. Ora sarà affidata all’ospedale pubblico Niluofer a Hyderabad.
La polizia ha arrestato il nonno e lo zio per tentato omicidio. Alla polizia il nonno ha risposto che ha 7 figlie, 5 ancora da maritare, e ha deciso di ucciderla d’accordo con la madre, Mehrunnisa, 21 anni, pure arrestata per istigazione all’omicidio. E’ la sua prima figlia e pare che il marito l’abbia abbandonata.
Lion C Francis, ex vicepresidente nazionale di All India Catholic Union, dice ad AsiaNews che nell’Andhra Pradesh “avvolgere una bambina indesiderata in una coperta e lasciarla morire” “è una pratica accettata dalla società”.
Nel 2006 circa 11 neonate sono state lasciate morire di fame dai genitori nei villaggi rurali del distretto di Ranga Reddy, a 80 chilometri da Hyderabad. Ma il dato reale deve essere molto maggiore di quello ufficiale. I tribali Lambadi nel villaggio Cheruvu Mundali (municipalità di Kulkacharla) praticano l’infanticidio, lasciano le neonate morire di fame. Lo stesso avviene nei villaggi Rokatigutta a Ipavapalli, Gorigadda a K. Samudram e Nerellagadda. Poi dichiarano che sono morte per cause naturali. Una donna di mezza età ha dichiarato che ha avuto 11 bambine ma che sono tutte morte.
Intanto, nel confinante Orissa un uomo è stato condannato a 5 anni di carcere per aver costretto la moglie ad abortire. La donna ha denunciato che il marito e il cognato l’hanno torturata e costretta ad abortire, la terza volta che era incinta.

Fonte: AsiaNews

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21 commenti

FrancescoCoco

Per carita` la contraccezione e` `PECCATO`, e poi come farebbero a sostenersi tutte quelle istituzioni che `mangiano` su queste squallide realta`!!??
Prima preoccupiamoci di creare il male e dopo ci prodigheremo per curarlo.

Jeeezuz

qua non è questione di contraccezione. è questione che in certe regioni dell’India ci sono ancora le caste, e in quel contesto le femmine sono socialmente “inutili”. E’ la cultura perversa di una simile società classista che produce questi orrori…

Kaworu

Jeezuz ha perfettamente ragione…

ma la vedo dura per l’india liberarsi delle caste… anche se ora sono fuorilegge (mi pare), di fatto sussistono ancora

Markus

Però se un attore famoso bacia un’attrice indiana…. lì, sassaiola e anatemi

E’ incredibile il male che porta il bigottismo. Fa passare per normali delle atrocità e condanna come atrocità cose normali…

jacopo

A me sembra un semplice problema di classi sociali.
Pochi soldi=poco cibo.
Tanti figli=poco cibo

insomma,

anche secondo me è un problema di contraccezione

Guidus

O per guardarla da una prospettiva più ampia, è un problema di (mancanza di) cultura.

Franco Siccardi

Non mancanza di cultura, quella purtroppo c’e’, permeata di dogmi e di superstizioni come tutte le culture religiose.

E’ semplicemente mancanza di istruzione, che e’ una cosa completamente diversa, e che non ha NULLA a che fare con le arcaiche culture che ci si trascina dietro dall’eta’ della pietra.

Francesca

Certo che AsiaNews, quotidiano missionario, qualunque sia l’argomento di cui parla, in fondo mette SEMPRE una o due righe sull’aborto, giusto per far capire da che parte stanno.

In Asia, come ovunque, ci sono bambini che vengono abbandonati, o uccisi. Il problema casomai è la sovrappopolazione, cosa di cui AsiaNews, quotidiano missionario, non parla mai.

Del resto, le notizie di AsiaNews, quotidiano missionario, che ha come incipit una frase di GPII (nemmeno di un papa decente, o di Cristo, o di qualsiasi altro), vanno, a mio parere, prese con le molle, visto che sono funzionali al discorso propagandistico della Chiesa missionaria.

Il Conte di Saint Germain

E la Chiesa missionaria ovviamente non si sogna nemmeno di pensare a una soluzione concreta per il problema della sovrappopolazione e della povertà di queste persone ma sta bene attenta che essere rimangano nel loro abisso di ignoranza e indigenza. L’elemosina è l’unico sistema che concepiscono.

Kaworu

il fatto è che in india le figlie femmine hanno bisogno di una dote per sposarsi.

se la dote non ce l’hanno, non si sposano (anche se pure ‘sta storia della dote mi pare sia diventata fuorilegge).

ovvio che tante figlie femmine sono una disgrazia per la famiglia, non tanto per il numero effettivo di figli, quanto perchè tante femmine = tante doti, e se una famiglia non ha mezzi, non farà mai sposare le figlie.

è un problema di contraccezione, certo, ma la bambina sarebbe stata male accetta in ogni caso proprio perchè femmina, e quindi è anche un problema culturale.

Mauro Ghislandi

Non sono sicuro che sia solo un problema di contraccezione. Se quelle che sono indesiderate sono solo le figlie femmine, visto che finora non ci sono metodi per predeterminare il sesso del nascituro, anche proporre la contraccezione gratuita forse non sarebbe accettato.

cartman666

Anche in Cina, se non ricordo male, venivano uccise le neonate femmine in quanto inadatte al lavoro dei campi,sta di fatto che in pratica molti maschi, nelle zone rurali, non riuscivano a trovare mogli, che triste destino.

Franco Siccardi

Cartman, metti pure il tuo intervento al presente….

Circa venticinque anni fa, venne promulgata una legge, in vigore ancora attualmente, che, per limitare la popolazione, faceva pagare cari e salatissimi (in pratica, a prezzi inaffrontabili per qualsiasi cinese) tutti i servizi erogati per i figli successivi al primo. In pratica, ogni donna puo’ avere un solo figlio, per il quale tutto e’ gratis.

Poiche’ in quel Paese, per fortuna loro, i latrati della setta che domina qui in Italia sono ascoltati esattamente con l’attenzione con cui noi ascoltiamo quelli del cane del nostro vicino (un po’ di fastidio, e basta), lo scopo viene ottenuto con la contraccezione e, nei rari casi in cui fallisce, con l’aborto.

Purtroppo, specie nelle zone rurali, la nascita di una femmina senza la possibilita’ di avere poi un maschio era vista ancora, a quell’epoca, come una disgrazia. Poiche l’ecografia esisteva anche la, e pure nelle zone rurali, se si scopriva che il feto era femmina, veniva effettuato un aborto.

Purtroppo le autorita’ si sono accorte di questo andazzo troppo tardi -ma han preso subito provvedimenti, vietando a chi esegue l’ecografia di rivelare il sesso del nascituro- e la frittata era gia’ fatta. Difatti proprio attualmente vi sono alcune decine di milioni di maschi cinesi che non riescono a trovar moglie, tanto che esistono casi di rapimenti di ragazze in eta’ da marito in Stati confinanti.

Franco Siccardi

Pertano…. Zitellone, se volete sposarvi, partite per la Cina!!!

gennaro

L’uccisione e l’aborto delle femmine è tuttora pratica comune (e spesso obbligatoria per legge, ci sono apposite “ispettrici” statali che si occupano delle faccende non “volontarie”). Le autorità sono preoccupate non del fatto in sè ma esclusivamente delle conseguenze sociologiche.
In India è uguale il risultato anche se le motivazioni sono quelle spiegate da Kaworu.

Franco Siccardi

Gennaro, nessun naborto ne tantomeno uccisione e’ obbligatorio per legge in Cina.

Certo che se dai ascolto alle balle che raccontano i preti ed i fascisti, magari ne sei anche convinto.

Se invece vedi le cose con i tuoi occhi, e giudichi con il tuo cervello, andando in Cina per un mese all’anno per lavoro come faccio io, forse ti accorgeresti che ti hanno turlupinato per anni…

E magari scopriresti che a Pechino c’e’ una cattedrale cattolica, frequentata da quattro gatti, e che magari uno, anzi uno, di quei quattro gatti e’ colonnello dell’Armata del Popolo, ed insegna alla Universita’ dell’Esercito, senza che nessuno la discrimini per la sua religione…

Che poi, come il 99% dei cattolici, se ne freghi delle direttive sessuali della chiesa cattolica, e usi pillola e preservativi, e’ un’altro discorso….

Franco Siccardi

errore di battitura… il colonnello e’ una, non uno

costantino

Volevo solo dire che in India spesso i matrimoni vengono fatti quando gli sposi sono ancora dei bambini. Questo perchè più piccola è la sposa, minorè sarà il valore della dote da portare. Attualmente il governo indiano ha imposto delle leggi, per le quali una coppia si può sposare soltanto se gli sposi superano dei limiti di età. Inoltre sono a carico della famiglia della sposa anche le spese per il matrimonio che è un rito abbastanza complesso e costoso. La nascita di una figlia femmina quindi viene vista come una probabile rovina economica. Questo perchè la famosa dote di cui si parla (gioielli, pietre preziose etc.) deve essere mostrata durante matrimonio per impressionare la famiglia dello sposo e gli invitati. E’ noto che oramai alcuni uomini indiani si sposano soltanto per ottenere la dote che gli spetta.
Quando basta l’amore………….

Lorenzo

…basterebbe proibire per legge la dote, e incoraggiare matrimoni più sobri! Ma d’altra parte, forse che nei paesi di cultura cattolica si riesce a prevenire la violenza sui bambini? No! Eppure basterebbero corsi di informazione sessuale e maggiore attenzione (e minore isteria). Ma se lì ci sono i bramini, noi abbiamo i pretini. Non si sa chi sta peggio…

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