Caccia ai cristiani, un’intera famiglia si getta sotto il treno

S’intravede lo spettro dell’intolleranza religiosa nel macabro suicidio di un’intera famiglia in una cittadina del Bangladesh. Spettro che negli ultimi anni si è fatto sempre più minaccioso, tanto da scuotere le fondamenta di un intero Paese.
È quello che stanno cercando di scoprire le autorità di Mymensingh, a 120 chilometri dalla capitale Dhaka, all’indomani del ritrovamento di nove corpi maciullati sotto le ruote di un treno proveniente dalla stazione di Jamalpur: sei adulti e tre bambini, legati insieme. Un gesto a prima vista inspiegabile per una famiglia senza padre, per questo forse più fragile. Dalle prime indagini era emersa solo l’identità delle vittime: Hena, 60 anni, Aubhi, 40, Akhtari Begum, 35, Murshida, 30, Arif, 25, Rahat, 18, Shabnam e Mariam, 10, Molla, 8. Il macchinista ha raccontato di averli visti saltare all’ultimo secondo, senza avere il tempo di frenare. Poi le testimonianze di alcuni vicini e le indagini dei reporter locali hanno indicato una strada. In origine di religione musulmana, la famiglia si era convertita al cristianesimo, forse suscitando le ire della comunità. Il conseguente isolamento forzato, accompagnato da una crisi finanziaria, avrebbero spinto i più adulti a decidere l’estremo gesto.
«La polizia ha dichiarato di non avere ancora elementi a sufficienza per spiegare l’accaduto», ha detto Amin Ul Islam, corrispondente del quotidiano nazionale The Daily Star. «I vicini però sembrano conoscere la motivazione: la famiglia Hossain sarebbe stata emarginata e avrebbe subito forti pressioni dalla comunità dopo la conversione». […]

Fonte: laStampa.it