Una legge per non ripetere il caso Riccio
Il controverso e discusso caso Welby ha smosso le coscienze di medici, politici e titolisti di giornali. Oggi se ne torna a parlare per la presa di posizione della Società Italiana di Neurologia (SIN) che auspica una rapida soluzione giudiziaria della vicenda ma anche il varo di una legge che chiarisca una volta per tutte responsabilità dei medici e competenze della magistratura
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Su quest’argomento è arrivato il commento della SIN: “Noi neurologi – si legge in una nota a firma di Mario Manfredi, Presidente della SIN, Virginio Bonito e Carlo Alberto Defanti del Gruppo di Studio per la Bioetica e le Cure Palliative della SIN – incontriamo quotidianamente persone con patologie neurodegenerative che possono portare a una disabilità talvolta gravissima paragonabile a quella di Piergiorgio Welby. […]
Va anche evitato di creare un meccanismo perverso in conseguenza del quale i pazienti non vogliano iniziare una ventilazione solo per il timore di non poterla più sospendere quando le circostanze dovessero renderla inaccettabile. “Se fosse definitivamente stabilito che anche la ventilazione può essere lecitamente sospesa, sarebbe più facile iniziarla. Per questo chiediamo che in parlamento si arrivi a una legge che ridia univocità alle interpretazioni dei magistrati, e auspichiamo che si arrivi in tempi brevi ad una sentenza sul caso Riccio. Speriamo – concludono – che al più presto la morte di Piergiorgio Welby possa essere raccontata come una testimonianza coraggiosa, per la vita e per la sua qualità”.
Testo integrale dell’articolo di Chiara Lalli sul blog Bioetica
tutta la mia solidarietà ai neurologi e ai pazienti soprattutto!!
merd politik!!!
Dare a Cesare quel che è di Cesare ed alla Scienza quello che è della Scienza!!!!!
Cito sempre per far ben capire cosa può fare la politica “ignorante” il famoso caso i cui lo Stato dell’Indiana stabilì per legge che pi greco dovesse essere 3,2 anzichè 3,14 ……… alla faccia di migliaia di anni di matematica!!!
Ma allora, almeno, quando per caso chiesero ad un matematico che passava di lì cosa ne pensasse e videro la sua faccia……non ebbero il coraggio di aplicare la legge che avevano testè approvato!!
Ma in quel caso non c’era la religione di mezzo: era solo ignoranza e non anche superstizione vessatoria.
Peccato che in Italia i medici non vengono nemmeno presi in condiderazione, ed a dirla tutta non vengono nemmeno pagati così come gli scienziati in generale e si da retta solo al Vaticano, quindi i neurologi possono anche provarci ma non la vedo rosea (tantomeno per i malati).