Un bambino di due anni è stato decapitato e tagliato a pezzi a Babadogo, uno slum di Nairobi. La polizia attribuisce l’omicidio alla setta dei Mungiki per cui la mutilazione e la decapitazione delle vittime, di cui spesso bevono il sangue, è parte di un rituale, oltre che un mezzo per spaventare la popolazione. I Mungiki, un gruppo composto da ragazzi kikuyu molto poveri, si dedica al banditismo e al controllo dei trasporti del Kenya. La repressione della polizia è stata durissima, solo da giugno si contano 3 mila arresti e quasi un centinaio di morti durante gli scontri.
Setta kenyana decapita un bambino
3 commenti
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mi viene da vomitare 😕
Figli di gran buttana, quando sento queste cose mi sento un po hitler-stalin-polpot-mussolini- …. tutti insieme
cioè, non migliore dei protagonisti della vicenda?
ovviamente ero retorico, ma quando vieni a conoscenza di fatti del genere (leggi bene ciò che hanno fatto a quel bambino) penso che affiorino certi istinti primitivi difficili da soffocare …..