Tessuto ovaie da sorella, belga di nuovo fertile

Una donna belga, divenuta sterile in seguito ad un trattamento di chemioterapia, è tornata di nuovo fertile grazie ad un trapianto di tessuto ovarico prelevato da sua sorella, con diverse componenti genetiche.

L’intervento è stato fatto dal professor Jacques Donnez, capo del servizio di ginecologia e andrologia della clinica universitaria Saint Luc di Bruxelles. Nel 1990, all’età di 20 anni, la donna, è entrata in menopausa in seguito ad un trattamento chemioterapico. Dopo aver ricevuto un trapianto di midollo osseo prelevato da sua sorella, che non è gemella; il 28 febbraio 2006 la paziente è stata sottoposta ad un nuovo trapianto, questa volta a livello delle ovaie. Sei mesi dopo il trapianto, ha spiegato il professor Donnez all’agenzia di stampa Belga, il tessuto ovarico ha ripreso un’attività normale.

E’ stata allora tentata anche una fecondazione in vitro con l’ottenimento di due embrioni che però non si sono sviluppati. “E’ tuttavia la prima volta – ha detto Donnez – che embrioni sono ottenuti dopo un trapianto di tessuto tra persone geneticamente differenti”. Oggi, più di un anno dopo, la paziente continua ad avere mestruazioni regolari e la sua funzione ovarica è stata ristabilita, “così come la possibilità di concepire in modo naturale”, ha aggiunto il professore. Nel 2005 l’americano Sherman Silber, dell’ospedale Sait Luke di Saint Louis nel Missouri, aveva operato un trapianto di tessuti ovarici ma tra sorelle gemelle che evita rischi di rigetto.

Fonte: Ansa 

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3 commenti

Bruna Tadolini

Secondo me la Chiesa non sarà d’accordo!
Dalla cintola in giù la medicina non è libera ma sottoposta all’etica religiosa!!!

Aldo

Ma questa signora, oggi, deve assumere tutto il corredo di farmaci che accompagna PER LA VITA ogni trapiantato? In quel caso, una persona SANA sarebbe stata stata trasformata in un malato cronico. Inoltre…

Il trattamento chemioterapico che l’ha resa sterile, a cosa era finalizzato? Prima del trapianto, la signora era stabile dal punto di vista della salute? O a rischio di ricadute? In sostanza, i potenziali figli quanto rischiano di divenire presto orfani?

Scopriamo che la sua funzione ovarica è stata ristabilita, “così come la possibilità di concepire in modo naturale“. Infatti è molto naturale subire un trapianto inutile, sopravvivere solo grazie a un cocktail di farmaci sofisticatissimi da assumere a vita e concepire con le ovaie della sorella.

Insomma, religione a parte (della quale mi importa meno di nulla), mi pare una storia dalla quale il buon senso è stato sfrattato.

P.S. Se volete, potete anche chiamarmi oscurantista. In questo caso non mi offendo.

Ambra

Chiedo ad Aldo se è un medico, per avere conferma delle sue parole.. senza polemica, m’interessa veramente.

Io – che nn sono medico – avrei pensato che le due sorelle anche se non gemelle condividono adesso lo stesso sistema immunitario (per il trapianto di midollo) e che quindi nn c’è rischio di rigetto.

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