Legge sulla libertà religiosa: nuova audizione UAAR

Lunedì 16, alle ore 14.30, il segretario UAAR Giorgio Villella sarà ascoltato dalla commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati. L’audizione si inserisce nell’ambito dell’indagine conoscitiva avviata dalla commissione in merito a una nuova legge sulla libertà religiosa.

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18 commenti

Paolo Garbet

Garantiscano la libertà DALLE religioni.

Non serve a nulla la libertà DELLE religioni.

Ernesto

o.t.
A proposito di LIBERTA’ di espressione, vorrei segnalarvi questa notizia:
http://www.quimilanolibera.net/?p=12
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=1909

Il blog di Piero Ricca (www.pieroricca.org), noto al grande pubblico per aver dato del (b/p)uffone a Berlusconi mentre usciva dal tribunale di Milano (processo SME), è stato sequestrato dalla polizia di Roma dietro querela di Emilio Fede.
L’oggetto della querela è questo video:
http://www.youtube.com/watch?v=5KbGNQwO7es
che la polizia non è riuscita a censurare da Youtube per motivi tecnici.
Vorrei invitare tutti a diffondere la notizia e il video affinché la censura alla Volonté non prevalga anche su internet.

Ernesto

E poi al fido Emilio il loculo nel mausoleo il padrone non gliel’ha nemmeno voluto dare… che ingrato!

nando

Gli articoli 7 e 8 della costituzione

“Art. 7
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

Art. 8
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.”

Andrebbero così modificati:

“Art. 7
La Repubblica rispetterà il sentimento religioso della popolazione, ma in ossequio ai criteri di uguaglianza, lo Stato non riconoscerà ufficialmente, né de jure, né de facto, nessuna confessione religiosa.

Art. 8
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Ogni cittadino ha il diritto di aderire a qualunque confessione religiosa, o di non aderire a nessuna di esse.
Le confessioni religiose hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico della Repubblica. E’ vietata qualunque agevolazione fiscale verso qualunque ente, se la causale di tale agevolazione, anche indirettamente, è lo status di ente religioso.
Lo Stato non può mantenere rapporti ufficiali, né regolarli tramite concordati o intese, con nessuna confessione religiosa. E’ vietato a qualunque ministro di culto celebrare matrimoni o altri atti pubblici che, secondo le rispettive confessioni, prevedano cerimonie o riti religiosi, se questi, almeno quindici giorni prima, non siano stati precedentemente celebrati in presenza di un ufficiale di stato civile.”

Modificate così la nostra Costituzione, e vedrete che non ci sarà bisogno di nessuna legge sulla libertà religiosa.

dv64

@Ernesto
Nello sputo di Fede dall’alto verso il basso e a debita distanza c’è tutta la sua essenza umana.

ignazio

Libertà religiosa … non significa libertà di imporre la religione.
Forza Giorgio, sai ben cosa dire. In bocca al lupo!

Ciao Ignazio.

restodelmondo

Anche io sottoscrivo Nando. Solo per quanto riguarda i matrimoni, visto quanto sono affollate le liste di aspiranti sposi, usare le chiese per snellire il processo non mi sembra terribile – ovviamente mettendo fuori legge alcune “simpatiche” pratiche tipo l’annullamento via Sacra Rota che priva la moglie degli alimenti.

Ah, qualcos’altro da leggere in proposito alla legge
http://www.chiesavaldese.org/pages/archivi/index_commenti.php?id=529
(la citazione da Avvenire nell’ultimo paragrafo è da brivido).

Massimiliano: Se si spiegassero meglio – anche a scuola – un po’ più delle possibili posizioni in materia di religione, credo vivremmo tutti molto, molto meglio. A prescindere dalla nostra personale fede/convinzione in materia. Non so se un’ora di “storia delle religioni” (dove “religione” è in senso lato: posizione filosofica riguardante il trascendente) sia la cosa giusta da fare, però… (Però forse non è così male. Numi, bisognerebbe tenerla fuoi dalle mani dei ciellini.)

IlFustigatoreDiGalliate

res, ma sei matto? cioe’, chiunque conoscendo la storia delle dogmatiche cattoliche cambierebbe religione

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