La richiesta di Giovanni Nuvoli non è eutanasia!

Affiancare la parola “eutanasia” alla richiesta di Giovanni Nuvoli è del tutto fuori luogo. Sebbene nelle decisioni di fine vita, così come in molte altri domini, non ci siano steccati rigidi e i confini siano sfumati, in questo caso la richiesta di Nuvoli è chiara e legittima: ed è la richiesta di interrompere una terapia. Una richiesta altrettanto legittima di quella di non avviare un trattamento sanitario: se un paziente rifiuta un farmaco, un macchinario che lo terrebbe in vita o anche l’alimentazione naturale, nessuno potrebbe obbligarlo senza macchiarsi del reato di violenza privata. Se un paziente desidera smettere di prendere un farmaco, scollegare un macchinario che lo tiene in vita o smettere di alimentarsi, nessuno potrebbe obbligarlo senza macchiarsi del reato di violenza privata. Sostenere il contrario cancellerebbe i fondamenti dello stesso consenso informato e restringerebbe così tanto la libertà individuale da renderla irriconoscibile.
La possibilità di rifiutare o di interrompere una terapia è garantita dalla Costituzione italiana, dal Codice di Deontologia Medica e da convenzioni internazionali e non può essere definitiva eutanasia.
In un dibattito tanto accidentato, confuso e spesso isterico è assolutamente necessario usare i termini giusti. Sono già troppe le voci che usano il fantasma dell’eutanasia per restringere lo spazio di autodeterminazione dei pazienti, dei cittadini italiani. Non offriamo loro un altro ghiotto pretesto.
Se Massimiliano lo si chiama Ugo, Massimiliano non si volta.

Articolo di Chiara Lalli pubblicato sul blog Bioetica

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6 commenti

ren

Ma se anche chiedesse l’eutanasia sarebbero affari suoi. Il corpo e suo e le sofferenze pure. E’ ridotto a una larva poveretto. Quello che fa incazzare in questo paese dove la metà della gente ha un livello di cialtroneria sconvolgente è che a pochissimi frega un cazzo della sorte di Nuvoli ma il 50% degli italioti allineati al vatica**o son lì a sostenere che non si può interrompere la terapia. Son poi le stesse persone che occupano i parcheggi degli invalidi, evadono le tasse, buttano i rifiuti in terra, fanno i family pacco day, si schierano contro i diritti degli altri. Cialtroni!

Chiara Lalli

Ren, sono d’accordo con te.
Ma siccome urlare “Nuvoli chiede l’eutansia” ha il solo intento di negargli la possibilità di fare della sua esistenza ciò che desidera, allora è bene ricordare che si sta parlando di un diritto sancito e ribadito da varie normative. Che usino altri argomenti per opporsi alla sua richiesta. Perché Nuvoli sta invocando il diritto sacrosanto di fornire (rifiutare o revocare) il consenso sui trattamenti ai quale vuole essere sottoposto.
Quanto alla cialtroneria mista a menefreghismo che dire? Meglio procurarsi un anello con il cianuro.

cartman666

Secondo me, gli italiani che accetterebbero l’eutanasia, o anche la sospensione delle cure come
e’ successo per il caso Welby, sono molto piu’ della maggioranza, chi non ha visto un proprio parente morire dopo atroci sofferenze, augurandosi che la morte arrivasse a salvarlo da un calvario insopportabile.
A mio avviso sono stati quattro gatti in cerca di notorietà, come il gip Laviola e pochi altri fanatici, che sono riusciti a rallentare la sospensione delle cure del povero Nuvoli.
Tutto dovrebbe normalizzarsi quando ci sara’ la sentenza di assoluzione del Dr.Riccio, che dovrebbe sistemare le cose, almeno si spera, anche se conoscendo i tempi biblici della giustizia, non c’e’ da restare allegri.

shock

Come già detto in un post precedente per smontare le pretese dei cattoliti nei riguardi dell’eutanasia basterebbe far ricordare loro che pure Cristo è morto per eutanasia, perchè si è fatto uccidere di sua spontanea volontà donando la sua vita per redimere il mondo.
Riflettetici.

nihil84

E’ possibile giustificare qualsiasi scelta, anche la piu’ sconsiderata ed irrazionale con la religione, ma se si cerca di giustificare scelte simili in base a convinzioni private, ecco che scatta l’iter giuridico.
Pensando ai testimoni di Geova che possono rifiutare, in base a credenze irrazionali, una trasfusione di sangue che potrebbe salvare loro la vita, rabbrividisco.
Tutto questo e’ semplicemente ingiusto.

Ernesto

A questo Nuvoli è negata la libertà di non essere tenuto in vita artificialmente.
A un altro Nuvoli, Gianpaolo, condannato per diffamazione di magistrati (aveva affermato con un comunicato stampa che Borrelli avrebbe dovuto essere mandato alla forca) è stato nominato da Mastella direttore generale del Ministero della giustizia.
Che bel Paese!

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