Proposte per i parlamentari

Egregia UAAR,
mi permetto di sottoporre un breve scritto contenente alcune indicazioni utili per eventuali proposte parlamentari relative all’assurdo problema italiano (e non) del rapporto tra stato e religioni.

Si prenda il caso dei crocifissi appesi nei locali pubblici.Tale simbologia rappresenta gli interessi soltanto di una parte della
popolazione ed è corretto per altri non riconoscersi in tali cose. Le religioni con tutti i loro contenuti, vanno intese come un fatto individuale al pari delle scelte personali di non ritenere significative queste cose. Se si parla di uffici pubblici, per definizione si parla di un qualcosa che debba tener conto degli interessi sociali in senso generico e non specifico. Appendere nei tribunali una gigantografia di un foglio da 500 euro, un poster di Ginger Lynn o lo stendardo della Spal equivale a metterci un crocifisso, in quanto ognuna di queste cose rappresenta un’interesse della gente. Quindi, a meno che non si voglia trasformare le scuole, i tribunali e gli uffici pubblici in musei di pop art, la soluzione più logica da attuare è quella di non applicarci assolutamente nulla.

Il Vaticano potrebbe obiettare che i crocefissi rientrano nella cultura storica del paese. Allora mi permetto di sottolineare una considerazione che spesso sfugge. Mi occorre un prologo.

(Fonte Internet) Lo scimpanzé ha imparato a imitare perfettamente un certo numero di azioni compiute dall’uomo: indossare abiti, mangiare e bere a tavola, usare martelli ed altri utensili, andare in bicicletta e perfino fumare. Sebbene queste azioni possano essere il semplice risultato di un acuto spirito di osservazione e imitazione, ve ne sono altre nelle quali lo scimpanzé ha rivelato un genuino spirito d’iniziativa e capacità di riflessione; in altre parole ha dimostrato una intelligenza innata. Se un cibo gustoso viene posto nella gabbia di uno scimpanzé ma non a portata di mano, l’animale collocherà prontamente due o tre scatole l’unasull’altra per farsi una piattaforma da cui afferrare il cibo, anche se non ha mai visto prima fare una cosa simile. (Fonte Internet)

Parlando di retaggi storici occorre mettere a confronto due concezioni della vita che sono l’aspetto utilitaristico e quello simbolico.La descrizione citata poc’anzi dimostra che un primate possiede una capacità innata di saper riconoscere il benessere e il modo per ottenerlo, mentre questi tal “dio” o crocifissi sono solo invenzioni del clero stesso, in quanto non esiste uno scimpanzè che per arrivare a prendere del cibo dove non arriva, alzando gli occhi verso le nubi, chiama in causa un tal “king kong” affinchè gli fornisca le capacità necessarie. Sembra invece che costui, da solo, chiami in causa alcuni scatoloni che impilati tra loro gli consentono d’ingollarsi la prelibatezza a cui non arrivava. Emerge quindi, che alle origini delle culture, fosse già in circolazione unamentalità utilitaristica. mentre i king kong hollywoodiani dell’epoca sono da datarsi posteriormente. Che ci piaccia o meno, gli italiani (ed anche gli altri) arrivano da lì. Quindi, se mai si dovesse sostenere che l’applicazione dei crocifissi nei tribunali deriva da retaggi storico culturali occorre tenere presente che a rigor di logica, andando indietro, sarebbe più opportuno appenderci delle banane.

Altro punto profondamente scorretto e antidemocratico è il seguente. Per quale assurdo motivo occorre investire un essere umano appena nato di tutta una serie di eventi senza alcun senso, propri della cultura religiosa? Un bambino appena nato non possiede alcuna conoscenza di quel che farà nella vita e di quali saranno i suoi interessi. Da qui, oggigiorno, è opinione largamente diffusa, perlomeno nelle famiglie di cultura occidentale avanzata, che la crescita di un infante debba svolgersi tenendo conto il più possibile di ciò che egli stesso sceglierà come propri interessi. Essendo la questione religiosa un fatto individuale, battezzare un essere umano che non ha ancora una individualità è un paradosso. E’ come se all’atto della nascita si tesserasse il bambino alla bocciofila rionale indipendentemente dal considerare se ciò sarà successivamente un suo effettivo interesse. A mio parere, bisognerebbe spostare obbligatoriamente la scelta di avere a che fare o meno con tutte le ritualità religiose al compimento dellamaggiore età.

Il Vaticano potrebbe obiettare che in tal modo si lascia un essere umano in preda alle simbologie oniriche religiose negative per diciotto anni. Si può far presente loro che secondo le nostre di concezioni invece, in diciotto anni si fa in tempo a diventare anche miliardari e di conseguenza non avere. da lì in poi nella vita, del tempo da perdere.

Augurandovi un buon lavoro quando avete a che fare con il circo parlamentare, vi sottolineo di ricordare sempre che quella gente senza alcun senso, i religiosi, deve prima o poi arrivare a comprendere che si trova sparpagliata sul pianeta in mezzo ad altri aventi interessi diversi e deve arrivare a comprendere di non possedere, in sè per sè, alcuna peculiarità distintiva.

Lettera inviata alla UAAR

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23 commenti

Johnny Golgotha

Magari, nei locali pubblici, accanto ai crocefissi si potrebbero piazzare dei ritratti di Charles Darwin

Vash

Io invece sottoscrivo l’idea di appendere delle banane, mi pare anche colorato e dal gusto tropicale no?
Particolare anche il paragone con l’iscrizione alla bocciofila rionale, ma sarebbe stato meglio fare il paragone tra un romanista che da bambino è stato iscritto a vita dai genitori agli ultrà della Lazio!

scarpette rosse

Così viene dimostrato che gli scimpanzè sono più intelligenti dei credenti e che King Kong è un dio più pratico di quello degli umani.

emel

…in altri termini, si potrebbe dire che gli scimpanze sono piu’ intelligenti della maggior parte degli italiani.

Damiano

o di una scimmia, subito sopra al crocifisso

..o subito dietro … 👿

corrado venturini

io aspetto un parlamentare che si dichiari ATEO e contro il concordato per votarlo

Mario

Trovo giuste “le proposte per i parlamentari”. Ma si tratta sempre di ragionamenti, rivolti a persone che non lo usano liberamente. Poi, ricordiamoci che siamo in Italia, dove vi risiede anche il Vaticano. Purtroppo questi scritti servono solo come sfogo personale perchè, (come la vedo io), i crocefissi non saranno mai tolti. Del resto la Chiesa fa ciò che vuole in Italia!

claude

se il cristo potesse si toglierebbe dalla croce e andrebbe con le scimmie a volare di liana in liana e a mangiar banane…. lo troverebbe di sicuro più divertente…….

nando

Mario scrive
“i crocefissi non saranno mai tolti”

Certo, perché
1) All’80% degli italiani piacciono. Ti rispondono :”perché, che fastidio ti dà”? oppure “perché dobbiamo fare quello che vogliono gli islamici?”, che sono le 2 risposte più idiote, becere e qualunquiste che si possano dare. Ma dagli italiani non vedo cosa ci si possa aspettare di meglio. Che paese di merda.
2) La stessa comunità atea e agnostica, in larga parte, NON lo ritiene un problema fondamentale e, tutto sommato, non gli dà alcun fastidio. Ti rispondono “ci sono ben altri problemi, l’eutanasia, i matrimoni gay, la fecondazione assistita…”. Così facendo la battaglia contro il crocifisso nei luoghi istituzionali viene allegramente ceduta a soggetti come Adel Smith e a poveri cristi come il giudice Tosti, che nella sua battaglia è più SOLO di un gambo di sedano.
Invece basterebbe capire che scrocifiggere il paese è fondamentale per la laicità. Anche se fossero legali i matrimoni gay e l’eutanasia, ma i crocifisso continuassero a essere esposti, questo NON sarebbe un paese laico, ma confessionale.

cap

Se i crocifissi continueranno ad essere presenti ovunque i matrimoni gay e l’eutanasia, come qualunque altra conquista civile, non ci saranno mai. Questo perché l’abitudine è una brutta bestia; vedere dappertutto quel simbolo cruento gli dà un’importanza che non dovrebbe avere, anche senza parlarne. E’ un messaggio subliminale con cui la chiesa ci abitua al suo potere.

ciceracchio 2la vendetta

e’ vero ,la cosa piu’ triste e’ che quando sei in un ospedale e devi
vedere un crocefisso davanti a te tutto il giorno e la notte
e ‘ molto deprimente .
resta un simbolo solo per rappresentare il potere temporale
del vaticano , come dimostrazione di dominio del papa re
sull’italia repubblicana e laica.
quindi se li devono mettere solo nelle loro spelonche .

ciceracchio 2la vendetta

l’evoluzione e’ una scienza esatta ;??
basta veder la faccia di certi politici proni al catttosoglio;
la loro intelligenza ridotta allo stato di servitu’ pontificia ,
solo perche’ porta certi voti???ho perche’ la loro intelligenza e’ solo confusa con
la supertizione ????un giorno forse qualche antropologo riuscira’ a capirlo.
intanto contentiamoci di vedere buttiglione volonte’ eccce ecccce…

mstatus

L’assurdo è che nei tribunali ci stanno in virtù di una circolare del Ministro della Giustizia fascista! Mentre per appendere un altro simbolo è necessaria una legge del parlamento… bella discriminazione.
Per i locali pubblici andrebbe chiesto che a fianco del crocefisso si appenda la pubblicità della campagna uaar scrocifiggiamo…

raphael

assolutamente d’accordo con nando e cap. Il crocifisso è la bandiera

mp

Hanno paura. Hanno paura che senza un feticcio in ogni dove, il loro dio non gli sia vicino. Ma il loro dio non è dappertutto nel tempo e nello spazio? Ridicoli e contraddittori, come sempre.

Luca Mastroserio

Oggi come oggi il problema delle gestioni sociali e della democrazia potrebbe essere rivisto mediante logiche evolute. Il problema nell’applicare poi queste cose, risiede sia nel grado di cultura della popolazione e sia in fattori di effettiva volontà da parte dei governi.
Tutti sappiamo che entrambe le cose, in italia maggiormente che altrove, vanno viste come se fossero collocate in epoche medievali se non antecedenti.
Fanno fatica pur i paesi più evoluti ad organizzare sistemi fluidi socialmente, figuriamoci qui che la gente dà ancora i soldi ai terni di san gennaro e i politici fanno a gara per sfilare davanti al vaticano che nessuno ha votato.
A parte la pizza e gli spaghetti, a mio avviso è semplicemente vergognoso citarsi italiani all’estero.
Le leve a disposizione del contribuente preso per il culo da ogni parte, sia dalla rappresentanza che dai servizi non offerti indietro dallo stato, non sono molte. Comincio anche a ritenere che proporre delle cose o evidenziare sistemi, alla fin della fiera, sia un po’ una cosa che rimane all’interno solamente dei circoli atei e pragmatici.
Il cittadino può non recarsi a votare ma penso che troverebbero un sistema per spennarlo ugualmente.
Facilmente si farà giustizia da solo, poichè altri predisposti a farlo non lo fanno, e via discorrendo…
Siamo in un paese di merda e sarebbe il caso di accorgersene.

lorenzo A.

come ogni attività economica anche le religioni sono chiamate a rispondere alle sfide della competizione globale. ecco quindi che i cattolici in primis devono difendere la loro quota di mercato e come la coca cola cercano di essere riconoscibili, disponibili, e alla portata di tutti.

non fanno altro che difendere la visibilità del loro marchio

ma visto il trend del mercato delle religioni tra breve non si parlerà di italia cattolica….per vincere nella competizione globale è necessario innovare costantemente mentre la ricetta b16 va esattamente nella direzione opposta

zumpappa

Quindi se mi faccio uno scorfano posso regolarizzare la mia posizione. Buono a sapersi…

maxalber

zumpappa scrive:

18 Luglio 2007 alle 13:37
Quindi se mi faccio uno scorfano posso regolarizzare la mia posizione. Buono a sapersi…
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Certo, tra simili…

Damiano

zumpippa:

continua con le pippe e lascia stare gli scorfani…

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