CUS. Arcigay: vogliamo il matrimonio

I CUS, Contratto di Unione Solidale, rappresentano un primo piccolo passo migliorativo rispetto alla proposta di legge del Governo sui DICO. Finalmente è cancellata l’odiosa discriminazione nei confronti delle coppie conviventi che non erano riconosciute in quanto tali, e si prevede un registro pubblico presso il giudice di pace. Positive sono inoltre le norme che prevedono la possibilità per i partner di scegliere il regime patrimoniale e di inserire nel contratto i contenuti che preferiscono. Rappresenta inoltre un passo in avanti la parificazione ai parenti di primo grado per l’assistenza e le informazioni di carattere sanitario e penitenziario e la spettanza in via presuntiva delle scelte sanitarie e post mortem, salvo diversa indicazione scritta.

Purtroppo I CUS, al pari dei DICO, non rispondono in alcun modo alla richiesta avanzata dal movimento lgbt (lesbiche, gay, bisessuale, transgender) italiano di piena equiparazione della dignità delle persone e delle coppie omosessuali.

Per noi l’unica proposta di legge che ci soddisfa è una ed una sola: il matrimonio civile

Sul piano del riconoscimento concreto di diritti i CUS mostrano inoltre diversi aspetti negativi, soprattutto in materia previdenziale, di successione, di trasferimento lavorativo e degli stranieri.

Il nostro giudizio complessivo quindi si attesta ad una presa d’atto della volontà da parte del Senato di proseguire nella discussione, partendo da un testo lievemente migliorativo dei DICO, che però non tiene per nulla conto dell’evoluzione sociale, del ben più avanzato quadro legislativo europeo, e non risponde positivamente alla necessità per le persone omosessuali di essere considerate dal diritto alla stessa stregua delle persone eterosessuali.

Articolo di Aurelio Mancuso pubblicato sul sito Il Dialogo

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10 commenti

Lorenzo

Mi sembra una posizione di minimo buon senso.
Se infatti è vero che mediamente una coppia gay non è uguale ad una eterosessuale dal punto di vista della fertilità, le possibilità sono due: o trattare le coppie infertili (anziani, con uno o entrambi i coniugi affetti da sterilità, ecc.) come coppie omosessuali, proibendo loro il matrimonio – magari imponendo il divorzio al coniuge ancora fertile – oppure occorre accettare che il matrimonio è un’istituzione sociale riconosciuta dallo Stato, non è solo qualcosa di mistico come vorrebbero i preti di casa nostra (che peraltro non lo praticano, quindi che ne sanno?).
E’ ridicolo l’argomento che i bambini debbano avere un padre e una madre: le coppie gay e (soprattutto) lesbiche anche in Italia hanno figli da anni, perché questi bambini dovrebbero essere tolti alle loro mamme per darli ad estranei, papà che magari non hanno mai visto?
Di nuovo, o si impone per legge alle vedove di risposarsi con un uomo purchessia, oppure si accetta che i bambini possono essere tirati su da una persona o da due dello stesso sesso senza apprezzabili differenze emotive.
Personalmente, sono stato tirato su da una coppia eterosessuale: il risultato è stato una via crucis che non auguro al mio peggior nemico.

Il Conte di Saint Germain

Io sono per il matrimonio civile, i CUS come i DICO sono un compromesso al ribasso e non risolverebbero affatto la situazione, nè porrebbero le basi per un riconoscimento effettivo dei diritti civili. Le leggi servono anche per cambiare il volto della società e introdurre nelle teste dure le innovazioni (ricordate cosa successe per il divorzio?), basta aspettare il consenso di quello o quell’altro che tanto non arriverà mai!

ren

Basta con le pagliacciate e NO a tutte le forme di discriminazione dei gay. Da ora in avanti si pretenderà il matrimonio civile per le coppie dello stesso sesso. L’occasione di fare una legge annacquata, i vescovi e Mr Prada Shoewear, insieme a BInetti e Buttiglione l’hanno persa con l’affondamento dei dico. Non vogliamo altre leggi all’acqua di rose. Siccome paghiamo le tasse come gli etero e siamo cittadini Italiani come gli etero, vogliamo i loro stessi diritti, grazie!

rossotoscano

uguaglianza di diritti è un principio costituzionale e io non accetto leggi che sembrano progressiste e che invece hanno solo una parvenza di uguaglianza… se per lo stato i gay hanno meno diritti allora io, in quanto omosessuale, voglio e pretendo anche meno doveri, specialmente quelli fiscali… o i cittadini sono tutti uguali o non se ne fa nulla, se poi vogliamo sempre fare le pecore e rifarci a falsi valori allora sono i benvenuti ma io non ci sto… comunque voglio farvi notare che se un omosessuale italiano contrae matrimonio all’estero, questo non è riconosciuto dallo stato italiano e il suo coniuge non ha nessun diritto qui in italia, però se l’omosessuale sposato all’estero decide in italia di contrarre il matrimonio civile allora c’è la legge per accusarlo e processarlo per bigamia… vorrei sapere con quale criterio si legifera in italia: come doveri siamo tutti uguali ma in quanto a diritti no…

dadaLito

penso che sarebbe ottimo che venisse approvato. D’altronde, si dice che un lungo viaggio inizia sempre con un piccolo passo: diamo intanto alle coppie gay la possibilità di registrarsi, di avere finalmente dei numeri, e non le statistiche che il primo ciarlatano oscurantista può tirare fuori. Sbattiamo in faccia all’italia che l’italia è cambiata: per questo motivo li appoggio; solo mostrando a una certa parte d’italia che non si tratta più di un fenomeno marginale, si potrà scardinare l’insieme di balle che legano la nostra democrazia

il fauno

quoto dadalito; certo i cus sono un brodino, il solito compromesso all’italiana, il risultato tipico del modo di fare politica in italia, ma sono almeno qualcosa, un punto da cui cominciare, e da qualche parte bisogna iniziare per ottenere qualcosa di concreto in futuro.

Ernesto

Le coppie lesbiche sono teoricamente superiori rispetto a quelle eterosessuali per quanto riguarda la fertilità.

Arcturus

Ernesto,
complimenti, non ci avevo pensato. Ottimo argomento per il prossimo imbecille che parlerà di “diritto naturale”.

Graziano

Ma qualcuno crede veramente che questo o un ‘altro governo in Italia potrà mai varare una legge che riconosca le unioni di fatto,specialmente quelle omosessuali?Io sono omosessuale ,sto con il mio compagno da 27 anni e ci convivo da 23 ( amore debole,come si deduce….) ma sono convinto che nessun governo,nè a sinistra nè a destra avrà mai il coraggio di fare una legge equa e dignitosa su questa materia.Figurarsi estendere il matrimonio agli omosessuali!!! Forse fra 50 o 100 anni…

ren

@fauno

Tu accetteresti, se le cose stessero al contrario, che a differenza di tutti gli altri tuoi connazionali ti mandassero dal notaio o dal giudice di pace per sposarti? Accetteresti tutti i pregiudizi che dobbiamo sopportare noi ogni giorno, quando ministri chiamano persone migliori di loro “culattoni” e anche di peggio? Guarda che la vita per molti di noi è molto pesante. Noi vogliamo che finalmente qualcuno chieda scusa per i decenni persi in questo paese per dare diritti a persone che non hanno nulla in meno degli altri e che amano con la stessa intensità degli altri. Chiediamo che finalmente venga ristabilita l’equità.

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