È in atto un tentativo per far saltare surrettiziamente la legge 40, che i cittadini hanno voluto mantenere con il referendum del 2005 (1). Lo denuncia “Scienza e Vita”, l’organismo che promosse l’astensione e che oggi difende nuovamente la legge sulla fecondazione. “Laicità e democrazia (2) sono a rischio di estinzione quando si fa pressione per modificare le linee-guida applicative della legge in modo che possano servire come grimaldello per scardinare la legge stessa”, ha sottolineato la prof. Maria Luisa Di Pietro, docente di bioetica alla Cattolica e co-presidente (con il genetista Bruno Dallapiccola) dell’Associazione, durante la conferenza stampa promossa per contestare i dati del Ministero della Salute sull’applicazione della legge 40. Dati relativi alla diminuzione delle gravidanze con la Fivet (rispetto al tempo del “Farwest procreativo”) che, alla vigilia dell’emanazione delle linee- guida della stessa legge, sono stati letti scorrettamente (3) per portare ad una revisione della legge. Infatti, ha sottolineato la Di Pietro, vengono usati per “far dire alla legge quello che la legge non dice” (4). Mancano invece informazioni su cosa si fa per la “prevenzione primaria della sterilità”, che “sta diventando una vera e propria emergenza anche per il nostro Paese”, oppure “sui danni da fecondazione artificiale e sul fatto che la tanto richiesta diagnosi preimpianto causa tali danni all’embrione da ridurne di un terzo le nascite”. (AGI)
(1) Validità del referendum: vedi la voce Quorum, per iniziare.
(2) Laicità e democrazia? Laicità? Strano che a parlare di laicità sia una accanita sostenitrice di una legge degna di uno Stato etico e patriarcale, che in nome di un principio quantomeno discutibile mette a rischio, sì, la salute delle persone. A rischio di estinzione (se non già compiutamente estinta, proprio come il povero Dodo) è la laicità, ma a causa di leggi come la legge 40, non a causa del tentativo di porvi rimedio. Tentativo ormai fiaccato da un referendum invalido (invalido, non confermativo della legge!), da una politica pavida e disinteressata ai problemi delle persone che avrebbero bisogno di tecniche rese illegali dalla legge 40, e da quanto accaduto prima: la redazione di una legge tanto orrenda, la decisione della Corte Costituzionale di non accettare il quesito abrogativo totale, e così via. Quante volte è stato già detto? Troppe.
(3) Sono stati letti scorrettamente da quanti non si sono nemmeno scomodati a leggere con attenzione e per intero la relazione del Ministero. Ma si sono accontentati delle agenzie (mezza paginetta contro un centinaio, vuoi mettere?). Sono stati letti scorrettamente da quanti avevano già deciso quali dovessero essere i risultati.
(4) Cosa dice la legge, signora Di Pietro? Lei è la stessa che metteva in guardia rispetto al pericolo di incentivare i costumi sessuali discinti promuovendo la campagna di vaccinazione contro il Papilloma virus, nevvero? Meglio una bella malattia (fino al tumore del collo dell’utero), soprattutto se conseguenza di promiscuità sessuale! Che cosa dice allora la legge 40? Che va tutto bene? Ma sì, in fondo un po’ di sofferenza terrena aiuta a tenere in caldo un posticino in paradiso.
Articolo di Chiara Lalli pubblicato sul blog Bioetica
“Scienza e vita” è uno dei movimenti che proprio mi fanno più schifo in assoluto. Sono viscidi. Per non parlare poi del nome. L’altro giorno ho visto l’ennesima organizzazione religiosa che è riuscita a infilare nella sua denominazione la parola “scienza”. Sti qua sono furbi. Sanno che la maggior parte della gente vede nella scienza qualcosa di buono, quindi, invece di dire “religione e vita”, preferiscono chiamarsi “scienza e vita”, anche se in realtà non hanno nulla a che fare con la scienza, visto che non fanno ricerca, non promuovono l’uso del metodo scientifico e via dicendo…
Sottoscrivo, Jeeszuz. La politica dei para-vaticani è sempre stata viscida. Hanno sempre giocato sulle parole e le sottigliezze dei significati per nascondere malamente il pelo del lupo sotto il vello dell’agnello.
ci risiamo! questi continuano con la falsità più spudorata: ho fatto campagna per il referendum e ho parlato con tantissime persone: alla maggior parte non fregava niente, non si sentivano coinvolte e non capivano cosa c’era in ballo (la personalità giuridica dell’embrione e la legge 180), sensibilizzarle in una chiaccherata volanta era un’impresa. Quelli convinti della parrocchia, minoranza, non prendevano il volantino e non si fermavano nemmeno. Certo noi non abbiamo vinto, ma non ha vinto nemmeno il NO, poichè nell’astensione ci sono appunto gli indifferenti e i menefreghisti, oltre a quelli fisiologici di tutte le elezioni, perciò i giochi dovrebbero essere pienamente aperti: cose semplici difficili a farsi per colpa dei politici imbelli sedicenti laici 🙁
@Jeezuz
>sti qua sono furbi.
>
la chiesa e’ mafia …da sempre.
Si attacca a qualunque cosa di buono venga prodotto dall’umanita’, e cerca di farlo suo, senza troppo preoccuparsi del fatto che non ha nessun diritto.
Tanto i suoi schiavi vengono cresciuti con l’idea che l’ignoranza gli permettera’ di andare in paradiso… et voila’ il gioco e’ fatto.
Ricordo ancora una volta che oltre che ignorare i diritti delle persone che hanno problemi riproduttivi e non seguono la loro delirante morale, i cattolici, con quella legge e quel referendum (e quoto Antonietta: il referendum e’ andato NULLO, non ha confermato la legge), hanno sputato in faccia a tutti quelli che hanno malattie *gravi* cui la ricerca sulle staminali dia speranze di cura…
questi signori si sono arrogati il diritto di dire che io la sclerosi multipla me la devo tenere, sostanzialmente perche’ loro ritengono che il loro dio abbia piacere che io soffra, ed io mi arrogo il diritto uguale e contrario di affermare che *loro* sono degli indecenti mentecatti (e censuro il LUNGO resto degli aggettivi che mi vengono in mente, ma li potete immaginare)- fine dello sfogo.
Da quando un referendum fallito diventa la conferma di un “no” popolare?
Poi vengono a dire che la 40 non è una legge cattolica…
Da quando un referendum nullo diventa la conferma di un “no” popolare?
Poi vengono a dire che la 40 non è una legge cattolica…