10 riflessioni sulla laicità

L’Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân sulla Dottrina Sociale della Chiesa sta promuovendo una riflessione organica sulla laicità, che “è oggi il crocevia di moltissime problematiche etiche, sociali e politiche”, avverte.

Nella sua pagina web www.vanthuanobservatory.org offre varie riflessioni prodotte su questo tema di grande attualità.

Un primo frutto è lo studio di monsignor Giampaolo Crepaldi – segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace – apparso sul “Bollettino di Dottrina Sociale della Chiesa” 1 (2006) con il titolo “Brevi note sulla laicità in J. Ratzinger – Benedetto XVI”.

A questo seguiranno altri approfondimenti – annuncia l’Osservatorio nel suo Bollettino di Notizie n. 94 del 16 luglio scorso –.Uno dei prossimi fascicoli del “Bollettino di Dottrina Sociale della Chiesa” verrà dedicato interamente alla questione, con apporti di vari Paesi del mondo in cui la laicità e il laicismo assumono forme diverse.

Nel frattempo, l’Osservatorio ha voluto sintetizzare in dieci punti le sue riflessioni sulla laicità, che riportiamo di seguito […]

Testo integrale dell’articolo con i dieci punti sul sito Zenit

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7 commenti

Silvio Manzati

Questo “Osservatorio Internazionale” è veronese. Per quanto se ne sa a Verona, l’Osservatorio è costituito esclusivamente, o quasi, da tale Stefano Fontana, professore di scuola media e legato alla Compagnia delle Opere.

Lamb of God

Sarà un illuminante testo sulla sana laicità.

Per me se lo posson infilare in quel posto assieme alla linea della vita.

rachael rose

trovo il contenuto dei 10 punti offensivo per l’UOMO e la sua essenza razionale, ma anche per le sue eventuali aspirazioni spirituali. inoltre leggo termini come nichilismo, relativismo, etc. … ormai superati da un ventennio. mi viene il voltastomaco…

Giuseppe Murante

..al tempo… i dieci punti in questione sono illuminanti su come i cattolici (perche’ di loro si tratta) desiderino la laicita’.

Si parte da
“[…]si tende a concepire la laicità come l’ambito della sola ragione[…]”
dove e’ chiaro che questa gente, invece, proprio non e’ in grado di concepire la distinzione tra idea e metodo.
“La laicita'” NON e’ un’idea, un insieme di idee, un’ideologia; e’ semplicemente il metodo migliore per garantire la convivenza di persone con idee diverse nello spazio pubblico, chiedendo a loro (a TUTTE loro) di rinunciare all’imposizione ed all’esposizione impositiva delle proprie idee religiose, *che non sono, checche’ questi signori dicano, condivise da tutti*.

Si prosegue (dopo vari e ben noti deliri) con
“Se la misura dell’uomo è la sua capacità siamo al nichilismo della tecnica e l’uomo può “auto-autorizzarzi” a fare tutto ciò che è in grado di fare.”
che contiene ben DUE assurdita’: la prima e’ che senza religione non vi possa essere etica (su questo si veda ad es. Etica senza fede, P. Flores D’Arcais) e la seconda e’ che esista qualcosa che invece “etero-autorizza” l’uomo a fare alcunche’. Cosa che e’ accettata solo dai teisti ed e’ invece assurda per tutti gli altri.

Ma non dimentichiamo
“Se solo una laicità che non escluda la trascendenza può essere veramente laica, allora, quantomeno, la laicità deve ragionare “come se Dio fosse”. ”
a cui solo si puo’ rispondere:
seee… vi piacerebbe!

oppure la chicca (vale la pena riportare interamente il punto nove)
“Non tutte le religioni sono ugualmente adatte a garantire alla politica la necessaria trascendenza. Una religione come il Buddismo, per esempio, che propone la dissoluzione della persona nell’uno-tutto è meno in grado di garantire in senso trascendente i diritti della persona che non una religiona come quella cristiana per la quale l’incontro con Dio sarà un incontro personale. E’ interesse della laicità non scadere nel qualunquismo religioso.”
Quindi, ATTENZIONE, amici laici: non solo per essere davvero laici dovete essere religiosi, ma neanche va bene una religione qualsiasi, deve essere il cristianesimo! Il buddismo e’ troppo poco invadente per i gusti di costoro.

Che dire.. queste idee sono pericolose, perche’ ispirate dal fanatismo e fonte di altro fanatismo nonche’ di intolleranza. E questo e’ sempre causa di problemi, per chi voglia vivere in SANTA pace la propria vita.

antonietta

Niente di nuovo sotto il cielo, ma è una buona sintesi del pensiero integralista cattolico apostolico. Su ogni punto si potrebbe dissertare a lungo, voglio sottolinearne uno al punto 7 (che felice coincidenza col famigerato numero della nostra Costituzione) particolarmente significativo per le implicazioni e conseguenze politiche già in atto da tempo:
“la LAICITA’ VERA… b) non concede libertà di parola solo ai singoli credenti, ma anche alle comunità religiose come tali. Questo, dal punto di vista della politica, significa RICONOSCERE ALLA COMUNITA’ RELIGIOSA IL DIRITTO DI ESSERE SOGGETTO di cultura sociale e politica.”
E’ l’esplicita affermazione della irrilevanza della libertà di coscinza dei singoli cittadini (e fedeli) e dell’assoluta PREVALENZA dell’istituzione temporale e politica del vaticano: come volevasi dimostrare!!!

Non parliamo per carità di tutti gli ossimori e incongruenze logiche di cui questo manueletto, come tutti gli interventi papali a riguardo, sono ricchi, il più bello è naturalmente “la dittatura del relativismo”.

Magar

Cattolicistiii! Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!
Mucchi di baggianate pluriconfutate che ripetono soltanto per il potere persuasivo che la ripetizione continua della medesima tesi ha in se stessa. L’importante è far girare sempre lo stesso disco. Ciarpame intellettuale, dalla tesi per cui anche la ragione è un dogma a quella secondo cui bisognebbe ragionare “etsi Deus daretur” per essere davvero “razionali”.

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