Due nuovi documenti sul sito UAAR

Nella sezione Contributi del sito UAAR sono stati pubblicati due nuovi interventi: Italia senza papa di Luigi-Alberto Sanchi e Homo Ecclesiae di Stefano Scargetta.

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15 commenti

Antonio

Complimenti a Luigi-Alberto Sanchi

Sopra la gente, la Chiesa campa.
Sotto la gente, la Chiesa crepa.

laura

@ Antonio
complimenti anche a te. La tua filastrocca mi è piaciuta

Damiano

Devo dire che il punto di vista di Homo Ecclesiae non l’avevo mai considerato, è interessante, questo spiegherebbe diverse cosette, ho sempre pensato che l’odio del cattolicesimo nei confronti degli omosessuali fosse semplice “omofobia disinteressata”.
Meriterebbe degli approfondimenti.

rossotoscano

ho letto homo ecclesiae e devo dire che è interessante ma non fà luce su nulla e arriva a delle conclusioni molto personali che personalmente non condivido.Credo che tra i preti la percentuale tra gay ed etero sia la stessa che si trova nella popolazione… la mobilitazione dell’elefante contro il moscerino credo sia dovuta solo al fatto che l’italia è rimasta l’ultimo baluardo di difesa di una religione che è ormai alle strette e cade a pezzi: mi ricordo la mobilitazione operata dal vat per boicottare il referendum sulla legge 40: lì ci fù un martellamento continuo per giorni… e molti subirono il lavaggio del cervello e non si presentarono alle urne… credo che l’elefante si muova solo quando è sicuro di vincere, quando è sicuro di poter plagiare le coscienze: ricordiamoci che l’omosessualità è ancora vista come malformazione o malattia da molti italiani e una politica pro coppia omosessuale è una politica debole in un paese come il nostro… molti omosessuali repressi continuerebbero a sposarsi anche se venissero legalizzate le unioni di fatto, del gay pride la tv ci ha trasmesso solo immagini di trans o viados e poi il silenzio totale… degli altri pride in italia e di quello di madrid con 3 milioni di partecipanti non si è parlato… perciò io credo che la chiesa attacchi solo quelli piu’ deboli per poter confermare il proprio potere e poi si assiste ogni giorno a sciorinate fatte in nome di dio su qualsiasi argomento: queste sono solo manifestazioni di un potere che si sente minacciato e perde adepti… per un gay fare il prete non sarebbe nè piu’ facile nè piu’ difficile di un etero

Damiano

Credo che tra i preti la percentuale tra gay ed etero sia la stessa che si trova nella popolazione

Ecco appunto, ci vorrebbe un approfondimento, secondo me non è affatto così scontato.

Marco

Complimenti due documenti interessanti e ben fatti.
Lo stile ironico di Homo Ecclesia vale da solo la lettura.

Peccato siano riflessioni destinate a restare appannaggio dei pochi che hanno meno bisogno di conoscerle.

Il Conte di Saint Germain

Non so rossotoscano, io invece mi trovo d’accordo con l’analisi del testo Homo Ecclesiae, sarà perchè tante volte mi sono ritrovato a pensarci anch’io e sono arrivato alle stesse conclusioni. Magari avrei preso in considerazione anche la marea di suore lesbiche…in fondo se ci pensi creare un clima omofobo non fa altro che rendere più accogliente i loro seminari, come a dire “vedete? Qui potete nascondervi”, fortunatamente i costumi si sono (leggermente) evoluti e un uomo e una donna che non si vogliono sposare non destano più tutti i sospetti di una volta e difatti assistiamo con gaudio al calo delle vocazioni.

edcon

Qualche giorno fa ho litigato con mia sorella (credente) perchè io sostenevo le stesse cose scritte in Homo Ecclesiae.

E’ bene ogni tanto trovare qualcuno che la pensa come te…

rossotoscano

è inutile giocare su immagini stereotipate dei gay per avallare le proprie ipotesi, di conventi di monache con chiostri pieni di sceletri di aborti… di preti, frati e monache che hanno una vita sessuale normale è pieno il mondo… una cosa è l’immagine del gay coi sensi di colpa reietto dalla società che si rivolge a dio e alla sua chiesa ma un’altra è diventare prete… io ci vedo solo strumentalizzazione e voler a tutti i costi arrivare ad una conclusione preconcetta… chiedetevi davvero a cosa porterebbe una legge di totale uguaglianza tra le coppie di fatto( etero e gay) e quelle sposate, è lì la risposta, ricordate che la chiesa è contro TUTTE le coppie di fatto, poi basti pensare alla teoria sul creazionismo, alla legge 40, alla proibizione del preservativo nei paesi con alto numero di sieropositivi, alla unicità della vera chiesa, alla discesa in campo politico della chiesa…io non mi chiederei perchè la chiesa è contro le unioni omosessuali( la chiesa è contro i cus non solo contro le unioni omosessuali ma tutte le unioni civili) invece mi chiederei: per il family day si è mosso tutto l’ambaradam del vat, tutte le parrocchie italiane, tutte le associazioni cattoliche italiane e tutta questa montagna di roba ha partorito un corteo topolino di un presunto milione di persone.?… e non ditemi che tutto questo la chiesa lo ha fatto per riempire i seminari di omosessuali perchè è illogico, qui ci sono altri interessi in gioco e ripeto: l’immagine del gay che si macera nel suo dolore è solo frutto di una propaganda fascista( ce ne sono ma sono pochissimi) la stragrande maggioranza vive una vita serena e molto piu’ normale di quello che crediate o di quello che vogliono farvi credere, ed è questo a preoccupare la chiesa… mi ripeto: dieci anni fà quasi tutti i giovani italiani sognavano il matrimonio in chiesa, oggi è il 60% , le chiese sono vuote e i cristiani vivono una cattolicità molto personale , pensate cosa vorrebbe dire per la chiesa cattolica equiparare le unioni di fatto ai matrimoni, quali conseguenze deleterie per il vat porterebbe tutto ciò…. qui sta il nocciolo

Damiano

chiedetevi davvero a cosa porterebbe una legge di totale uguaglianza tra le coppie di fatto( etero e gay) e quelle sposate, è lì la risposta, ricordate che la chiesa è contro TUTTE le coppie di fatto

Si è vero, ma è innegabile che l'”orco nero” sia rappresentato dalle unioni omosessuali, non sono io a dirlo, sono loro: la più grande obiezione verso i DICO era il fatto che fossero aperti *anche* alle coppie omosessuali, tanto che molti di quelli che conosco (e che se ne fregano di questi problemi) sono convinti che i DICO riguardassero *solo* le coppie omosessuali.

pensate cosa vorrebbe dire per la chiesa cattolica equiparare le unioni di fatto ai matrimoni, quali conseguenze deleterie per il vat porterebbe tutto ciò…. qui sta il nocciolo

In entrambi i passi sembri insinuare qualche cosa che francamente non capisco: a che cosa ti riferisci esattamente? quale sarebbe la soluzione del “mistero”? Quali sarebbero queste conseguneze “devastanti” per la chiesa ?

rossotoscano

l’immagine della società e della famiglia che la chiesa cattolica proclama è davanti a tutti e non è certo un problema solo per gli omosessuali… provo a ribaltare il problema: osteggiare le unioni omosessuali vuol dire che moltissimi gay andranno all’estero per sposarsi e vivere una vita piu’ libera e umana… e difatti sono tanti gli omosessuali italiani sposati all’estero, io personalmente sono divorziato dal mio coniuge dal 1993… ma davvero credete che la stragrande maggioranza delle unioni di fatto siano gay in italia? ragazzi qui è in gioco la stessa istituzione della chiesa coi suoi privilegi e il plagio delle coscienze… ripeto: provate a pensare cosa succederebbe se il governo si schierasse apertamente contro la morale cattolica, la sua ingerenza e arroganza… e poi la chiesa non parla colo contro il malcostume omo ma anche contro quello etero… comunque pensateci… si rimetterebbero in discussione tutti i privilegi di cui gode il vat e la posta in gioco è altissima naturalmente…

Pasquale

mi sa che ha ragione rossotoscano.
i gerarchi cattolici fanno solo di tutto rallentare il nostro distaccamento dal loro mondo.
stanno difendendo quel che è loro.
però l’articolo si basa su dei numeri che fanno pensare…

Il Conte di Saint Germain

Ma sinceramente rossotoscano io credo che sia proprio più un problema di elargire certi diritti agli omosessuali e questo non lo dico io ma tutte le vomitevoli dichiarazioni di vaticanisti e bigotti vari, siamo contro i Dico perchè sono contronatura! E la maggior parte degli ignorantoni credono che siano soprattutto ad appannaggio degli omosessuali e per questo li avversano. Poi è chiaro che al Vaticano interessa tutto ciò che serve a manipolare le coscienze e a impedire le libertà, ci mancherebbe altro, però non puoi venirmi nemmeno a dire che le suore o i preti gay sono semplicemente degli stereotipi perchè la storia e una mole infinita di testi ci insegnano il contrario. E’ chiaro che con l’evoluzione dei costumi e della mentalità questi stiano diventando sempre di meno, per fortuna, però uno che si fa prete ed entra in seminario non lo fa per la famosa “chiamata” ma perchè viene da un contesto socioculturale molto arretrato e bigotto e magari pensa di nobilitare la sua anima e la sua posizione agli occhi di Dio, ma soprattutto della famiglia, prendendo i voti. E uno che ha bisogno di “mondarsi” per la visione distorta cattolica è un omosessuale.
E’ stato così per secoli…a tal proposito consiglio una lettura pertinente: “Dentro il convento” di Rosemary Curb e Nancy Manahan.

Damiano

ma davvero credete che la stragrande maggioranza delle unioni di fatto siano gay in italia?

No di certo, ma rimane il fatto che lo spauracchio ufficialmente è la legalizzazione dell’unione omosessuale, lo hanno detto e ripetuto in tutte le salse.
Può anche darsi che sia solo una scusa per raccimolare maggiori consensi, se la chiamata alle armi del family day fosse stata all’insegna della famiglia punto e basta, i numerosi divorziati presenti (anche illustri) avrebbero avuto qualche difficoltà in più a partecipare…e invece i guazzabuglio dimostra solo che non gliene sbatteva na mazza di matrimonio e sacramenti vari, il tutto è avvenuto come se i DICO fossero *solo* per le coppie omosessuali.
E comunque non avevo affatto bisogno di Homo Ecclesiae per sospettare che l’omosessualità nel clero fosse più diffusa che in altre parti, ciò che trovo interessante nel documento è il “movente” al quale non avevo mai pensato, se ci pensi bene la decimazione del clero è a sua volta una delle maggiori preoccupazioni della CCAR.

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