Sentenza choc in Spagna, dove un giudice ha tolto a una madre la custodia delle due figlie perché omosessuale. Questo quanto accaduto nella regione sud-orientale di Murcia, dove il giudice Fernando Ferrin ha deciso di affidare le ragazze al padre, affermando che l’ambiente gay minacciava la loro educazione e la loro crescita.
AMBIENTE A RISCHIO – In particolare il giudice ha espresso preoccupazione per l’ambiente in cui le giovani sarebbero cresciute. Ambiente che, a suo parere, poteva indurle a diventare anch’esse omosessuali. «La madre deve scegliere tra le sue figlie e la sua nuova partner», ha detto Ferrin.
LA PROTESTA – Spiegazione, questa, che non ha convinto la comunità gay spagnola, che ha invece ovviamente protestato duramente affermando che la sentenza è contraria alla costituzione e ha spinto la suprema corte di Murcia ad aprire un procedimento disciplinare contro Ferrin. Le leggi della Spagna sui diritti degli omosessuali sono tra le più liberali in Europa, e due anni fa il governo socialista ha reso la Spagna il terzo Paese al mondo a legalizzare i matrimoni gay.
Se fosse successo in Italia i politici, con a capo il “Mastella” di turno, si sarebbero scagliati contro la suprema corte di Murcia.
Pronto a scommettere che la sentenza verrà annullata e Ferrin sottoposto a provvedimento disciplinare. Malgrado la mentalità retrograda e bigotta di alcuni personaggi pubblici come il Ferrin, la spagna è troppo avanti ormai per lasciar passare impuniti questi comportamenti illiberali e discriminatori. Vedremo.
Da razzista e bigotto, il Ferrin almeno non è stato ipocrita. In Italia si sarebbero arrampicati su un grattacielo di specchi per dire che ‘non è che ce l’abbiamo coi gay, per carità, ma [aggiungere scusa-razionalizzazione qualsiasi, es. le figlie sarebbero state discriminate a scuola, la famiglia naturale è maschio-femmina, ecc ecc ecc]’.
No Andrea,
In Italia le bambine sarebbero state affidate ad entrambi i genitori secondo la nuova e giustissima riforma dell’affidamento condiviso.
Noi siamo ancora più avanti degli spagnoli sotto questo profilo… per fortuna.
Così le bambine sarebbero state un po’ con il papà ed un po’ con la mamma ed un po’ anche con i nonni (grande novità della riforma italiana), perché i bambini hanno il diritto di stare con tutti i loro parenti per crescere sani.
Non devono diventare lo strumento di nessuno, soprattutto non della politica, e nemmeno delle lotte per i diritti dei gay.
E non devono diventare né gay né eterosessuali, ma possono diventare tutto quello che loro scelgono di diventare.
ma perché non si affidano alla scienza invece che alle loro opinioni
personali. non c’è un solo studio che dimostra la relazione tra orientamenti
sessuali dei genitori e quello dei figli. ma a loro evidentemente non interessa sapere la verità.
se nel mondo si usasse di + il metodo scientifico…
Tra l’altro non sta scritto da nessuna parte che se un bambino cresce in un ambiente omosessuale debba, come conseguenza logica, diventarlo egli stesso… Certo, finchè in giro ci saranno imbecilli che considerano l’omosessualità come una deviazione da una non meglio specificata “normalità” piuttosto che un’espressione della complessità dell’essere umano, una delle sue molteplici sfaccettature… bhe allora resisteranno ancora questo tipo di timori primordiali.
Uh, Chris,
ma cado io dal pero o tu sei troppo ottimista? Dai così tanto per scontato che la legge italiana non discriminerebbe mai un genitore gay? La legge sull’affidamento condiviso prevede dopotutto che per buoni motivi un minore possa essere affidato solo a uno dei genitori. Resta da vedere a mio avviso se fra questi buoni motivi un giudice alla Ferrin non possa voler includere proprio il caso del genitore gay.
Forse no, e se ce lo puoi confermare bene, ma date le circostanze (italiane) e i comportamenti ancora comuni di tanti papaveri sul tema, il mio post è sgorgato spontaneo e non fuori luogo, temo.
Sullo strumentalizzare invece convengo, e tuttavia preciso che per me – se un gay fosse discriminato come ora in spagna ed egli/ella lottasse per il suo diritto ai figli – non si tratterebbe affatto di strumentalizzazione, né lo sarebbe se quel caso particolare servisse a far discutere in generale su soluzioni più giuste per altri in simili situazioni.
Quanto alla libertà di diventare ciò che si vuole, d’accordissimo, e aggiungo che nel caso dell’orientamento sessuale conta anche la natura, perciò anche: libertà di essere chi si è (e quoto Statolaico).
@ Chris
A mio avviso l’affidamento condiviso nei primi anni di età non è particolarmente consigliato.
“perché i bambini hanno il diritto di stare con tutti i loro parenti per crescere sani.”
Non capisco questa frase, per crescere sano devi avere un diritto a poter stare con tutti i parenti? Pero’ puoi decidere se starci o no? Non si capisce bene.
“Non devono diventare lo strumento di nessuno, soprattutto non della politica, e nemmeno delle lotte per i diritti dei gay.”
In questo caso lo diventano per forza a causa del giudice.
“Ambiente che, a suo parere, poteva indurle a diventare anch’esse omosessuali.”
Ma che cazzo ne sa? Si basa sù uno studio scientifico? Come fa a stabilire questo? Razza di stupido!
“Ambiente che, a suo parere, poteva indurle a diventare anch’esse omosessuali.”
Visto quanto sono deficienti certi etero, forse sarebbe la loro fortuna!
Cari amici, vorrei farvi una domanda visto che scrivete di discriminazione attuata dal giudice spagnolo sul caso della donna alla quale sono state tolte le figlie.
Premetto che secondo me erano le bambine ad essere discriminate vivendo in un ambiente domestico non normale. Dovevano avere la possibilità di vivere in un ambiente diciamo ‘neutro’.
Poi, se è destinato, sarebbero diventati omosessuali-e. La domanda è.
Se in Italia viene fondato il partito gemello dei pedofili olandesi e un giudice o la Corte, dicono di no, costoro, i pedofili aspiranti politici, potranno dire di essere stati discriminati?
Io, li metterei in una colonia penal-lavorativa a vita senza pietà.
Queste cose sono CRIMINI.
Antonio da Conca
si
basterebbe ricordare che la maggior parte dei Gay proviene da famiglie eterossessuali o “normali” come direbbe il giudice. Dal mio punto di vista ciò significa che l’ambiente ha un ben misero ruolo nel determinare l’identità sessuale di base delle persone.
Giudice omofobo, e che va contro la Legge.
Se esiste ancora un po’ di buonsenso dovrebbero rimuoverlo.
x Lik
Una cosa è la titolarità del diritto (il bambino ha diritto a stare con tutti i parenti), e cosa diversa è disporre di quel diritto.
Io posso avere un diritto di credito, e in quanto adulto posso rinunziare a quel diritto rimettendo il debito.
Il bambino può lo stesso essere titolare di un diritto di credito, ma non può rinunziarvi perché non è capace di intendere e di volere. la stessa cosa vale per un anziano che abbia perso la capacità naturale.
Fino a qui è ok ?
Per cui, per quanto riguarda il diritto a stare con tutti i parenti (che non è un diritto di credito, ma un diritto assoluto della persona), il bambino ha questo diritto, ma non può scegliere se usarlo oppure no perché non è capace di intendere e di volere per presunzione assoluta (iuris et de iure) fino ai 14 anni. Dopo i 14 anni la presunzione diventa relativa (iuris tantum) per cui è ammessa la prova contraria. La procedura sarà però complicata (ed io a dire il vero non la conosco).
Per cui il bambino potrà essere costretto a frequentare i nonni anche se non lo vuole, perché l’ordinamento giuridico ritiene che questo sia un suo diritto di grande importanza e fondamentale per il suo sano sviluppo psicologico.
Se non vi piace cavoli vostri, per me è giustissimo.
Mamma mia…ancora co’ sto partito dei pedofili, a parte la tua disinformazione Angelo sei anche un provocatore da 4 soldi…
Angelo sei tu ad essere anormale. Fai una cosa buona, limitati a leggere famiglia cristiana e non tediare persone che discutono di cose serie.