La morte di Nuvoli: commenti di Michele Serra e Rosso Malpelo

L’asciutta, pietosa cronaca che Giovanni Maria Bellu ha scritto sugli ultimi giorni di Giovanni Nuvoli (“Repubblica” di ieri) faceva rivoltare la coscienza. I pretoriani della fede (aggrappandosi a quelle stesse leggi dello Stato che non esitano a ripudiare quando non siano di loro comodo) hanno condannato Giovanni a un finale insopportabile. Il respiratore che lui non voleva più ha costretto il suo corpo a “respirare” e i suoi polmoni a riempirsi per tre ore dopo la morte: un macabro dettaglio che descrive ad esalta alla perfezione l’accanimento scellerato, la prigionia morale e fisica che il cosiddetto “partito della vita” infligge al corpo degli altri.
Il pretesto religioso (la vita appartiene a Dio) si traduce in un morboso sequestro di noi persone mortali, del nostro corpo fragile e della nostra volontà di essere liberi e dignitosi. Giovanni, pur di superare il muro inumano che leggi imperfetto e ottusità etica gli avevano eretto attorno, si è lasciato morire di fame e di sete. Ma gli hanno mandato perfino i carabinieri (poveri carabinieri), dieci giorni prima della sua morte e della sua liberazione, per impedire che un medico lo aiutasse a evadere. E tutto questo in nome di Dio!? Oppure in nome dei bigotti e di quei preti aridi e presuntuosi che straparlano di “vita” senza rispettare i vivi?

L’intervento di Michele Serra è stato pubblicato oggi su Repubblica

Giovanni Nuvoli è morto: di fame e di sete! In pagina le modalità: “Staccata la sonda dell’alimentazione”. Il parroco ieri dichiara sul “Corsera”: avrà “funerali in chiesa, era un buon cristiano, faceva parte del popolo di Dio, qualche settimana fa gli ho dato l’estrema unzione, era lucido e determinato. Ha voluto ricevere la Comunione. Ero stato io a celebrare il suo matrimonio”. Radio Radicale suona le trombe e cerca – invano – di farne nuova bandiera per l’eutanasia libera come il povero Welby. La moglie, Maddalena, è addolorata: “lo hanno fatto morire di fame e di sete”! Lei ha voluto che la salma stringesse “tra le mani giunte in preghiera il rosario che a Pasqua gli aveva inviato, con speciale benedizione, Benedetto XVI”. Eppure, stesso “Corsera”, ti tocca leggere che Nuvoli è “simbolo delle lotte per i diritti civili, accanto a Luca Coscioni e Piergiorgio Welby”. E invece con la battaglia per l’eutanasia non c’entra niente e ha ragione Maddalena a protestare: i cosiddetti “lottatori per i diritti civili” si sono impadro-niti di lui, ma ne hanno fatto una vittima e basta e solo chi non capisce che il suo caso è del tutto diverso, umanamente, medicalmente e religiosamente dirà – ieri lo dicono tanti – che c’è contraddizione nel comportamento della Chiesa tra la vicenda Welby e questa. Invece è l’opposto. Il problema non è disfarsi della vita, ma accompagnarla sempre, e la vera contraddizione è di chi, strumentalizzando ogni cosa, non capisce più la differenza tra accompagnare chi muore e ucciderlo. Confonde la vita e la morte, e vuole che la sua confusione detti legge a tutti. Grazie, no!

L’intervento di Gianni Gennari / Rosso Malpelo è stato pubblicato su Avvenire 

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18 commenti

Lamb of God

Hanno imparato la lezione, ora anche loro agiscono da ipocriti pure su queste questioni perchè dopo il caso Welby e le parole di Rivera meglio evitare ulteriori cali di popolarità.

Mons. Sgreccia ha detto che Nuvoli si è avvalso di un’eutanasia passiva senza rinnegare pubblicamente la propria fede, mentre Welby si sarebbe avvalso dell’eutanasia attiva ed avrebbe strumentalizzato il proprio caso ad usufrutto della lotta radicale.

Tutto questo è completamente falso.

Sia Nuvoli che Welby si sono avvalsi di un’eutanasia passiva cioè hanno rifiutato il supporto vitale, il primo facendosi togliere il sondino endo-gastrico e il secondo facendo staccare il ventilatore polmonare. Entrambi sono stati sedati per evitare un’agonia dolorosissima ed entrambi hanno infranto i valori non negoziabili della CCAR togliendosi la vita. La morte di Nuvoli è nei fatti identica a quella di Welby perchè l’infermiere che ha staccato il sondino ha compiuto il medesimo gesto di Mario Riccio, la differenza in questo caso sta nel fatto che Welby era un non credente convinto mentre Nuvoli era cattolico praticante. Tutto qui.

Daniela

il commento di michele serra è ineccepibile come suo solito, ma sono rimasta allibita dal commento di rosso malpelo, ma dico l’unica cosa diversa tra nuvoli e welby, è che l’uno ha potuto morire come desiderava senza soffrire e senza provare dolore e l’altro è stato costretto a morire dolorosamente in modo disumano, e debbo dire che l’articolo di malpelo mi ha fatto rivoltare lo stamoco per la cattiveria e l’ipocrisia.

Daniele Gallesio

Il problema non è disfarsi della vita, ma accompagnarla sempre, e la vera contraddizione è di chi, strumentalizzando ogni cosa, non capisce più la differenza tra accompagnare chi muore e ucciderlo. Confonde la vita e la morte, e vuole che la sua confusione detti legge a tutti. Grazie, no!

Il problema non è disfarsi della o accompagnare “la vita” in astratto e “sempre” (ovvero “di chiunque”), ma lasicare ognuno libero di decidere cosa fare della propria.
(Lasciare ciascuno libero anche di peccare, perché impedirgli di suicidarsi non lo salverebbe dalla collera del vostro ipotetico dio, in quanto quel che conta per esso sono le intenzioni.)

E la vera contraddizione è di chi, strumentalizzando ogni cosa, non capisce più la differenza tra la vita propria e la vita altrui, fra il chiedere di non morire e l’essere obbligati a non morire.

Confonde la pietà col sadismo, e vuole che il suo sadismo sia imposto anche sulla pelle di chi non condivide la sua religione sadomasochistica. Grazie, no!

Daniele Gallesio

Certo uno pseudonimo più azzeccato non poteva sceglierselo.

Malpelo si chiamava così perché aveva i capelli rossi; ed aveva i capelli rossi perché era un ragazzo malizioso e cattivo

Ovviamente il buon Gennari se l’è scelto con ironia…
…ma a volte nell’ironia alberga la verità. 😀

Marforio

NUVOLI RIPOSA – COME TUTTI (… MA PROPRIO TUTTI …) I SARDI DEFUNTI – CON LA CORONA DEL SANTO ROSARIO STRETTA TRA LE MANI.

DIO LO ACCOLGA, PER L’INTERCESSIONE DELLA BEATA VERGINE DI BONARIA PATRONA DELLA SARDEGNA, NELLA SUA PACE.

emel

Se fossi la vedova di Nuvoli manderei a fare in culo Gianni Gennari con una lettera aperta ai maggiori quotidiani nazionali.

Giuseppe Murante

“la vera contraddizione è di chi, strumentalizzando ogni cosa, non capisce più la differenza tra accompagnare chi muore e ucciderlo. Confonde la vita e la morte, e vuole che la sua confusione detti legge a tutti. Grazie, no!”

Quest’ultima frase e’ la parte piu’ ributtante dell’intervento ributtante di una persona ributtante.
Come se questi..mostri, non sapessero che la nostra “confusione” noi vogliamo solo volerla potere applicare a noi stessi.
Dov’e’ che vorremmo “dettar legge”?
Disgustoso.

Daniele Gallesio

Come se questi..mostri, non sapessero che la nostra “confusione” noi vogliamo solo volerla potere applicare a noi stessi.
Dov’e’ che vorremmo “dettar legge”?

Sottoscrivo al 100% !!!

ren

Marforio ma che stupidaggini dici. Come fai a sapere che tutti i sardi sono cattolici praticanti. Non è mica il Messico. Io sono sardo e ANTI-cattolico e come me tantissimi. Smettila di dire panzane.

GF

> la vera contraddizione è di chi, strumentalizzando ogni cosa,
> non capisce più la differenza tra accompagnare chi muore e ucciderlo

No bello, noi capiamo benissimo la differenza abissale tra essere “accompagnati” in quel calvario (magari di anni) e porvi anticipatamente una fine. Sei tu, piuttosto, a non capire che non tutti sono disposti a percorrere la prima strada.

> Confonde la vita e la morte, e vuole che la sua confusione

No bello, nessuna confusione. Sei tu, piuttosto, ad essere confuso, tanto da scambiare la tortura obbligatoria per un valore e un “servizio all’Uomo”

> detti legge a tutti.

Dettare legge a tutti??? Guarda bello che l’eutanasia mica è un obbligo, è una possibilità: chi la chiede la ottiene (o meglio la dovrebbe ottenere), chi non la vuole proseguirà tranquillamente il suo cammino “purificatore”, e chi lo tocca!

> Grazie, no!

Essere “accompagnato” in quel calvario? Grazie, no!

cartman666

Questo Gennari e’ certo uno dei piu’ leggendari pirla che abbia mai visto scrivere. Se poi penso che il suo stipendio gli viene pagato anche dai nostri canoni tv, perche’ non privatizziamo la rai?

Il Filosofo Bottiglione

Il problema non è disfarsi della vita, ma accompagnarla sempre, e la vera contraddizione è di chi, strumentalizzando ogni cosa, non capisce più la differenza tra accompagnare chi muore e ucciderlo. Confonde la vita e la morte, e vuole che la sua confusione detti legge a tutti. Grazie, no!

la solita retorica sconclusionata di “avvenire”.
una chiusura ad effetto che non consegue da ciò che ha cercato di argomentare nel resto dell’articolo, cioè che Nuvoli non avesse la stessa determinazione di Welby di farsi bandiera per il diritto di rifiutare l’accanimento terapeutico (sia esso costituito da farmaci o da alimentazione o respirazione forzata) o addirittura per l’eutanasia.
non solo vi è un evidente non sequitur, ma la frase stessa non ha senso: in caso di eutanasia il malato non verrebbe accompagnato nella morte dai suoi cari? Welby e Nuvoli (che i pasdaran della chiesa si agitano a presentare come diversi) non sono forse stati entrambi accompagnati con tutto l’amore possibile dalle loro mogli e dai loro congiunti?
sono persone che giungono alla fine prematuramente e con sofferenza, si fanno, a seconda della loro volontà, simbolo per i diritti civili: a chi da fastidio tutto ciò?
sono storie tristi, per certi aspetti amare, e nel contempo, fortissime, ricche di senso.
ciò che più stona e infastidisce è la chiesa, che sempre si intrufola e mette il becco: nella morte, nel sesso, nelle scoperte scientifiche, nel modo di vestire, nel modo di insegnare e chi più ne ha più ne metta.

emel

>Come se questi..mostri, non sapessero che la nostra “confusione” noi vogliamo solo volerla potere
>applicare a noi stessi.
>

Lo sa benissimo il nostro prete fallito…
Dovete sapere che il nostro Gennari se ne intende parecchio di dogmi ad personam visto che LUI PER ESEMPIO, dopo essersi sposato con dio e aver fatto promessa di celibato davanti alla cosidetta ecclesia, un bel giorno ha deciso che ***PER LUI*** il signor dio doveva fare un eccezione e cosi ha gli fatto le corna e si e’ spretato… 🙂

…regole ??? Leggi di dio ??? dogmi da rispettare ???
NAHHH, COSUCCE SIGNORI, COSUCCE !!!

Quando il basso ventre chiama, Gianni Gennari risponde (come tutti i veri cattolici peraltro) !!!
…il loro motto e’ ARMIAMOCI E PARTITE !!!

Ci sarebbe da ridere se non fosse tutto vero.
Ora… immaginatevi se un bel giorno il signore in questione, o magari suo figlio (se ne ha fatto uno, intanto) dovesse scontrarsi con un polmone d’acciao…
Che dite, organizziamo i pellegrinaggi a casa del signore in questione con tanto di finta PIETAS dipinta sul muso ????
Si accettano scommesse su quanto tempo passerebbe prima che cominci a mettere in dubbio la sicurezza che ostenta nei suoi ghirigori sul giornale dei vescovi.

Che tristezza ! 🙁

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