Ci pensa mons. Jacques Noyer, vescovo emerito di Amiens, a rompere il sostanziale silenzio calato sulla Chiesa francese dopo la pubblicazione del Motu Proprio che ha reintrodotto l’uso del Messale tridentino. I vescovi di Oltralpe erano stati infatti tra quelli che più si erano opposti alla pubblicazione del documento da parte di Benedetto XVI, consci dei problemi che questo avrebbe portato in un Paese dove forti sono i tradizionalisti che rifiutano non solo la riforma liturgica conciliare ma il Concilio tout court. Per questo, all’indomani dell’uscita del documento, il loro sostanziale silenzio era stato particolarmente significativo (v. Adista n. 53/07). Voce isolata e coraggiosa, però, quella di Noyer, che, in questo testo scritto per Adista, esprime lo sconcerto e i timori per lo spirito di un documento concepito tutto all’interno di un ristretto “orizzonte romano”. (a. s.)
“Perché il nostro papa ha deciso di ampliare nettamente gli spazi d’uso della liturgia antica? Forse immagina che farà piacere a qualcuno dei monsignori del Vaticano nelle loro cappelle private? Mi piacerebbe non vedere in questo gesto una nuova imprudenza da parte di un papa che dimentica troppo spesso che il mondo è molto più grande del suo orizzonte romano.
So che la lettera del documento vuole limitare alla sola liturgia il cambiamento. I grandi orientamenti del Concilio non sarebbero rimessi in discussione. E questo permette a molti vescovi di chiedere la calma, perché niente dovrà cambiare nelle abitudini. Si può sperare che, in effetti, il numero di richieste per il vecchio rito sarà molto ridotto.
Ahimè! Al di là del testo del Motu Proprio, quel che resterà sarà un atteggiamento critico sugli sviluppi conciliari. Proprio nel momento in cui si manifestano segni di indebolimento nell’apertura e nel dialogo con gli altri cristiani, con le altre religioni e con la saggezza umana, questa ondata di gelo che arriva dall’alto spingerà qualcuno alla ribellione e getterà la maggioranza nello sconforto.
Ci limiteremo a ritornare a casa, per guardare le foto di ieri e lasciar morire di freddo il mondo? Che lo Spirito ci risparmi da questa tentazione!”.
Articolo di Jacques Noyer, vescovo emerito di Amiens, pubblicato su Il Dialogo
Dà fastidio anche voi questa recente moda dei giornalisti di riempirsi la bocca col latinorum quando parlano del papa? Prima con la lectio magistralis, ora col motu proprio…
Più la cheisa cattolica ritorna all’antico più si allontana dall’uomo della strada. E da incoragiare il ritorno alla messa in latino, perché ci aiuterà a spretarci e secolarizzarci.
Premesso che io adoro sentir parlare in latino ed ancora di piu’ adoro quando l’antica lingua riecheggia su per le vaste cupole delle chiese, tra le frescure dei colonnati e la sensualita’ dell’architettura sacra, sia essa morbida, spartana, cupa o delirante (i cristiani, nonostante i continui blatericci contro il corpo, il sesso e la natura, hanno capito molto bene che il vero e piu’ efficace sistema di indottrinamento e’ la seduzione dei sensi… persino la repressione potrebbe intendersi come una forma raffinata di “inconscio” sadomasochismo).
Per questo temo che la messa in latino possa rivelarsi molto piu’ efficace di quanto verrebbe ottimisticamente da pensare. Non dimentichiamoci che il cattolicesimo si basa su elucubrazioni teologiche in stile Final Fantasy, incomprensibili a chiunque abbia un minimo di spirito critico. La base della loro religione e’, sostanzialmente, che noi non possiamo capire niente dell’ineffabilita’ del piano divino.
Figurarsi se papaboys, papanonne, papapoliticanti e (sommo mistero dell’universo) gli atei devoti si faranno scoraggiare, o intimidire da un po’ di buon vecchio latino. Secondo me proveranno un sottile ed occulto piacere -che non confesseranno mai apertamente- nel sentirsi sempre piu’ umili ed incapaci di comprendere.
Piccini, se sapessero che per qualcuno la loro altissima visione non e’ che un’orgia sensoriale e che come tale se la vivono apertamente…
E’ UNA ONDATA DI LUCE, DI SOLE, DI FEDE.
IL PIENO RECUPERO DELLA MESSA DI SAN PIO V CI CONSENTIRA’ DI RENDERE ALL’ONNIPOTENTE UN CULTO MENO INDEGNO DELLA SUA GLORIA E DELLA SUA MAESTA’.
W IL PAPA
condivido quello che dice Pessimista cosmica.
la messa in latino, non farà che allontanare la maggioranza: potrà trovare il favore di vecchi nostalgici e di reazionari, che preferiscono non capirci niente del rito, battersi il petto, ascoltare passivamente l’omelia, recitare il pater noster, prendere l’ostia, dire amen, e andare a casa con la coscienza a posto. poi magari di sera picchiano la moglia e vanno dalle prostitute, ma questo non conta.
I commenti di questo sito non sono all’altezza nè delle notizie selezionate nè di Iavarone e Carcano. Intravedo il rischio di foglia di fico a copertura di idioti non utili.
Meno male Nico che ci sei tu a risollevare il tenore dei commenti…
Forse in in questi tempi di ritorno di molte persone alle credenze magico occultistiche, pensano che possa tornare utile far assomigliare di nuovo i rituali e le funzioni religiose alle giaculatorie e le parole magiche dei maghi e degli stregoni. Si sa..ogni cosa può avere il suo fascino..
Ha ragione Paranor: da sempre il fascino del mistero e delle cose (apparentemente) incomprensibili attrae irresistibilmente i semplici e i poveri di spirito. Lo scopo è proprio questo, colpire la fantasia dei fedeli o presunti tali, in modo da far loro vedere cose che non ci sono, con gli occhi foderati dal mistero e dal magico.
Pessimista cosmica, un altro intervento da incorniciare!
Pessimista cosmica,mi hai tolto le parole di bocca! Sono pienamente d’accordo.
p.s. però il latino mi è sempre stato antipatico e a scuola lo consideravo una perdita di tempo.
Ma è la lingua che sviluppa la logica!! ahah
Scommetto che qualche troll sta già dando del “comunista” al vescovo in questione… 😆
ooh NICO indicaci tu la via per “essere all’altezza” (magari usando qualche argomento…).
Scusate ma non sapevo dove segnalare questa notiziuola. Saluti.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Benedetto-tesoretto/1696468&ref=hpstr1
@ Marforio
Te lo dico con tutto il cuore – V A F F A N C U L O
@Massimiliano
che eleganza!…
@gianni:
Meglio “poco eleganti” che rincoglioniti…
x ragazzo
grazie per il link. Anche se mi ha bloccato la digestione e mi ha rovinato la giornata…
x ragazzo
grazie per il link. Anche se mi ha bloccato la digestione e mi ha rovinato la giornata…
Anche io sono poco elegante : Marforio vai a fare in culo tu e i tuoi amici.
questo papa stà andando contro al concilio unico atto di modernità della chiesa in 500 anni.
forse invidia il successo dell’islam e del suo conservatorismo ?
L’uso del latino non è obbligatorio,quindi, la “riforma” non avrà
alcuna portata pratica.
In astratto si potrebbe pensare che l’utilizzo di una lingua incomprensibile ai più,
possa produrre l’effetto positivo di allontanare i “fedeli” dalle chiese, in realtà, probabilmente ciò non accadrebbe, perchè il valore della liturgia non dipende
tanto dal suo contenuto sostanziale(frasette prive di significato), ma dalle
suggestioni che essa riesce a produrre nell’ascoltatore.
L’unico scopo dell’iniziativa “papesca” è quello di accontentare coloro che
aderiscono alla Fraternità Sacerdotale San Pio X dell’arcivescovo Marcel
Lefèbvre, e tutte le associazioni che si richiamano al mantenimento
della liturgia tradizionale,raccolte in una federazione internazionale
denominata FIUV.
In buona sostanza si tratta di una “scaltra” operazione, tutta interna alla
chiesa,volta alla riconciliazione con i tradizionalisti(però solo quelli moderati,
con esclusione dei sedevacantisti che non riconoscono l’autorità dei Papi del
postconcilio).
Ma con i lefebvriani è come giocare una partita persa, quelli da mo che sono andati… nn credo no… è che questo papa è proprio un vecchio tedesco reazionario e fanatico.
Col latino si rende migliore lode a dio? Che affermazioni insensate, sarebbe come dire che l’onnipotente è troppo scemo per imparere a capire decentemente l’italiano o l’inglese. Senza considerare il fatto che il latino è una lingua come tutte le altre.
Non credo che questa ideuzza della messa in latino cambierà alcun chè.
Marforio scrive:
27 Luglio 2007 alle 09:42
E’ UNA ONDATA DI LUCE, DI SOLE, DI FEDE.
IL PIENO RECUPERO DELLA MESSA DI SAN PIO V CI CONSENTIRA’ DI RENDERE ALL’ONNIPOTENTE UN CULTO MENO INDEGNO DELLA SUA GLORIA E DELLA SUA MAESTA’.
W IL PAPA
HO UN ERA IN ARAMAICO; CHE IL FALEGNAME DI GALILEA CHIACCHERAVA CON GLLI
APOSTOLI?? PERCHE UN LA DIPTE IN ARAMAICO , TANTO A ME MI IMPORTA UNA SEGA
IO IN CHIESA UN CI VENGO , IO VENGO SEMPRE A LETTO . DI SOLITO COL SISTEMA UNIVERSALE NOTO COME GODUTA.
X GIANNI ELEGANZA NON’E ‘ UNA DANZA E’ COME UN PO’DELLA VS IGNORANZA
XCHE FA’ PERDERE ANCHE LA PAPA LA PAZIENZA SE NON PUO’ METTERE NULLA NELLA PANZA , E CHI GLI PAGA LA PARCELLA??? LA CATTOSONANZA ???
RAGAZZI SIATE CARINI CON GLI OPSITI = I TROLL
POVERACCI VENENDO QUI IMPARANO COSA E’ LA VITA VERA
E FORSE DICO FORSE COMINCERANNO A VIVERE DA UOMINI E NON DA TROLL.
COMUNQUE ESSI SONO SEMPRE TROLL. NEL SENZO CHE PER ESEMPIO :
IO SONO CICERACCHIO E LORO NON SONO UN CAZZO
X MORFETTO IL PAPA W . W IL PAPA CHE ANDAVA ALLE ADUNATE DI ADOLFETTO
COL VESTITETTO E CAMICIA BRUNA HEIL HILTLER .
BUGIARDI INGANNATORI IDOLATRI RECITANTI ANCHE UN ATTO CHE RICHIAMA AL
FAMOSO ANNIBAL …
VAI IN VATICANDIA POPO’ DI CATTOMEDIOEVALRINTRONATO
CHE VENGA DETTA MESSA IN MAREMMANO MAREMMA BUCAIOLA CHE E’
LA VERACE LINGUA ITALICA, ALMENO QUALCHE VACCA NEL SENSO DI MUCCA HEEE…
COMINCERA’ AD ANDARE NELLE SPELONCHE MASOCHISTE ECLESIE
SENZA METTERE IL CILICIO PERO” SOLO COL CAMPANACCIO LA COLLO
MAGARI GLIO LASCIANO QUELLO CHE SAREBBE IL POSTO IDEALE PER FARLA .
E’ UNA ONDATA DI LUCE, DI SOLE.
MENO MALE LUCE E SOLE ????PORTACELE IN INVERNO DAI
IDOLATRI :MITRA E AMMON RA , QUELLI SI CHE ERANO DIII CON LE PALLE .