Che il web diventi terra (virtuale) di missione. I gesuiti di Civiltà Cattolica lanciano la sfida: il Verbo deve essere diffuso anche su Second Life. Il quindicinale della Compagnia di Gesù dedica infatti un articolo al mondo degli avatar creato da Philip Rosedale, riflettendo sui rischi e sulle potenzialità della predicazione su internet.
Nel mondo in 3D in cui molti assumono una seconda identità per potersi permettere quel che nella vita reale viene negato (compresi comportamenti malavitosi e avventure erotiche hot), esiste anche un fenomeno religioso. L’universo di Sl, fanno notare i gesuiti, si sta popolando di luoghi di “culto” e di aggregazione spirituale. Spazi dedicati alla preghiera, come moschee, chiese, conventi, sorgono per accogliere i fedeli virtuali.
Così i gesuiti si sono chiesti: “C’è (cyber)spazio per Dio?”. Per rispondere forse i tempi della seconda vita non sono ancora maturi, ma già esiste “una sorta di piazza delle religioni in cui si ritrovano ricostruzioni (del tutto arbitrarie, comunque) di una cattedrale, di una moschea, di una pagoda, di un tempio zen, di un tempio indù, di una sinagoga, di un tempio Kiva e di un museo dedicato all’umanesimo”. Un certo bisogno di preghiera e riflessione, dentro al metaverso, pare dunque esistere. Al punto che qualcuno, spiegano i gesuiti, sta pensando di offrire “un’esperienza di Dio” virtuale.
Ma, scrive Civiltà Cattolica, dietro ai personaggi creati dalla fantasia dei navigatori ci sono uomini e donne veri, forse alla ricerca di Dio e della fede. Per questo su Second Life “ogni iniziativa capace di animare positivamente i residenti è da considerare opportuna”. Perché non bisogna dimenticare che “la terra digitale, a suo modo, anch’essa terra di missione”.
Second Life, gesuiti alla scoperta di una terra (virtuale) di missione
13 commenti
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Non si puo’ dire che gli manchi la fantasia.
…peccato che sia parecchio malata.
Di sicuro, almeno li’, possono risuscitare i morti e moltiplicare i pani e i pesci tutte le volte che vogliono 🙂
Ma forse pure la Seconda Vita è un bene indisponibile?
redo che sia una bella opportunità, cercherò di farmi proclamare santo il prima possibile.
…certo che questa gente non vuole lasciare in pace gli altri da NESSUNA parte….
Magari si renderanno conto che, alla fine, vivono soltanto un’illusione. 😉
Proprio adesso che second life si sta spopolando!! Forse gli conviene puntare su world of warcraft!
Le frontiere del marketing ecclesiale sono infinite, poi “salveranno” anime perse anche in Second life, chiedendo poi + otto per mille in cambio…
Cazzarola, pure li spaccano i coglioni… poi siamo noi gli intolleranti…
@cartman666
LOL, il problema è che in WoW è pieno di non morti armati fino ai denti proti a macinare dei chierici come loro!
Su Second Life non si può menare agli altri avatar? Almeno strappargli la bibbia virtuale in faccia, non so
Non si può stare in pace nemmeno nella realtà virtuale. I corvacci sono dappertutto cazzo.
Aiuto!! Finiranno per venire anche infestare Guild Wars e Diablo2!! Aiuto!!
Devo imparare il russo per giocare sui loro server…. gli ortodossi non si sono ancora accorti del computer.
Ma sti belin non si sono accorti che nei mondi virtuali le strutture hanno il solo scopo di consentire ai giocatori di interpretare un dato ruolo? Se uno ha tirato sù una chiesa o un tempio zen si vede che voleva giocare a fare il prete o il monaco buddista.
Sticavolfiori!! Sarebbe come a dire che se in un gdr online gioco un chierico mi sono convertito ad una qualche religione!! 😆
Ragazzi se volete vi aiutiamo a realizzare l’isola di UAAR per diffondere controinformazione verso i cattolici, che peraltro vi assicuro ci sono da un pezzo su SL. Second Life è uno strumento e come tutti gli strumenti può essere utile e dannoso a seconda dell’uso che se ne fa. Coloro che ritengono di far parte della categoria delle persone intelligenti ne sapranno fare certamente buon uso. Suvvia un pò di ottimismo, se no siete peggio dei nefasti cattolici che vedono nero e demonio dappertutto!