La Verità vi renderà liberi

Sì, di essere arroganti e intolleranti! Sia chiaro per tutti e senza offesa per nessuno: quella di Roma è l’unica Chiesa voluta da Dio.

Senza sosta va avanti da duemila anni il grande concorso al glorioso titolo di “Unica vera Chiesa di Cristo”. Il relativo bando prevede diversi e particolarissimi requisiti (come ad es. la virtù – rarissima! – di Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te/Ama il prossimo tuo come te stesso e la stretta osservanza di parecchi precetti davvero impegnativi: vedi Matteo capp. 5-7; 25,31-46; Giacomo 1,27; Galati 5,19-23; 6,2 ecc.). Eppure, il numero degli aspiranti è sempre stato elevato. Valanghe di domande (con tanto di autorevolissime autocertificazioni) paralizzano i lavori all’Ufficio Protocollo.

Ma a quanto pare il vincitore a tavolino di questo prestigioso concorso da sogno è noto da sempre. Esisterebbe infatti una sola istituzione che lapalissianamente possiede – pienamente e in modo esclusivo – tutti i requisiti per aggiudicarsi quel titolo: la Santa Chiesa Cattolica Romana. (Gli altri candidati, accampando le stesse pretese, sono stati nel corso dei secoli causa di innumerevoli e scandalosi contenziosi inutili). Umilmente e pro bono pacis, essa viene oggi a ribadire di essere “l’unica Chiesa voluta da Gesù Cristo”, l’unica abilitata da sempre e per sempre a dispensare Paradiso e Verità.

Sia chiaro, una volta per tutte, che una corretta interpretazione della dottrina della Chiesa riguardo lo status delle altre realtà cristiane deve portare a prendere atto di quanto segue: sia le Chiese ortodosse sia le “Comunità” (giacché il titolo di “Chiesa” non s’addice loro) nate dalla Riforma del XVI secolo presentano gravi carenze, mancano cioè di “elementi costitutivi essenziali” della Chiesa voluta da Cristo, elementi che da sempre invece si ritrovano nella Chiesa di Roma. Va poi sottolineato che i Protestanti, da questo punto di vista, sono particolarmente carenti (prova ne sia il loro deleterio pluralismo innato, il sostegno alla laicità delle Istituzioni e l’apertura sfacciata di molti di loro alla modernità). Senza offesa, naturalmente!

A fare chiarezza sulla questione c’è un nuovo documento (diffuso lo scorso 10 luglio) della Congregazione per la Dottrina della Fede, inteso a riaffermare la tradizionale dottrina cattolica sull’unicità della Chiesa (una dottrina spesso ignorata o colpevolmente fraintesa dagli intellettuali secolarizzati nonché dalla scellerata fazione dei cattolici progressisti: troppi equivoci infatti si sono accumulati intorno al presunto “nuovo volto” della Chiesa uscito dal Vaticano II). Il documento gode dell’approvazione del Sommo Pontefice. Ecco il testo integrale.

I devotissimi Socci & C. salutano con giubilo le recenti e molto edificanti dichiarazioni vaticane, professando profonda gratitudine a Benedetto XVI il quale, nella situazione di confusione in cui versa oggi il mondo, non solo ha voluto restituire alla Chiesa il tesoro liturgico del Rito antico (sul ripristino della Messa in latino intendo sorvolare, soprattutto perché l’iniziativa riguarda esclusivamente la vita interna della Chiesa), ma ha anche coraggiosamente (è il coraggio della Verità!) riaffermato l’autorità del Papa, l’unico a cui l’Onnipotente abbia trasmesso il pieno potere di pascere, reggere e governare la Chiesa universale.

Se non verrà fuori che si è trattato solo di una provocazione per l’estate, di un grande bluff, se cioè non ci saranno autentici segni di ravvedimento/rinsavimento, il mondo cristiano avrà dato – per l’ennesima volta – un magnifico esempio di fratellanza, pace, amore, dialogo… almeno tra devoti dello stesso Dio e seguaci dello stesso Maestro!

Il nuovo documento dell’ex Sant’Uffizio non può che provocare una gravissima e dolorosa battuta d’arresto al dialogo ecumenico intracristiano (quello interreligioso risulterebbe, a questo punto, impossibile per principio) e costituisce senz’altro un tristissimo colpo basso nei confronti dei cristiani protestanti in particolare. Sempre, si capisce, a fin di bene. Del resto, già da un bel po’ i rapporti tra le religioni vivono una sterile stagione di calma piatta. Ci voleva proprio una scossa produttiva, onde rinfocolare vecchie dispute e ostilità di cui il mondo sentiva tanto la mancanza.

Comunque, c’è chi con saggezza invita ad apprezzare almeno la franchezza: meglio sapere cosa pensa veramente il nostro interlocutore. Infatti, senza premesse chiare e sincere non può realizzarsi dialogo autentico.

Va anche ricordato che la Verità deve essere proclamata a chiare lettere. Quale santo deposito dell’integro Vero, la Chiesa ha il dovere assoluto di non consentire illusioni circa questo fatto: e cioè che sulla Terra esiste una sola agenzia divinamente autorizzata a gestire le relazioni tra immanente e trascendente. Le altre sono tutte imitazioni più o meno difettose (= false).

Bisognerebbe, credo, coltivare una concezione sobria di se stessi, soprattutto in quanto cristiani. Ma cosa ne possiamo sapere noi povere e confuse pecorelle erranti delle enormi responsabilità che gravano su chi possiede la Verità tutta intera, da sempre e per sempre? L’umiltà non s’addice certo a chi ha ricevuto la missione esclusiva di illuminare e preservare il mondo! Il fine, si sa, giustifica i mezzi.

Michele Turrisi
(intervento spedito al sito UAAR)

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12 commenti

Daniele

Riporto direttamente dal catechismo della chiesa cattolica romana.
Era già tutto chiaro, non c’era bisogno delle precisazione del papa…

161. Perché la Chiesa è una?

813-815
866

La Chiesa è una perché ha come origine e modello l’unità di un solo Dio nella Trinità delle Persone; come fondatore e capo Gesù Cristo, che ristabilisce l’unità di tutti i popoli in un solo corpo; come anima lo Spirito Santo, che unisce tutti i fedeli nella Comunione in Cristo. Essa ha una sola fede, una sola vita sacramentale, un’unica successione apostolica, una comune speranza e la stessa carità.

162. Dove sussiste l’unica Chiesa di Cristo?

816
870

L’unica Chiesa di Cristo, come società costituita e organizzata nel mondo, sussiste (subsistit in) nella Chiesa cattolica, governata dal successore di Pietro e dai Vescovi in comunione con lui. Solo per mezzo di essa si può ottenere la pienezza dei mezzi di salvezza, poiché il Signore ha affidato tutti i beni della Nuova Alleanza al solo collegio apostolico, il cui capo è Pietro.

163. Come considerare i cristiani non cattolici?

817-819

Nelle Chiese e comunità ecclesiali, che si sono staccate dalla piena comunione della Chiesa cattolica, si trovano molti elementi di santificazione e di verità. Tutti questi beni provengono da Cristo e spingono verso l’unità cattolica. I membri di queste Chiese e Comunità sono incorporati a Cristo nel Battesimo: noi li riconosciamo perciò come fratelli.

164. Come impegnarsi a favore dell’unità dei cristiani?

820-822
866

Il desiderio di ristabilire l’unione di tutti i cristiani è un dono di Cristo e un appello dello Spirito. Esso riguarda tutta la Chiesa e si attua con la conversione del cuore, la preghiera, la reciproca conoscenza fraterna, il dialogo teologico.

Adler

Onestamente, non me ne potrebbe fregare di meno.
Che si scannino allegramente tra di loro. Sarebbe anzi divertente tornare allo scambio di scomuniche 😀
Del resto ogni religione esclude ovviamente la validità delle altre. Cosa mai ci sarà da dialogare non l’ho mai capito. L’unica cosa che dovrebbero fare è ignorarsi pacificamente ed evitare di rompere a quelli che non sono interessati alla questione.
Purtroppo l’unica cosa sulla quale le chiese sono tutte d’accordo è la necessità di uniformare la società alle loro ridicole e in genere discordanti invenzioni 🙁

Andrea

Bello il pezzo. Concordo nel dire che è un bene che questo vezzo dell’unica vera infallibile ecc. sia molto chiaro, anziché mascherato dietro un finto e ipocrita ecumenismo buonista. Se la ccar è presuntuosa e chiusa, così può essere vista – e giudicata – come tale.

Mi pare evidente che il dialogo teologico inteso dalla ccar, poiché premette di essere l’unica vera chiesa, è volto a convincere, non a scendere a compromessi. Quindi in realtà un monologo teologico, direi.

E qui concordo con Adler, ogni fede esclude l’altra, perciò affari loro. Ma dialogo deve esserci, eccome, fra esse e con atei e umanisti, circa le regole morali e di convivenza. E non può essere un monologo.

ren

Neppure a me frega nulla. Son questioni che sorgono fra chi ha molto tempo a disposizione per cazzeggiare come notoriamente i religiosi.

Salvo Zappala'

Questo documento ribadisce cose gia’ espresse. Conferma solo la mia visione che le religioni sono tra loro reciprocamente esclusive ed escludenti. Con questo atteggiamento si arriva piu’ facilmente allo scontro.

Antonio Curcio di Pomezia

Continuando così, farà diventare tutti Atei!

Nifft

Avendo letto qualcosina su ratzinger anzitempo, fui contento quando venne eletto come nuovo papa. Mi dicevo che almeno, grazie al suo fanatismo, ci sarebbe stato nella chiesa un certo calo di ipocrisia.

Finalmente il fedele si sarebbe dovuto confrontare con le assurdità fondanti del proprio credo e non si sarebbe potuto nascondere dietro ipocriti discorsi di tolleranza, apertura alla modernità, ecc… E forse, messe a nudo tutte queste assurdità, tale fedele si sarebbe finalmente reso conto di cosa vuol dire veramente “essere cattolico”.

Insomma caro credende: forse ora vedi con migliore chiarezza cosa è (ma lo è sempre stata) questa chiesa in cui hai detto di riconoscerti. E’ veramente quello che pensavi? E’ veramente la chiesa questa grande comunità, fondatrice della laicità (sic!), aperta al dialogo ed alla modernità che credevi?

Se la tua risposta è sì beh… forse ti conviene andarti a ripassare un po’ di latino… perchè credo che l’unica forma di pseudo-dialogo che ti capiterà in futuro sarà fatta in quella lingua morta…

Markus

Daniele scrive:

26 Luglio 2007 alle 16:54
Riporto direttamente dal catechismo della chiesa cattolica romana.
Era già tutto chiaro, non c’era bisogno delle precisazione del papa…

Eppure mi manca Ratzy… è un po’ che sta zitto… anche Bagnasco tace … e ormai attendo con trepidazione la prossima novità sulla fede … senza le loro verità diventa tutto così grigio…

Voglio dire… il catechismo non mi fa ridere tanto quanto le loro facce J

tadeus

La decadenza religiosa della chiesa poggia sulla fede come forza utile allo stato.

tommaso

Che il Cristianesimo sia veramente morto con il primo concilio di nicea?

ciceracchio 2la vendetta

in principio dio era la gallina ;che fece l’uovo, che era lo spirito santo,
che fece il pulcino il figlio ;che divenne pollo ;che lo affidarono ai mac donald che lo fecero fritto. AMEN

andrea

Grazie a internet, piu ci informiamo e ci acculturiamo e meno bisogno abbiamo di religioni

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