La durata “naturale” della vita umana

Gentile direttore, a proposito della sentenza di assoluzione del medico di Welby, il cardinale Saraiva Martins, su “La Repubblica” del 24 luglio, ha ripetuto un concetto già espresso dalla Chiesa (cf Evangelium vitae di Giovanni Paolo II) in diverse occasioni: «Ricordo che la vita è sacra e che è il dono supremo di Dio; e che solo lui, Dio, può decidere quando farla finire». Il concetto, a ben riflettere, è irriguardoso, o addirittura offensivo nei riguardi di Dio. Il fatto che il creato, compresa la vita umana, dipenda da Dio; che Dio possa creare e distruggere, non significa assolutamente che sia Dio a “decidere” volta per volta di dare la vita e la morte ad ogni individuo. È un concetto semplicistico che non trova seria rispondenza nelle Scritture, ed è contraddetto dalla ragione e dalla nostra esperienza. È assurdo, infatti, attribuire a Dio, ogni particolare nascita o morte, soprattutto se queste sono disgraziate o accidentali (si pensi ad un concepimento a seguito di stupro). Non è possibile pensare che sia Dio a “decidere” la morte di un bambino magari ancora in grembo alla madre, che Lui stesso avrebbe “deciso” di far nascere. Non avrebbe senso. Così come è insensato pensare che Dio nel corso dei secoli abbia cambiato idea riguardo alla durata “naturale” della vita umana.

Lettera di Veronica Tussi su Italialaica 26 luglio 2007 e pervenuta a ultimissime

Archiviato in: Generale

10 commenti

rossotoscano

è dio che fa nascere e morire! Bene, allora se una donna vuole abortire lui dio non farà morire il feto se desidera farlo vivere, Welby non sarebbe morto una volta tolto il respiratore se dio avesse voluto farlo vivere e lo stesso dicasi di Nuvoli, se dio volesse tutti gli embrioni congelati e usati a scopo terapeutico o per implantologia un bel giorno dopo nove mesi o meno nascerebbero ben formati… se dio volesse il sabato notte nessuno morirebbe piu’ sulle strade ma tutti risorgerebbero, tutti gli assassinati dai mafiosi e i morti delle guerre sono stati voluti da dio… mah! evidentemente dio non vuole oppure dio se ne strafrega di tutto questo… se è dio a decidere allora l’uomo non può nulla poichè è solo un mezzo o dobbiamo fare l’autodafè come nel medioevo?
Ma si rendono conto delle cazzate cosmiche che propinano? se è dio a decidere tutto allora a che serve la fede e la verità tanto decantate da scarpette rosse?

Vassy

Se i gerarchi ecclesisti sono così convinti che spetti a Dio decidere quando si deve morire, perchè si ostinano a curarsi? sono tutti vecchi, ben oltre il limite della durata della loro vita biologica, dovrebbero lasciarsi andare nelle mani del loro Dio – e levarsi di mezzo finalmente.

rossotoscano

@ Vassy
io direi ancora di piu’ : siccome il loro dio ha detto di accumulare tesori in cielo e non in terra, allora mollassero l’8×1000 e tutti i privilegi di cui godono e offrissero gratis i conventi e i loro immobili alle famiglie piu’ disagiate per poi andare a farsi benedire dal loro dio che li aspetta a braccia aperte…

claude

@ x rossotoscano
condivido il tuo pensiero…………… il nome di dio è così inflazionato che viene messo sempre e ovunque……lo si trova in tutte le salse e lo si usa a proprio piacimento, attribuiscono a lui ogni sorta di azione…….e quando non si arriva a capo….ecco la celebre frase….le vie del signore sono infinite…..ridicolo!!!!!!!!!!!

non possumus

ma oggi come si può definire il fine naturale della vita umana? non moltissimi anni fa i casi di Welbi e di Nuvoli non si sarebbero presentati, sarebbero morti molto prima, come sarebbero morti tutti coloro che si trovano in coma irreversibile nei vari centri di terapia, prima della scoperta degli antibiotici si poteva morire e si moriva per una banale influenza, nella prima metà del secolo scorso la mortlità infantile era altissima anche nei paesi più evoluti, la chiesa sà almeno di cosa sta parlando? la chiesa che nell’800 scomunicava la vaccinazione antivaiolo adesso parla di termine naturale della vita per casi di persone tenute in vita da una macchina, questo è relativismo etico, altro che quello dei liberi pensatori che su certi valori come l’abbolizione della pena di morte non cambiano idea a seconda di come tira il vento, coerenza eminenze, coerenza

Red Passion

Al cardinale Saraiva Martins sarebbe bello rispondergli: “non nominare il nome di dio invano”.
Io aggiungo “invano, anche perchè tanto non ti risponde”

Cane Nero magna bella Persica

Ma allora tutti i bimbi morti in Iraq son morti perché l’ha voluto Dio? Ma allora è un PORCO!

Lady Godiva

Che ci importa di quel che pensa il Vaticano?

Chiediamo le leggi sull’eutanasia e sul testamento biologico al Parlamento, e lasciamo dire al Vaticano quel che gli pare. Sono leggi forse più urgenti dei CUS o dei PACS.

A me sembra una perdita di tempo continuare a spulciare le annose contraddizioni del Vaticano.
Intanto i nostri politici continuano a NON LEGIFERARE SU NULLA.
E noi paghiamo il loro caxxeggio intorno a presunti cavilli morali.

Lady Godiva

Personalmente mi rifiuto di stare ancora a discutere con il Vaticano.
Che la pensi come gli pare.

Io voglio le leggi, in ITALIA.

Commenti chiusi.