In questo clima di sgomento per il popolo italiano / viene fuori l’acutezza del pensiero vaticano. / E tutti hanno capito che il Papa era un genio / quando ha detto che la mafia è figlia del demonio. / Ma quello che spaventa è il coraggio della Cei / che ha già riabilitato Galileo Galilei. / E adesso se divorzi ti puoi anche risposare / a patto che stai buono e non ti metti a scopare. / Ma il nuovo sacramento per essere senza macchia / va fatto di nascosto e in un’altra parrocchia.
E la chiesa si rinnova per la nuova società / e la chiesa si rinnova per salvar l’umanità.
Giorgio Gaber – La Chiesa si rinnova, 1995
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Testo integrale dell’articolo con videointerviste pubblicato su Alteredo
Cosa ne dirà la pia moglie ormai tutta partito e chiesa …
Bravo ren, pensavo la stessa cosa.
Comunque anche a sinistra la laicità lascia molto a desiderare. Molto
Grazie Lady. Si, vero. Ma di quale sinistra si parla. I DS si sono sciolti, ormai son quasi la nuova democrazia Cristiana. Boselli e Diliberto mi pare che tengano abbastanza alla laicità.
il testo di Gaber oggetto di questa ‘ultimissima’ contiene un errore molto grossolano: per quanto mi ricordo, la CEI aveva permesso che i divorziati, anche se risposati ma a condizione che non trombassero, accedessero ai sacramenti. Vuol dire che potevano, o che possono se la cosa vale tuttora, confessarsi e comunicarsi, ma non certo risposarsi in chiesa!
Se due si sposano con la pregiudiziale di non voler far figli il loro matrimonio non vale.
Con questo atto di munificenza la chiesa spremette da se stessa tutta l’indulgenza possibile senza intaccare la dottrina. Infatti due persone che convivono castamente sotto lo stesso tetto non infrangono alcun comadamento dei dieci o undici trasmessici da Mosé.
Dubito peró che questa munifica concessione sia tuttora in vigore, adesso che i preti strillano contro i PACS, DICO & affini.
Sì, Boselli che si prende in casa Bobo Craxi e Demichelis con me ha chiuso.
La Stefania Craxi nella Casa delle Libertà.
E così abbiamo i trigemini Kaczynski italici che abbracciano tutto l’arco politico. Da destra a sinistra.