«Le autorità italiane devono schedare i centri islamici perché molti hanno alla porta la targa con il nome ‘centro culturale’ ma di culturale hanno in realtà ben poco». Lo ha detto oggi, a Cortina d’Ampezzo, l’imam di Torino Abdellah Mechnoune, partecipando ad un incontro pubblico sul rapporto tra islam e terrorismo. «Nei paesi dai quali provengono, molto spesso gli imam non potrebbero dichiararsi tali, come fanno in Italia, perché c’è un’autorità di controllo che qui manca. In questo senso la libertà qualche volta danneggia».
L’imam: “Schedare i centri islamici”
7 commenti
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Parole sante. Solo sostituirei il verbo “schedare” che è terribile e ricorda tristi epoche, con “controllare discretamente”. Altrimenti bisognerebbe schedare anche certi templi evangelisti dove si pratica allegramente il lavaggio del cervello e il plagio degli adepti. Le montagne del Piemonte ne sono pieni.
appunto nando: schedare.
gli evagengelisti pentecoste ?
@nando
Schedare direi proprio di no.
Siamo già tutti abbastanza schedati, vuoi per una ragione vuoi per un’altra.
Comunque visto che siamo a citare chi usa attività di copertura per altri scopi, ci metterei anche la tanto onorata massoneria
avrebbero già dovuto iniziare a schedarli da un bel pezzo….
Diciamo: “Censire i centri islamici”. Il censimento non ha nulla di negativo ed è praticato su qualsiasi cittadino presente nel territorio italiano.
E ritengo il censimento dei centri islamici una grande necessità.
Queste schede o censimenti chi li dovrebbe utilizzare?
I nostri servizi segreti?
Come quando schedavano i lavoratori comunisti alla Fiat?
Oppure le informazioni “riservate” del parroco o del maresciallo dei carabinieri per essere assunti da qualche cattolico datore di lavoro?
Mah ! Io alla schedatura redatta non si sa con quale criterio, credo sia preferibile far funzionare quello che già esiste in termini di pubblica sicurezza.