Sulle fonti energetiche il Vaticano rilancia, convinto che vi siano ormai i pressuposti ”per una politica energetica integrata che contempli, accanto a forme di energia pulita, anche l’energia nucleare”. Dopo l’Angelus del papa sull’uso pacifico del nucleare, rifuggendo dalle armi e destinando la cifra per le spese militari allo sviluppo dei paesi poveri, oggi e’ il cardinale
Renato Raffaele Martino che intervistato da Radio Vaticana, precisa i contorni della posizione della S. Sede. Perche’, infatti, egli si chiede, precludere l’applicazione pacifica della tecnologia nucleare in campo agricolo, medico ed energetico? Ma e’ proprio il campo energetico a destare preoccupazione e non solo tra gli ambientalisti. E per questo il cardinale Martino parla di assicurare ”la sicurezza degli impianti e dei depositi” di regolare ”in maniera severa la produzione, la distribuzione e il commercio di energia nucleare” quali premesse di una politica energetica integrata. Escludere ”l’energia nucleare per una petizione di principio, oppure per la paura dei disatri -egli rileva -potrebbe essere un errore e in alcuni casi conduce ad effetti paradossali. Si pensi all’Italia che nel 1987 ha abbandonato la prodzuoone di energia nucleare; ma che oggi importa la
stessa energia dalla Francia ed esporta centrali nucleari all’estero mediante societa’ a capitale pubblico. In definitiva, e’ necessario e doveroso valutare con la massima prudenza la possibilita’ di un uso pacifico della tecnologia nucleare. Questo tuttavia nella consapevolezza che le opere dell’ingegno umano, quindi anche le conquiste nel campo nucleare, vanno poste al servizio della famiglia umana”. […]
Testo integrale del lancio d’agenzia sul sito ASCA
La Chiesa può dire ciò che vuole, così come i navigatori del sito UAAR possono pensarla come vogliono sul nucleare, ma resta il fatto che la critica alla politica energetica italiana è l’ennesima violazione dei principii costituzionali di laicità. Facciano una lista e si candidino, una buona volta. Per correttezza va detto che, tecnicamente, il cardinal Martino è un rappresentante di uno stato estero, quindi si tratta soprattutto di un’ingerenza negli affari di uno stato straniero. Restiamo comunque in attesa della prossima mossa: un dotto excursus sul rapporto fra i padri cappadoci e le tecniche estrattive dell’uranio, o un’esegesi di stampo origeniano dei manuali di radiologia?
Ormai conosco i miei polli e questi bravi pennuti approfitteranno del messaggio Vaticano per cominciare a costruire centrali nucleari in Italia. Tutto questo naturalmente non per la religione ma per interessi privati con molti zeri, ma tanto a noi racconteranno qualche favola. Berlusconi quando era al governo voleva già costruirle insieme ad altre centrali a carbone!
Di per sé non è la Chiesa che deve stare zitta, sono i politici italiani che dovrebbero seccamente rispedire al mittente le sue richieste più irricevibili, e non tradurle pedissequamente in legge. Anche se la prima frase del Concordato ” lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani” farebbe pensare a un obbligo per la Chiesa di far silenzio su argomenti di pertinenza esclusiva dello Stato (silenzio in cambio del quale la Chiesa riceve abbondanti gratificazioni materiali, tipo l’8 per mille, l’insegnamento della R.C. nelle scuole, etc. etc.). Se i cardinali italiani e vaticani vogliono fare i battitori liberi e influenzare l’opinione pubblica come una qualsiasi lobby, sul modello delle chiese americane, stracciamo il Concordato e siamo tutti contenti (o quasi).
Finchè parlano di centrali atomiche… Più che altro l’esimio cardinale dovrebbe spiegarci dove dovremmo metterci le scorie radioattive, visto l’esito disastroso dei progetti autofertilizzanti tipo il Superphénix.
😡
E chi meglio di loro si occupa dei poveri? sembrerebbe che dicano “dirottate i fondi per le spese militri a noi” poi “noi li gestiremo per destinarli ai poveri”.
se con l’8×1000 l’80% se lo tengono per se figuriamoci che cifre astronomiche dovrebbero raggiungere con le spese militari, un magna magna da dio.
ah questa è bella loro parlano di petizione di principio…. 😯
“le opere dell’ingegno umano, quindi anche le conquiste nel campo nucleare, vanno poste al servizio della famiglia umana”
Ma non ovviamente fecondazione assistita, eutanasia, contraccettivi ecc…
C’è stato un solo momento in cui i vescovi non abbiano fatto politica?
Sarei curioso di sapere invece qual’è la posizione del vaticano per quanto riguarda l’uso degli OGM…
E il referendum che ha stabilito che gli Italiani non ne volevano più sapere niente del nucleare che fine fa? Lo si calpesta come del resto tutte le leggi di buon senso in questo paese ?
Marco d’Eramo (un fisico) ci spiega La fusione del papa
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/31-Luglio-2007/art4.html
Per una santa esegesi del vat-blabla:
Il diavolo? Esiste, e gioca in borsa di Michele Masneri
Peccatori contro Teocon, la nuova sfida del risparmio americano
http://www.linus.net/hdoc/articoli/articolo.asp?idarticoli=288&startposition=1
Ma quale laicità… fatemi sapere cosa c’è sotto … in cosa investe lo IOR ???
Mica vorranno creare una centrale atomica nei giardini vaticani, vi pare ?
e se poi dalla fusione nucleare verranno fuori atomi omosessuali?
La popolazione mondiale, in crescita vertiginosa (più che raddoppiata rispetto a trent’anni fa), ha bisogno di energia, tanta energia. Dunque ben vengano anche le centrali nucleari per la Chiesa che nega – proprio con Martino – un’emergenza demografica per eccesso. Anzi, la Chies parla persino di “inverno demografico” per il calo delle nascite (in Italia forse, ma non certo nel mondo).
Segnalo uno studio della Pontificia Accademia delle Scienze del 1994 sul quale è sceso un silenzio di tomba: gli esperti (vaticani!) avevano concluso che due figli per coppia era il numero giusto, altrimenti la Terra andava incontro a enormi problemi.
Io vedo dunque l’intervento di Martino in quest’ottica. Siccome la Chiesa nega decisamente un problema demografico (la Terra può dar da mangiare anche a dieci o quindici miliardi di persone) bisogna trovare anche l’energia. E può servire anche il nucleare, anzi è necessario e indispensabile. Sessualità, demografia, nucleare – tout se tient.
Ormai la Chiesa interviene su ogni questione, solo dei “novissimi” (morte, giudizio, inferno, paradiso) non parla più (perché tutti se ne fregano di queste cose, a parte qualche mentecatto).
x Giuseppe C.:
condivido il contenuto degli articoli che ci hai proposto. Per quanto riguarda l’articolo di Marco d’Eramo, pur essendo fisico, ha fatto lo stesso errore che fanno di solito i credenti quando si scagliano contro la scienza accusandola di “relativismo” (ma probabilmente apposta, in quanto simulava proprio un eventuale atteggiamento del papa). Non è vero che “Teoria della relatività” = “relativismo” in senso filosofico, anzi in un certo senso è proprio l’opposto. Lo stesso Einsten si lamentava del nome dato alla sua teoria perché dava luogo a simili fraintendimenti.
lasciamo perdere cosa pensa il Vaticano dell’energia nucleare…stiamo attenti ragazzi perchè senza il nucleare siamo destinati a tornare all’età della pietra (vi parla uno che ha installato un impianto fotovoltaico e che crede fermamente nelle energie alternative…purtroppo insufficenti a sostituire il petrolio..)
Solo che il nucleare non può sostituire il petrolio.
Mi stupisce del fatto che il vaticano proponga oltre all’agenda bioetica, anche l’agenda per il nucleare… Posso arrivare a capire l’interesse per l’embrione, ma l’energia elettrica? Cosa ha a che vedere con la cura delle anime la politica energetica? Il Vaticano agisce come se avesse il controllo del territorio dello stato italiano.
@ Sergio
nulla può sostituire il petrolio (almeno con le conoscenze attuali..) per questo quando verrà inesorabilmente a scarseggiare prima e a mancare dopo, serviranno tutte le “energie” possibili, nucleare compreso….
Guardate che il vostro amico ateo Veronesi si è espresso a favore delle centrali nucleari…