Una “storia disonesta”: sarebbero questi i promotori del Family Day?

Erano gli anni 70 e Stefano Rosso cantava : “E questa amici miei è una storia disonesta, e puoi cambiarci i personaggi ma … quanta politica ci puoi trovar !”.
L’oggetto del contendere nel motivetto del popolare cantautore romano era l’atteggiamento del protagonista della canzone che (indignato dagli argomenti di discussione tra gli ospiti nel proprio salotto) sbatte fuori di casa gli amici che parlano di spinelli e liberalizzazione, ma poi una volta rimasto solo si “rolla” e si accende la sua bella canna in privato lontano dagli sguardi indiscreti di tutti.
Guarda caso la storia si ripete a Roma tra il 12 maggio 2007 (quando l’orda confessionale scende in piazza per difendere il “modello santo” di famiglia dall’aggressione dei cattivi gay e dei cattivi laicisti che vorrebbero invece una quotidianità meno soggetta ai dogmi della teocrazia vaticana) ed il 28 luglio dello stesso anno (quando un esponente dei partiti promotori di quella “memorabile manifestazione di bigottismo” resta implicato all’Hotel FLORA di Via Veneto nel classico scandalo ”Sex & Drug” che è all’ordine del giorno perfino nelle soap televisive di terza categoria).
Ma non basta : ora il Sig. Cosimo Mele è indagato per spaccio di stupefacenti (incastrato dalla testimonianza di una delle ragazze coinvolte).
A parte l’ilarità che può suscitare il caso e la pessima figura che viene a fare l’intero fronte con cui il personaggio è schierato, è interessante notare per l’ennesima volta quanto la nostra società manifesta la sua “isteria morale” : con una mano cerca tutto ciò che caratterizza le umane pulsioni e con l’altra reprime, giudica e castiga in nome di un’etica di facciata a cui lei stessa non crede più.
Voglio rivolgere però un pensiero personale “all’onorevole” Mele : certo non è una bella posizione quella in cui si trova ora, ma è ancor meno bella quella della corrente che egli rappresenta, in quanto è rimasto vittima di una trappola innescata dallo stesso moralismo di cui il suo schieramento è sempre stato promotore.
Chissà se questo spiacevole episodio sarà l’occasione per riflettere sull’errore di base che caratterizza gran parte della nostra ipocrisia sociale : ossia quello di considerare bello, morale e conforme alla norma solo ciò che è “eticamente sano” rispetto ad un sistema di valori scelto in un’altra epoca della storia da normalissimi esseri umani il cui metro di giudizio è sempre stato fallace quanto quello di tutti gli altri loro simili (anche se non lo si è mai voluto ammettere).
Ma credo proprio che anche questa occasione cadrà nel vuoto, dato che siamo nel bel mezzo di uno scontro ideologico che vede proprio il “moralismo dottrinale” (che arriva contemplare l’arresto di due gay colpevoli di essersi baciati) apertamente schierato contro la richiesta di diritti umani basati su una convenzione condivisa e non ispirata da presunti “modelli divini”.
Del resto già nel diciannovesimo secolo il Sig. Nietzsche scriveva : ”A tutti i sistemi morali i quali ordinano come si “deve agire”, è mancata la conoscenza di come si “agisce” … ma tutti hanno ritenuto di averla !”.

Francesco Paoletti, circolo UAAR di Roma

Archiviato in: Generale, UAAR

13 commenti

rossotoscano

e pensare che un collega onorevole del sig.mele ha sentenziato ” faceva solo del sano sesso eterosessuale, non lo si può incriminare per questo”… che schifo!!!!

Markus

E’ solo l’ennesima puntata di questo ibrido tra una Freaktion ed il Grande Fratello che alcuni chiamano ancora politica … solo che i personaggi di turno te li trovi senza sceglierli e pure se fanno il peggio del peggio te li devi tenere… un incubo.

Comunque la lotta all’ipocrisia è fondamentale se vogliamo un Paese civile in cui vivere…

Jeeezuz

ragazzi, calma: stiamo parlano dell’UDC…

…E’ COME SPARARE SULLA CROCE ROSSA! 😀

lik

@ rossotoscano

Mi ricordo la stessa dichiarazione da parte di un prete sul caso di un altro prete cattolico irlandese che viveva aperamente la sua condizione di padre di un figlio.

lik

Purtroppo l’UDC non è la crocerossa, ha una capacità particolarmente nociva su leggi come il divorzio breve, ve lo ricordate Volonté con il segno di vittoria dopo la bocciatura della legge?

Lady Godiva

lik scrive:

4 Agosto 2007 alle 08:37
@ rossotoscano

Mi ricordo la stessa dichiarazione da parte di un prete sul caso di un altro prete cattolico irlandese che viveva aperamente la sua condizione di padre di un figlio.

Non trovo nulla di disdicevole in un prete che non rinnega il proprio figlio.
Mi pare che in Germania esista addirittura un’associazione di preti padri, sposati e non.
Secondo me sono disdicevoli i padri che rinnegano i propri figli.

Per Cartman

Legalizzare altre droghe ok. Ma la cocaina rende i soggetti socialmente pericolosi e i suoi effetti nel medio e lungo periodo sono davvero devastanti, soprattutto per chi ha a che fare con un cocainomane, anche se disintossicato.
I cocainomani diventano aggressivi e capaci di tutto.
Purtroppo su questa droga e suoi suoi effetti collaterali non viene detto tutto.

lik

@ Lady Godiva

Non capisco il significato del tuo intervento per chiarezza riporto le dichiarazioni di quel prete:

“E’ bello sentire una volta tanto di un prete eterosessuale. Non c’è niente di sbagliato in un rapporto d’amore. Dovrebbero lasciarlo in pace”, ha commentato padre Michael Commane, insegnante e prete a Dublino.

ciceracchio 2la vendetta

e magari la moglie era ANDATA A MESSA E PREGAVA X LUI ?….SIC….
CHISSA’ SE SRA’ RICEVUTA DAL PASTORE GERMANICO , TANTO PER CONSOLARLA,
VISTO CHE IL MARITO IL SIG.. MELE FA’ PARTE DEL PARTITO DELLA PATRIA FAMIGLIA E CHIESA…….. LOLLLLL

ciceracchio 2la vendetta

BEHH VOLONTE SARA LI CHE PREGHERA PER LUI PER L’ANIMACCIA NERISSSIMA
DEL FREDIFRAGO .. SIC… E CONTINUARONO A PRENDERE PER IL CULO
I PRONI CATTO MEDIOEVAL SUCCUBI……

Giuseppe Murante

e pensare che un collega onorevole del sig.mele ha sentenziato ” faceva solo del sano sesso eterosessuale, non lo si può incriminare per questo”

per la cronaca, il collega era Francesco Cossiga.

ren

Cossiga si distingue sempre. Non c’è una volta della sua vita in cui non abbia torto. Lo ha sempre avuto, anche quando Moro lo ha supplicato di salvarlo nelle sue lettere e lui ha fatto l’indiano.

Commenti chiusi.