Ogni giorno ha il suo complotto

Non sappiamo come finirà l’indagine, ma fin da ora possiamo felicitarci del fatto che il caso don Gelmini abbia contribuito a scrivere una nuova pagina nella feconda bibliografia non ufficiale della storia d’Italia e del mondo: al lungo elenco di complotti usati per spiegare le verità nascoste della cronaca, don Gelmini vi ha aggiunto il suo.

Fantasioso e di buona tradizione, ha parlato nientemeno che di complotto «giudaico radical chic»; ieri si è poi corretto negando di aver detto giudaico (troppo imbarazzante) e spiegando di pensare in realtà «massonico, radical chic», rimanendo anche in questo caso nel solco di una ottima tradizione.

Ma la sostanza non cambia: un complotto va sempre bene – fa bene alla fantasia, riscalda i cuori dei fan, ed esenta da ogni possibile spiegazione l’onore dell’accusato. Come sottrarvisi?

E’ un vezzo antico, che ha segnato il Novecento delle dittature di Hitler e Stalin, e che è stato rivitalizzato a livello mondiale, in questi ultimi anni, dalle guerre di religione, a partire dall’11 settembre attribuito alla lobby ebraica – e cos’altro?

In Italia, in verità, il complottismo ha sempre avuto una sua particolare nicchia, caro com’è alle menti della intellighenzia politica del Paese: coniugato infatti a destra come a sinistra, percorre come una storia alternativa tutto il nostro percorso nazionale. Con il sorprendente risultato che, con il tempo, invece di diminuire si è moltiplicato in una fitta rete che si stende sulla nazione.

La madre di tutti i complotti macchia, secondo la sinistra, gli stessi primi anni della Repubblica, il patto mafia-Democrazia cristiana, portato anche in tribunale, non molto tempo fa, con il famoso bacio di Andreotti. Il secondo grande complotto, ancora per la sinistra, è il patto fra servizi segreti deviati e destra golpista – da Stay Behind, al ridicolo principe Borghese, alle stragi di Stato, a quella di Bologna. Con lo stesso patto che a volte straborda in politica estera, come prova Ustica; o nell’esoterismo, come prova l’influenza attribuita alla P2. La destra non si è fatta mai mancare, a sua volta, gli argomenti: l’influenza di Mosca, l’espansionismo del Partito comunista prima e l’attivismo delle toghe rosse dopo, stessa ossessione nel linguaggio sprezzante di Craxi e in quello catastrofista di Silvio Berlusconi. […]

Il testo integrale dell’articolo di Lucia Annunziata è stato pubblicato sul sito de La Stampa

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15 commenti

Jeeezuz

ma sta stronza ha mai letto niente su Ustica? nel caso Ustica non ci sarebbe stato un complotto? mavaff…

claudio

Questa poveraccia ha preso a pretesto don gelmini per sparare merda sulla sinistra, nel cui
piatto (ha cominciato scrivendo sul Manifesto) ha abbondantemente mangiato.
Ma si sa: come disse Enrico IV di Navarra “Parigi vale bene una messa”.

ren

Ha fatto un bel minestrone di 40 anni di storia italiana. Non capisce una mazza di nulla. Accostare complotti veri a quelli inventati. Sei proprio poco seria Annunziata. Ha sempre avuto ragione la Guzzanti quando ti dipinge come una semi-troglodita con gli occhi storti e l’accento orrendo.

rossotoscano

ora sappiamo chi protegge l’annunziata… altrimenti non mi spiegavo come potesse stare alla rai una demente analfabeta come lei…e non è la sola…

Arcturus

Povera scema! Ha fatto il riassunto ad usum Dan Brown del Pendolo di Foucault di Eco. Ma la pagano una così, o contribuisce lei alle spese?

darkzero

Non si può negare, tuttavia, che non appena qualcuno in Italia è accusato di qualcosa, egli dichiara:

1) Di essere vittima di un complotto della fazione/partito opposta alla propria, e che dietro c’è una qualche improbabile lobby, da quelle omosessuali a quelle dei calzolai radical-dinosauri.

2) Di essere tranquillo e sereno, e di avere fiducia nella magistratura e nella giustizia.

In seguito:

3) Se viene scagionato, parla di “trionfo della democrazia” o di “vittoria del popolo”.

4) Se viene giudicato colpevole, le toghe diventano tutte rosse o nere a seconda che l’accusato sia nero o rosso.

5) Infine, scrive l’equivalente de “Le mie prigioni” di Silvio Pellico applicato al suo caso, descrivendo la “gogna mediatica” alla quale è stato sottoposto, denunciando con vaneggiamenti non meglio precisati l’oscuro potere delle lobby che l’hanno incastrato, indica il “vero colpevole” oppure dice che “se avessero applicato a tizio lo stesso trattamento che hanno applicato a me, la faccenda x non sarebbe successa”; pubblicizza il proprio libercolo in un ridicolo talk-show di cui diventa “opinionista” fisso per almeno una stagione, strapagato per fare polemica sterile. Si crea una turba di fan che lo sostengono come un messia, nonostante si riempia la bocca di parole che saprà a stento scrivere (“demagogia”, “democrazia” e quant’altro è ormai diventato termine del tutto privo di significato).

6) Sparisce dalla scena coi soldi, se alla fine non è stato arrestato.

Pagano

Più che patto mafia-DC, parlerei del finanziamento CIA a De Gaspoeri per vincere le “santissime” elezioni del ’48 contro i comunisti. Tutto documentato, altro che complotto, basti prendersi la briga di leggere i documenti declassificati dell’OSS (che poi divenne la CIA).
Riporto il link ad un brano tratto da “Killing Hope – U.S. Military and C.I.A. Interventions since World War II ” di William Blum (tra l’altro ex membro del congresso USA), testo ben documentato che si basa sui suddetti documenti declassificati (quelli per i quali è decaduto il segreto):

http://www.progettonovecento.it/Guerra%20fredda/Italia%2048.htm

Ad ogni modo la teoria del complotto pippo-pluto-giudaico sostenuta dal Gelmini fa ridere.

Pagano

Una persona che nega così spudoratamente l’esistenza, non dico di complotti, ma di lobby e influenze occulte, di certo è prezzolata da queste!
Infatti l’Annunziata divenne, pur contando come il 2 di picche quando briscola è cuori, presidentessa della RAI appoggiata da D’Alema e Casini. E’ sposata (se lo è ancora) con un giornalista del Washinton Post, ha legami di amicizia con Andreotti, con Bernabé (che fa parte del gruppo Bilderberg), ed è membro esecutivo del Comitato dell’Aspen Institute, ovvio che neghi l’esistenza di poteri “occulti”, ovvero di lobby trasversali!

Sandra

ay serva Italia di dolore ostello nave senza nocchiero in gran tempesta non donna di provincia ma bordello… la punteggiatura lascia a desiderare, ma il punto è che dopo centinaia d’anni il bordello ancora non è stato chiuso , pur trovando in molti concordi sul fatto che sia contrario alla pubblica moralità

ciabatte rosse

Esperienza quasi personale: una famiglia in odore di mafia, salita in Toscana, come si difendeva? Semplice! Negando l’esistenza della mafia stessa. Da lì capii che chi nega l’esistenza di un qualcosa sul quale, invece, ci sono prove che esista, lo fa per confondere le acque. La mafia che intersse ha? Far credere che esista oppure che non esista? Così i complotti (tutti di Stato) che interesse hanno? Far credere che esistano oppure che non esistano? A questo punto la domanda è: ma l’Annunziata in quale complotto è implicata? Da chi prende i soldini e quanti ne prende?

anteo

ormai è evidente che Annunziata può tranquillamente scrivere per Padania, Secolod’italia, Libero …. per il Foglio scrive già.
A proposito di orrori incuriosisce l’Annunziata-pensiero sull’orrore della diga del Vajont.

pensare che ha iniziato al manifesto…

ciceracchio 2la vendetta

cosa voi che veda una che manda in culo un occhio ,uno di qui unoi la’
cialtrona

Massimiliano

7/08/07 – La straordinaria escalation di cazzate sparate da don Gelmini viene analizzata con pacata ironia da Arrigo Levi su La Stampa. Aggiungiamo di nostro che fra tante amenità quella più clamorosa riguarda il presunto “assedio” a cui la chiesa cattolica sarebbe sottoposta da parte di una non meglio specificata lobby, forse la Spectre combattuta anche da James Bond-007. Se c’ è un assediante nel panorama politico-sociale italiano è proprio la chiesa cattolica in perenne guerra di repressione, con le sue truppe di zuavi pontifici accampate in Parlamento, di qualsiasi forma di laicità
http://www.nogod.it

Giuseppe C.

Ma per fare la spiritosa doveva per forza scrivere una paurosa sfilza di cakzzate?

Non le era bastata la sua adesione al famigli day!
La MAFIA non esiste, lo stragismo e’ un’illusione ottica, tutti i politici sono onesti (soprattutto quelli condannati e/o inquisiti), col Fascismo tutto era OK.

L’Annunziata ha da dire qualcosa su via Rasella?

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