Qualche domanda a Veltroni su questione cattolica e laicità

Partiti nuovi, politica nuova. Quella del nascente Pd, assicura su Repubblica Walter Veltroni, in risposta a una lettera aperta di Mario Pirani, avrà da essere nello stesso tempo «lieve e ambiziosa». Condividiamo. Anzi, battiamo le mani: a pensarci su a lungo, non ci verrebbero alla mente aggettivi più appropriati. Solo che non è facile tenere assieme la leggerezza e le grandi ambizioni, specie quando c’è da pronunciarsi su questioni cariche di storia, dense, obiettivamente pesanti. Qui ne citiamo, tra le tante, una sola, che resta cruciale anche se, sondaggi alla mano, non sembra turbare più di tanto la vita quotidiana degli italiani: quella questione cattolica (ma sarebbe forse meglio tornare a dire: quella questione vaticana) in relazione alla quale si definisce, in Italia, quel tanto o quel poco di laicità che restano in appannaggio alla politica e allo Stato. Da sempre. E tanto più adesso, per i motivi che tutti sappiamo, e che Eugenio Scalfari ha egregiamente riepilogato; segnalando, tra l’altro, il risorgere, nella Chiesa, della tentazione del temporalismo (che è altra cosa dalla legittima affermazione della dimensione pubblica della sfera religiosa) «attraverso la presenza politica diretta dell’episcopato nelle materie “sensibili”, il cui ventaglio si va progressivamente ampliando».
Sostiene Scalfari che la forza della pressione cattolica e la debolezza (altrettanto tradizionale e strutturale) delle difese laiche fa seriamente dubitare della possibilità che «la democrazia possa diventare l’habitus degli italiani», il che non suona davvero come un buon viatico per il Partito democratico. Sul Pd abbiamo molte più perplessità e molti più dubbi del fondatore di Repubblica, ma non ci spingiamo a tanto. Avanziamo piuttosto, da laici, delle domande. E aspettiamo pazientemente delle risposte. Per esempio. A nessun partito, tanto meno a un partito allo stato nascente che si prefigge «di mescolare fino in fondo identità e culture», si può chiedere di esprimere sulle cosiddette questioni eticamente sensibili un punto di vista univoco e impegnativo per tutti. Ma parlare di sintesi o (brutto termine) di mescolanze, e mal che vada di libertà di coscienza, convince poco e in ogni caso non basta: piaccia o no è nel confronto e talvolta nello scontro su questi temi che sempre più si formano, in Occidente, gli orientamenti etici, culturali e, in ultima analisi politici ed elettorali di una parte crescente dell’opinione pubblica.
Dunque da un partito nuovo, che insiste sino alla noia sulla necessità di superare gli steccati del Novecento, è lecito, anzi, doveroso attendersi delle parole chiare, in primo luogo su cosa intendano per laicità i credenti e i non credenti che vi aderiscono. E da chi sarà chiamato con ogni probabilità a guidarlo è giusto certo attendersi lievità, ovvero lontananza da ogni forma di anticlericalismo o, come si dice adesso, di laicismo esasperato, ma pure qualche ambizione in più nel definire il profilo del partito nascituro che ci piacerebbe immaginare laico, se non come i partiti socialisti e socialdemocratici europei, almeno quanto lo fu, nei suoi momenti migliori, la vecchia Dc. A costo di sollevare qualche tensione più forte, ma anche più significativa, di quelle sui segretari regionali del futuro Pd. Per restare ai temi eticamente sensibili: sostiene (di passaggio) Veltroni, in replica a Pirani, che «bisogna vedere le inedite possibilità che la scienza mette oggi a disposizione di tutti noi per vivere meglio, tutti». Se ci è lecito avanzare una modesta proposta per la fase costituente: cominciate (cominciamo) a vederle. […]

Il testo integrale dell’articolo di Paolo Franchi è stato pubblicato sul sito de Il Riformista

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12 commenti

ren

esattamente. Silenzio assoluto. Questo è l’entusiasmo che suscita Veltroni. Un pesce lesso.

AnderA.ntichrist

..”non è un nuovo partito, ma un partito nuovo”…

..detto da gente che vegeta in quei partiti da decenni, che amministra la cosa pubblica da anni…mah..non riesco a capire DOVE sarebbe il cambiamento..simbolo e canzoncina?..(neanche le facce..quelle restano..)
Portano alla luce una cosa: esigendo “il cambiamento”, esigendo “il nuovo”…dichiarano il loro fallimento. Il fallimento delle politiche che hanno condotto per anni.
Se tanto mi da tanto, dei già-più-volte-falliti non hanno speranze di traghettare il Paese verso un futuro migliore.

Ma tanto, come (forse) disse Mussolini(ahimè, chi mi tocca citare..) “Governare gli italiani non è difficile, solo inutile..”

Continueranno a votare ‘sta classe politica di terza tacca, profittatrice e inconcludente..e a lamentarsi, a lamentarsi, a lamentarsi..fino alle 21.00, quando su canale5 danno Zelig.

ciabatte rosse

Un partito nuovo? E dov’è la novità? Visto che prima ancora di nascere si litigano a morte per la poltrona di leader. Ma un leader non dovrebbe essere colui che porta avanti la linea del partito perchè ne fa l’ideologia? Ma il PD quante ideologie ha? Quella di Veltorni (la più quotata), quella della Bindi (che, pur di fare la leader, si fa passare buffonescamente, lei serva del nazipapa, per il faro della laicità del partito. Mah!), quella di Letta (che non si è ben capito che razza di ideologia sia), quella… E poi, oltre al numero delle ideologie, questo partito, che tipo di ideologia ha? Per ora quella della poltrona (ideologia non certamente nuova, anzi, vecchia come il cucco).

IlFustigatoreDiGalliate

ma e’ una vita che mi chiedo: la chiesa non si vergogna di tirare fuori i patti del laterano? insomma, e’ il contratto con cui mussolini ha comprato il loro appoggio, io me ne vergognerei…

raphael

ma LORO sono senza vergogna
il potere e la pecunia innanzi tutto poi tante belle parole per i gonzi

beppe

Perchè tirare fuori ogni volta l’anticlericarismo (come ha fatto MASTELLA nel caso Gelmini) non fa ridere ? Ogni volta che si indaga un esponente della casta vaticana esce fuori il rigurgito anticlericare… ma vogliamo scherzare ? magari fosse in questa classe politica dove anche il rappresentante delle Sinistre auspica una politica con lo spirito boy scout (sue parole).
Dove Rutelli regala megaparcheggi (quello sotto il pincio) alla CEI e dove si installa e si mantiene una MAXICROCE nel prato antistante l’università Tor Vergata, cosi per ribadire chi comanda veramente.
Dove si restaurano TUTTE le chiese e non si restaura il colosseo o altri siti archeologici ?
E vogliamo parlare dell’esenzione TOTALE dell’ICI, dell’IVA e delle tasse in genere per il Vaticano e i suoi esponenti ? (preti compresi)
Vogliamo parlare dell’esenzione per prestazioni sanitarie delle suore e di molti preti ? (disoccupati..)
Della ora di Religione praticamente obbligatoria (2 ore a settimana alle primarie) perchè non esistono alternative, dei Professori di IRC nominati direttamente dalla CEI e assunti dallo stato Italiano (anticostituzionale dovrebbero fare un concorso..)
e perchè no della questione del crocefisso ancora non risolta.
Dove (almeno a Roma) conta più il circolo (canottieri anieni e tevere remo) di appartenenza che le idee (programmi ???) politiche.
Paese democratico ?
Ratzinger è la ciliegina sulla torta di questo impasto.

Anticlero

Politicamente parlando penso che l’unica alternativa al conflitto e alla malattia berlusconi possa essere il partito democratico. Non perchè sia qualcosa così innovativo da abbattere il muro della deficienza italiana (dimostrata dal fatto che molti sono gli elettori di berlusconi), bensì semplicemente perchè è necessario che la sinistra italiana trovi una coesione ora assente (senza dover necessitare dell’appoggio di politici quali mastella). Il partito democratico è inoltre l’unico faro di luce laica: in Italia non esistono altri mezzi per affermare la “doverosa laicità”. In definitiva dovremmo cercare di sostenere questa nuova aspettativa. Al diavolo il pessimismo politico… nella situazione in cui siamo mi vien da dire che “non abbiamo nulla da perdere”…

raphael

Il partito democratico è inoltre l’unico faro di luce laica

ma dici sul serio?

Red Passion

A Anticlero
Tu dici “è necessario che la sinistra italiana trovi una coesione ora assente”. Condivido!
Tu dici: “deficienza italiana (dimostrata dal fatto che molti sono gli elettori di berlusconi)”. Condivido.
Ma allora, che c’entra il PD. Esso non entrerà in nessuna delle famiglie della sinistra europea (la margherita non vuole e i DS non spingono), ha perso pezzi importanti della sinistra (SD) senza aver avuto la capacita’ di recuperare la diaspora socialista. E’ in rotta di collisione con la sinistra comunista. Dov’è la coesione della sinistra? (o mi vuoi far credere che la Margherita, un partito che in europa sta con i liberlademocratici, è di sinistra?).
Berlusconi è un male subdolo come lo fu il fascismo e va combattuto con ogni mezzo. Ma guarda che i vari leaders del PD (eccezion fatta per Furio Colombo) hanno detto che il Berlusca non va demonizzato, non va attaccato, bisogna trovare delle convergenze. Lascia stare, Anticlero, le tue idee (tranne quella sull’utilità del PD) sono buone, peccato che non sono di casa nel PD (e ti assicuro, ciò mi addolora tanto).

beppe

avete visto il programma di ieri sera (7 ago 07) sulla fecondazione assistita?
La Turco asseriva di non poter fare niente per modificare la legge ” per le grandi lacerazioni sociali” asseriva che il problema era sociale. Quando gli è stato ribadito che è evidente che il popolo Italinao NON apprezza tale legge ha confermato che le lacerazioni erano in seno al Partito. E saranno ancora di più nel nascente PD dove si incontreranno cattolici integralisti con laici (seppur moderati).
Ma possibile che non esista un terzo partito ? Un partito che faccia da ago della bilancia ? in questo modo uno degli schieramenti andrebbe a casa e avrebbe paura.
Ora come ora o Berlusca o Prodi e comunque NON VA NESSUNO A CASA vada come vada, vincano o perdano restano al potere…. non vi sembra un GOLPE BIANCO ???
BEppe

Red Passion

a Beppe
C’era un ago della bilancia ed era la DC e sinceramente io non la rimpiango proprio.
Il problema è un’altro: i valori ed i programmi dei due schieramenti tendono ad essere sempre più simili man mano che c’è la corsa al centro (PD e FI).
La vera novità sarebbe, una volta per tutte votare partiti distanti dal centro. Forse qualcosa combierebbe.

Anticlero

A red passion

Condivido buona parte di quanto detto nel tuo post. Tuttavia il fatto che questa sinistra sia centrista si deve alla malattia politica italiana definita dall’esistenza di un bipolarismo corrotto dalla presenza di luridi partitelli trasformisti. Il partito democratico avvia la definizione di una politica che non dipenda più dal capriccio del masetlla di turno. Io penso che una volta definiti grandi partiti (il Pd, il partito socialista, quello di destra (cdl) e quello comunista) le cose andranno meglio. Tutto qui. Berlusconi perirà in questo contesto in cui la sinistra avrà pochi rappresentanti di testa. (e inoltre cesseranno di esistere quei partiti di politica trasversale quali i verdi e la lega….che io personalmente non sopporto).

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