I pericoli di un Islam fuori controllo

L’Italia è diventata in politica estera un Paese assente. Tanto quanto il governo Berlusconi fece l’Italia presente come grande nazione occidentale che salvava nel tempo della crisi terrorista l’unità con gli Stati Uniti e con la Gran Bretagna. Oggi l’Europa non è più in chiave antiamericana, ma l’armonia stabilita nell’alleanza occidentale dalle politiche nazionali di Francia, Germania e Gran Bretagna ha creato un direttorio europeo da cui siamo esclusi.

Quello che è rimasto della politica occidentale del governo è il mantenimento delle alleanze, non la loro motivazione ideale. Per questo la chiave della politica estera italiana è di ridurla al compimento degli obblighi internazionali stabiliti. D’Alema cerca di guidare la politica estera nel senso di trovare la maggior differenza possibile dall’alleanza occidentale compatibile con essa. Che senso ha la proposta del ministro della difesa Parisi di ridurre i volontari dell’esercito e di pensare di determinare il ritorno della leva che chiederebbe altre motivazioni politiche? Ora il vincolo politico diventa sempre più importante anche in vista della conclusione del mandato di George W. Bush e l’avvento del presidente democratico, forse Hillary Clinton, ben decisa sull’appoggio a Israele e alle sanzioni contro l’Iran. Eppure il conflitto con il fondamentalismo islamico è la contraddizione fondamentale del nostro tempo in Europa. E quindi per noi occidentali che abitiamo in una penisola del Mediterraneo di fronte alla terra d’Islam è di vitale importanza che vi sia l’Occidente unito ad affrontare tale questione. Anche perché, come afferma il capo della polizia, nel nostro Paese ci sono cellule islamiche attive.

Quelle umbre non erano un fai da te, mostravano che Internet aveva concesso al fondamentalismo islamico di accedere a informazioni e poi al reperimento di materiali per la guerra chimica. Anche di fronte alla denuncia del ministro Amato, il governo ha deciso di usare un basso profilo, lasciando la questione del terrorismo alla polizia. E questo nel momento in cui delegittimava i servizi segreti dello Stato. Nessun Paese europeo ha fatto così. […]

Il testo integrale dell’articolo di Gianni Baget Bozzo è stato pubblicato sul sito de Il Giornale

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7 commenti

darkzero

Cosa leggo?

L’Italia è diventata in politica estera un Paese assente.

C’è un errore. Provvedo subito.

L’Italia è diventata in politica sensata un Paese assente.

Ecco. Così va meglio.

rossotoscano

diciamo che negli ultimi tempi litalia applica una nuova strategia progressista: quella dello struzzo… basta arrivare a fine mese e ti rimpungui il portafogli oltre ai privilegi che già hai, se devi decidere o promulgare una legge applica il proverbio cinese di sederti e aspettare senza dimenticare di mostrare il fondoschiena al benedetto e qualcos’altro…

Marco.g

Come no, come tutti sanno l’Iraq è pieno di soldati francesi e tedeschi pronti a farsi ammazzare dalle armi che l’amministrazione Bush avrebbe fornito alla polizia e alle forze armate irachene ma che in realtà nessuno sa dove sono andate a finire.
L’unica scusa di Baget Bozzo è che nel suo caso non si può parlare di deliri di mezza estate, visto che in realtà non si distinguono in nulla da quelli che lo affliggono per il resto dell’anno.

Gianfranco

Il Budget bozzo farebbe bene, oltre a controllare il delirio, a cercare di scrivere in un italiano decente

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