La Messa in latino e le donne

Come leggere la reintroduzione nella messa dell’antico rito preconciliare quando il prete voltava le spalle ai fedeli, parlava una lingua morta, lasciava ai laici il ruolo delle pecorelle nel senso letterale del termine? La celebrazione dell’antica messa tridentina viene presentata come ‘un omaggio alla grande ricchezza della tradizione’ (Bertone ) e in effetti nasce dall’obiettivo di riportare alla Chiesa i tradizionalisti, a partire dai seguaci dello scismatico e scomunicato Lefebvre. I quali infatti ora chiedono di essere riammessi nella comunità ecclesiale e possono permettersi di chiederlo anche perché nessuno osa chiamare fondamentalisti i cristiani quando si comportano come i fondamentalisti islamici: incursioni negli ospedali per impedire le pratiche abortive, un morto nell’incendio di un cinema in cui si proiettava “ Je vous salue Marie”. Ciononostante il “Motu proprio” di Ratzinger è stato presentato come un passo avanti nel cammino ecumenico. Come conciliarlo allora con la successiva affermazione che l’unica Chiesa di Cristo è la Chiesa Cattolica? Parole che sono una porta chiusa in faccia a chi dialoga e opera affinché le chiese, a cominciare da quelle cristiane, si avvicinino e collaborino. E questo intralcio all’ecumenismo è tanto più grave oggi nell’epoca dello ‘scontro di civiltà’: quando il semplice buon senso chiama tutte le religioni ad aprirsi al dialogo e alla tolleranza anziché favorire lo scontro identitario, quando è necessario dare una mano nel ‘governo‘ della globalizzazione, il fenomeno epocale che deve alla scrittura la sua carica rivoluzionaria, come è avvenuto in passato con la nascita dell’alfabeto e l’invenzione della stampa. […]
A livello nazionale, ad esempio, la risposta alla crisi identitaria delle culture native travolte dallo sconquasso socioeconomico è quella, sbagliata, dei ministati: monoetnici, monolinguistici e monoreligiosi. Ma la resistenza contro l’omogeneizzazione delle culture, il bisogno di certezza, di trovare un terreno sicuro su cui poggiare, scampando all’ansia e al senso d’insicurezza dell’ ‘età del rischio’ dove tutto è aleatorio duttile possibile, va giocata sul terreno della tolleranza, non del rifugio in un passato ormai irrecuperabile. Nel mondo islamico, anche a causa della politica dell’Occidente, la speranza di una rinascita che restituisca l’orgoglio ad un mondo un tempo ammirato e temuto, ha dato forza, anche sul piano politico, ad un islam chiuso nel culto della tradizione, in una versione fondamentalista che porta alla teocrazia e a volte al terrorismo. Quanto alla Chiesa Cattolica il ritorno nella messa al rito preconciliare e l’orgogliosa riaffermazione di essere l’unica e vera chiesa di Cristo, confermano la lontananza dell’attuale magistero dallo spirito di apertura e rinnovamento del Concilio Vaticano II e la sua convergenza con l’Islam nel rispondere alle sfide epocali del mondo contemporaneo col recupero della tradizione e la nostalgia del passato. Una prospettiva che per il mondo femminile vuol dire molte lodi ma autonomia zero.

Fonte: Noidonne.org

Archiviato in: Generale

2 commenti

ignazio

Sono convinto che il vero volto della chiesa cattolica sia proprio l’impronta che sta (ri)costruendo Herr Ratzinger.
Ciò che hanno fatto Giovanni XXIII, Paolo V, Giovanni Paolo II non era altro che operazione di marketing, dettate dalla situazione storica contingente – leggi opportunismo; sicuramente con un briciolo di intelligenza non comune ai prelati.
In ogni caso sempre e comunque “In hoc signo vinces”
L’unica speranza e che ciò passa far risvegliare la gente laica e democratica dal torpore in cui si sono adagiate in questi ultimi anni.

giuseppe

le religioni organizzate sono per loro natura portate a credere ognuna di avere qualcosa di più vicino alla verità-realtà rispetto alle concorrenti: questo vale perfino per le organizzazioni buddiste zen o simili, figuriamoci se consideriamo quelle monoteiste del filone ebraico-cristiano-islamico; bisognerebbe scalzare la radice stessa di tutto ciò: evidenziare quanto l’organizzazione sia contraria di per se stessa alla ricerca della “verità”, credersi “salvati” perché identificati in un qualcuno/qualcosa di idealizzato, questo poi può riguardare anche la politica “laica”, purtroppo; però sarà esteticamente appagante assistere alle messe in latino 🙂

Commenti chiusi.