Polemiche in Olanda: “Il Corano come Mein Kampf”

Tre anni fa l’assassinio del regista Theo Van Gogh nelle vie di Amsterdam. Oggi, le polemiche seguite all’attentato nel weekend contro Eshan Jami, fondatore di un gruppo che sostiene chi abbandona la religione islamica. In Olanda riesplode la ‘questione islamica’ e il deputato olandese Geert Wilders, leader populista della formazione di estrema destra ‘Partito della Libertà” coglie l’occasione al volo. Il Corano, dice, va trattato come “Mein Kampf”, il libro-manifesto di Adolf Hitler. “Mandiamo un segnale agli attentatori di Jami agli altri radicali islamici che il Corano non può essere usato in Olanda come un’ispirazione o un pretesto per la violenza”. Wilders ha chiesto di bandire il testo sacro dell’Islam dai Paesi Bassi perché è “fascista”, esorta a uccidere i non credenti e a stuprare le donne. […]

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16 commenti

MetaLocX

“leader populista della formazione di estrema destra ‘Partito della Libertà””
Mi ricorda qualcuno…

Markus

Inoltre dovrebbero vietare il velo sia alle islamiche che alle suore…

Magar

Non conosco le leggi dei Paesi Bassi, ma io non “bandirei” nemmeno il Mein Kampf.

Ernesto

Ha perfettamente ragione. Dovrebbero bandire il Corano e la Bibbia.

paolino

Chi aveva detto: “chi comincia col bruciare libri finisce col bruciare uomini”?
A farlo, la CCAR fu la prima…

nando

Infatti “Mein Kampf” non è bandito. Non lo è nemmeno in Italia, magari non lo trovi in libreria ma c’è chi lo pubblica allegramente e lo distribuisce anche gratuitamente.
Comunque la bibbia incita a uccidere, alla guerra e a stuprare e vendere le donne almeno quanto il corano, se non di più. Ed è il testo sacro su cui si fonda la “civiltà” occidentale con “radici cristiane”. “Civiltà” occidentale che viscidi topi di fogna come questo Wilders fingono di difendere contro una fantomatica invasione islamica. Fingono, perché hanno capito benissimo come cavalcare la psicosi popolare per fare un sacco di soldi e salire al potere.

Peppe

Se permettete vorrei segnalare l’intrinseca (e maggiore) pericolosità pratica del Corano rispetto alla Bibbia. I cattolici (e i cristiani in generale) non mi risulta facciano della bibbia il vademecum della loro vita, così come – mi risulta – viga in generale la regola dell’interpretazione delle “sacre” scritture. Per gli islamici è diverso: il Corano non è solo parola di Dio, è di fatto “Dio” stesso e non è soggetto a interpretazione. D’altronde non mi sembra per i cristiani moderni ci sia un’equivalente (altrettanto forte) della fatwa. Così come non esiste la norma per cui l’apostata debba essere messo a morte, e così via. Inoltre, aggiungo, non ho memoria di omicidi compiuti in nome di Gesù contro chi aveva fatto satira del suo nome, o del vangelo o della bibbia. Va bene che Dio non esiste, ma sono convinto che la pericolosità sociale del cristianesimo e dell’islam non possano essere messe sullo stesso piano.

Daniele Gallesio

Veramente il Mein Kampf si trova in libreria eccome.
E non sto parlando delle librerie di Forza Nuova, ma di Feltrinelli.

E lo trovo anche giusto.

Secondo me il Corano va trattato come il Mein Kampf, come la Bibbia, come Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire, come 3 metri sopra il cielo, come Perché non sono cristiano, eccetera.

Tutti possono e devono essere criticati.
Nessuno deve essere bandito.

Allora cosa facciamo? Distruggiamo le copie d’epoca de “La difesa della razza”, così poi i negazionisti dicono che non c’è nessuna prova storica del razzismo del fascismo? 🙄

Daniele Gallesio

Sono d’accordo col distinguo di Peppe, ma con un ulteriore distinguo 🙂

L’islam è fermo al nostro medioevo.
Se la Bibbia viene interpretata in maniera blanda e non letterale non è merito né di una “moderatezza” intrinseca alla Bibbia stessa (!) né è merito della Chiesa Cattolica.

Semmai è merito degli Stati Occidentali che hanno saputo secolarizzarsi (leggi: togliere CON LA FORZA al clero cattolico quel POTERE ASSOLUTO a cui di per sé il clero NON AVREBBE RINUNCIATO SPONTANEAMENTE) più di quanto abbia saputo fare la maggior parte degli Stati di tradizione islamica.

Giuseppe Murante

Quoto Daniele…
aggiungiamo anche che la bibbia viene interpretata qui in italia, ed in generale in europa… ma se ci si sposta al di la’ dell’atlantico, si trovano molte sette cristiane che invece sostengono che la si debba seguire letteralmente.
E queste sono pericolose.

davide

a Peppe
ovvio pèerchè non vi sono le coondizioni, ma qualche secolo fa quando chesa e stato erano fortemente uniti la situazione non è che fosse molto diversa

marco s

semplicemente a mio avviso, si dovrebbe apporre una targhetta su Bibbia e Corano del tipo:
“testo appartenenente al genere letteruratura fantastica” … “avvertenza: le affermazioni contenute nel presente testo sono di natura non scientifica e non storica”….
…ironizzando un po’ (ma non troppo) anche una bella scritta “nuoce gravamente alla salute” non mi dispiacrebbe 🙂

Peppe

Raccolgo le precisazione giustissime ed opportune:
– la secolarizzazione ha avuto effetti positivi sulla progressiva privazione del potere temporale alla Chiesa Cattolica; purtroppo nell’islam non esiste un “capo” paragonabile al papa, e quindi non è stato nè sarà possibile una “breccia di porta pia” in chiave islamica; Nè esistono gerarchie universalmente riconosciute; se il papa si spende “a modo suo” per la pace e il “rispetto” (sottolineo a modo suo) i fedeli che si riconoscono nei suoi papali starnuti inevitabilmente lo seguono, e prima di loro i preti che dal papa, dai cardinali, vescovi, e così via a scendere… dipendono. Nel mondo islamica la frammentazione, l’effettiva indipendenza di cui godono i singoli imam rende di fatto possibile spacciare per dottrina tutto e il contrario di tutto.
– se parliamo di “sette” l’universo è talmente vasto che dovremmo distinguere anche tra sciiti, sunniti, wahabiti, etc. etc. non se ne esce più. E’ chiaro che la mia osservazione si riferisce all’Italia in primis e all’europa, e relativamente alla sola chiesa romana cattolica apostolica.
– qualche secolo fa la situazione era molto triste anche per i cattolici, e infatti lungi da me glissare sugli orrori della chiesa da 2000 anni a questa parte… ma l’analisi andrebbe fatta rispetto al presente per valutare i margini di miglioramento nel futuro, non al passato pensando a quello che sarebbe potuto succedere se Benedetto XVI fosse stato eletto capo supremo delle forze armate. Il punto è la pericolosità di un testo (in cui sono contenute obiettivamente un mare di sciocchezze) preso come punto di riferimento per stabilire se un essere umano debba vivere (e in che modo) o morire. Credo che siate daccordo con me nel ritenere che la bibbia non venga più presa come metro di valutazione in tal senso in nessuna parte d’europa e in generale del mondo civile ed industrializzato. Possiamo dire lo stesso – sempre in Europa – per il corano? Un certo Rushdie direbbe di no, così come Van Gogh… se potesse ancora parlare.

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