Abusi sessuali, altri tre contro Don Gelmini. Diventano dieci i testimoni dell’inchiesta

Ci sono altri tre testi che accusano don Pierino Gelmini. A quanto si è appreso da indiscrezioni, le loro dichiarazioni sono state raccolte nei giorni scorsi e portano a dieci il numero dei testi d’accusa.

Il sostituto procuratore Barbara Mazzulo era anche stamani al lavoro nel suo ufficio della procura della Repubblica, a Terni, ma non è stato possibile sapere se stia lavorando sulle carte di questa inchiesta, dal momento che per le ferie del procuratore Carlo Maria Scipio fa capo a lei il controllo di tutta l’attività della procura.

A quanto si era appreso dalle indiscrezioni raccolte nei giorni scorsi e dalle poche dichiarazioni delle fonti ufficiali, l’indagine era già considerata dagli inquirenti praticamente conclusa. L’orientamento del pm sarebbe stato comunque di attendere la fine del periodo feriale, che blocca la decorrenza dei termini processuali, per depositare, dopo il 15 settembre, l’atto di chiusura delle indagini e la probabile richiesta di rinvio a giudizio.

Circola però anche l’ipotesi che in tempi stretti il magistrato possa invece avanzare una richiesta di provvedimenti che limitino la libertà d’azione del sacerdote, soprattutto per il timore di inquinamento delle prove. […]

Il testo integrale dell’articolo è stato pubblicato sul sito de La Repubblica

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7 commenti

Arcturus

Secondo me, bisognerebbe rivalutare Lombroso. Ma avete visto che faccia ha ‘sto signor Gelmini? E avete visto la testa di Gentilini, altro campione del momento? Ho l’impressione che la bruttura dell’anima incida assai sulla bruttura (non bruttezza) del corpo.

Gano

@ Claudio

Beh, un po’ di differenza ne fa. Se trovi 10 testimoni concordi che non si conoscono, e’ difficile sostenere la tesi difensiva del complotto a fini di estorsione.
Pierino, sara’ il caso che chiami Taormina, che’ qui si mette male…

Steve

Da notare che la tampa complice all’inizio ha riferito che i tratta olo di 2 accuatori (ed erano già 7). Chi ha fornito queta versione falsa, usata dall’entourage di don Gelmini per accreditare la tei dei due sbandati ricattaatori?

Maurizio D'Ulivo

Sono del tutto d’accordo con quanto ha scritto Gano: quando gli accusatori diventano tanti, quando fra di loro non c’è alcuna relazione, quando non li si può accusare tutti di essere dei ricattatori o delle persone animate da spirito di vendetta contro le comunità gelminiane, il quadro accusatorio comincia a diventare sensibilmente più credibile e solido.

Se poi dovesse risultare vero, come è già trapelato, che fin dall’inizio l’accusa non era basata solo sulle testimonianze di due persone, ma anche su una serie di intercettazioni dal contenuto eloquente, l’impianto dell’accusa assume contorni decisamente pesanti.

Oltretutto, checchè ne dicano i suoi estimatori, il passato di Don Gelmini è tutt’altro che specchiato (anche se accuratamente coperto dall’omertà della maggior parte dei mass media) e ciò, seppur non possa costituire un pregiudizio in questo caso, certamente toglie spessore alle voci di tutti coloro che pretenderebbero di presentare lorsignor Gelmini come un sant’uomo.

Se poi si aggiunge che anche la chiesa cattolica (solitamente pronta a “coprire” le colpe dei vitelli grassi) stavolta ha deciso di assumere una posizione attendista e segnata anche da alcune voci fortemente critiche fra le alte gerarchie, c’è da cominciare a supporre, seppur in attesa deigli indispensabili riscontri, che stavolta, oltre al fumo, possa esserci anche l’arrosto.

Ma tanto, a quell’età e con i tempi e i gradi della giustizia in Italia, Gelmini non vivrà fino ad ascoltare la sentenza definitiva e, anche se ci riuscisse, sarebbe troppo vecchio per essere sbattuto in galera, in caso di condanna.

scarlet

Anch’io consiglierei l’avv. Taormina come difensore. Non ci chiappa ma dieci puntate da Vespa sono assicurate. La linea sarà quella consueta del “berlusconismo”: ci si difende dal processo, non nel processo. E poi, via coi Gelmini days … Ci tocca rimpiangere anche i terribili e tristissimi anni cinquanta con le madonne pellegrine che piangevano ogni volta che vedevano un comunista.

claudio

@gano

hai pienamente ragione, questi pur di salvarsi il culo son pronti a uccidere i propi figli…

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