I cretini d’agosto

Quando ieri è arrivato in redazione il flash d’agenzia con le parole di Giancarlo Gentilini, ex-sindaco e ora vicesindaco di Treviso, le abbiamo lette e abbiamo fatto la solita smorfia di disgusto. Ci siamo detti che non c’era notizia, perchè ormai di simili truci idiozie il vicesindaco di Treviso – una delle figure più forti e rappresentative della Lega Nord – ne ha dette talmente tante che non si contano più e non sono nuove. Poi però abbiamo riletto la frase di Gentilini (« incaricherò i vigili di fare pulizia etnica dei culattoni ») che è una frase del tutto organica al pensiero nazista, e abbiamo pensato che l’abitudine all’hitlerismo non è mai una buona abitudine. E che ogni volta che qualcuno – della Lega o no – pronuncia frasi naziste come questa, o anche semplicemente frasi razziste – come spesso capita a Bossi a Calderoli e ad altri – bisogna avere la capacità e la forza di indignarsi come se fosse la prima volta.
E poi indignarsi non basta. Occorre pretendere dei provvedimenti. Le parole di Gentilini pongono alla destra una grandissima questione di responsabilità: sottovalutarle e considerarle un fatto di folclore sarebbe un errore tremendo. Perché condannerebbe questo paese ad avere una destra indelebilmente marcata dalla orrida cultura razzista o addirittura – come in questo caso – hitleriana. E a nessuno fa piacere vivere in un paese dove la destra è impresentabile. E tutta la battaglia politica, in ogni campo, viene contaminata e fatta degenerare da questo problema.
Io considero la Lega Nord una delle espressioni più lontane dal mio modo di pensare. Molte posizioni politiche della Lega – fondamentalmente la sua aspirazione a ottenere la supremazia delle province del nord, cioè delle province ricche sul resto del paese – secondo me sono fortemente reazionarie e da combattere con tenacia e anche con aggressività. Però, quelle, restano posizioni politiche legittime. Per capirci, quelle espresse, ad esempio, da Roberto Maroni o persino da Roberto Castelli. Quando invece la Lega accetta il nazismo di Gentilini, o il Calderoli antiislamico, o certe uscite razziste di Bossi o di Borghezio, è tutta la Lega a vedere messa in discussione la propria legittimità democratica, e di conseguenza tutta l’alleanza di centrodestra. […]

Il testo integrale dell’articolo di Piero Sansonetti è stato pubblicato sul sito di Liberazione

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27 commenti

mp

grazie di esistere alla lega (e a tutti i suoi adepti/affiliati/militanti/etcetera) perchè mi dà la consapevolezza che ci sono persone peggiori di me

Arcturus

Con una certa aria di snobismo tutto europeo, abbiamo a lungo sorriso della mania del “politically correct” americano. Ci è sempre sembrata una cosa provinciale, un po’ ridicola, e tutto sommato superficiale. E forse lo è. Tuttavia, di fronte a questa vergognosa e penosa sparata di gentilini (con la g minuscola), ultimo raglio di una lunga serie di esternazioni asinine sue e di altri suoi compagni di merende, credo che dovremmo riporre il nostro senso di pretesa superiorità e prendere finalmente esempio dall’America. Non può essere lecito, non può essere legale, non può essere consentito che un individuo che ricopre una carica pubblica (collettivamente retribuita) si possa prendere l’arbitrio di formulare frasi del genere. Non c’è ironia o folklore che tenga: chi ricopre una carica pubblica deve sempre utilizzare un linguaggio netto e pulito, schierato ma rispettoso, legale e appunto corretto. Se costui vuol fare del cabaret vada a Zelig, se vuole amministrare la cosa pubblica impari a parlare con tutti e per tutti. Altrimenti, a casa. Decisione che dovrebbe prendere il dottor “Purtroppo”; cosa che Amato, purtroppo, non prenderà.

Ivan

Cosa si pretende dalla politica se questa si dimentica, o fa finta, della lotta di classe? Cosa si pretende dalla processo storico, se in tempi reazionari quali viviamo, gli uomini non possono esserne che un riflesso, e quindi dei reazionari, dei clericali, dei fascisti di ogni colore? Se non è l’insopprimibile interesse classista a muovere la politica, i politicanti si schiereranno su questa o quella delle tante ideologie sedimentate nella storia. Destra o sinistra, si tratta della stessa moneta da due soldi che è la democrazia nell’epoca dell’imperialismo. Di qua o di là, ma sempre entro il sistema del capitale. Si parla e si sparla di diritti, per tutti, ma non del mezzo che veramente può dare questi diritti. Ma certo, il comunismo è fallito! No, signori, il capitalismo sta fallendo e a vista d’occhio. Ma tutti i “sinistri”, sanno solo stracciarsi le vesti per i diritti violati ai gay, agli extracomunitari, delle donne, ma non possono assicurare il futuro a nessuno! Già, nessuno sa come andrà l’economia tra un anno, tra dieci anni! Ma sai come è facile dare diritti a tutti…e i soldi dove sono, cari “sinistri”? Si, perché tali diritti sono il diritto di spendere dei soldi. Ma sì, come voi volete: intanto ai proletari hanno scippato il TFR e grazie tante, per un po’ i “diritti” ci saranno ancora!

Un saluto internazionalista.

Vassy - Kitsunegari

Al peggio non c’è mai fine… addirittura Calderoli si è dissociato…

shock

Non fraintendetemi, condanno senza riserve le parole di questo cialtrone ma devo riconoscergli, se così si può dire, una certa “onestà politica” in linea con la “genetica” del suo partito che non fa altro che evidenziarne la sua natura catto-nazzifascista.

Arcturus

@ shock

ho capito, ma mica si può prendere le persone e il rispetto che si deve avere per loro come la cartina al tornasole di una dimostrazione superflua. Anche solo definire una tale oscenità come “onestà politica” in linea con la “genetica” del partito, a questo punto è connivenza.

Nerone

chissà se un giorno salterà fuori che questo coso (gentilini), come tutti i suoi amichetti moralizzatori, aveva montagne di scheletri nell’armadio, del tipo Starr, quello che indagava sui pompini della Monica a Clinton, che gli piaceva mettersi il pannolone e farsi sculacciare dalle prostitute, oppure come i predicatori evangelichini anti-gay, che poi si scopre che andavano a marchette, o come i preti cattolici difensori della famiglia e dell’infanzia che poi abusavano dei bambini… i predicatori troppo accesi hanno sempre una trave nel proprio occhio (chissà quale trave[stito] avrà quello là)

Mirko

Non condivido l’osservazione di Arcturus sul politically correct. Gentilini dica quel che ha voglia di dire, siamo in democrazia: ma che il consiglio comunale di Treviso lo sfiduci subito, o intervenga lo Stato, perché un rappresentante della democrazia è evidentemente incompatibile colla democrazia stessa. Tra l’altro ha detto «incaricherò i vigili di fare pulizia etnica dei culattoni», quindi la sua frase non è lasciata al vento, ma presuppone un’azione politica, quella dei vigili che andranno a fare multe per atti osceni, come è già successo a Roma.
è possibile che a Treviso non ci siano cittadini democratici che facciano qualcosa contro questo schifo?

Maurizio D'Ulivo

Segnalo che il Circolo Mario Mieli di Roma (associazione per i diritti delle persone omosessuali), secondo quanto ha pubblicato sulla sua stessa pagina web, ha deciso di querelare Gentilini per le sue affermazioni.

A qualcuno sembrerà anche eccessivo, ma io credo che lasciare puntualmente che affermazioni di questo tipo restino impunite concorre ad incoraggiarle e dunque a fomentare un clima di odio nella collettività: credo quindi che tale querela sia del tutto condivisibile, in termini di etica sociale.

rossotoscano

siamo in democrazia e ognuno può dire quel che vuole ma senza offendere o inneggiare ad una crociata contro una parte di cittadini paganti le tasse e discriminarli solo per l’orientamento sessuale… se le parole dette su un palco contro scarpette rosse hanno fatto urlare all’attacco terroristico, questa frase del leghista non può e non deve passare in silenzio… è tutta la politica italiana che ne risentirebbe e non basta dissociarsi ma intervenire per vie legali… pensavo avessimo toccato il fondo in italia ma vedo che oltre il fondo cè il baratro…

Arcturus

Scusate, ma a me pare che ci stiamo fraintendendo non poco. Tutti a sciaquarsi la bocca con slogan tipo “siamo in democrazia e ognuno può dire quel che vuole” oppure “Gentilini dica quel che ha voglia di dire, siamo in democrazia”, salvo poi aggiungere una serie di distinguo anche un po’ capziosi. No, non siamo d’accordo: ho paura che qui si ragioni alla rovescia. Non è vero che “ognuno può dire quel che vuole”. Un cittadino ha diritto alla libertà di espressione nella misura in cui non può e non deve esserci da parte di alcuno (altro cittadino o istituzione) azione coercitiva che possa limitare tale libertà. Quindi libertà di espressione non è direttamente sinonimo di “sparo cazzate e offendo chiunque”. Normalmente, nel cittadino civile e maturo dovrebbe essere connaturata e autoindotta una misura che consenta di giudicare a priori se una certa espressione è segno dell’esercizio della propria libertà di pensiero e di opinione, oppure se tale espressione mira a ledere la dignità di altri. Insomma, il signore di Treviso, il cui stipendio è fatto dai contributi di tutti i cittadini locali, sapeva benissimo (salvo la possibilità che sia un mentecatto, ma allora che sia subito rimosso dalla carica che occupa) di non esercitare il proprio diritto alla libertà di espressione, ma piuttosto di voler inveire ingiuriosamente e gratuitamente contro alcuni cittadini che lui stesso dovrebbe rappresentare. Frasi come quelle non sono espressione di una libertà, ma esattamente il contrario. Sono il prodotto di una flautolenza che esprime coercizione mentale e grettezza civile. Insisto che si deve creare un comune sentire che impedisca che frasi del genere possano essere dette in pubblico. Poi, in privato, il signor gentilini può anche andare a sodomizzare i cammelli (che peraltro non è un reato, credo).

scarlet

Perfettamente d’accordo con Acturus. Però sarei dell’avviso, proprio per quello che dici, che il sindaco dovrebbe essere rimosso dal Ministro degli interni. Amato, se ci sei batti un colpo.

ren

Scommetto che alla maggior parte di questi politici volgarissimi, delle esternazioni volgari e razziste di gentilini, nonostante l’indignazione, non strabatte proprio nulla.

nando

L’intervento di Ivan del
10 Agosto 2007 alle 15:16
stavolta mi trova perfettamente d’accordo, parola per parola, sillaba per sillaba.

Ecce Homo

Voglio isolare il tema del “Calderoli antiislamico”. Dunque il nostro un bel giorno fa intravvedere una maglietta con una scenetta che pare possa offendere la sensibilità di una parte del mondo: suscita dappertutto una serie di sollevazioni a sfondo religioso senza precedenti, con tanto di morti, tumulti e feroci incitamenti alla guerra santa (per fortuna impossibile). Lo vedete voi il mondo cristiano strapparsi le vesti ed invocare la crociata contro gli infedeli per una vignetta anticattolica? Ma c’è di più: quando i soldati americani circondano in Iraq l’imam Al Sadr ed i suoi seguaci sciiti dentro una moschea, tutto il mondo trattiene il fiato, perchè è chiaro che se verranno anche solo scalfite le sacre mura della moschea dal fuoco degli infedeli tutto il mondo islamico si solleverà all’unisono e metterà a ferro e fuoco l’intero pianeta. Passa un po’ di tempo e non solo non si contano più le moschee degli sciiti e dei sunniti vicendevolmente rase al suolo con gli esplosivi, ma di solito vengono anche fatte saltare con tutti i fedeli riuniti al loro interno: eppure il mondo islamico pare non batta ciglio.
Voglio dire che per una maglietta ci si indigna molto, purchè l’abbia indossata un leghista; ed anche per una pallottola sul muro l’indignazione va alle stelle, purchè sia una pallottola americana: ma se oltre al muro crolla tutto e crepano pure i fedeli, ma per mano di altri fedeli, allora è un altro paio di maniche e tutti abbozzano: “peccato che non siano stati quei maledetti americani”. Meditate, gente, meditate.

Silesio

Citazione dal Gazzettino di Treviso
“…pare che del via vai nel parcheggio dell’ospedale si siano lamentate parecchie famiglie che abitano nel quartiere. Di notte, con il calare del buio, il piazzale si trasformerebbe in un luogo d’incontro, segnalato anche in diversi siti Internet dedicati al mondo gay.

Di fronte alle telecamere, anche il capogruppo consiliare della Lega Nord Mauro Michielon lo ha confermato: “Di notte – ha spiegato Michielon – il parcheggio è frequentato da gente equivoca, tra cui parecchi omosessuali. Nulla contro di loro, ma sinceramente usare il parcheggio dell’ospedale per incontri e per scambiarsi effusioni non è il massimo. Quello è un luogo di dolore, frequentato da gente che entra ed esce dal Ca’ Foncello a tutte le ore: il fatto che venga usato a questo scopo non mi sembra decoroso”. E’ lo stesso capogruppo a ribadire che, nel quartiere, già in molti si sono lamentati del problema, anche perchè di giorno i “resti” di quegli incontri notturni sono ben visibili, soprattutto nel boschetto dietro lo spiazzo: per terra, sono ben visibili fazzolettini, guanti in lattice, preservativi….”

Per ovviare al problema, qualcuno di coloro che ovunque sui forum si strappano le vesti per le “dichiarazioni forti” del Gentilini, potrebbe mettere a disposizione sugli appositi siti WEB gay il cortile di casa sua come luogo alternativo di incontri.

nando

@Silesio
Gentilini avrebbe potuto dire tranquillamente che si impegnava a far sgomberare, con la forza della legge, i luoghi della prostituzione a Treviso, etero e gay che fossero.
Invece ha inveito contro *tutti* gli omosessuali (prostituti e non) e *solo* contro di loro, chiamandoli culattoni e inneggiando alla pulizia etnica, sbavando come un rottweiler e non riuscendo neanche a nascondere, per salvare almeno le apparenze, il fetido nazista che è in lui. La sua è stata una vomitata contro l’omosessualità come tale, non certo contro il degrado della prostituzione in strada. E’ per questo che ci stracciamo le vesti, e se permetti ce ne vantiamo pure.
Quanto al tuo invito a mettere a disposizione i cortili condominiali, ti gioverà che ti faccia notare che è proprio grazie all’ipocrisia catto-italiota che le case di prostituzione sono state chiuse, e che etero e gay che decidono di prostituirsi devono farlo in strada. Ti rinfresco anche la memoria ricordandoti che, ad ogni modo, la prostituzione in Italia *non* è illegale, ma è illegale solo il suo sfruttamento per fini di lucro.

nando

Quanto a Michielon, ha dichiarato “il parcheggio è frequentato da gente equivoca, tra cui molti omosessuali. Niente contro di loro… etc”
Mi pare che definire gli omosessuali “gente equivoca” e subito dopo dire “non ho niente contro di loro” equivalga in toto alla solita battuta “non sono omofobo, sono loro che sono omosessuali”. Questo sig. Michielon ha perso un’ottima occasione per stare zitto. A stare zitti non si fa mai male.

Arcturus

@ Silesio

confermo quanto appena detto da nando, e aggiungo: le “dichiarazioni forti”, come le chiami tu, o meglio, i “deliri paranoici di un nazistoide”, come li chiamo io, non trovano nessuna giustificazione in nessun contesto. Neppure se quei parcheggi fossero Sodoma e Gomorra resuscitate in terra (e sono certo che la cosa non è così, in realtà). Tu, come tanti perbenisti, sei vittima di un sistema linguistico, per cui credi ciecamente nelle porcate giornalistiche come quelle che citi: “Di notte il parcheggio è frequentato da gente equivoca, tra cui parecchi omosessuali. Quello è un luogo di dolore, il fatto che venga usato a questo scopo non mi sembra decoroso”. Le lamentele e gli sdegni non nascono dal fatto che quello sia un luogo d’incontro (l’Italia ne è piena: è necessario ricordare che almeno un italiano maschio su tre va abitualmente a puttane?), ma piuttosto dalla circostanza che gli italiani perbenisti, ipocritamente, non sopportano la vicinanza o la contiguità tra l’espressione della sessualità e i luoghi da sempre appaltati alla chiesa e alla sua visione dolorifica della vita: ospedali, cimiteri e appunto chiese.

Ernesto

e perché allora nessuno ha parlato delle coppie scambiste etero che frequenta(va?)no quello stesso spazio?

lik

@ nando e ivan

Ma perché allora i paesi che hanno maggiori diritti per omosessuali e donne sono proprio quelli che hanno abbracciato in pieno il capitalismo? La Spagna e la Gran Bretagna sono iperliberiste in materia di economia. Sono anche paesi dove la sinistra radicale conta meno del due di picche, Zapatero ha promesso di non toccare nulla per quanto riguarda l’economia. Vabbene criticare il capitalismo, ma inventarsi queste teorie che non stanno in piedi non mi sembra molto produttivo.

Ivan

Il marxismo sta in piedi, come teoria, anche senza di me. Il capitalismo non è stato abbracciato, ma imposto dal processo storico. Finché il capitalismo estorcerà plusvalore al proletariato, saranno garantiti tutti i diritti particolari. Questo è incontestabile…solo che questi diritti a pagamento sono anche a tempo. Lo so è difficile capire per tutti i libertari di questo sito, che ogni libertà e ogni diritto conseguente, DEVE MATERIALIZZARSI. La libertà è sempre concreta, si ha l’idea della libertà se è vissuta. In una società divisa in classi, le libertà poiché non sono la LIBERTA’, ma frammenti di questa, non sono che simulacri di comodo, merci con un prezzo. Per questo non mi stupisce affatto che siano violate delle libertà particolari, perché non siamo liberi in generale. Quando dico a tempo, voglio dire che i diritti, che sono un sottoprodotto della ricchezza del capitalismo, finiranno e non saranno garantiti più, perché il capitalismo entrerà in una fase di crisi epocale. Allora o una distruzione tale, al limite dell’estinzione, da permette al capitalismo di risorgere o il comunismo. O la solita merda, o l’uscita dalla preistoria. No? Poco importa delle vostre opinioni, resta il fatto che OGGI LA LIBERTA’ E’ UN LUSSO PER POCHI, E IL CAPITALISMO E’ OVUNQUE COME OVUNQUE C’E’ MISERIA. Essere liberi, significa essere liberi dal bisogno, prima di tutto, ed il capitalismo non può garantire questo oggi e nel futuro.

Un saluto internazionalista.

P.S. Io non faccio parte della “sinistra radicale”. Non voto da almeno 15 anni. I veri comunisti stanno fuori dal parlamento.

nando

Devo di nuovo quotare Ivan.
Tolta la libertà dal bisogno, arrivano anche i diritti. Altrimenti le libertà particolari sono e saranno sempre un’illusione.
Sono perfettamente d’accordo sul fatto che *questo* capitalismo è impresentabile, e che siamo vicini a una svolta epocale. Però, a differenza di Ivan, non sono affatto convinto che quel che verrà dopo sarà meglio, possiamo solo sperarlo, compagno.
Hasta la victoria, compagno.

nando

scusate, “compagno” 2 volte per errore di battitura. Odio le ripetizioni…

Ivan

“Però, a differenza di Ivan, non sono affatto convinto che quel che verrà dopo sarà meglio.”No,Nando,io credo che una volta che il proletariato avrà preso il potere,la lotta continuerà. La storia non è predeterminata, ma non agisce casualmente. La lotta deciderà,questo so. Se vinceranno i comunisti,sarà l’ultimo spargimento di sangue,per questo sono un comunista.

un saluto internazionalista.

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