Varese: il comune stanzia 100mila euro per il restauro delle chiese

La giunta ha stanziato delle somme per il restauro delle chiese, tra quelle che ne hanno fatto richiesta. Ecco i contributi: la Parrocchia di San Giorgio a Biumo Superiore, restaurerà un crocifisso ligneo, avrà un contributo di 7500 euro (spesa totale 15mila euro). Parrocchia Madonna della Speranza e della Pace, Belforte, costruzione Centro parrocchiale, contributo 31.982 (spesa 2.295.719). Parrocchia SS Pietro e Paolo, Masnago, restauro conservativo della chiesa di Sant’Ambrogio a Calcinate degli Orrigoni, contributo 10mila euro (spesa 67.300). Parrocchia SS.Nazaro e Celso – Calcinate del Pesce, ristrutturazione dell’oratorio della parrocchia, contributo 10mila euro (67.711 la spesa) e restauro risanamento e manutenzione della Chiesa e casa parrocchiale, contributo 20mila euro (140.360 la spesa). Parrocchia Sant’Ambrogio Giubiano: prosecuzione e completamento del risanamento conservativo degli stabili parrocchiali: contributo 20mila euro (spesa 116.678).
La legge regionale 11 marzo 2005 n. 12: “Legge per il governo del territorio” all’art. 73 prevede che il Comune accantoni annualmente – in un apposito fondo destinato alla realizzazione, manutenzione, restauro e ristrutturazione edilizia delle attrezzature di interesse comune per servizi religiosi – una quota almeno pari all’8% delle somme effettivamente riscosse a titolo di urbanizzazione secondaria;
Le risorse utilizzabili – stanziate nel Bilancio 2006 – ammontano complessivamente a € 99.482,77: le autorità religiose interessate hanno trasmesso al Comune, entro il 30 giugno, il programma di interventi da effettuare nell’ambito degli orientamenti normativi generali, che individuano secondo priorità le opere di restauro o risanamento conservativo del patrimonio artistico-architettonico esistente.

Fonte: Varesenews 

Archiviato in: Generale

10 commenti

Silvano Madasi

La legge: “…delle attrezzature di interesse comune per servizi religiosi …”.
Il crocefisso ligneo è una “attrezzatura”?

rossotoscano

lasciando stare le cose dette e ridette sullo spreco di denaro pubblico per immobili che neanche pagano le imposte nè tasse… vorrei sapere chi darà il resto della somma per le suddette opere… sono certo che sarà un latro ente pubblico della nuova repubblica vat ex italia

ciceracchio 2la vendetta

e poi mancano le attrezzature negli ospedali , cattolici proni e a pecoroni
vi ritengo responsabili delle manchevolezze nei servizi per spreco di denaro pubblico .
e spero che quando vi serve una tac non la troviate pero’ vi auguro di poter andare a lurdesse cosi forse durante il viaggiooooo ……… vedi pulman polaccoooo
ahhhhhhh hhajhjhhhhahhhhhhhhhh

ciceracchio 2la vendetta

rosso: viva noi anticlericali che siamo rimasti l’unici sani dintelletto in questo paese sottomesso al potere dei papi e dell’opus dei …..

Salvo Zappala'

…e allora?… Anche qui in sicilia hanno fatto qualcosa del genere alla regione.

ciceracchio 2la vendetta

e ma in sicilia quando baciANO LE MANI A CHI LE BACIANO ???? A DON COME VEDI
SEMPRE DON SONO MINCHIA:::::

MetaLocX

Quei 100 000 euro diamoli alla ricerca!!!
Spendiamoli bene, dato che ne abbiamo pochi per le cose serie!

Roberto Grendene

La vera notizia e’ che sia stata data evidenza a questo ennesimo privilegio che discrimina i cittadini in base alla credenza religiosa.
Una percentuale degli oneri di urbanizzazione secondaria vengono girati alle chiese in tutti i comuni d’Italia.
Il Lombardia l’8 per cento. Mi sembra che in Toscana si arrivi al 9 per cento.
In Emilia Romagna (dove risiedo) e’ il 7 per cento (notare: la stessa quota destinata agli asili nido).
Per rendersi conto delle cifre in ballo, a Bologna ogni anno il comune gira circa 800.000 euro alle confessioni religiose: la Curia fa man bassa, ma sostanziose briciole arrivano anche a Testimoni di Geova, Aventisti, Comunita’ Ebraica, ecc.
Qui il documento piu’ recente in mio possesso, gentilmente speditomi dall’uff. bilancio del comune di Bologna:
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_2004.pdf

In pratica una vecchia legge statale invitava le regioni a fare una legge applicativa in modo che i comuni finanziassero la costruzione e il mantenimento di luoghi di culto (ma non solo, anche strutture accessorie come oratori, campi sportivi, ecc.). Poi venne la famigerata legge Tremonti 222/85 (che istitui’ l’8×1000) che incorporava anche il sostegno alle religioni per i loro luoghi di culto… solo che nessuno ha poi abrogato gli oneri di urbanizzazione secondaria alle chiese a livello comunale.

Per fortuna una recente sentenza del TAR Toscana (n. 4082 del 4/10/2004), ha respinto le pretese della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro che esigeva la fetta di oneri di urbanizzazione secondaria negatigli dal comune di Civitella in Val di Chiana, in quanto si riconosce “l’autonomia finanziaria dei Comuni” e ribadisce che “il finanziamento dell’edilizia di culto è da ricomprendersi nel sistema finanziario di cui all’art. 47 della legge n.
222/1985 che stabilisce la somministrazione per tutte le esigenze di culto della quota dell’8 per mille dell’imposta sul reddito dellepersone fisiche come risultante dalle dichiarazioni annuali dei
contribuenti”.»

In pratica il Comune puo’ tranquillamente dire alle confessioni religiose che battono cassa per spartirsi gli oneri di urbanizzazione secondaria che mungano i loro fedeli.

Ciao
Roberto Grendene

claudio

credo che riescano a mettere le mani sulla famosa Bucalossi, non sò a quale titolo, ma ho sentito che il prete del mio paese ne ha fatto richiesta al comune…

sarebbe pazzesco

Gun Dam God

Ma ‘sto Ciceracchio l’ho letto sul forum dei catto-piduisti di NoiPress. Difendeva i Testimoni di Geova. Pupo, sei un TdG mandato dal tuo capo “anti-fascista” Bertone da Torino?

Commenti chiusi.