Iran: ex presidente stringe mani a donne, indagato

Iran, l’ex presidente riformista Mohammad Khatami nel mirino del Tribunale religioso di Qom. Un video su Internet lo ”incastra”
E’ accusato di aver stretto la mano ad alcune donne durante la visita compiuta lo scorso maggio a Udine. Secondo la legge islamica è proibito avere contatti fisici con donne che non siano parenti stretti, mentre in un video girato dagli studenti dell’università di Udine e pubblicato su Internet si vede Khatami che stringe la mano a una signora con i capelli grigi, a una ragazza mora e a un’altra donna bionda.
Il video ha scatenato accese polemiche in Iran, dove è stato denunciato da una ventina di talabeh, gli studenti di teologia. Se il Tribunale del clero dovesse procedere con l’inchiesta e processare l’ex presidente, non è escluso che Khatami venga condannato. In questi casi, il religioso, ritenuto colpevole di offesa ai precetti islamici, viene ridotto allo stato laicale e privato dall’abito talare.
Khatami, è stato il quinto Presidente della Repubblica islamica dal 2 agosto 1997 al 2 agosto 2005.

Fonte: Repubblica Tv 

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24 commenti

Sandra

@Ren
il senso del ridicolo ce l’hanno e come, però hanno anche, e molto forte, il senso abietto dei precetti religiosi usati in senso politico ed i giochi politici realizzati grazie ai precetti religiosi… un gatto che si morde la coda insomma; inoltre, per risolvere i loro problemi interni, non tengono in debito conto i “risvolti esterni”. Di fatto, una eventuale difesa da parte del pubblico estero, di Khatami, potrebbe rivelarsi per lui pericolosa. Se facciamo 2+2, ci sono voluti, secolo più secolo meno, oltre mille anni a ridurli in questo stato di cecità, immagino ce ne vorranno altrettanti per fargli vedere la luce… davvero non invidio le cittadine ed i cittadini iraniani.

Lady Godiva

Se non gli succede di peggio speriamo che lo condannino: sarebbe sempre un religioso di meno

😉

Bardhi

hanno paura di lui per le elezioni della primavera 2008, per questo tirano fuori queste cose

Sandra

@ Lady Godiva
se posso permettermi, io non credo che questo mondo migliorerà per annoverare nella
sua contabilità un eventuale religioso in meno, che significherebbe, un eventuale
impiccato in più, credo che possa migliorare solamente, con ogni nuova mente
liberata
@ Bardhi
sottoscrivo

Salvo Zappala'

Vorrei ricordare solamente una cosa. I diritti e le norme sono creature storiche e sono plasmati da eventi significativi. Noi, in Occidenti ad esempio diamo spazio alla libertà di espressione perche’ c’è stato il caso galleo e poi per via degli illuministi. Molte norme che noi diamo per scontate in occidente non sono poi così scontate come crediamo, ma sono il risultato di un lungo lavoro del tempo.
si dovrebbe riflettere su due fronti: comprendere le altre culture e i loro presupposti, fare un po’ di autocritica sul nostro modello di civiltà. Bisogna stare attenti. Secondo me le rivoluzioni politiche sono precedute da rivoluzioni estetiche, sessuali e artistiche. Se in Iran si discute se sia conveniente o no per le donne andare in bicicletta, significa che ci sono dei cambiamenti nel costume e nel modo di pensare.

Salvo Zappala'

Ricordo inoltre che ci sono culture in cui gli ordinamenti si occupano dell’abbigliamento, della dieta. per noi occidentali può sembrare assurdo che delle norme etiche o giuridiche impongano un particolare abito, ma in molte culture non è così. Un esempio c’è offerto anche dalla chiesa cattolica che regolamenta dettagliatamente l’abito per i membri del clero.
noi dimentichiamo spesso che in occidente c’è stato cartesio, galileo, l’illuminismo, marx, rivoluzione francese, rivoluzione russa. Queste sono cose tipicamente occidentali.

darik

ecco, salvo, hai focalizzato il punto “la rivoluzione francese”
ovviamente a teheran, a bagdad, a giacarta, a islamabad e
a kabul non sarebbe più “francese”… però, per salvare il mondo dalla pestilenza delle religioni, la medicina è quella.
darik

Salvo Zappala'

Vorrei infine far riflettere i visitatori del sito sulla rivoluzione iraniana. Secondo me nella prospettiva del mondo islamico è paragonabile ad una sorta di rivoluzione francese. Si è passati dalla modernizzazione imposta dall’alto dalla monarchia dello scià ad una repubblica teocratica, che ha un parlamento e forme di partiti politici. Khomeini irruppe nella scena politica delliran cambiando radicalmente molte cose: il clero sciita prevedeva degli ayatollah con pari dignità. Con khomeini non fu più così. khomeini rispolverò la figura dell’imam faqi che per varie ragioni lo sciismo non ammette. Questi hanno liquidato monarchia e aristocrazia e hanno realizzato qualcosa che – anche se loro non vogliono ammetterlo – è una cosa completamente nuova.
Nell’islam sunnita e sciita è tutto in movimento. >Noi spesso ragioniamo come se tutto il mondo da un giorno all’altro debba occidentalizzarsi, dimenticando che ci sono altre culture molto più antiche di quelle nostre che procedono su percorsi che noi non possiamo predeterminare, come non è possibile predeterminare gli scambi culturali. noi mangiamo sushi, le donne iraniche magari porteranno delle occidentalissime biciclette. Noi ci mangiamo un cervello dietro eutanasia e pacs, in iran discutono sulle biciclette alle donne.

Salvo Zappala'

spesso noi chiudiamo gli occhi sulla crisi della democrazia nel mondo. secondo alcuni autori la globalizzazione ha portato a scollamenti sociali nei vari stati. Da questa disintegrazione del tessuto sociale possono emergere estreme forme di individualismo che per via di insicurezza diffusa si cementano nella ricerca di un’identità forte e chiusa (vedi i nazionalismi e i fondamentalismi). A questi fenomeni bisogna trovare delle risposte culturali e politiche adeguate.

Salvo Zappala'

@ darik.
Non ci siamo capiti. La rivoluzione francese per il mondo occidentale fu un terremoto che ha cambiato molte cose. Per il mondo islamico, la rivoluzione khomeinista, secondo ha un effetto analogo. Io penso che noi sottovalutiamo gli effetti del khomeinismo. Per noi occidentali khomeini è un integralista fanatico, ma se guardassimo con piu’ attenzione comprenderemmo quale grande rottura col passato sia il khomeinismo all’interno del mondo islamico. Questo khomeini ha dimostrato che si può liquidare una classe aristocratica corrotta e l’imperialismo americano e dei ‘colonialisti’ occidentali in terra islamica, e realizzare una repubblica teocratica islamica. A me pare che questo nell’ottica islamica sia più che rivoluzionario.

Salvo Zappala'

dovremmo sforzarci di capire le altre culture. So che Khatami ha scritto libri su John Rawls. penso che da noi pochi conoscano il pensiero di khomeini o abbiano letto qualche suo libro.

Giuva

La legge e’ uguale per tutti non toccare le mani delle signore/ne, la religione il iran, cia’ piu’ potere della politica,oggi.

Jeeezuz

cazzi loro. ognuno a turno si becca i suoi fascismi. poi, col tempo, ci se ne libera

lik

@ Salvo Zappala’

Guarda che le cose che hai scritto non sono molto originali, sono analisi che si leggono tranquillamente sui giornali e non sono certo frutto delle tue riflessioni. Quello di cui siamo sicuri è che gli immigrati iraniani in Europa e in Nord America sono i più secolarizzati ed è tra loro che trovi spesso gli atei più virulenti contro l’islam, forse perché più di tutti lo hanno vissuto sulla pelle?
Per il resto dimentichi che l’Iran è un paese multietnico e la rivoluzione iraniana non ha per nulla sopito il nazionalismo dell’etnia dominante. La repressione dei curdi è infatti altrettanto violenta di quella turca.

Nifft

@Salvo Zappalà

Le tue osservazioni sono interessanti. Conosco un iraniana che è temporaneamente in Italia per lavoro, e a detta sua in Iran molta gente (in particolare nella fascia più acculturata della popolazione, che sono i giovani di 20-30 anni, e sono anche la magggioranza sul totale) giudica negativamente la situazione politica Iraniana, e sono paradossalmente più laici di noi. I giovani sono per il momento fatalisti perché hanno comprensibilmente molta paura di esporsi.

La mia impressione è che l’estremismo teocratico di Teheran sia tutto sommato tollerato in questo periodo soprattutto in virtù di un certo sviluppo economico ed un certo benessere che l’Iran sta vivendo in questo momento (ad esempio il problema della disoccupazione è molto ridotto rispetto a quello italiano, ecc…). L’isofferenza diventerà molto più acuta nel momento in cui ci sarà cedimento significativo dell’economia.

lik

@ Nifft

Gurda che il problema della disoccupazione è più grave in Iran, ogni anno centomila giovani lasciano il paese per emigrare non trovando lavoro. La situazione economica in iran non è per nulla positiva, l’attuale presidente iraniano è stato eletto in parte contro la corruzione e dalle classi più povere ma non è riuscito a risolvere i problemi.

Nifft

@lik

Hai ragione, In effetti la situazione non è così netta come l’ho descritta. A detta della mia amica Iraniana l’aria che si respira in Iran è di crescita, anche con tutti i problemi che tu dici, c’è un enorme potenziale (legato ovviamente al petrolio) che per il momento è malamente utilizzato. Ma ovviamente questa è anche una percezione soggettiva.

Aldissimo

Perchè si cita a sproposito la Rivoluzione Francese?
Sembra quasi che sia capitata per caso in occidente, e che potrebbe accadere pure nel mondo islamico, quando invece non ne vedo alcun presupposto.
In occidente al progresso scientifico è corrisposto l’allontanamento dalle superstizioni religiose, in quanto il ruolo di dio veniva ridimensionato dopo ogni scoperta.
Nei paesi musulmani non vedo nulla di tutto ciò, negli ultimi 1000 anni non hanno scoperto o inventato NULLA, anzi continuano a dire che il Corano sia un libro pieno zeppo di “rivelazioni” scientifiche. Quindi, non avendo ridimensionato il ruolo di dio nella società non può esistere alcuna rivoluzione francese islamica.
Facciamocene una ragione.

Popov

Non si può che deridere e disprezzare una simile cultura paranoica, l’Iran ed i paesi islamici somigliano sempre più ad immensi manicomi a cielo aperto, ma il fatto che gli islamici immigrati qui pretendano che prendiamo sul serio le loro paranoie, è preoccupante, non tanto per il fatto che dei pazzi diano fuori di matto, è normale, ma che ci sia qui in occidente gente che invece di seppellire con una risata, le pretese islamiche dettate dai loro demenziali precetti religiosi, c’è chi li prende sul serio e pensa perfino che la loro folle cultura, sia pari alla nostra civiltà.

Salvo Zappala'

io non ho detto che la rivoluzione francese sia simile alla rivoluzione islamica. Dico una cosa diversa: nella prospettiva del mondo islamico la rivoluzione khomeinista è un momento di rottura di grande portata. Mi pare ovvio che non può esistere una rivoluzione francese islamica, ma possono esistere momenti di rottura forti come la rivoluzione francese per noi occidentali.

Salvo Zappala'

purtroppo per dissolvere una religione o una civilta’, ci vuole un’altra civilta. L’ateismo sin ad oggi non produce una civiltà. Al massimo si è prodotto l’ateismo di stato in URSS. questo accade xke lateismo e’ un accozzaglia di individui che non sanno organizzarsi in lobby economiche di pressione e in partiti politici. Forse i veri oscurantisti sono gli atei, mentre le congregazione utilizzano ardite forme di marketing religioso per fare proselitismo.

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