Riceviamo e segnaliamo la notizia dell’avvio di una petizione on line per la modifica della legge sul divorzio.
Maggiori informazioni sul sito separatidifatto.org.
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E’ una cosa troppo di buon senso per essere presa in considerazione..
Intanto ho firmato.
Mi sembra una proposta senza né capo né coda. Chi stabilisce quando vi è una “separazione di fatto”. In realtà sarebbe meglio introdurre la revocabilitià del consenso all’unione matrimoniale, ossia il divorzio per recesso, senza che il giudice debba entrare nel merito delle ragioni della venuta meno dell’affectio maritalis.
Qualora due coniugi siano d’accordo sul divorzio, in Giappone in linea di massima, le coppie che vogliono mettere fine al loro matrimonio si recano in comune e firmano entrambi il modulo di divorzio. Consegnata la pratica allo sportello e registrata la richiesta, i due non sono piu’ sposati.
Ovviamente prole e disaccordi trai i coniugi possono complicare anche un divorzio giapponese e renderlo assai spinoso. Ma se c’e’ il consenso di entrambi i coniugi, tutto si conclude semplicemente e velocemente: oltre al loro consenso non serve altro, dato che sono solo loro quelli chiamati in causa. Non viene richiesto per legge di soddisfare i precetti di una setta di celibi bigotti che si sente chiamata in causa nelle vite altrui.
“In realtà sarebbe meglio introdurre la revocabilitià del consenso all’unione matrimoniale, ossia il divorzio per recesso, senza che il giudice debba entrare nel merito delle ragioni della venuta meno dell’affectio maritalis.”
Condivido
Ti puoi sposare anche davanti al capitano di una nave giusto ? Persino davanti al prete che per lo Stato non dovrebbe essere un pubblico funzionario…
Poi se vuoi divorziare servono un giudice e due avvocati… vi sembra normale ?
Io direi che se c’è il consenso basta un notaio per rendere pubblica la scelta del divorzio… con o senza figli che restano comunque a carico dei genitori (entrambi… perchè la sottrazione e l’affido sono previsti anche contro i genitori sposati incapaci di provvedere alla prole) …. ci arriveremo mai ?
Non vedo perché ci dovrebbe essere il consenso al divorzio. Se una delle due persone non vuole stare insieme non vedo perché una legge dovrebbe costringerlo a fare lunghe cause e ad attendere 4 anni (sono 3 solo in teoria) tra la separazione e il divorzio.
Altra cosa sono gli obblighi verso i figli e l’altro coniuge, affontabili in sede giudiziale. Se viene meno l’intenzione di stare insieme non ci dovrebbe essere necessità di accordo per divorziare. Per quasto parlo di recesso dall’unione matrimoniale, che è una unione fondata sulla persistenza di un vincolo affettivo o di interesse, venuto meno il quale non c’è ragione per tenere insieme a forza due persone.
Penso che qualsiasi tipo di iniziativa che cerchi di mettere mano al latrocinio esercitato dagli avvocati con la connivenza e la benedizione dello stato, sulla semplice procedura di un divorzio consensuale senza figli, sia da appoggiare.
Anche se apparentemente può sembrare una proposta “senza capo nè coda” (mi riferisco al commento precedente di Steve) mette finalmente un pò di luce in una zona d’ombra
io dico ma x che cazzo ci deve sposare a fare ??? ma due persone che stanno bene insieme perche’ devono dare soddisfazione ai bigottacci , w la liberta’ insomma si sta’ insieme per scopare ;non giriamoci intorno tutto: il resto non conta…….e all’ora molto meglio lo
stare insieme che il matrimonio poi quando un si vole piu’
ci si lascia e via….