Collaborazione tra investigatori svizzeri e Procura della Repubblica di Novara per risolvere il caso Piccioni: intanto, il forum elvetico dedicato alle ricerche sul Testimone di Geova di Fontaneto d’Agogna è stato al centro dell’attacco di hacker professionisti che l’hanno messo fuori uso e i detectives rossocrociati denunciano intimidazioni e pedinamenti da parte di ignoti. Alleanza italo-svizzera per dare un volto ai responsabili della scomparsa di Emo Piccioni: ieri pomeriggio alla Procura di Novara, la dottoressa Mara De Donà, il magistrato che coordina le indagini, ha incontrato Daniele Marcis, l’investigatore responsabile di una società svizzera a cui si è rivolta la famiglia Piccioni, gli avvocati Renato Bucci e Vito Pucci, la sorella dello scomparso, Anna Piccioni, ed il cognato, Giorgio Mazza. […] «L’ipotesi più probante resta quella – dice l’avvocato Bucci – che Piccioni sia rimasto vittima di qualcuno aderente ad una setta, quasi certamente legata al satanismo o ad una tipologia analoga, così come è indiscutibile che il sequestro non fosse mirato a lui in modo specifico, ma ad un Testimone di Geova in generale». Il legale aggiunge che «le possibilità che Emo Piccioni sia ancora in vita sono pochissime, quasi nulle. Il sequestro è stato effettuato in una zona dove non è facile nascondere delle persone e tenerle in vita, e i responsabili hanno agito di giorno ed hanno consumato la loro azione criminosa nel raggio di pochi chilometri da dove Piccioni è stato sequestrato, quindi nelle vivcinanze di Prato Sesia». […]
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