Ha fatto abortire la convivente a calci e pugni diretti al basso ventre: un cittadino tunisino di 29 anni, pluripregiudicato, è stato arrestato dalla polizia a Milano. Secondo la donna, il suo uomo non accettava il fatto che lei attendesse un bambino. È accaduto martedì sera a Milano in via Panfilo Castaldi. È stato il posto di polizia dell’ospedale Fatebefratelli, dove la donna si è fatta accompagnare dalla madre, ad avvisare la Questura.
La donna avrebbe subito almeno altri tre episodi di maltrattamenti negli ultimi venti giorni, senza però sporgere denuncia. Gli investigatori hanno accertato che l’uomo K.B., regolare in Italia, spesso picchiava la convivente al suo rientro a casa dal lavoro. Fino all’epilogo del 14 agosto, quando l’ha percossa al basso ventre, con l’evidente intenzione di farla abortire. La coppia non ha altri figli. La donna è stata ricoverata in osservazione. Lui deve rispondere di maltrattamenti, lesioni aggravate e di interruzione della gravidanza.
Milano, picchia la compagna e la fa abortire
28 commenti
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Non capisco il nesso con la religione.
I mostri sono mostri…
Forse è un nuovo mezzo con cui dio espreme la propria volontà e decide quando è il momento di far morire qualcuno/qualcosa!
Un po’ cinica? se ne sentono di peggio!!!!!
e i mostri vanno condannati ai lavori forzati a vita.. sangue e sudore deve patire!
mi raccomando tra qualche tempo lasciamolo libero, magari per aver fatto scadere i termini di carcerazione preventiva o per “buona condotta”
pluripregiudicato ed era a piede libero? grazie a mastella i delinquenti sono tutti fuori…
No, caro rossotoscano.
Grazie alla magistratura serva dei principi di turno.
La cosa è diversa.
Uno picchia regolarmente e selvaggiamente la compagna e la notizia quasi quasi viene presentata come un danneggiamento a una incubatrice.
mah non penso proprio che la magistratura si diverta a mandare la gente a piede libero… il rpoblema sono le leggi ( il problema primigeno sono le carceri sovrafollate e la non volonta’ di risolvere il problema)
Il problema è la magistratura.
Moltissimi giudici sono svogliati ed incapaci.
Più facile il servilismo.
no, caro Graziano. La colpa è di Berlusconi che per salvarsi dalla galera ha scassato il sistema giudiziario penale di questo Paese. I magistrati applicano solamente le leggi: la ex-Cirielli, la Cirami, etc.etc.
E’ la natura umana!
Avete mai visto uno di quei bellissimi documentari in cui si segue la vita di un puma o di una volpe che deve cibare i propri cuccioli e si fa fuori o gli agnelli del gregge o le galline del pollaio ….. e quando il pastore/contadino le spara tutti facciamo il tifo per il povero animale che potrebbe lasciare dei poveri orfanelli…..
Se ci presentano la triste storia di un poveretto perseguitato dalla magistratura chiediamo e votiamo leggi garantiste per poi accorgerci che noi siamo il contadino!!!!!!!
Ma come dicevo è la natura umana, l’istinto sociale che ci fa provare empatia verso gli appartenenti al nostro gruppo (o al gruppo a cui ci hanno fatto emotivamente appartenere). Bisogna stare attenti agli istinti, sono facili da indirizzare e molti se ne approfittano.
E’ un normalissimo caso di cronaca.
Non si capisce che cosa c’entri con la religione, con i contadini, con i perseguitati dala magistratura, con il garantismo.
X Bruna
il fatto di sentirne di peggio di solito non dovrebbe autorizzare una persona che si considera colta e civile a dirne di atroci.
“il problema primigeno sono le carceri sovrafollate e la non volonta’ di risolvere il problema”
Si svuotano le carceri, si riempie il terreno a livello di sei metri sottoterra… almeno per i reati gravi (stupri, omicidi, pedofilia) ci vuole la pena di morte, è razionale: gli individui nocivi, anziché mantenerli, li si elimina. E’ scientifico, schierarsi contro per la sacralità della vita invece è dogmatico e religioso, se un individuo nuoce alla comunità, la comunità lo metteva al bando (e un tempo equivaleva quasi alla morte), oggi invece le persone nocive sono ovunque e a piede libero… preferisco la pena di morte agli assassini a piede libero, è scientifica e razionale.
Ieri l’editoriale su Le Monde era proprio sulla giustizia italiana e sul caso di Fatima, c’è anche un’intervista a Scialoja. Pensate sul manifesto non hanno scritto mezza riga sul caso della ragazza di origine maghrebina picchiata e sequestrata perché troppo occidentale (a parte una lettera di un lettore indignato) in questo caso i diritti delle donne non sono spendibili politicamente contro l’occidente perverso e corrotto allora se li dimenticano. Ovviamente ci sono anche persone che applaudono alla sentenza della giustizia italiana…
http://www.lemonde.fr/web/article/0,1-0@2-3214,36-944625,0.html
“sul manifesto non hanno scritto mezza riga sul caso della ragazza di origine maghrebina picchiata e sequestrata perché troppo occidentale” e sticazzi, hai comprato “il manifesto” per vedere se c’era l’articolo che volevi? Magari c’era su altri giornali che però ignoravano altre cose… allora uno sceglòie, la prossima volta che ne so, compra il Corriere…
Cara Lady Godiva
è ormai chiaro che non abbiamo lo stesso atteggiamento verso il mondo.
Personalmente cerco di far riflettere la gente sulle motivazioni “nascoste” che indirizzano i nostri atti. Poi uno può dire che sono tutte str…. e che invece ciascuno è sempre coscientemente conscio di ciò che fa, delle moticazioni di ciò che fa e delle conseguenze di cio che fa….. Può dire che ogni individuo è a sè e che non esistono tratti comuni/istintivi nel comportamento degli individui della nostra specie …..
Personalmente penso che aiutare la gente a capire sia sempre meglio che …… è sempre stato così, è un normale caso di cronaca.
Per quanto riguarda poi la magistratura ed il garantismo spero che quelli che hanno scritto i post prima di me condividano con me la tua strigliata.
Amarus in fundo….. il mio “se ne sentono di peggio!” non era inteso come “peggior notizie” ma come “peggiori cinismi”. Mi scuso per non essere stata chiara!
@ Lady Goldiva e @ Markus
La religione c’entra… eccome
Il pluripregiudicato in questione è un tunisino.. quindi si presume che sia di religione musulmana, costui conviveva con la sua compagna ( cosa vietata dall’Islam) e per di più l’ ha fatto abortire (anche questo vietato dall’Islam) eppure…
Da un punto di vista tecnico, e’ stata l’introduzione della legge gozzini, da parecchi anni oramai,a causare il fatto dell’impunità dei delinquenti, che per essere arrestati devono aver compiuto non si sa quanti reati, ultimamente pero’ l’indulto ha spalancato le porte a migliaia di delinquenti, e tutto e’ andato a peggiorare ancora di piu’.
C’erano delle proposte interessanti, ad esempio far scontare agli extracomunitari, il carcere al loro paese, ma purtroppo per l’opposizione della sinistra estrema la proposta e’ stata abbandonata.
L’aborto non è vietato dall’Islam che io sappia. Me lo ha detto un ginecologo.
Mi ha detto che le donne islamiche a Milano non hanno alcun problema ad abortire, né trovano ostacoli in famiglia o nella religione.
Che una donna sia presa a calci e pugni succede in qualsiasi parte del mondo,
anche nei paesi laici.
(Ogni tanto capita pure a qualche uomo di essere avvelenato/accoltellato e sotterrato dalla gentil compagna della sua vita, senza distinzione di latitudine, razza o religione)
In Marocco l’aborto è consentito. Questo l’ho saputo da donne marocchine.
nessun nesso con l’ateismo. Perché questa notizia?
A me risulta , invece, che l’aborto non è consentito, tranne in casi particolari.
Leggete qui alla voce ” Islamismo ” http://it.wikipedia.org/wiki/Rapporto_tra_religione_ed_aborto
Antonio, probabilmente lo stato del Marocco non segue per filo e per segno tutti i precetti islamici
Kris
Credo proprio di sì
Forse dovremmo aggiornarci
Dalla pagina di Wikipedia segnalata da Antonio si evince che l’Islam è più permissivo del cattolicesimo in tema di aborto. Il fatto è che gli stati dovrebbero legiferare per conto loro.
rossotoscano: “pluripregiudicato ed era a piede libero? […]”
mestesso: “pluripregiudicato, cittadino tunisino… ed è ancora in Italia?”
Vabbé che il riciclaggio è una buona abitudine, ma stare anche a prendersi in casa i rifiuti altrui mi pare davvero eccessivo.
Temo che la “maggiore apertura” dell’Islam in fatto di aborto consista più che altro nel fatto che il marito, se gli gira, può costringere la moglie ad abortire… di certo, in un paese islamico, un episodio orribile come questo sarebbe considerato normale routine domestica, altro che fatto di cronaca.
La ragazza in questione e’ brasiliana!!!!!
L’aborto è consentito solo in Tunisa e nelle ex repubbliche sovietiche a maggioranza islamica (ma come eredità del comunismo) mentre in Turchia occorre il consenso del marito.