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Nuovo programma di Richard Dawkins per Channel 4: “The Enemies of Reason” (Guardian)

Uganda, i gay chiedono diritti, la risposta è no (BBC)

Un elenco dei più grandi errori di Dio (Oolon)

Pubblicato il numero di agosto di International Humanist News

Russia, secondo il metropolita Kirill non c’è alcun rischio di clericalizzazione della società: “ci sarebbe qualora un prelato assumesse un incarico pubblico” (Ria Novosti)

USA: diversi casi di pedofilia anche tra i Testimoni di Geova (Watchtower documents)

Il Texas: tanto cristianesimo e tante pene capitali (Washington Post)

USA, il campo estivo che ti prepara a combattere Satana (On Faith)

L’Alitalia è in crisi? Il Vaticano vuole lanciare la sua compagnia di bandiera (Guardian)

Prete ortodosso accusato di aver fatto saltare l’auto di quello che, secondo lui, è l’amante della moglie (BBC)

Un documentario su Gesù secondo il punto di vista islamico (Guardian)

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15 commenti

Bruna Tadolini

Ha ragione Dawkins!
L’irresponsabilità personale e collettiva, che cerca di nascondersi dietro il dito degli spiriti e della magia, è una gravissima minaccia per il futuro di noi tutti!
Noi siamo i responsabili di un bel po’ di ciò che succede e sarà meglio che ce ne facciamo carico. Ma evidentemente è difficile …. crescere, meglio dare sempre la colpa a qualcos’altro!

Bruna Tadolini

x Monsignèr

non sono riuscita a capire quale è il commento specifico! lo ripeteresti per cortesia (visto che qui non c’è troppa mossa… ci perdoneranno)

Monsignèr

X Bruna Tadolini

Mi riferivo al mio commento alla news circa la presenza di metano su Marte, dove affermavo che il contribuente americano è stanco di finanziare il buco nero della Nasa, e dove sparavo una certa accusa alla Nasa, affermando che le notizie possono anche esser create ad arte…..
Ora, ritrovando quella pagina navigando, e rileggendo lo scritto, volevo precisare che era un’idea passeggera pessimistiche in un momento nichilista e che sono d’accordo con l’altro utente, mi sono riferito anche a te perchè il mio post si rivolgeva in risposta a un tuo.

Bruna Tadolini

Che si cerchi di far vedere gli aspetti “eccitanti” di un progetto è normale. Certo che se si riuscisse a produrre metano dal nulla non sarebbe male. Ma la termodinamica e la cinetica non sono un’opinione. Termodinamicamente è possibile dall’idrogeno produrre metano (la reazione è “spontanea”) ma il punto rimane: bisogna avere l’idrogeno!!!
Se avessimo il modo di ottenere l’idrogeno ……. non sarebbe poi così importante trasformarlo in metano!
E questo è il vero problema: come ottenere l’idrogeno a bassi costi, o meglio usando fonti non costose e tecnologie non costose (se per avere l’idrogeno da fonti non costose dobbiamo costruire delle macchine la cui costruzione ci costa, in termini energetici, più energia di quella che si ricava…….)

Di idrogeno ce n’è anche sulla terra e se ne forma spontaneamente ma sempre in quantità risibile in confronto a quello necessario per sostenere una economia mondiale assurda a finalizzata a farci avere un SUV o un motoscafo da 24 m per le vacanze, o dieci Barbie, o 40 paia di scarpe, o il condizionatore …..

Per quattro batteri in una landa galattica desolata … potrebbe essere abbastanza!!

La cosa interessante è che se si trovassero effettivamente ‘sti batteri su Marte, l’unicità della vita, la creazione, il disegno intelligente .. come se la caverebbero contro il più banale “caso e necessità”?

Jean Meslier

La cosa interessante è che se si trovassero effettivamente ’sti batteri su Marte, l’unicità della vita, la creazione, il disegno intelligente .. come se la caverebbero contro il più banale “caso e necessità”?

Se la caverebbero grazie all’ignoranza antiscientista di chi le propina come spiegazioni alternative e dei boccaloni che se le bevono, esattamente come accade adesso. La teologia ha sempre un modo per cavarsela, tanto non deve dimostrare niente…

paul

anche i troll hanno diritto di scrivere, non vanno censurati, se qualcuno vuole dimostrare la propria scarsa intelligenza deve essere libero di farlo, a parer mio….

Alberto

Comunque, è vero che diverse “scoperte” o notizie scientifiche vengono enfatizzate, pompate, quando non sono create ad arte senza mezzi termini.
E’ il caso dell’estinzione dei dinosauri, ad esempio. Siamo ormai persuasi dalla storia del meteorite che 65 milioni di anni fa precipita e determina, da solo, la scomparsa di intere classi di animali in tutto il pianeta: praticamente oggi nessuno osa discuterla, la si accetta come vangelo… d’altra parte questa storia è “telegenica” e facilmente divulgabile. Pensate poi a quanti film sono stati girati sul tema “meteorite che torna a minacciare la vita sulla Terra”.
Provate a cercare informazioni sul modo in cui questa teoria, di Alvarez padre e figlio, si è fatta largo nel mondo scientifico, e sui probabili motivi in cui se ne è favorito il successo.
Il libro del paleontologo Giovanni Pinna, “Declino e caduta dell’impero dei Dinosauri”, ne tratta ampiamente: al di là dell’argomento affrontato, è interessante anche perché mostra su quali argomenti sia basato il presunto senso di superiorità di certe scienze “nobili” rispetto ad altre.

Jean Meslier

Siamo ormai persuasi dalla storia del meteorite che 65 milioni di anni fa precipita e determina, da solo, la scomparsa di intere classi di animali in tutto il pianeta: praticamente oggi nessuno osa discuterla, la si accetta come vangelo… d’altra parte questa storia è “telegenica” e facilmente divulgabile.

Non mi risulta che sia accettata come vangelo, è semplicemente l’ipotesi più accreditata: http://en.wikipedia.org/wiki/Cretaceous-Tertiary_extinction_event

Il fatto poi che sia telegenica non vuol dire molto. La teoria darwiniana ha molto meno appeal della teoria lamarckiana, ed è anche meno facile da capire, ma non per questo viene divulgata la seconda.

Giuseppe Murante

E’ vero che molte scoperte scientifiche vengono “rese piu’ sexy” per motivi pubblicitari (“sexied up” ). E’ vero che la comunita’ scientifica e’ intellettualmente conservatrice: deve esserlo, le idee nuove devono essere dimostrate prima di essere accettate e l’onere della prova spetta a chi propone; a volte tuttavia lo e’ troppo e per motivi sbagliati, una sorta di “difesa dell’orticello” da parte di scienziati che hanno magari creato una intera carriera su una teoria, sono diventati influenti nel campo e arrivano a difenderla con una determinazione, diciamo, non completamente determinata da motivazioni scientifiche.
Possono persino esserci notizie scientifiche “create di sana pianta” dai giornalisti (ma questo e’ un problema di scarsa professionalita’ dei divulgatori, non della comunita’ scientifica).

Pero’, la superiorita’ delle scienze “dure” su quelle sociali (piu’ che di superiorita’ io parlerei di vantaggio) sta nella possibilita’ di applicare direttamente il metodo galileiano.
Voglio dire, io non sono un paleontologo e non ho letto il libro di cui parla Alberto, ma ne so un po’ perche’ il tema e’ interessante in Astrobiology.. l’idea dell’estinzione di massa del cretaceo dovuta all’asteroide e’ supportata da un fatto molto semplice: hanno trovato un cratere di 170 km di diametro nello Yucatan.
Un meteorite in grado di fare un buco cosi’, di effetti sulla biosfera ne ha senz’altro perche’ libera una quantita’ impressionante di energia e di materiali in atmosfera. Al confronto di questi eventi, quello che NOI facciamo alla biosfera e’ niente. Non e’ questione di idea telegenica.. e’ semplice fisica applicata!

Magari i dinosauri poi si sono estinti per tutte altre ragioni, e mi risulta che siano in discussione anche altre teorie in merito. Ma ci sono altre estinzioni di massa probabilmente collegate ad impatti meteorici (tipo la permiano-triassica).
C’e’ una voce interessante su Wikipedia (se i fondamentalisti cristoislamici non la cancellano nel frattempo…):
http://it.wikipedia.org/wiki/Estinzione
e vi sono esposte molte diverse spiegazioni proposte..
altro che vangelo.

Alberto

@ Jean Meslier
Non è forse accettata come vangelo, ma quasi, direi; comunque, secondo me è la teoria di Darwin ad avere molto più appeal di quella di Lamarck…

@ Giuseppe Murante
Chiarisco alcuni miei punti di vista:
1) d’accordo sul fatto che il mondo scientifico deve essere “conservatore”: ma allora perché una teoria sulla paleontologia -quindi concernente evoluzione e biologia- partorita da un ristretto gruppo di fisici piuttosto aggressivi, tirata su in breve tempo, soppianta le altre (non moltissime, in verità), “passando avanti” di posto rispetto a quelle più anziane, proposte da studiosi “del campo”?
2) nel libro di Pinna si parla in realtà di presunta superiorità non riguardo alle scienze sociali o umanistiche, ma da parte di scienze come la matematica e la fisica teorica sulle altre, comprese biologia, geologia e paleontologia. Giuseppe sarà d’accordo con me sul fatto che le ultime due sono, almeno in parte, scienze storiche: quindi avranno necessariamente un minor contenuto di matematica e sarà difficile riprodurre galileianamente un esperimento di paleontologia.
Il luogo comune che una scienza sia tanto più degna quanto maggiore è il contenuto di matematica che reca, potrebbe essere tranquillamente relegato nell’oblìo, se non fosse che teorie come quelle di Alvarez ignorano sprezzantemente molti dati paleontologici; che oggigiorno nel mondo accademico si concepiscano importanti progetti di studio di biologia in cui devono collaborare fisici e chimici ai quali è perdonata l’ignoranza a vari livelli circa DNA, evoluzione e altri argomenti, mentre il biologo che ha la fortuna di partecipare al dottorato deve di fatto superare esami specialistici tipo statistica della cinetica dei fluidi; che per equilibrare tutto, nei corsi di laurea di Biologia si sia pensato fosse necessario introdurre corsi di Astrobiologia, tenuti di solito da non biologi, in cui speculazioni tipo “la vita ha origini extraterrestri” (se anche fosse vero e dimostrabile, cosa aggiungerebbe?) sono elevate al rango di teorie (tra l’altro, non verificabili col metodo galileiano); ecc…
Alcune scienze, in pratica, si trovavano di fatto escluse dal dibattito intorno all’origine e all’evoluzione della vita, per il semplice fatto di avere poca attinenza con il tema; ma non accettando tale esclusione, vi sono entrate a forza, senza aggiornarsi più di tanto ma invitando gli altri a farlo.
3) il cratere di Chicxulub, cercato (con impazienza) e trovato solo dopo il concepimento della teoria di Alvarez, dimostra solo che tra i numerosi impatti con meteoriti nella storia del nostro pianeta ce n’è stato uno avvenuto circa 65 milioni di anni fa. Il fatto, oltre allo strato di iridio, viene superato dal contrappeso di numerose prove paleontologiche e di alcune contraddizioni insite alla teoria.
Certo, poi anche nel caso delle altre 4 grandi estinzioni di massa (enfatizzate sempre un pò troppo), vari studiosi sono stati prodighi nel cercare in giro per il mondo i crateri degli impatti corrispondenti, che, essi assumono, saranno avvenuti e avranno causato necessariamente “la scomparsa del 70% delle specie”.
A proposito, Giuseppe: come si fa a parlare in questo caso di fisica APPLICATA? Tra l’altro da parte mia, io, sulla scia di quanto sostiengono Tullio Regge (un fisico!) e molti altri, non darei tanto per scontato poi che l’influenza dell’uomo sul pianeta sia così devastante come ci vogliono far credere i guru dell’ambientalismo alla Bono & Geldhof…

Certo ci sono altre teorie in discussione, ma siccome questo è un commento sull’importanza della divulgazione contro le false credenze, in realtà credo proprio che in questo caso si tratti di oro colato, vangelo ripetuto (quasi) sempre ovunque, partendo da molte riviste di buon livello fino a trasmissioni televisive pseudoscientifiche di mezza tacca.

P.S.: per ascoltare anche l’altra campana, c’è il saggio “T.rex e il cratere dell’apocalisse”, di Walter Alvarez (nientemeno), che aiuta comunque a farsi un’idea; e infine una cosa: la matematica mi piace, ero abbastanza bravo…
Saluti

Giuseppe Murante

@Alberto
…ribadisco che non conosco il libro che citi, per cui posso discutere solo su quello che riporti tu….
Sono conscio delle esagerazioni (e della presunzione) dei fisici teorici che considerano qualunque scienza non completamente basata su una teoria matematica come non-scienza; tuttavia, sembra che il mondo dei fenomeni naturali venga descritto nel modo migliore (trovato fin’ora) dal linguaggio della matematica. Non mi pare il caso di fomentare uno scontro di ideologie su questo, ne da un lato ne dall’altro! 🙂
Meglio sarebbe un po’ di umilta’ in tutti e due i campi. Secondo me la fisica e l’astronomia han molto da dire, e moltissimo da ascoltare, su temi come quello dell’origine della vita.

Conosco bene il problema delle scienze non direttamente sperimentali (nel senso di laboratorio): sono un astrofisico, abbiamo in un certo senso lo stesso problema della paleontologia. Attenzione, pero’: non si parla di scienze “storiche” ma “osservative”. L’osservazione (di galassie o di fossili biologici o chimici, poco cambia) prende il posto dell’esperimento. Forse (NON sono un esperto di questo campo specifico) e’ proprio per questo che teorie basate su eventi meteorici hanno avuto successo: per le scienze osservative, una buona teoria fa’ delle previsioni su osservazioni non ancora fatte che pero’ dovrebbero saltar fuori. In questo senso, il fatto che i crateri siano stati cercati e trovati dopo la formulazione della teoria, e non prima, e’ un suo punto di forza e non di debolezza. Mi pare (correggimi se sbaglio) di percepire una nota sarcastica nelle tue affermazioni su questo…
Ma se il cratere non ci fosse e/o non avesse l’eta’ “giusta”, non lo si troverebbe, per quanto impazientemente lo si fosse cercato! 🙂
Detto questo, non mi permetto ne’ di difendere ne’ di attaccare alcuna teoria sulle estinzioni di massa perche’ non ne so abbastanza, ne’ di avanzare ipotesi su perche’ certe teorie siano piu’ accettate di altre in un campo che non e’ direttamente il mio, per la stessa ragione.

Il calcolo dell’energia liberata da un meteorite di cui si assuma una massa ed una velocita’, comunque, e’ un esercizio abbastanza banale (in prima approssimazione) che si potrebbe dare ad un corso di fisica 1; in questo senso parlavo di fisica applicata. Ovviamente da qui ad un modello sensato e realistico di un cratere vero passa un oceano.

Infine, sono completamente d’accordo con te sulla sopravvalutazione dell’impatto dell’attivita’ umana sull’ecosistema, soprattutto nei termini millenaristici di certo pessimo ambientalismo, anche se nella mia umile opinione Regge esagera nel senso opposto.

E sono anche d’accordo sulla pessima tendenza sensazionalistica di molto giornalismo scientifico; ne ho avuto prove anche nel mio campo e secondo me rende un servizio molto cattivo alla scienza, quella vera.

…tutti gli altri ci scusino l’OT… 🙂

Alberto

Sì Giuseppe, un po’ di sarcasmo ce l’ho messo in quella frase, ma da prendere con leggerezza, perché è un’opinione mia. Ce l’ho messa perché a parer mio questo abitudine di certi ricercatori di cercare e trovare, nei loro studi, quello che gli serve (e che si aspettano di trovare) per giustificare le proprie tesi, non viene di solito ben tollerata in certe discipline: è il caso appunto della paleontologia, ma anche della biologia. Per molto meno, vari biologi (tra i quali Wilson, Williams e Dawkins) sono stati etichettati a lungo come “adattazionisti”, in senso spregiativo, solo per fare un esempio.
Comunque, sono solo interessato a questi argomenti, non sono un esperto e le idee e i dubbi riportati sono miei. E concordo con te pienamente con quanto sostieni su Tullio Regge.
Ciao!

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