I pregiudizi anticattolici che accecano i leader gay

Nella produzione ideologica delle nostre avanguardie laicamente gay, o gaiamente laiciste, una delle espressioni più frequenti è, com’è noto, «omofobia cattolica». Dal che può anche nascere il dubbio che esse siano dominate da due grossolani pregiudizi.

Il primo di questi pregiudizi induce a immaginare che per i loro leader non esista nessun’altra omofobia fuorché quella cattolica. Esso tende inoltre a insinuare che l’omofobia sia sempre e soltanto figlia della religione, e per ciò stesso a far dimenticare che negli ultimi due secoli le omofobie più feroci sono state proprio quelle rigorosamente atee professate da tutti quei regimi totalitari di ieri, e anche di oggi, in cui gli omosessuali venivano, e a volte vengono ancora, sbattuti in galera o in qualche gulag. Lo stesso pregiudizio, infine, incoraggia la rozza illusione che il complicatissimo impasto di elementi biologici, psicologici, sessuali, sociali, economici, morali e culturali che in tutte le società della storia ha determinato finora un orientamento omofobico più o meno rigido o mite sia riducibile a un solo fattore: il fattore chiesa cattolica. Quattro soldi di cultura storica bastano invece a dimostrare che nella storia dell’Occidente non ci sono state culture più omofobiche (e in generale più sessofobiche) di quelle espresse dall’Ottocento e dal Novecento borghese & proletario.

Fatti come il processo di Oscar Wilde, l’istigazione al suicidio dell’industriale Krupp, gli atti di vile ostracismo antiomosessuale praticati perfino nei grandi salotti della società europea primo-novecentesca, lo stesso caso Braibanti, per non parlare dell’endemica violenza criminale, spesso assassina, che ha sempre funestato l’esistenza omosessuale – tutto questo ha ben poco a che fare con la condanna cattolica della sodomia, ma molto invece con un maschilismo teppista generato e incoraggiato simultaneamente sia dal bigottismo laico borghese, funzionale all’ethos di una classe sociale impegnata in quell’impresa colossale che fu la creazione del capitalismo industriale, sia da quel bacchettonismo socialista che fu a lungo un ingrediente essenziale dell’ideologia del movimento operaio. […]

Il testo integrale dell’articolo di Ruggero Guarini è stato pubblicato sul sito de Il Giornale

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21 commenti

lik

Quando si parla di leader gay bisognerebbe fare nomi. Ora il leader storico dei gay in Italia è Grillini e come del resto la maggior parte degli altri leader, non ha mai sottovalutato l’omofobia islamica, è andato persino al funerale del leader gay olandese della destra populista anti-islam, ricordiamo le varie iniziative contro l’esecuzione degli omosessuali in Iran, per quanto riguarda il comunismo l’Arcigay ha spesso criticato Cuba e se anche fatta dei nemici all’interno della sinistra radicale. Per quanto riguarda l’omofobia cattolica qui siamo a livelli di negazionismo, vogliamo ricordare all’autore un certo San Carlo Borromeo?

Gabriele Porri

l’omofobia è di molti tipi, se poi in italia chi se ne fa “carico” (scusate il termine) sono più che altro esponenti cattolici, non è colpa dei “leader gay”…

Gabriele Porri

è anche una questione di tempi, se 50 anni fa l’omofobia era molto diffusa ovunque, anche e molto nel PCI, con gli anni molti “laici” hanno mutato le proprie posizioni in senso progressista, la chiesa è ferma alle posizioni di 50 anni fa, che senso ha nel 2007 tirare in ballo il caso Braibanti o addirittura il processo a Oscar Wilde? Rimaniamo, per favore caro Guarini, nel XXI secolo…

Flavio

Quante fesserie. I leader delle associazioni glbt sanno benissimo che l’omofobia non è solo cattolica, non è solo di destra, ecc… soprattutto viene da queste categorie, essendo dominanti nel nostro sciagurato paese.
Certo se fossimo abituati ad essere persuasi dai fatti, ci si accorgerebbe che ogni pregiudizio omofobico non ha fondamento. Invece leggiamo gli oroscopi, facciamo gli scongiuri, andiamo a messa, guardiamo la tv più becera…

lik

@ Gabriele Porri

Non confondiamo PCI con “laici”, ricordiamo che battaglie come divorzio e aborto sono soprattutto state condotte dal partito radicale ed è forse proprio questo che caratterizza le associazioni laiche in Italia, molto meno condizionate dalla sinistra massimalista.
Oggi il Rifondazione Comunista è meno omofoba perché non esiste più come partito operaio, è un partito di radical-chic, infatti uno dei motivi per cui i DS sono più reticenti sui diritti dei gay è perché hanno un legama piuttosto forte ancora con la cultura catto-comunista-operaia. Sul contesto storico poi sono d’accordo in parte, Voltaire (che se non sbaglio è morto cattolico) era violentemente omofobo ed aveva partecipazioni nelle compagnie che praticavano la tratta dei neri, ma all’epoca già esistevano intellettuali che andavano contro l’omofobia e la schiavitù, quindi su questo versante in nessun modo deve essere giustificato. La rivoluzione francese è stata poi una battaglia virile e gli anticlericali di sinistra hanno posto parecchi ostacoli al voto femminile (perché avevano paura che le donne votassero come dice la chiesa cattolica, che sicuramente era in parte vero). Questo spiega anche perché in francia che è un paese laico anche i gay vengono spesso visti come una minaccia per la laicità. Ad un recente colloquio sulla laicità con Henri Pena Ruiz hanno invitato un omofobo patentato che ha critica matrimonio e adozione gay come una minaccia contro la laicità. Ma in Italia questo articolo del giornale non c’azzecca nulla, soprattuto è negazionista sulle persecuzioni omosessuali della chiesa cattolica. Per questo non si dovrebbe limitare la memoria la nazismo, ma anche a tutte le altre persecuzioni subite dai gay, chiesa cattolica, comunismo, islamismo ecc.

Gabriele Porri

ho scritto ANCHE nel PCI, perché negli anni della guerra fredda comunista era sinonimo di ateo mangiapreti. le battaglie radicali non sarebbero mai passate senza i voti dei comunisti e dei socialisti, ma per fortuna se da un lato c’è stata una evoluzione al passo coi tempi, l’atteggiamento della chiesa cattolica è rimasto quello di allora…io la penso così

lik

@ Gabriele Porri

“le battaglie radicali non sarebbero mai passate senza i voti dei comunisti e dei socialisti”

Questo senza dubbio, ma se non sbaglio Natta non era contrario all’aborto?

lik

@ Gabriele Porri

E io ne ho molti meno di te, non ero certo a scuola con Voltaire 🙂

Gabriele Porri

beh ma l’opinione di natta sui referendum non è che sia proprio passata alla storia 😀

Davide

non confondiamo l’opinione personale di Natta con quella del PCI, anche se questi ne è stato segretario.

agnostico

se un uomo va con un altro uomo commette peccato,se lo fa con una donna commette peccato,se si masturba commette peccato,se ha rapporti sessuali solo per godere nel matrimonio al di fuori della procreazione commette peccato, se nell atto del procreare ha la colpa di provare piacere commette peccato. poi da quello che mi sembra di aver capito(Qualcuno mi corregga se sbaglio)il matrimonio è un male necessario per chi non riesce a contenere i suoi istinti primitivi. MA CON QUESTO RAGIONAMENTO LA SPECIE UMANA COME ACCIDENTI DOVREBBE GENERARSI?

francesco

Nopn ho tanta voglia di intervenire stamattina. Cmq agnostico veramente non hai capto un cazzo

agnostico

perchè non hai argomenti e poi queste sono considerazioni che non ho inventato io.ma forse aveva ragione un altro utente che ha scritto che l unica cosa sensata è IGNORARVi!!!!!

Stefano Chiaudano

“Esso tende inoltre a insinuare che l’omofobia sia sempre e soltanto figlia della religione, e per ciò stesso a far dimenticare che negli ultimi due secoli le omofobie più feroci sono state proprio quelle rigorosamente atee professate da tutti quei regimi totalitari di ieri, e anche di oggi…”

Sarà mica che la chiesa anch’essa è un regime totalitario?

cartman666

Adesso e’ arrivato Francesco, che invece ha capito tutto della vita. La Chiesa non e’ omofobica,
non e’ affatto sessuofobica, e soprattutto non e’ mai stata antisemita, e se faceva i ghetti per gli ebrei, era per non farli perdere nelle città tentacolari.

Tapioco

Comunque il giornalista sta applicando la classica tecnica del “tu quoque”, accusando gli altri per nascondere la posizione della propria parte, per buttarla in caciara. Invece di negare – dato che oggettivamente non può, considerando la storia di omofobia millenaria del cristianesimo – che esista un’omofobia religiosa, dice che anche i soliti comunisti e anche i borghesi “laici” (anche se ci sarebbe da discutere sul “laicismo” di questi personaggi) sarebbero stati omofobi… E quindi? Questo non cancella l’omofobia cristiana, ben più duratura, potente e pervasiva (tant’è che oggi non se ne vedono di comunisti o laici omofobi). E questo non cancella il fatto che l’omofobia sia stata fin dalle origini giustificata e ricollegata direttamente alle religioni, per millenni.

rossotoscano

è ormai retorica dire che solo la chiesa cattolica è omofobica e questo lo sanno anche le pietre…purtroppo il grande problema in italia è la classe politica troppo intenta a pronarsi verso oltre tevere… secoli di caccia alle streghe non si cancellano nè con una costituzione, nè con una legge… ma in italia c’è solo vecchiume e marciume nella politica, istituzioni che permettono a capi di stato stranieri( leggi scarpette rosse & co) di poter far politica pagandoli per non dover far politica… le solite assurdità italiane

ren

Si rossotoscano, hai ragione, il nodo del problema è quello. I politici italiani servi dei preti, fino a quando qualcuno di loro non avrà il coraggio di tenere la schiena dritta non andremo da nessuna parte in questo covo di frustrati.

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