«Ue contro l’Italia sull’Ici non pagata dalla Chiesa»

«È in dirittura d’arrivo la procedura avviata dalla Commissione europea, a seguito della nostra denuncia, per le agevolazioni di vario tipo concesse dall’Italia alla Chiesa cattolica e alle organizzazioni senza fini di lucro». È quanto afferma il deputato della Rosa nel Pugno Maurizio Turco, intervenendo così nel dibattito sul fisco.
«Anche se non richiesto – prosegue dunque l’esponente della Rnp – consigliamo al ministro Padoa-Schioppa di non attendere la finanziaria per cancellare esenzioni, dispense, sgravi, deroghe, franchigie, esoneri per le attività lucrative svolte dalla Chiesa cattolica e dalle organizzazioni senza fini di lucro».
«Faccio inoltre presente – dice Turco – che, a causa del disordine legislativo italiano, la stessa denuncia ha portato la Commissione europea ad indagare sulle municipalizzate visto che intervengono sul mercato in contrasto con le direttive europee. La partita è all’inizio ma consigliamo al ministro di non comportarsi come ha fatto sull’esenzione Ici».
Turco è intervenuto dopo la sortita contro i privilegi fiscali di cui gode la Chiesa del sottosegretario all’Economia Paolo Cento. «Il collega Paolo Cento immagino intervenga sulla base delle informazioni di cui dispone in quanto sottosegretario all’Economia», spiega Turco. […]
Cento spiega comunque di voler tenere «distinto il ruolo sociale della Chiesa che va in ogni caso salvaguardato» rispetto al fatto che la Chiesa stessa gestisca immobili o attività paracommerciali «che devono essere equiparate a quelle gestite da altri soggetti». Il sottosegretario ricorda dunque di aver già presentato una proposta di legge in Parlamento per il finanziamento agli oratori «perchè riconosco il loro ruolo importante». Insomma Cento chiede una «discussione seria in Parlamento ma tutto questo nel rispetto del Concordato e senza intaccare la funzione sociale della Chiesa».
L’argomento rilanciato oggi dal sottosegretario ha provocato in passato anche l’intervento di Bruxelles: nello scorso mese di giugno infatti l’esenzione dal pagamento dell’Ici di cui gode la Chiesa per le sue attività commerciali è finita nel mirino di Bruxelles, che ha inviato al Governo italiano una lettera in cui chiede spiegazioni su questa ed altre eventuali agevolazioni fiscali nei confronti del Vaticano. La norma finita nel mirino di Bruxelles è contenuta nella Finanziaria del 2006, l’ultima del governo Berlusconi. Prevede l’esenzione dall’Ici degli immobili di proprietà della Chiesa adibiti a finalità commerciali. L’esenzione è riconosciuta anche alle altre religioni che hanno un accordo con lo Stato italiano e alle attività no-profit.

Fonte: Unita.it 

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38 commenti

ren

Bella notizia 🙂 Voglio vedere come reagiscono tutti coloro che insistono perchè la chiesa abbia un trattamento di favore a danno degli altri attori nel commercio e nell’impresa …

Ernesto

I tg non daranno la notizia, per cui nessuno si riterrà in dovere di reagire.

ren

Beh, anche se non daranno la notizia il fatto rimarrà. La Ue non si farà prendere in giro ancora per molto.

lugachov

Previsione dati i precedenti:

1. Se la notizia verrà trasmessa, cosa di cui dubito, ci sarà la corsa dei vari Buttiglione, Casini, Gasparri “contro il laicismo e l’anticlericalismo dilagante in Europa”.

2. Non verrà data voce a chi potrebbe sottolineare gli EFFETTIVI privilegi SCANDALOSI della chiesa in Italia

3. L’impressione generale dell’uomo medio sarà che in effetti c’è un movimento anticristiano dilagante per l’Europa, con conseguente atteggiarsi a povera vittima da parte delle gerarchie ecclesiastiche

… purtroppo si tratta di un film già visto!!

lugachov

… scusate, non c’entra con il tema, ma cosa è quella specie si sondaggio sui troll accanto ai nomi??

ateismo

In italia siamo pieni di credenti convinti ed atei devoti, per lo più filo-cattolici.
Inoltre è una caratteristica dell’italiano medio cercare sempre di fottere il prossimo.
Ergo => il cattolico medio italiano ama… fottere il prossimo suo.
Come osano questi qui aggredire le nostre “oneste” radici cristiane? 😀

rossotoscano

solo l’ICI dovrebbero pagare? e tutte le altre agevolazioni e privilegi?

gianfranco

bene, così dopo i soldi che perdiamo di ICI perderemo pure quelli delle sanzioni europee, tanto dubito che qualcuno provveda…

Roberto Grendene

Temo che Gianfranco abbia ragione.

Potrebbe finire come con la storia dei debiti verso l’ACEA a carico del Vaticano, alla fine pagati da noi. Ossia non solo si mantiene un privilegio, ma ne si paga ogni conseguenza.

Da
http://www.uaar.it/uaar/documenti/148.pdf
============
Nel 1929, quando Mussolini e il cardinal Gasparri firmarono il Trattato del Laterano, non
si parlò dell’eliminazione delle acque di scarico, che fino agli anni Settanta confluivano nel
Tevere senza alcun trattamento preliminare. Poi, il Comune di Roma costruì le vasche di
depurazione. Lo Stato Città del Vaticano si avvalse di questo servizio, senza mai pagare le
bollette al comune di Roma
. Gli arretrati avevano raggiunto nel 1999 la somma di 44
miliardi di lire. Quando l’azienda municipalizzata di Roma, l’Acea, è stata quotata in
Borsa, gli azionisti hanno reclamato il pagamento delle «bollette arretrate». La Santa Sede
fece orecchie da mercante. Il ministero dell’Economia si assunse l’onere di saldare il debito
della Santa Sede
, ottenendo in cambio la garanzia – per il futuro – del pagamento regolare
da parte del Vaticano del servizio di smaltimento delle acque di scarico, il cui costo era di
circa 2 milioni di euro l’ anno (secondo l’agenzia Adista, 22/11/2003).
Il Vaticano, però non pagò niente. Intervenne l’uomo di turno della divina provvidenza
nella persona dal senatore di Forza Italia Mario Ferrara il quale propose un emendamento
alla legge finanziaria 2004, che divenne un comma dell’art. 3. Questa norma ad ecclesiam
prevedeva lo stanziamento di «25 milioni di euro per l’anno 2004 e di 4 milioni di euro a
decorrere dall’anno 2005»
per dotare il Vaticano di un sistema di acque proprio. Da notare
che lo Stato Città del Vaticano è molto ricco di valori mobiliari e immobiliari e non avrebbe
bisogno di questi regali promossi da Forza Vaticano.
============

Roberto Grendene

Lady Godiva

Non esiste paese che abbia bisogno di stare in Europa quanto l’Italia.
Speriamo in una bella ramanzina anche sui prodi abitanti di San Luca.

Sandra

@Lady sotoscrivo!
se l’Italia non stesse in Europa, se ogni tanto non le tirassero le orecchie (procedure d’infrazione & C.) questo Paese sarebbe invivibile, più retrogrado ed intollerante di quanto fin quì non sia giunto ad essere. Credo che quella del Sig. Cento e di tutti coloro che ne condividono in minore o maggiore parte il punto di vista, sarà una battaglia lunga e non priva di colpi di scena, auspico che il Diritto possa tutto ciò che la logica ed una coscienza chiara, non hanno fin quì potuto.
Qualcuno mi può spiegare che cosa sia un “troll” e, più specificamente, che cosa significhi tale dizione in corrispondenza di alcuni nomi? ed inoltre, quale sia lo scopo di tale avviso? Grazie.

scappovia

Domanda:

sapete se qualcuno ha mai calcolato quanto costa (in termini puramente economici) allo Stato mantenere il Vaticano?
quanto fa la somma di 8 per mille, esenzioni, affitti “simbolici” e inganni tipo quello allucinante documentato sopra?

Aristotele l'elettricista

Pochi giorni fa Bertone ha detto che è il dovere di un buon cristiano pagare le tasse.
Perché non le paga?

francesco

Se fanno pagare l’ICI alla Chiesa, giuro che facccio veramente lo scopero fiscale

restodelmondo

Aristotele: Perché lui pagherebbe anche le tasse che gli vengono imposte. Solo che è pieno di esenzioni perché sarebbe sotto la sua dignità pagarle.

(Insomma, sì: penso che in questa faccenda la colpa non sia tanto della Chiesa quanto dei politici baciapile. Se mi danno uno sgravio fiscale o un condono, non vedo perché non approfittarne; se lo Stato mi leva anche i calzini se evado, finisce che pago tutto senza fiatare. E non vedo perché dovrebbe essere diverso per la Chiesa.)

ciceracchio 2la vendetta

e si se non ci fosse l’europa andrebbe inventata ecco servito il gran maestro
dell’altare pontificio ::: eppure credevo che bertone fosse un carroziere????
invece e’ uno che vive alle spalle del popolo utalico , sic,,, con le tasse che paghiamo ci manteniamo tutti ma prprio tutti anche costui….anche le scarpette di camoscio di bincaneve.
meno male che non si e’ portato in vaticandia anche i sette nani , …….

ciceracchio 2la vendetta

x francesco si fallo dai cosi la finanza verra’ a verificare se le paghi sul serio ::dai dai
fai lo sciopero cosi oltre che troll sarai anche un mascalzone..dai ma si sa’ i bacia pile”’
darebbero tutto x biancaneve .e i nani e ballerine che ci ha intorno… ma bravo..

Marco

W l’ Europa!!!La cosa triste è che nostri deputati debbano appoggiarsi a organismi sovranazionali per una causa palesemente giusta(e non uso la parola “giusta” come fa Bertone), ma se le cose stanno così, tanto vale sfruttare l’ occasione.
“L’esenzione è riconosciuta anche alle altre religioni che hanno un accordo con lo Stato italiano e alle attività no-profit.”…e infatti hanno la comunità scintoista e buddista in Italia hanno gli stessi soldi e beni immobili della Chiesa:se non è una mossa calcolata questa!
L’ UE non si farà certo influenzare dal silenzio della nostra vergognosa informazione generalista…

Morpheus

L’ennesima dimostrazione di quanto nuoccia all’Italia avere il Vaticano dentro casa.

Settimio Empirico

Suvvia Francesco, che ti frega se la Chiesa paga l’ICI, a te che ti tolgono… ti aumentano il prezzo delle candele votive?

Settimio Empirico

Una volta si chiamava evasione, ora si chiama sciopero fiscale (sic!), proviamo a scioperare al supermercato, vediamo se ci fanno far la spesa senza soldi!!!

ciceracchio 2la vendetta

ma a quelli che non vogliono pagare le tasse , propongo l’esenzione in cambio firmino un foglio dove rininciano a tuute le prestazini gratuite a cominciare dalla assistensa
x la salute .. un po’ come in usa,,, …. poi gli consiglio di vedere il nuovo film sulla sanita’
in america.. … vedreai che cambieranno idea

Daniela

Il vaticano nuoce in maniera inimmaginabile, è una autentica palla al piede per il nostro sviluppo civile, sociale, culturale, economico e scientifico. E’ un vero è proprio cancro per l’italia. L’Europa farà bene ad occuparsi fino in fondo di questa faccenda.

scappovia

…aspettiamo a tirare sospiri di sollievo, il titolo della notizia è ingannevole, una lettera per chiedere chiarimenti al governo italiano è solo un (ben accolto) atto preliminare verso una possibile causa di fronte alla Corte di giustizia.

però a) prima che la causa si svolga e si concluda con una sentenza vincolante potrebbe passare un sacco di tempo

Rudy

Che paese……la patria dell’evasione fiscale che vuol fare…sciopero fiscale!

scappovia

(scusate)

e b) qualora l’Italia fosse condannata a rimettere in riga la sua politica fiscale nei confronti della chiesa e pagare eventuali sanzioni + le spese processuali sarebbero comunque i contribuenti a sborsare indirettamente le somme, spesso ingenti, che ne deriverebbero…

PO

@scappovia

e gli altri pessimisti: purtroppo non riesco a essere contento neanch’io, visto lo schifo dei “nostri” politici. E’ vero che l’italiano medio è sensibile al portafoglio, ma se deve ragionare per accorgersene campa cavallo…

ren

Sono d’accordo con Daniela. Avere il Vaticano in casa comporta un ritardo e un handicap in tutti i campi da quello economico, civile e sociale. L’Italia è ammalata di vaticanite e quanto prima chiarirà le cose con questo staterello nazistoide che tiene il suo tallone sul nostro collo, meglio sarà.

Giol

L’Unione Europea fa giustamente il suo dovere, dato l’esenzione dell’ICI alla chiesa cattolica è un sopruso bello e buono, una truffa ai danni della Collettività, oltre che un attentato alla laicità sancita dalla Costituzione Italiana.

Francesca by Toscana!

Meno male siamo in Europa e speriamo che qualcosa cambi!!!!!!!! Anche se i tg non daranno la notizia il fatto rimane e la UE non è cattolica come la maggior parte dei politici..bene bene speriamo che qualcosa si muova!!

tadeus

Intolerante, retrogrado ricordativi l’Spagña franchista fatte memoria cari fratelli

J.C. Denton

Dalla UE potrà pure muoversi qualcosa, ma ricordate che il Vaticano sta dentro la NOSTRA capitale e finché non sarà revocato il concordato (e non speriamo nei miracoli, non accadrà) potrà continuare a far quel che vorrà sull’italo suolo. Del resto, si comporta come gli pare un po’ ovunque…

mat

ma la finanziara 2006 non era la prima del governo prodi?
bah confondo i governi ma tanto per la laicita’ cercano di superarsi in negativo…

restodelmondo

Avere il Vaticano in casa è una palla al piede, certo.

Ma, diamine: l’Inghilterra in cui ho l’onore di risiedere ha formalmente ancora tratti di teocrazia (la Regina è il capo della Chiesa Anglicana, un cattolico non può salire al trono…), eppure qui la libertà di parola e religione fiorisce.

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