Il genoma scambiato

Riceviamo e pubblichiamo:

Su Le Scienze di agosto 2007 appare una articolo intitolato “Il genoma scambiato – Primi passi verso la cellula sintetica nel laboratorio di Craig Venter” scritto da Valentina Morelli.

Di seguito riporta una breve sintesi.
Un gruppo di ricerca del Craig Venter Institute di Rockville tra i quali Venter stesso, ha trasferito con successo un DNA modificato, ottenuto a partire da quello del batterio Mycoplasma micoides, in un Mycoplasma capricolium che dopo alcuni giorni ha modificato le sue caratteristiche in accordo con le nuove istruzioni contenute nel nuovo DNA.
L’obbiettivo è ottenere cellule vive da DNA sintetico progettate per impieghi specifici come il sequestro della CO2 o la produzione di biocarburanti.
Venter intende creare una cellula con un numero di geni minimo compatibilmente con la vita (genoma minimo); i geni “tecnici” verranno aggiunti su questa base.
L’esperienza condotta dal laboratorio Craig Venter rappresenta il primo passo verso la creazione della prima cellula sintetica.
Questi sviluppi dovranno essere oggetto di discussione pubblica per la valutazione dei potenziali rischi. Si potrebbero avere grossi impatti ambientali o pericoli legati all’impiego militare della tecnologia.
Con la creazione della prima cellula sintetica ci si avvicinerà ulteriormente alla comprensione dei fenomeni che hanno portato alla nascita della vita sulla Terra.
Prevedo però che, come al solito, le principali religioni monoteiste interpreteranno questa nuova scoperta come un invasione di campo della scienza nelle “questioni dello spirito”.

A.M.

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9 commenti

Marco

Verrà tutto bloccato dall’ignoranza delle religioni come dice l’articolo… che schifo, viviamo in un mondo dove le fantasie contani di più della scienza…

francesco

credo che a tutti piaccia intuire come la mano misericordiosa di Dio ci abbia fatti nascere. L’Importante è non sostuituirsivici

Bruna Tadolini

Nel libro “Dal big bang a dio. Il lungo viaggio della vita” (liberamente scaricabile su http://www.geocities.com/biochimicaditutti ) ho sottolineato come la nostra evoluzione culturale/scientifica avrebbe avuto notevoli conseguenze sull’evoluzione della vita sulla terra.

“…..Quali saranno le conseguenze dell’evoluzione culturale dell’uomo sulla natura che ci circonda? Che impatto avrà sulla futura evoluzione della vita l’evoluzione culturale dell’uomo? Teoricamente le conoscenze che abbiamo acquisito durante l’evoluzione della nostra cultura ci permettono di essere gli artefici di una nuova rivoluzione. Siamo infatti in grado di fare una cosa che la vita non è più in grado di fare con la sessualità: unire il materiale genetico di specie che non si possono spontaneamente accoppiare ottenendo così nuovi organismi che contengono tutto il patrimonio genetico necessario per adattarsi a nuove situazioni. Questa che si chiama ingegneria genetica, a breve, potrebbe permettere di risolvere molti problemi (la fame nel mondo, ad esempio). E nei tempi lunghi? I tempi lunghi ci saranno solo se avremo capito il ruolo “morale” che la nostra specie si trova ad affrontare. Ed i primi atti che stiamo compiendo non sembrano promettere bene. Come successe miliardi di anni fa, anche noi stiamo distruggendo l’esistente ma, a differenza di quello che è successo allora, la nostra è una vera devastazione. Stiamo, infatti, portando all’estinzione le altre specie perdendo per sempre quei patrimoni genetici di conoscenze che esse avevano acquisito durante il loro lungo viaggio evolutivo di adattamento ad un ambiente. Come gli Archibatteri stiamo miopemente depauperando, ritenendolo “inutile”, il patrimonio mondiale di DNA senza capire che ogni suo frammento costituisce una preziosa risorsa per il futuro della vita.
Non c’è che dire, per ora l’Homo sapiens sta comportando in un modo meno intelligente di un sacchetto di fosfolipidi contenete qualche ribozima e la RNA replicasi! Chissà se sapremo capire in tempo la responsabilità che ci è moralmente attribuita dalla posizione che occupiamo nell’ambito della natura?”

E questo è il problema!!!!

cantor

a Francesco : se non sai scrivere non importa ( L’Importante è non sostuituirsivici ), ma almeno impara a ragionare, ma forse sei pagato per fare qui il troll ( il tempo a disposizione dei preti non lo paghiamo forse noi con le tasse mentre loro sono esenti?)

GMF

Un risultato davvero notevole, ma naturalmente nel nostro paese non se ne farà nulla.Per non dispiacere a dio,il gatto con gli stivali, Harry Potter e altri esseri immaginari stiamo perdendo anche questo treno della ricerca.Cosa cosa che invece non ha fatto la chiesa cattolica.Alcune settimane fa sul quotidiano tedesco a diffusione nazionale , Tageszeitung, c’era un interessante articolo sulle proteste in Germania quando si è saputo che la chiesa cattolica aveva una importante partecipazione finanziaria in un progetto biotecnolgico di una multinazionale del settore. Con buona pace di tutte le amenità sul non sostituirsi al creatore bla bla bla….

TheGreenCat

Posto che ulteriori approfondimenti sarebbero d’obbligo, i micoplasmi mi piacciono gran poco.
Il “batterio sintetico” è la logica e prevedibile destinazione della scienza e dell’industria del futuro…

Ma credo che, vista l’inevitabilità delle contaminazioni, bisognerà procedere coi piedi di piombo.

Asatan

Mah in teoria sembrerebbe un passo avanti, bisogna poi vedere come verra applicato.

GMF

A me quello che preoccupa maggiormente é il fatto che ricerche così delicate siano .per la maggior parte ,finanziate da gruppi privati e siano in larga misura fuori del controllo delle autorità pubbliche.Quanto sento movimenti di opinione , magari ben intenzionati, che osteggiano aprioristicamente ogni ricerca pubblica in questi settori penso che Monsanto,Glaxo,Pfizer etc. stappino bottiglie di champagne.

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