La pillola abortiva Ru486 è sicura ed efficace

Uno studio pubblicato il 16 agosto sulla rivista medica English Journal of Medicine conferma che la pillola abortiva Ru486 e’ sicura ed efficace e non comporta successive gravidanze extrauterine. Questo studio ribadisce cio’ che l’organizzazione mondiale della Salute, le agenzie del farmaco Usa e Ue e decine di migliaia di medici, nonche’ centinaia di migliaia di donne, sanno bene. Eppure in Italia questo medicinale non e’ ancora registrato, e tranne nei casi di sperimentazione o di importazione, le donne non hanno altra strada che quella di sottoporsi ad un intervento chirurgico.
La ricerca confuta un altro studio, pubblicato nel 2003 sull’American Journal of Epidemiology, spesso citato dagli oppositori della pillola abortiva, che aveva sollevato dubbi sulla sicurezza della pillola, possibile causa di gravidanza ectopica (extrauterina).
“Eravamo preoccupati, ed abbiamo quindi condotto uno studio per capire se quella ricerca era o meno giusta”, ha detto Jun Zhang, ricercatore presso il National Institute of Child Health and Human Development.
Basandosi sui dati riguardanti quasi 12mila donne danesi sottoposte all’aborto farmacologico, Zhang ed i colleghi dell’Universita’ della California hanno studiato gli effetti della Ru486 sulle gravidanze successive, paragonandoli a quelli dell’aborto chirurgico. Prendendo in considerazione le variabili dell’eta’ delle donne incinta, del numero delle nascite e delle precedenti nascite premature, gli scienziati hanno confermato che il tasso di gravidanze extrauterine successive, e’ identico per le donne sottoposte ad aborto chirurgico e farmacologico (circa il 2,4%).
Zhang ha aggiunto che i risultati del precedente studio erano basati su un campione di donne relativamente piccolo. Inoltre, lo studio precedente non si era concentrato sull’aborto farmacologico, ma su altri fattori di rischi come il fumo e malattie infettive.
“Hanno rilevato questa associazione in maniera fortuita, e gli autori non ne hanno fornito alcuna giustificazione. Noi siamo andati a vedere se i loro risultati erano casuali o se veramente c’era una connessione fra l’aborto farmacologico e la gravidanza extrauterina”.
Lo studio dimostra anche che le donne che assumono la Ru486 non corrono alcun rischio in piu’ per la loro salute rispetto a quelle che sono sottoposte all’aspirazione.

On. Donatella Poretti
comunicato stampa

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7 commenti

Engine

Tanto non cambiera’ nulla.
La pillola Ru486 fa male alla “salute morale”.E questo bastera’ per cercare di limitarne l’uso soprattutto in Italia.

Daniela

non è presente in italia perchè più che le prove scientifiche qui valgno gli isterismi dei fanatici religiosi

Settimio Empirico

Ci penserà, come al solito, l’UE… come cittadini europei abbiamo il diritto di adottare quelle cure che sono considerate sicure e valide dall’UE.

Kaworu

@settimio empirico

dubito…

anche perchè l’europa è da molto che dice che anche l’italia si dovrebbe adeguare per quanto riguarda i diritti degli omosessuali.

eppure io per ora non ho visto niente, se non insulti impuniti da parte di pseudogorilla di destra.

Gabriele Porri

Brava Donatella, ma tanto il discorso è sempre lo stesso: i clericali non vogliono la Ru486 perché prendere una pillola non è come fare un intervento, e quindi la si potrebbe prendere con più leggerezza, il che secondo loro aumenterebbe la percentuale di aborti. Il discorso sicurezza non c’entra nulla e dire che è sicura non distoglierà quei fondamentalisti dalle loro idee…

pietro

Secondo l’articolo 8 della legge 194/1978 ” L’interruzione della gravidanza è praticata da un medico del servizio ostetrico-ginecologico presso un ospedale generale tra quelli indicati nell’articolo 20 della legge 12 febbraio 1968, numero 132, il quale verifica anche l’inesistenza di controindicazioni sanitarie. Gli interventi possono essere altresì praticati presso gli ospedali pubblici specializzati, gli istituti ed enti di cui all’articolo 1, penultimo comma, della legge 12 febbraio 1968, n. 132, e le istituzioni di cui alla legge 26 novembre 1973, numero 817, ed al decreto del Presidente della Repubblica 18 giugno 1958, n. 754, sempre che i rispettivi organi di gestione ne facciano richiesta. Nei primi novanta giorni l’interruzione della gravidanza può essere praticata anche presso case di cura autorizzate dalla regione, fornite di requisiti igienico-sanitari e di adeguati servizi ostetrico-ginecologici. ” ( testo tratto da http://www.giustizia.it/cassazione/leggi/l194_78.html ). Essendo la pillola in questione abortiva la sua utilizzazione andrebbe ad urtare con la predetta legge. Vogliamo cambiare la 194/1978 ( non certo una legge clericale ) ?

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